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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
Allora ecco una seconda puntata con altre foto.
Bene proseguiamo la nostra visita , in questo caso mi concentro sui pozzi per l'approvvigionamento dell'acqua.
...
Ho solo qualche dubbio su quello in basso sul ridotto centrale , in quanto più che un pozzo dovrebbe essere qualcosa per la raccolta dell'acqua piovana e dovrebbe essere quindi collegato con la cisterna. Sul forte Azzano la cisterna si trova proprio lì sul cortile esterno.
[attachment=0:19spo4nt]DSC02953.JPG[/attachment:19spo4nt]
E con questa ultima foto , veniamo al mio dubbio iniziale , siamo al primo piano : raccolta acqua ? Non è possibile vedere il corrispondente ambiente al piano terra. E quella pietra con il foro , non aiuta , sembra qualcosa legata ai bagni. Oppure è solo una lastra gettata lì ?
Festungsartillerie aiutaci tu a spiegare questa parte del forte Dossobuono.
[00016009
Questione molto interessante, quella di questa struttura metallica, di cui si era discusso più volte con i volontari del forte. C'era chi ipotizzava che fosse una tubatura per il riscaldamento, qualcosa avente a che fare con una presunta caldaia, ma la cosa mi sembra improbabile. Oppure che fosse appunto un collettore di raccolta per acqua piovana. Secondo alcuni era originale austriaco e coevo alla costruzione del forte nel 1860-61. Secondo altri sarebbe un'aggiunta posteriore italiana.
Personalmente non saprei cosa dire, è uno degli elementi misteriosi del forte che ne aumentano il fascino...
Comunque, guardando la mappa, è ragionevole pensare che in basso dovrebbe esserci appunto una cisterna, e l'ipotesi della raccolta delle acque piovane dalla soprastante copertura è valida.
La pietra con il foro credo sia proprio legata ai bagni, anche se è stata divelta e con ogni probabilità non è più nella stanza originale.
Nelle foto della prima pagina di questo reportage se ne vede una simile, nello stato in cui si trovava oltre 10 anni fa, mezza annerita e bruciacchiata. Oggi è stata riposizionata e "restaurata".
Un'altra ipotesi è che la cisterna in basso a destra del ridotto sia un collettore fognario più che una riserva d'acqua.
Tutti dubbi questi che si potrebbero risolvere studiando le mappe originali, i piani di costruzione dettagliati presenti nel Kriegsarchiv di Vienna. Ma dubito che esca mai qualche libro su queste fortificazioni con un simile livello di dettaglio...
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
[264
Continua, continua...
Troppo bello...!!!
[17
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Allegati: 2
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Le lastre delle latrine di cui si parlava
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
E, sempre a proposito di raccolta delle acque, questa è la lastra marmorea, massiccia e pesante, di uno dei tombini del piazzale del ridotto. Oggigiorno costruire elementi decorativi urbani in questo stile costerebbe un occhio della testa...
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ancora a proposito delle lastre di marmo forate per i tubi delle stufe, in questa foto se ne vede un'altra. L'elemento indicato dalla freccia, in basso a destra, doveva servire per appendere oggetti di vestiario ed equipaggiamento dei militari che presidiavano le varie parti del forte.
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Sempre riguardo al sistema di areazione delle polveriere contro l'umidità, qui si possono vedere le lastre forate sulla parete, e sul pavimento ciò che resta dei basamenti dei pilastrini a nido d'ape che sorreggevano le assi in legno, sospendendole dal contatto diretto col terreno. Scusate la bassa qualità della foto.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ottimi servizi fotografici [264
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
Il Forte Dossobuono come non lo avete mai visto (almeno spero ! )
Con il grandangolo mai [icon_246
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Volevo trarre spunto da una delle splendide foto di Decca postate qui sopra per parlare un po' delle alterazioni alle strutture del forte create dall'esercito italiano, per adattarlo all'uso come polveriera e deposito, nel corso del '900. Si tratta di interventi per demolire muri come quelli del recinto difensivo interno del ridotto, il riempimento dei fossati originali, l'apertura di nuove porte con trasformazione in portali di quelle che originariamente erano finestre, l'eliminazione della copertura originale in terra del ridotto, e altro ancora.
In questa foto ho evidenziato con la freccia la breccia che è stata praticata per creare una grossa apertura che da sul corridoio centrale del piano superiore. In origine ovviamente l'ordine delle feritoie proseguiva senza soluzione di continuità, dato che il ridotto era una struttura progettata per l'ultima l'estrema difesa del forte, quando il nemico fosse riuscito a conquistare il vicino terrapieno delle artiglierie. Sopra questa nuova apertura era stato collocata una carrucola per issare casse di munizioni e altri materiali pesanti, direttamente dagli autocarri parcheggiati sotto. Sempre a questo fine, era stato anche creato un rialzo del livello del terreno per facilitare queste operazioni, come si può capire osservando il colore più scuro della muratura alla base. Oggi è stato ripristinato da parte dei volontari quello che doveva essere più o meno il livello originario.
Ho evidenziato con linea rossa dove giungeva il terreno prima del restauro.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Il corridoio centrale del ridotto, piano superiore, con in fondo lo slargo di cui si parla sopra
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Un altro esempio di alterazione delle strutture originali del forte: come una finestra è stata trasformata in portale. Non è facile rendersene conto per chi visita il forte, ma questo è il caso di quella che era una delle finestre a bifora bipartita che davano sul cortile interno del ridotto centrale, e che è stata modificata come si vede nella foto:
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
L'aspetto originario della finestra era così, come le altre rimaste inalterate qui:
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Questo era in origine l'unico portale d'accesso del ridotto centrale.
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Allegati: 13
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Sempre molto interessanti le integrazioni di Festungsartillerie. [264
Oggi........ facciamo un giro nella caponiera ?
L'abbiamo vista nel giro esterno , ora è arrivato il momento di approfondire alcuni aspetti.
[attachment=12:32a6y3qy]DSC02994.JPG[/attachment:32a6y3qy]
In questa piantina possiamo vedere vari elementi : i due portali d'ingresso laterali uno, quello nuovo con lo zoccolo centrale del ponte.
Per arrivare nella caponiera vera e propria dal piazzale interno si entra per il portone centrale.
[attachment=10:32a6y3qy]DSC02938.JPG[/attachment:32a6y3qy]
Dal piazzale si vedono i due ingressi di qui parlavo prima.
L'ingresso è quello con il portone in ferro.
Come vedete si può accedere direttamente anche agli ambienti laterali
[attachment=0:32a6y3qy]DSC02880.JPG[/attachment:32a6y3qy]
Questa è una delle finestre alte che si vede nella facciata.
Domandona : ma quella chiusura non doveva stare dalla parte interna [icon_246 La chiudevano da fuori ?
[attachment=11:32a6y3qy]DSC02879.JPG[/attachment:32a6y3qy]
Vediamo uno degli ambienti laterali. Faccio notare alcuni particolari , che mi incuriosiscono. Le travi in legno fino a 3/4 del corridoio. Le finestre laterali che danno sul corridoio d'ingresso con i bordi diciamo "non lisci". La parte intonacata ( e spessa ) sopra la porta dove e presente quel incavo semicircolare.
[attachment=9:32a6y3qy]DSC02881.JPG[/attachment:32a6y3qy]
Comunque percorriamo il corridoio centrale......
[attachment=8:32a6y3qy]DSC02891.JPG[/attachment:32a6y3qy]
... e anche qui ci soffermiamo su qualche particolare.
[attachment=7:32a6y3qy]DSC02883.JPG[/attachment:32a6y3qy]
[attachment=6:32a6y3qy]DSC02889.JPG[/attachment:32a6y3qy]
Due foto dal tamburo di gola : una in HDR e una con il fisheye.
[attachment=5:32a6y3qy]DSC02884.JPG[/attachment:32a6y3qy]
[attachment=4:32a6y3qy]DSC02888.JPG[/attachment:32a6y3qy]
Altre due foto sulla destra si vedono gli accessi alla parte finale della caponiera. Sulla sinistra da dove siamo arrivati.
Si vedono i "ganci" che dovevano servire per appendere oggetti di vestiario ed equipaggiamento ( Festungsartillerie)
Anche qui ci permettiamo una foto con il fisheye.
[attachment=3:32a6y3qy]DSC02890.JPG[/attachment:32a6y3qy]
Una interessante veduta che copre il ponte d'ingresso.
[attachment=2:32a6y3qy]DSC02886.JPG[/attachment:32a6y3qy]
[attachment=1:32a6y3qy]DSC02887.JPG[/attachment:32a6y3qy]
E' arrivato il momento di vedere la parte finale.
Prossimamente vi mostro qualcosa del ridotto centrale.
[00016009
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
Questa è una delle finestre alte che si vede nella facciata.
Domandona : ma quella chiusura non doveva stare dalla parte interna [icon_246 La chiudevano da fuori ?
Bella domanda, in effetti una chiusura dall'esterno sembra piuttosto assurda [icon_246
Difficile dire se queste imposte metalliche siano nate così originali già nel 1861, o se siano state rimaneggiate in epoche successive, per rimanere in tema col discorso sulle alterazioni.
Non ho mai fatto caso a come è la parte interna, se e quando mi capiterà di farci un'altra visita sarebbe interessante verificare come è la finestra vista da dentro. Anche qui probabilmente tutti questi dubbi verrebbero risolti dal potere consultare i piani di costruzione originali negli archivi viennesi...
Posto, a proposito di finestre metalliche semi-corazzate, una foto delle imposte presenti nel forte austriaco Leopold/Poggio Croce di Pastrengo, della stessa epoca di costruzione.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
Vediamo uno degli ambienti laterali. Faccio notare alcuni particolari , che mi incuriosiscono. Le travi in legno fino a 3/4 del corridoio. Le finestre laterali che danno sul corridoio d'ingresso con i bordi diciamo "non lisci". La parte intonacata ( e spessa ) sopra la porta dove e presente quel incavo semicircolare.
Ho evidenziato con i numeri in rosso nella foto le parti a cui ti riferisci:
1 - la pavimentazione mancante nell'ultimo quarto di questo corridoio-postazione di combattimento. Asportata, saccheggiata probabilmente negli anni di abbandono del forte? A proposito di pavimentazione, nei forti austriaci di questa epoca era di 3 tipologie principali, a seconda della destinazione d'uso dei vari locali: lastre di marmo, assi in legno di larice (talvolta, meno frequentemente, abete), acciottolato (come nelle poterne conducenti alle caponiere del vallo). Il legno era usato in particolare dove si accumulavano o manipolavano munizioni, esplosivi, ma anche nelle camerate per la truppa.
2 - le feritoie laterali dal profilo così irregolare, sulla destra di questo corridoio che è anche una galleria per fucilieri, ordinata per battere l'ingresso del forte. Qui credo che i bordi irregolari si spieghino semplicemente con l'effetto di corrosione della tipica pietra veronese gialla di cui sono costituite, materiale largamente usato nei forti veronesi perchè abbondante ed economico, ma molto poco resistente all'usura degli agenti atmosferici e dell'umidità da risalita, di cui è impregnato questo muro. Questa pietra viene spesso definita come tufo, ma pur essendo simile non lo è. Oggi la sua natura friabile rappresenta uno dei principali problemi per la conservazione di queste opere. Si nota come anche i mattoni alla base del muro sono molto usurati.
3 - il curioso incavo semicircolare, e l'intonaco presente sulla volta (4). Con ogni probabilità, l'intonaco non è originale, poichè lo schema tipico nella costruzione dei forti austriaci, per gli interni, era di lasciare mattoni e pietre ben connesse a vista. In epoca italiana poi invece si è intonacato un po' dappertutto. Per esempio, nel Forte di Rivoli i volontari che lo gestiscono hanno speso tempo ed energie non indifferenti per riportare alle condizioni originarie alcune cannoniere del piano superiori, eliminando l'intonaco dai muri.
Un mistero quell'incavo, immagino avesse una funzione non solo decorativa, anche se non so quale potesse essere in pratica.
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ancora un altro esempio di alterazioni delle strutture originarie del forte: anche in questo caso, la porta che si vede sulla sinistra nella foto era una finestra, come testimoniano le foto d'epoca. Qui il lavoro di trasformazione è stato fatto a regola d'arte, ed è difficile notarlo. Siamo sul lato sinistro del ridotto centrale.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Una foto d'epoca, anche se ritrae il gemello Forte Lugagnano e l'inquadratura è dal simmetrico lato opposto, mostra come non ci fossero porte in origine su queste parti del ridotto centrale, ma solo finestre bloccate da robuste inferriate. Una situazione che si comprende del resto tenendo conto della funzione difensiva di tutta la struttura, che era suddivisa in compartimenti separati tra di loro difendibili autonomamente. Il recinto difensivo interno tra ridotto e fronte di gola costituito dai muri che si vedono nella foto, e che nel Dossobuono sono stati totalmente demoliti, faceva da filtro con un sistema di portoni multipli e feritoie prima di arrivare all'unico portale d'accesso del ridotto centrale.
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Allegati: 7
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Festungsartillerie complimenti ancora [264
Prima di addentrarci sul traversone centrale volevo mostrarvi qualche segno di "Vecchiaia"
[attachment=6:374zy5ad]DSC03015.JPG[/attachment:374zy5ad]
Guardate come si è annerita la parte ricostruita che ci aveva mostrato con soddisfazione Festungsartillerie [1334
[attachment=5:374zy5ad]DSC03021.JPG[/attachment:374zy5ad]
[attachment=4:374zy5ad]DSC03026.JPG[/attachment:374zy5ad]
[attachment=3:374zy5ad]DSC03030.JPG[/attachment:374zy5ad]
E adesso una piccola sorpresa di un passato più recente [icon_246
[attachment=2:374zy5ad]DSC03035.JPG[/attachment:374zy5ad]
[attachment=1:374zy5ad]DSC03038.JPG[/attachment:374zy5ad]
[attachment=0:374zy5ad]DSC03039.JPG[/attachment:374zy5ad]
[00016009 alla prossima.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
E adesso una piccola sorpresa di un passato più recente [icon_246
Eh sì, decisamente più recente di un'ottantina d'anni dopo, visto che si tratta di un manufatto costruito con ogni probabilità durante la 2° G.M., e forse in particolare nel periodo 1943-45 magari a cura dell'Opera Todt?
Ne avevamo già parlato sul forum a suo tempo, anche se in materia non sono per niente competente, ed era stato individuato come probabile piazzola per artiglieria (contraerea ?). Direi che si collega strettamente ai segni lasciati dai mitragliamenti di cacciabombardieri alleati su uno dei portali del forte, come evidenziato nella pagina 1 di questa discussione.
Visto che sul forum abbiamo molti amici cementisti di elevatissimo profilo interessati al periodo 2° G.M. alcuni anche di recente iscrizione, volevo rinnovare alcune domande divagando un po' su questa piazzola, chiedendo in particolare conferma se per loro la tipologia può essere davvero tedesca in aderenza ai vari Regelbau, data la forma ottagonale, e che tipo di arma poteva esserci, cannone da 88, mitragliera Flak quadrinata da 20mm, pezzi antiaerei italiani?
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Confermo che si tratta del forte Ardietti. L'umico forte della piazzaforte di Peschiera completamente integro. Ho avuto modo di visitarlo più volte. L'entrata è possibile grazie ad un gruppo di volontari pensionati al pomeriggio.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
La mia ultima visita risale all'anno scorso assieme a Decca.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Citazione:
Originariamente Scritto da fortificazioni
Confermo che si tratta del forte Ardietti. L'umico forte della piazzaforte di Peschiera completamente integro. Ho avuto modo di visitarlo più volte. L'entrata è possibile grazie ad un gruppo di volontari pensionati al pomeriggio.
Grazie della conferma, in relazione alla domanda che aveva posto Churchill a pagina 1 di questa discussione sul forte che si intravede dall'autostrada appena prima di Peschiera. Senza dubbio l'Ardietti.
A proposito dei forti della cittadina arilicense, nelle vostre recenti visite avete mai avuto modo di vedere dall'interno il Forte Papa? E' comunale e di regola chiuso al pubblico, come si sa, ma forse, chiedendo il permesso a qualcuno negli uffici competenti, chissà... Io mi sono addentrato solo per pochi metri nel cortile oltre il cancello principale, "intrufolandomi" una volta che era aperto anni fa, nonostante i cartelli di divieto d'accesso. Varrebbe una visita approfondita, a mio parere. Altro forte che meriterebbe un tour fotografico è il Saladini, ma questo è di proprietà privata...
P.S.: colgo l'occasione per rinnovare i complimenti per il tuo sito sulle fortificazioni del nord-est, da molto anni preziosissimo punto di riferimento per noi appassionati, in costante arricchimento di notizie. Davvero interessanti le notizie che hai pubblicato di recente sulla piazzaforti di Mantova e Borgoforte, un tassello del Quadrilatero su cui finora le notizie sono state rarissime e difficilissime da reperire. E anche sulla ancora più misteriosa piazzaforte austriaca di Rovigo con i suoi 4 forti, avvolta nelle più fitte nebbie della memoria scomparsa, anche se ultimamente in loco si sta muovendo qualche iniziativa...
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Hai ragione sul forte Papa, anche io anni fa sono riuscito ad entrare e a fare qualche foto. Mi ricordo che veniva usato come magazzino comunale. Quando ci sono stato ad ottobre del 2011, era tutto chiuso. Tuttavia, mi sembra di aver capito che viene usato per festeggiamenti od altro. Proverò a capire se tramite qualcuno si può entare.
Per quel che riguarda il Saladini, si potrebbe provare con la tattoria in fondo alla stradina, forse sanno a chi appartiene (magari proprio a loro).
Comunque sia, la tipologia costruttiva è simile ad altri forti coevi, non ci potrebbero essere certo grosse novità.
Ma vuoi mettere la soddisfazione di agggiugere un tassello alla conoscenza dei forti!!
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Mi fa piacere che il sito www.fortificazioni.net sia apprezzato e invito tutti a collaborare nei modi che ritengono opportuni. Avere più occhi ed orecchi sul territorio, permette di monitorare la situazione delle fortificazioni in Italia.
Ringrazio fin da ora tutti quelli che accetteranno il mio invito.
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Allegati: 18
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ho ancora un paio di foto da farvi vedere. [0008024
Entriamo finalmente all'interno del forte e visitiamo i vari ambienti dei due piani....
Per prima cosa la planimetria
[attachment=0:2j1u8c5m]DSC02992 mappa.jpg[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=17:2j1u8c5m]DSC02944.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=16:2j1u8c5m]DSC02947.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=15:2j1u8c5m]DSC02949.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=14:2j1u8c5m]DSC02954.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=13:2j1u8c5m]DSC02955.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=12:2j1u8c5m]DSC02957.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=11:2j1u8c5m]DSC02963.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=10:2j1u8c5m]DSC02966.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=9:2j1u8c5m]DSC02969.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=8:2j1u8c5m]DSC02970.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=7:2j1u8c5m]DSC02973.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=6:2j1u8c5m]DSC02975.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=5:2j1u8c5m]DSC02977.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=4:2j1u8c5m]DSC02978.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=3:2j1u8c5m]DSC02980.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=2:2j1u8c5m]DSC02982.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
[attachment=1:2j1u8c5m]DSC02989.JPG[/attachment:2j1u8c5m]
Alla prossima serie di foto.....
[00016009
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Superlative come sempre le integrazioni di Decca. Volevo cogliere lo spunto dall'ultima foto qui sopra, dove si intravede appena, in basso a destra, un tavolo pieno di reperti di scavo che i volontari hanno raccolto in anni di lavori di manutenzione e restauri al forte, per parlare di un oggetto a prima vista forse insignificante, ma che rende l'idea del concetto di architettura, più ancora che di ingegneria militare, che caratterizzava questi forti ottocenteschi.
Il tavolo è pieno di cianfrusaglie metalliche rugginose, in mezzo a questo ciarpame tuttavia spiccano alcune gavette italiane e parti delle medesime, e altri oggetti minori, ma l'elemento originale del forte che ho evidenziato nel riquadro in rosso è, probabilmente, l'unico sopravvissuto delle decorazioni che abbellivano la ringhiera originale che circondava il fossato della caponiera di gola, che evidentemente oggi non è più integra essendo stata sostituita/modificata chissà quando.
Ecco l'oggetto a cui mi riferisco:
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ed ecco come appariva la ringhiera in origine, con gli elementi in questione evidenziati nella foto. Quest'ultima in realtà ritrae ancora una volta il gemello Forte Lugagnano/Rudolf, non esistendo foto d'epoca analoghe del Gisela, ma la costruzione era del tutto identica. Queste decorazioni erano tipiche nei forti austriaci, e si notano in molte foto. Segno di una ricercatezza anche estetica che distingueva queste opere dalle più tarde fortezze novecentesche.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Bravo Festung!! Sei proprio un segugio! Ho visto quella foto un sacco di volte ma non avrei fatto il collegamento!
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Riprendiamo il nostro reportage per parlare un po' dell'impiego bellico di questo forte durante la III Guerra d'Indipendenza, nel 1866. Probabilmente almeno qualcuno dei forumisti si sarà chiesto, leggendo a proposito di questo e altri forti ottocenteschi austriaci del Lombardo-Veneto, "Ma almeno qui ci hanno mai combattuto? Hanno subito un assedio, hanno mai sparato sul serio un colpo in guerra queste vecchie fortificazioni?".
Ebbene, riferendosi in generale alle opere del cosiddetto Quadrilatero Verona-Mantova-Peschiera-Legnago di cui il Gisela fa parte, ma per quanto ne so io anche a quelle del veneziano e di altre piazzaforti minori come quella di Rovigo, il coinvolgimento diretto nelle operazioni militari del 1848, 1859 e 1866 dei forti di costruzione austriaca è stata cosa piuttosto modesta. E questo soprattutto perchè la funzione principale di queste linee fortificate era quella di deterrenza, compito del resto assolto in modo ottimale. Come ben sapeva per esempio l'Imperatore Napoleone III nel 1859, quando concluse l'armistizio di Villafranca, conscio che altrimenti il passo successivo nella campagna sarebbe stato porre un lungo e difficile assedio alle fortificazioni di Verona, mentre l'opinione pubblica francese cominciava a dubitare dell'utilità della guerra.
Con la notevole eccezione della piazzaforte di Borgoforte a sud di Mantova, le cui 4 opere furono investite direttamente da notevole attività bellica nel 1866, a parte qualche cannonata tirata da alcuni dei forti di Peschiera verso lontane pattuglie nemiche di cavalleria in avanscoperta sia nel 1859 che nel 1866, a prescindere dall'attività dei forti catturati dai rivoltosi a Venezia nel 1848-49 come il Marghera, nella maggior parte dei forti austriaci di questa epoca gli unici spari furono solamente quelli eseguiti per le normali esercitazioni del personale delle guarnigioni.
Non fa eccezione il forte oggetto di questa discussione, che, come tutti quelli di Verona allo scoppio della guerra del 1866, era stato rinforzato al massimo del personale e delle artiglierie previste, ma non fu investito direttamente dalle battaglie, come nessuno del resto tra quelli veronesi.
Tuttavia una sua funzione come punto di appoggio per le truppe che andarono al combattimento, in particolare nella battaglia di Custoza del 24 giugno, il Forte Gisela la ebbe di sicuro. Poichè era tra le fortificazioni più esterne della cerchia di Verona, ed era il più orientato verso la direttrice d'avvicinamento ai paesi di Sommacampagna e Custoza, fu scelto dal Comando austriaco a partire dal 20 giugno come base e punto d'appoggio per varie unità di cavalleria che erano parte dell'ordine di battaglia delle Brigate Pulz e Bujanovics: Ussari e Ulani.
In dettaglio, nei giorni prima di Custoza erano stazionati tra gli spalti del forte e appena fuori di esso:
3 squadroni del 3° Reggimento Ussari "Prinz Carl von Bayern"
3 squadroni del 11° Reggimento Ussari "Prinz Württemberg"
2 squadroni del 12° Reggimento Ulani "Beider Sizilien"
Tutte unità che all'alba del 24 mossero verso la battaglia, a cui parteciparono in varia misura... una curiosità è costituita dal fatto che proprio i 4 pozzi del Gisela che si vedono in queste pagine, ben forniti d'acqua fresca, si rivelarono provvidenziali nel caldo torrido di quel giugno, tanto che alla sera di quello stesso giorno epico, verso le 10, il Colonnello Pulz decise che era meglio ritornare al forte per dissetare uomini e cavalli stremati dal combattimento, mentre in un primo momento era stato deciso che le unità di ritorno da Custoza si sarebbero attestate a Ganfardine, dove però mancava l'acqua.
Per rendere l'idea dell'aspetto delle uniformi che si aggiravano in quei giorni presso il forte: Ussaro asburgico nel 1866:
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Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
E qui invece gli Ulani (lancieri), a sinistra del 13° regg. "Trani", a destra con l'uniforme simile a quella del 12° presente al forte.
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Allegati: 2
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Per quanto riguarda i dubbi venuti su questa particolare struttura
[attachment=0:39060g3t]DSC02953.JPG[/attachment:39060g3t]
Ho trovato questo simpatico schema sul libro "Forte Gisella : un forte per la città" di F.Meneghelli
[attachment=1:39060g3t]Schema.jpg[/attachment:39060g3t]
Si tratta quindi effettivamente di un sistema per la raccolta dell'acqua piovana che veniva poi convogliata nella cisterna esterna.
[00016009
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ah, però, bellissima integrazione questa. Un altro mistero risolto. Vedo che il libretto dell'architetto Meneghelli si rivela più interessante di quello che pensavo. Tra l'altro la stessa struttura dovrebbe trovarsi più o meno identica dentro il Lugagnano/Rudolf, sempre che non sia stata saccheggiata, rifusa o altro, e dentro l'Azzano, essendo questi forti gemelli.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Anch'io voglio dire la mia. Confermo la supposizione di festungsartillerie, la stessa soluzione si trova al forte Azzano. Abbiamo avuto modo di verificarlo (io e Decca) qualche settimana fa. Il custode del forte, ci dice che tale sistema di raccolta, ancora oggi fa il suo dovere. La vasca è ancora al suo posto mentre sono state smontate le parti metalliche di raccolta che si vedono nei disegni.
Per quel che riguarda il forte Lugagnano, con tutta probabilità è lo stesso. Tuttavia, non dimentichiamo che è stato in uso all'esercito fino a pochi anni fa e potrebbero aver smontato tutta la parte di captazione dell'acqua per recuperare le due stanze che si vedono in sezione.
Appena ci sarà la possibilità di entrare al Lugagnano, metteremo un altro tassello alla ricerca.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
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Originariamente Scritto da fortificazioni
Per quel che riguarda il forte Lugagnano, con tutta probabilità è lo stesso. Tuttavia, non dimentichiamo che è stato in uso all'esercito fino a pochi anni fa e potrebbero aver smontato tutta la parte di captazione dell'acqua per recuperare le due stanze che si vedono in sezione.
Appena ci sarà la possibilità di entrare al Lugagnano, metteremo un altro tassello alla ricerca.
Speriamo proprio che presto si possa fare una bella visita nel ridotto del Lugagnano. Per completezza diciamo anche che la stessa cosa doveva trovarsi pure nel quarto dei forti gemelli, il Tomba/Stadion, oggi ridotto a misero rudere fatiscente con la strada che passa in mezzo al ridotto centrale, tu e Decca avete avuto la fortuna di entrare anche nella parte tuttora militare...
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ho ancora qualche foto del Gisela da mostrarvi, oggi diamo un'occhiata all'ingresso di una delle due caponiera, e all'uscita verso il muro alla Carnot. Questo è l'ingresso, all'inizio ci sono, ai lati della poterna, la latrina e una polveriera:
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Percorsa la poterna, prima di entrare nella caponiera ci sono 2 uscite simmetriche protette verso il muro alla Carnot, da qui passavano i soldati assegnati a presidiare il vallo del forte.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
L'interno dello stesso locale della foto sopra.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Questa era la porta di accesso nel vallo, al riparo del muro alla Carnot. Era chiusa da un robusto portone semiblindato, in legno ricoperto di lamiera, oggi purtroppo sparito.
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Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
A questo punto posso solo aggiungere la poterna nella parte finale quando esce e si collega al restante della struttura. [icon_246
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