bellissima iniziativa ... è previsto un catalogo illustrato (tipo "Die Bunte Armee" di qualcha anno fa)? Grazie, Paolo
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bellissima iniziativa ... è previsto un catalogo illustrato (tipo "Die Bunte Armee" di qualcha anno fa)? Grazie, Paolo
Eh no, no xe schei...
uscirà a giugno il catalogo della mostra della provincia sugli eserciti colorati europei, ma sono solo trenta pezzi...
vabbeh ... è già qualcosa .... ma in Trentino? Qualcuno ha notizie di mostre serie come quelle organizzate in FVG? A me risulta poco o niente ....
Un passaggio anche su RAI3 regionale... cosa desiderare di più...
Inaugurata anche la mostra di Aiello... bella veramente... adesso un po' di meritato riposo...
Se tutto va bene dovrei venire a vedere le mostre il week end del 7 8 giugno. Ti confermo così magari ci becchiamo per una birra/caffè.
Se sono a Gorizia, più che volentieri...
Superati i 2000 visitatori alla mostra a Villa Coronini e i 1000 a Santa Chiara (mostra appena inaugurata)... numeri da record per Gorizia...
A Santa Chiara c'ero io pure...
RR
Ad oggi, dati dalla provincia, oltre 600, dati del comune oltre 1000, dati Coronini quasi 2000...
Cosa ti è sembrata Santa Chiara? C'era posto anche per la tua mostra su Trieste...
Alcune immagini della mostra di Aiello, piccola ma compatta...
Ancora
Ancora
E ancora
E ancora...
E ancora..
E ancora.
il dettaglio del manichino
Maresciallo dell’imperiale e regio reggimento di Fanteria n. 97 in tenuta da libera uscita nel 1910
Per troppo tempo il reggimento di Fanteria del Litorale, composto prevalentemente dai bisnonni dei triestini è stato famoso perché la leggenda lo voleva composto da vigliacchi e da disertori, che sfuggivano alla guerra in nome della loro appartenenza alla nazionalità italiana. In realtà il reggimento n. 97 si comportò molto bene durante i primi combattimenti della guerra sul fronte serbo e sul fronte russo e, durante le terribili ritirate nelle pianure galiziane e sui monti carpatici, venne travolto come altri e ben più famosi reggimenti considerati di provata fedeltà, subendo perdite terribili in morti e feriti.
Tenente dell’imperiale e regio reggimento di Fanteria n. 97 in tenuta da parata nel 1910
Maresciallo dell’imperiale e regio reggimento di Fanteria n. 97 in tenuta da servizio nel 1914
Capitano dell’imperiale e regio reggimento di Fanteria n. 97 in tenuta da servizio nel 1914
Tenente dell’imperiale e regio reggimento di Fanteria n. 97 in tenuta estiva da libera uscita nel 1910
Gli ufficiali di tutte le armi in servizio lungo la costa adriatica e nei territori meridionali dell’impero asburgico potevano portare nel periodo estivo giubba e pantaloni di tela bianca. In certe foto d'epoca anche le scarpe ed il berretto sono bianchi, un completo poco militaresco ma sicuramente molto comodo.
Foto ahimè non bellissima
Maggiore dell’imperiale e regio reggimento di Fanteria n. 97 in tenuta da servizio nel 1917
Un bel po' di 97!
RR
Un bel po' tanto... ma a parte te, chi ne ha altri?
Fante dell’imperiale e regio reggimento di Fanteria n. 97 in tenuta da campagna nel 1917
Tenente dell’imperiale e regio reggimento di Fanteria n. 97 in tenuta da campagna nel 1917
La mostra è in fase di trasferimento al CID di Torviscosa.
Colgo l'occasione per ricordarvi la splendida mostra "La battaglia del grano: autarchia, bonifiche, città nuove” allestita al CID di Torviscosa fino al 30 ottobre.
“La battaglia del grano: autarchia, bonifiche, città nuove”, presso il CID, Centro Informazione Documentazione di Torviscosa (Udine). L’importante iniziativa culturale, che ha ottenuto il supporto di diversi enti ( l’Unione Europea, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il Comune di Torviscosa), è inserita nell'ambito del programma POR FESR dedicato all'archeologia industriale ed è stata presentata ieri nella città di Roma alla stampa nazionale dal Professor Giuseppe Parlato, dalla curatrice Roberta Sciarretta e dall’assessore alla cultura di Torviscosa Mareno Settimo.
L’evento ha l’intento di ricostruire attraverso la microstoria di Torviscosa la macrostoria di un’epoca, ricostruire, cioè il tessuto economico, sociale e culturale dell’Italia negli anni Trenta.
La mostra, suddivisa in tre macro aree: “Battaglia del grano e autarchia” , “Bonifiche”, “Città nuove”, con numerosi documenti originali, manifesti, locandine, libri illustrati, cartoline, sculture, oggetti e ricostruzioni ambientali, descrive come il regime avesse organizzato la vita degli Italiani attorno a questi programmi politici.
La “Battaglia del grano e autarchia” presenta una lettura sull’economia italiana tra le due guerre, mettendo in rilievo la stretta connessione tra le politiche autarchiche e la bonifiche integrale. Il tema dell’autarchia rientra in tutte le strategie di propaganda del regime e l’illustrazione diviene il principale mezzo per diffondere gli obiettivi della politica fascista: cartelloni, calendari, cartoline, locandine dedicate a settimane autarchiche ricoprono l’Italia e gli artisti che si cimentano nel tema provengono da tutte le scuole e gli stili, come ad esempio Dudovich, Nizzoli, Depero, Melis, Venna, Metlicovitz, Roveroni, Micaelles.
La seconda sezione è dedicata alle “Bonifiche”, con l’indicazione puntuale dei principali interventi nel ventennio.
Accanto al risanamento idraulico il fascismo organizza anche la lotta al paludismo con la realizzazione di centri di distribuzione del chinino e di cura della malaria.
L’ultima sezione riguarda la nascita delle “Città nuove”, nella quale sono analizzati i motivi economici e sociali che portarono alla creazione di nuovi centri urbani e rurali nella penisola anche attraverso tavole fotografiche di approfondimento.
Il catalogo della mostra realizzato da Edizioni Novecento di Latina segue le stesse sezioni iconografiche e in due saggi critici, prende in esame anche l’impatto che le città di fondazione hanno sulla letteratura e sull’arte: «l’impresa immane» pirandelliana e i suoi Giganti in relazione alle bonifiche del pontino, la sfida della modernità di Marinetti davanti al «ritmo eroico» di Sabaudia, la ricerca del mitologema fondativo nel «primordio» di Cagli, lo stupore ancestrale di Bontempelli in contrapposizione ai muri nudi del razionalismo, i cicli pittorici sulla nascita delle città degli artisti legati a Novecento.
All’interno del catalogo sono presenti i saggi critici dei pontini : Daniele Lembo, Claudio Paradiso,Massimiliano Vittori, Carlotta Antonelli e Roberta Sciarretta.
L’itinerario espositivo si svolgerà su due livelli: da una parte le sezioni contenenti dipinti, manifesti, sculture, locandine, libri illustrati, cartoline volumi del periodo, dall’altra il percorso didattico e laboratoriale, destinato ad un pubblico scolastico.
Fine mostra: 30 ottobre 2014.
Sede: “CID”, Centro Informazione Documentazione, Piazzale Marinotti n. 1, Torviscosa, Udine.
Orario apertura: sabato e domenica 10.00 - 20.00, fuori orario per appuntamento Info: 0431 927929- 0431 929589- cultura@com-torviscosa.regione.fvg.it.
A cura di : Roberta Sciarretta.
Catalogo: Edizioni Novecento, saggi critici di: Giuseppe Parlato, Roberto Maiocchi, Chiara Barbato, Claudio Paradiso, Massimiliano Vittori, Matteo Di Marco, Sergio Zilli, Marco Zaganella, Carlotta Antonelli, Alberto Sulpizi, Claudio Marsilio, Daniele Lembo, Rino Caputo, Roberta Sciarretta.
Enti patrocinanti: Unione Europea Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia.
Torviscosa ricorda la Grande Guerra
L'attentato di Sarajevo, dove il 28 giugno 1914 persero la vita l'arciduca d'Austria ed erede al trono Francesco Ferdinando e la moglie Sofia, sarà ricordato a Torviscosa con la proiezione del filmato d'epoca relativo al corteo funebre che accompagnò le due salme dal molo San Carlo (oggi molo Audace) alla stazione ferroviaria di Trieste.
L'appuntamento è per sabato 28 giugno, alle ore 19.00, nel CID di Torviscosa (piazzale Marinotti) nel contesto dell'inaugurazione della mostra “L'ultima guerra dell'Austria-Ungheria. 1914: l'anno fatale”. L'esposizione, realizzata dall'associazione “Tra storia e memoria”, è costituita da quaranta pannelli che riproducono interessanti e suggestive immagini d'epoca (cartoline a colori, dipinti tematici, copertine di pubblicazioni, mappe storiche) accompagnate da testi scritti a quattro mani da Enrico Cernigoi e Roberto Lenardon, che descrivono la situazione europea d'inizio Novecento e ripercorrono le tappe salienti degli accadimenti che hanno interessato i mesi iniziali del primo conflitto mondiale. Il video storico, invece, è stato gentilmente concesso al Comune di Torviscosa dall'Agenzia TurismoFVG che lo ha acquisito nell'ambito di un progetto europeo dedicato alla Grande Guerra.
È questa la prima di un serie di inziative in occasione del Centenario della Grande Guerra, che il Comune di Torviscosa promuove per ricordare la tragedia che essa ha rappresentato con l'intento di approfondire e far conoscere alcuni aspetti meno noti soprattutto in relazione al territorio della nostra regione, così tristemente coinvolto. L'intenzione è quella di elaborare un programma che si sviluppi nel corso dei prossimi cinque anni, con la collaborazione delle tante realtà e associazioni impegnate nelle iniziative di commemorazione.
Ecco la locandina!
Un po' di foto
ancora un po'
e poi i bambini...
prima vetrina
seconda vetrina
e per finire un paio di immagini della mostra "La battaglia del grano".
Merita una visita
dulcis in fundo, due quadri che mi hanno colpito particolarmente
Il 14 settembre chiude la mostra all'ex monastero di Santa Chiara...