ho visto solo la prima puntata. Onestamente l'ho trovato gradevole, ma forse leggermente polpettonesco.
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ho visto solo la prima puntata. Onestamente l'ho trovato gradevole, ma forse leggermente polpettonesco.
Rispetto alla versione vista alcuni mesi fa in tedesco su Youtube, mi sono accorto che nella puntata di ieri sera alcune scene son state tagliate: quando l'ufficiale sotto shock si allontana dal campo di battaglia trova rifugio dentro ad un T34 fuori uso, dove all'interno giace il carrista russo orrendamente buciato ma vivo....ieri sera nn si è vista, come anche la scena dell'ufficiale ormai degradato che è comandato a bruciare la casa con all'interno due anziani contadini che mangiano, anche quella nn si è vista, forse lo hanno fatto per accorciare un pò il film.....chissà...
Amaro poi il finale: la cantante famosa fucilata e il fratello buono, diventato una "belva di guerra" che si fa uccidere a guerra ormai finita....
....e il maggiore delle SS che, bruciata l'amata divisa, passa poi a lavorare con gli americani, con buona pace del famoso motto "Il mio onore si chiama lealtà".
Rimane comunque il film di altissimo livello, come purtroppo ormai nn se ne fammo quasi più.
Allegato 172571
Io ho visto solo i due tempi della versione italiana e devo dire che mi è piaciuta molto. ho trovato tutto
molto realistico e ben fatto, anche la trama ( finalmente qualcosa di diverso ) insolita e toccante.
Peccato per i tagli, sono davvero dei cani quelli della RAI, bisognerebbe tagliare loro lo stipendio.
Quello che mi era saltato agli occhi erano le decal in rilievo molto vistoso e i rivetti che sembrato quasi tutti lenti quando fanno vedere i primi combattimenti nel 41. Gli stessi elmetti rimangono bidecal anche fino alla battaglia di Kursk (dopo l'ordine di togliere almeno lo scudetto). Altri amici avrebbero visto giacche modello 42 anche nei combattimenti del 41.
Il tutto ovviamente rimane di un livello complessivo più che soddisfacente.
Siamo anche curiosi di sapere (io e qualche amico) se le camicie brune sotto la divisa da SS al fronte e del maggiore a Berlino sno corrette o meno:
Da quanto so, tutta la militaria di questo film è stata realizzata in Polonia. PaoloM
Da appassionato del settore, non mi sono certo perso il film “Generation War” trasmesso ieri e l’altro ieri su Rai Tre, come del resto, presumo, la maggior parte dei collezionisti di militaria tedesca e i cultori della materia, visto che già da tempo se ne parlava.
Ho apprezzato molto il film nelle due parti, sia come storia intrecciata dei protagonisti non banale, sia per le emozioni anche crude e coinvolgenti e di “phatos” che il film ha suscitato in me, sia per la precisa e corretta ricostruzione uniformologica non comune a vedersi. Avvincenti, reali ed emozionanti anche i combattimenti.
Sicuramente è un film aderente alla realtà che attraverso la storia dei protagonisti, ci mostra tutta la crudezza della guerra, riuscendo ancora a farci porre interrogativi su come tutto possa essere veramente successo e su come il male possa ever dominato in quegli anni turbinosi sconvolgendo gli animi e favorendo le efferatezze che tutti conosciamo.
Ma, in prospettiva, e parlando comodamente dall’anno 2014, è proprio questo sconvolgimento generale che, a volte, e come collezionisti di militaria, con quel“rispetto”del periodo che ci contraddistingue, ci affascina pur prendendo le (ovvie) posizioni contro quelle ideologie negative che furono alla base di tutto; è proprio questo humus deteriorato che fu terreno fertile per ogni tipo di azione laddove quell’Europa ancora di stampo ottocentesco fuoriusci’ alla fine del conflitto ferita e umiliata, ma finalmente “moderna”.
Il film si stacca, per fortuna, dal solito filone dei film cui ci avevano (ahimè) abituato e dove i tedeschi rappresentavano il male assoluto, privi di ogni sentimento, depravati e vigliacchi, goffi nelle loro uniformi linde e pinte e dagli elmi sempre troppo lucidi.
D’altronde la storia la scrivono i vincitori e anche il cinema è stato per lungo tempo un mezzo di comunicazione e propaganda ideologica atto a rafforzare nella coscienza di tutti che il “male” fu solo di parte tedesca e che il bene poi finalmente trionfo’ sotto quelle bandiere che conosciamo. Personalmente mi sono sempre discostato da questi luoghi comuni, comunque non facili da rimuovere, in nome di una sorta di osservazione storica più pacata, razionale, equilibrata ed obiettiva e penso che molto ancora sarebbe da scrivere sulla questione della Germania Nazista e della Seconda Guerra Mondiale.
Benvengano quindi rappresentazioni cinematografiche più consone dimensionalmente alla realtà, dalle quali al di là dei popoli andrebbe demonizzata solo ed esclusivamente la “guerra” come fenomeno negativo delle società in sé e non le genti e gli uomini che sono sempre tutti uguali e chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Tralasciando l’aspetto critico-cinematografico o l’aspetto morale che tende a diventare un punto di vista personale, fors’anche dai risvolti “politici”, da cultore e collezionista di militaria tedesca ho potuto assaporare il film sotto questo interessante aspetto, gustandone i particolari e leggendone la ricostruzione storica.
Anche sotto questa angolazione, infatti, la situazione è stata ottimale e più che sufficente nel film in questione, con buona pace e soddisfazione di chi ricerca il particolare uniformologico e ciò è fors’anche dovuto in virtù di una ricercatezza veristica storica più accurata che possiamo già assaporare in film come “Salvate il soldato Ryan” o “Shindler list” ( Spielberg insegna ).
Penso che cio’ sia anche dovuto inoltre alla coscienza ed esigenza collezionistica consolidatasi negli ultimi anni come fenomeno culturale.
Finalmente abbiamo visto uniformi “sudate” ed “elmetti sporchi”, tagli di capelli azzeccati e anche personaggi “giusti” nei tratti somatici.
Interessanti le ricostruzioni computerizzate con i carri Tigre, e la “luce” delle riprese del film che ci rimandava quasi a filmati d’epoca in un’atmosfera scenografica coinvolgente e reale.
Intelligente ed apprezzata l’evoluzione uniformologica dalla Feldbluse mod.36 alle mod.43 di pari passo con lo scorrere degli anni di guerra rappresentati.
Anche le decorazioni presenti sulle “bluse” manifestavano tutto sommato una certa coerenza con l’evolversi delle campagne di guerra.
Corretto l’equipaggiamento e la disposizione sull’uomo, basto ad “A” compreso e bene in evidenza in varie scene. Buona la configurazione della Tarnjacke di tipo reversibile con mimetica “splinter” con annesso telino, gradi corretti, azzeccati i waffenfarbe come anche le insegne di sanità sulle spalline dell’ufficiale medico direttore dell’ospedale.
Copricapi azzeccati, dall’”AlterArt”fanteria del tenentino alle bustine Feldmutze mod.34 munite di Farbe e ai più tardi mod.43”Einheitsfeldmutze”.
Buone e in efficienza le armi e con il “loro giusto suono” (MG 42, Luger, P 38, k98, MP40) anche se mi sarei aspettato qualche Sturmgewehr a fine corsa.
Qualche difettuccio l’ho comunque notato: ad esempio c’era una inquadratura dove un soldato punta il suo k98 ma l’otturatore non è chiuso….e ancora l’ ufficiale che va a degradare il “nostro”tenente ha un cinturone con fibbia in colore “oro” non corretta per un ufficiale del suo rango; e ancora, maggioranza di mostrine-litzen di primo tipo con filetti waffenfarbe e di tipo generico verdi scuro anche su giacche tarde….per contro assoluta mancanza di litzen grigio topo che avrebbero dovuto essere le più indossate.
Nei primi anni di guerra del film, appaiono fucili k98 con ferramenta in lamiera saldata di tipo tardo e non manca qualche fucile di fabbricazione ceca postbellica riconoscibile per il ponticello del grilletto maggiorato.
Giusti anche i soprabiti e i “bottoni”, anche delle camicie ( a due fori ).
Corrette le camicie brune al di sotto delle uniformi dei servizi di sicurezza.
Insomma, nel complesso un bel lavoro, senz'altro appagante uniformologicamente parlando, che meriterebbe una seconda visione per una maggiore disamina e analisi dei contenuti.
Bellissima disamina der graf l'ho letta tutta d'un fiato complimenti, pur non essendo io un esperto del settore ma solo un appassionato mi sento di condividerla in toto. Solo una cosa mi ha "stonato" fin dall'inizio, il fatto che due fratelli, di cui uno ufficiale, abbiano potuto combattere nelle stesse fila per così tanto tempo!
Bellissimo film
Ringrazio il buon amico Der Graf per la approfondita disamina.
Ho visto il film. Se lo vogliamo guardare dal punto di vista collezionistico, ok, ma la trama fa acqua da tutte le parti. Non consideriamo qualsiasi nuovo film bellico un capolavoro solamente perchè ci mostra uniformi e mezzi che noi vorremmo vedere. La trama è stata costruita in modo poco convincente. Un ebreo che va tranquillamente in giro di sera con una bicicletta rubata, non in piena campagna, ma a Berlino nella tarda primavera del '41 per incontrasi con degli amici, due dei quali soldati pronti a partire per il fronte. Ad un controllo dei servizi di sicurezza vengono chiesti i documenti solo della cantante, mentre l'unico che poteva veramente rischiare di finire in un KL non viene nemmeno interrogato. Lo stesso personaggio che va a teatro con la sua ragazza, naturalmente poco prima il padre gli aveva detto che era necessario cucirsi sulla giacca la stella gialla per evitare problemi, e tutti noi sappiamo cosa voleva dire frequentare luoghi pubblici interdetti agli ebrei e farsi trovare per strada senza questo segno. Un ospedale da campo che opera, dietro alla sezione di fronte dove, guarda caso combatte, il fidanzato della crocerossina. Tenendo conto dei milioni di soldati sparsi per il fronte russo che andava da Leningrado al mar nero mi sembra veramente una assurdità avere previsto tale cosa. Un 'unità dove sono presenti 2 fratelli, non a livello di battaglione che già sarebbe strano se non assurdo, ma nella stessa squadra. La cantante che viene fucilata per avere espresso l'opinione che la "vittoria sta sfumando" (e su questo posso anche essere d'accordo, erano severissimi), mentre il tenente che ha disertato viene "solamente" degradato e impiegato in un battaglione di disciplina e naturalmente si salva la pelle nonostante abbia ucciso il proprio comandante e riesce a tornare a Berlino sano e salvo...
Non ho capito come fanno a salvarsi i due deportati quando sono inseguiti da una compagnia di fucilieri tedeschi in mezzo al bosco, a quel punto termina la prima parte e la seconda parte del film riprende con i due deportati tranquillamente rifugiati all'interno di un fienile...
Avete notato con che cura hanno evitato di scendere nei particolari delle deportazioni, sembra addirittura che la morte degli ebrei caricati sul treno sia responsabilità dei partigiani polacchi.
E la storia del fratello? Prima è un buono a nulla, poi si trasforma in un eroe, poi si traveste da russo e passa attraverso i nemici senza problemi, viene quasi ucciso da un soldato tedesco, che guarda caso lo conosce, e guarda caso viene curato nello stesso ospedale dove c'è la fidanzata del fratello (per quell'ospedale saranno passati tutti i feriti dell'intero fronte russo!), che interviene presso il chirurgo (al quale poi si concede, anzi gli va in cerca quando scopre per errore che il suo fidanzato è morto, ragazzi passatemi l'espressione ma questa è fame disperata! http://img.forumfree.net/html/emoticons/blink.gif http://img.forumfree.net/html/emoticons/wub.gif http://img.forumfree.net/html/emoticons/biggrin.gif e poi si incazza quando scopre che è vivo http://img.forumfree.net/html/emoticons/w00t.gif ) per farlo operare anche se considerato spacciato. Va a casa in licenza con il braccio appeso al collo e poco dopo se ne va con tanto di zaino in spalla... Alla fine muore, anche se non si sa bene perchè decida di attaccare un gruppo di soldati russi da solo e con un fucile. Da notare che poco prima si lamenta del fatto che uno dei suoi soldati aveva sparato facendosi scoprire.
Beh insomma, sarà anche una novità come film (anche se non proprio), nel senso di rappresentare una stora di guerra dal punto di vista tedesco ma sinceramente, a parte la buona, non eccellente, ricostruzione delle uniformi e dei mezzi, la sceneggiatura non ha niente di meglio di certe fiction scadenti nostrane.
in effetti ... non si può dare torto a Winny ... la differenza con i prodotti nostrani è data quasi esclusivamente dai mezzi impiegati ... laddove anche le fiction italiche hanno sceneggiature da far ridere i polli ... almeno quelle tedesche sono ben girate ... anche a me ha fatto ridere il fatto che sembrava si conoscessero e rincontrassero a scadenze quasi regolari tutti quanti ... nenche il fronte fosse lungo un paio di km .........
Oh ragà.......è un film eh? mica un libro di storia!
Esatto...mica hanno chiamato Erickson dall'inghilterra,Petacco o Bisiach dall'italia,Fest dalla germania per eseguire un sceneggiato da homevideo...e dai su.
Saluti
Concordo totalmente con l'analisi fatta dall'Amico Der Graf.
Ridato in questi giormi su RAI 3.Per me un buon film.PaoloM
Concordo con Paolo rivisto con piacere una piacevole alternativa alla tristezza dei palinsesti televisivi