Re: Taglia fili Ita dubbia
Caro cocis,
ringraziandoti per la risposta,
la tua e' una Pinza Simonetti, modello Javorcheck, manici in legno.
Per ogni quesito, credo Stevanin di Saletto sappia rispondere,
la mia, ahime', non e' cosi' semplice,
ùTi dico, non vi risulta alcunche' nei libri ed e', come tutte le consorelle, come nuova......
Gia' la cosa mi puzza, assai....
ma era questa, la motivazione del mio intervento.
Re: Taglia fili Ita dubbia
Ciao Churchill, si avevo capito la tua necessità* che tutto sommato è anche la mia, questa l'ho messa perchè è l'unica che ho trovato chiaramente della 1a, la mia è identica della tua postata con impugnatura in legno e temo che resterà* il dubbio.
Re: Taglia fili Ita dubbia
Ma sai che non locredo?
Siamo nel 2011, ormai,
Pochi documenti, ma credo si possa, partendo da zero, ricostruire la cosa.
Sul Mantoan e' classificata WW1.
Sul testo delle Pinze , viene messo come dubbio.
Per materiale, conservazione, assenza di recuperi da scavo,
affidandosi ad ogni fonte,
attendendo ogni contributo,
Secondo me e', come classificata, ultima fornitura WW1 o Post WW1,
Anche se mi roderebbe, , questo e' cio' che abbiamo in mano,,,,,,
Allegati: 3
Re: Taglia fili Ita dubbia
Ciao Cocis,
ho foto del 1915-1 con Fanti che impugnano la Simonetti, quella che hai mandato tu e che ho anch'iop
.
L'altra, resta oscura, no foto, no doc, no recuperi da scavo.
Grazie
Re: Taglia fili Ita dubbia
Certo che uno dice : è una pinza, cosa ci vorrà* mai a classificarla?
Invece mi sa che ne hai ricavato solo altri dubbi.
Re: Taglia fili Ita dubbia
Grazie e Buon anno al caro amico Andrea, estendendo il tutto ai suoi congiunti, ed a tutti coloro che , anche soltanto per noia, visitano la presente sessione.
Ps: in altro forum di WW1 Ita, intitolato" Parenti WW1", sto' cercando di ricostruire le vicende dei miei Bisnonni...
Sono molto vicino al completamento del quadro, ovvero, sapevo, sino ad alcuni giorni, orsono, solo i nomi.
Sono, ora, in grado di ricostruire i Reggimenti ed i Luoghi, ma mancano alcuni tasselli del Puzzle,
Se qualcuno ha la storia del 37mo reggimento (Brigata Ravenna) e dei 2 Reggimenti, 71 e 72 della Brigata Puglie..............
Mi manca anche qualche notizia dei Reggimenti 45 e 6, ma nella Guerra Italo-Turca, cui partecipo' uno di questi miei, poi caduto nella WW1.
Grazie mille.
Re: Taglia fili Ita dubbia
A volte le cose sono lente ad avviarsi, poi arriva quello giusto che ha appunto i dati mancanti. a volte l'attesa è lunga ma in genere si riesce a risolverla.
Re: Taglia fili Ita dubbia
Ne sono, fermamente, convinto...
Andrea58,
sei un grande ed, anche se il numero fosse menzione dell'eta',
pur avendone meno, il che e', per me, meno conoscenza,
quindi maggior rispetto per chi ne sa' di piu',
segnalo ai cari amici che leggono la medesima,
di seguire, con rispetto e, senza fronzoli,
chi ci puo' insegnare.................
Allegati: 6
Tagliafili Modello Caluso e Variante
Salve,
Posto alcune foto di 2 pinze italiane ww1.
La prima e' la modello Caluso, mentre la seconda sembrerebbe una Variante della Caluso, a me sconosciuta e non sembra ricavata dal taglio, pre o post ww1, del "becco" del primo modello, essendo diverso lo spessore. Della stessa" variante" ne e' stato trovato un esemplare da scavo, insieme ad altro materiale ww1
Qualcuno potrebbe aiutarmi?
Grazie.
C
Allegati: 1
Pinze tagliafili italiane
Salve a tutti,
vorrei avere se possibile, informazioni su questa pinza tagliafili, denominata comunemente "ZECCA", interamente in ferro ( non la comune Peugeot francese).
Ho saputo che ve n'erano di 2 misure ( media e grande) e so che non ce ne sono molte, nemmeno da scavo ( altro non so).
Inserisco foto presa dal web ( modificata per ragioni di copyright) in quanto non ce l'ho e NON riesco a trovarla pe la mia collezione ( anzi, se magari qualcuno avesse qualche dritta).
Sembra sia stata trovata da scavo solo nella zona Carso ed Isonzo e potrebbe essere francese distribuita all'Italia.
Grazie
c
Allegati: 2
Questa PINZA è Austriaca????
Questa pinza, di cui si hanno pochi esemplari da scavo, viene definita "dubbia" e probabilmente austro ungarica nel testo sulla Pinze ww1.
Non l'ho mai via sulle foto d'epoca ed in questo forum ne sono state pubblicate parecchie con soldati austriaci che portano le classiche "Patent" di misura media o anche grande, oppure la Latinak, ma mai questa.
La stessa, assomiglia molto, secondo me, ma potrebbe essere un abbaglio ( vista la poca nitidezza) ad una pinza usata da soldati italiani con Farina( sempre in una foto postata in questo forum...non ricordo dove).
Che ne pensate?
Grazie
C
Rarissima e introvabile Tagliafili Italiana ditta Ernesto Rubino ( Biella)
Salve a tutti,
Condivido un recente ritrovamento da cantina.
Si tratta di una rarissima e pressoché sconosciuta tagliafili Italiana, prodotta dalla Ditta Ernesto Rubino di Netro ( Biella),che all'epoca forniva il Regio esercito di vari prodotti metallurgici quali Piccozze, asce, pinze, sino a ricomprendereanche fabbricazioni per l'artiglieria. La pinza in questione proviene dallazona del "Col di lana" e, consultandomi con esperti ed intenditorivari, non risulta essere mai stata rinvenuta in nessun altro luogo dellafronte, per cui potrebbe essere stata distribuita solamente in via sperimentale,alla Prima Armata ed in quella precisa zona E'stata rinvenuta da cantina enella stessa zona sono state rinvenute altre due pinze identiche, di cui una dascavo, cosa che ne attesta l'impiego sul campo.
Di seguito, prima di passare alle foto, alcuni cennistorici sulla ditta produttrice:
BonoNetro S.p.A. è un' azienda presente fin dagli albori dell’industria piemontesesulle colline nelle immediate vicinanze di Biella. Nata come zona dilavorazione del metallo nei secoli scorsi (nella zona sono tuttora presenti,lungo i numerosi corsi d’acqua, i resti delle varie fucine ed officine), poiraggruppata, dopo una serie di acquisizioni, nella sede attuale ad opera dellafamiglia Rubino ed in particolare del Cavalier Ernesto Rubino, essa conobbeanni di vero fulgore, specializzandosi sempre più nei lavori di lavorazione delferro e nella produzione di attrezzature per uso agricolo. Neppure la guerrariuscì a scalfire le Officine di Netro, che anzi acquisirono nuova importanzacostruendo cannoni ed acquisendo macchinari modernissimi per l’epoca, esviluppando nuove lavorazioni meccaniche.
Nel 1906 ifratelli Rubino fondano la "Societa' Anonima Officine Rubino",assorbendo le officine Zumer dei Fiorina e la cosiddetta "Fonderia".
Fra acquisizioni, comprese le officine situate aMongrando, ed il nuovo complesso le Officine Rubino occupano un totale di30.000 metri quadrati. La gamma di articoli prodotti, fra roncole, falci,cazzuole, raggiunge i 3.000 articoli.
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Dopo pochi anni scoppia la Grande Guerra. Da questo momento in poi l'attivita' di Ernesto Rubino si intensifica e assunse durante la guerra 1915-18 grande sviluppo per la produzione di pezzi fucinati per autoveicoli, artiglierie, ecc..
Già nel 1911 Rubino aveva dato vita ad un Gruppo che acquisto' il famoso cannone francese Deport, riuscendo a battere nientemeno che la concorrenza di colossi come Schneider e la Skoda austriaca. Vinta la gara e superato prove ed esperimenti, la costruzione del cannone porto' all'Italia una massa enorme di lavoro di cui una parte cospicua tocco' proprio alle Officine di Netro.
Risale a quel tempo l'acquisto di macchine modernissime, in gran parte americane, che resero questi Stabilimenti fra i primi in Italia per importanza nel loro settore. Nonostante la guerra, gli operai superarono il numero di 1300; molti gli specialisti, importanti nel loro settore almeno come lo erano nello stesso momento i soldati al fronte.
Al termine del conflitto il Sig. Ernesto Rubino si volse alla ricerca di un nuovo campo di produzione per le proprie officine in modo da compensare la diminuita attivita' conseguente al cessare delle commesse belliche. Nacque cosi' la "Automobili Rubino" costruita dalle Officine di Netro.
Su progetto del Sig. Lamberti proveniente dalla SPA di Torino venne messo in fabbricazione il Tipo 1. Il concetto della progettazione fu di creare una vettura principalmente adatta ai percorsi di montagna con l'adozione di rapporti che permettessero una velocita' di 70 Km/ora in pianura (velocita' che le condizioni delle strade dell'epoca ben difficilmente consentivano di suparare), ed una marcia brillante e senza sforzo in salita.
Questo modello, presentato nel 1921, aveva le seguenti caratteristiche principali: Motore a 4 cilindri con valvole laterali - cilindrata 2297 c.c. - alesaggio 75 mm. - corsa 150 mm. - potenza fiscale 18-22 CV - 4 velocita' piu' retromarcia - 2 coppie di freni alle ruote posteriori di cui una azionata a pedale e l'altra con comando a leva - illuminazione ed avviamento elettrici.
Da ricordare che presso l'attuale ditta, esiste un museo dedicato alla produzione della medesima, con molte testimonianze, sia oggettistiche che cartacee, sull'attività della stessa. |