Sì, è vero: Michael Mauritz ha rivisto il suo aereo dopo tanti anni..Citazione:
Originariamente Scritto da digjo
http://digilander.libero.it/historia...ia/mauritz.htm
http://digilander.libero.it/historia...ritzmemory.htm
Alex [8D]
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Sì, è vero: Michael Mauritz ha rivisto il suo aereo dopo tanti anni..Citazione:
Originariamente Scritto da digjo
http://digilander.libero.it/historia...ia/mauritz.htm
http://digilander.libero.it/historia...ritzmemory.htm
Alex [8D]
Il libro "ALI SPEZZATE" e veramente interessante per l'accuratissima ricerca storica su ciascuno degli incidenti aerei presi in esame.Segnalo comunque di averlo già* postato in "EDITORIA" questo è il topic:
ALI SPEZZATE
http://www.milistory.net/forumtopic.asp?TOPIC_ID=5676
[ciao2]Gianfranco
Bravo,Gianfranco!!!Hai fatto bene a ricordarlo,così evitiamo a Kanister di postare il già* postato!!!
Grazie!!!
Ciao![ciao2]
Di nulla BLASTER.[ciao2]Gianfranco
Ringrazio anch'io Gianfranco che mi ha evitato un lavoro per me quasi impossibile. E' da stamattina che cerco di ridurre la scannerizzazione a dimensioni accettabili per il forum, sino ad ora non c'ero riuscito. Ciao
Posto un articolo sulla strage della notte fra il 12 e il 13 ottobre 1944. Quella notte ben sei aerei andarono perduti, tutti schiantatisi sulle montagne. Solo uno dei sei non è mai stato ritrovato, e a tutt'oggi non se ne conosce la sorte. L'anno scorso la sig.ra Millar (figlia di uno dei piloti) venne in italia per partecipare alle ricerche, che purtroppo si rivelarono infruttuose... Tutto il mese di ottobre 1944, in generale, vide un drastico aumento delle perdite alleate, dovute in massima parte al maltempo.
"CELEBRAZIONE DEL 10° ANNIVERSARIO
DELL 'INAUGURAZIONE DEL MONUMENTO
SUL MONTE FREIDOUR
Come ogni anno, anche domenica 5 settembre 2004, ha avuto luogo sul Monte Freidour una suggestiva cerimonia, in occasione del 10° anniversario dell'inaugurazione del monumento per commemorare l'equipaggio di un aereo alleato schiantatosi il 13 ottobre 1944 sulla sommità* del monte nel corso di un'azione di rifornimento dei partigiani della zona.
Prima di descrivere il decorso della manifestazione, ritengo utile presentare una breve ricostruzione degli avvenimenti ripresa dalle preci sazioni fornite dal Colonnello Ian Madelin Responsabile del "Air Historical Branc" del Ministero della Difesa della Gran Bretagna, in risposta ad una richiesta, inoltrata nel 1993, dal Dott. Giustino Bello, Sindaco del Comu ne di Cantalupa.
L'aereo, un quadrimotore B 24 Liberator KH 239, faceva parte di una formazione di 16 aerei del 31° Squadron della South African Air Force, de collati da una base aerea nei pressi della città* di Foggia e diretti nell'Italia del Nord allo scopo di appoggiare l'azione della Resistenza in corso con lanci di armi, munizioni, rifornimenti di ogni tipo, danaro e mantenere gli opportuni collegamenti con il Corpo Volontari della Libertà* del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia.
Durante l'operazione, che avveniva necessariamente nelle ore nottur ne, infuriava nella zona una tempesta di notevole violenza, con pioggia a dirotto e forte vento, che costituiva un grande rischio per la difficoltà* degli equipaggi di identificare l'area prescelta, di scendere a bassa quota per poter effettuare i lanci con sufficiente sicurezza, al fine di non di sperdere il carico, considerando poi che i voli a bassa quota rappresentavano un serio pericolo in quanto venivano di solito effettuati su terreni impervi e scoscesi, con picchi e creste coperti di nubi.
A seguito di tali condizioni ben 6 aerei della formazione si schiantarono al suolo e 48 uomini degli equipaggi perirono.
La maggior parte dei resti dei componenti gli equipaggi periti nel corso dell'operazione sono ora sepolti nel Cimitero Britannico di Milano, mentre i resti dei rimanenti equipaggi non sono più stati ritrovati.
Gli 8 membri dell 'equipaggio dell'aereo caduto sul Monte Freidour vennero identificati a seguito del ritrovamento, sul luogo della sciagura, della piastrina di riconoscimento del Sgt. Lockton, inviata al Col. Madelin con la richiesta del 1993.
Riporto quindi, a imperitura memoria, i loro nomi F/Sgt. C.W. Lawton, Sgt.s T.D. Fotheringham, E.H.A. Clift, G. Tennison, D.W. Bishop, D.R. Wellon, S.E. Lockton e J. Bucks.
Tutti i membri dell'equipaggio erano di nazionalità* britannica ad eccezione del pilota Lawton che era australiano.
Alla base del monumento è fissata una targa con la frase "Mai, nel campo delle umane lotte, tanto fu dovuto da un così gran numero di uomini a così pochi" pronunciata dal Primo Ministro Winston Churchill alla Camera dei Comuni rendendo omaggio alla tenacia ed al valore dei piloti della R.A.F. durante la "Battaglia d'Inghilterra".
Alla celebrazione di quest'anno erano presenti il V. Sindaco di Cantalupa Dott. Giustino Bello, Il Presidente della Pro Loco Sig. Piero Bianciotto, il Presidente del Centro Culturale Sig.a Rosanna Favero, una rappresentanza di Associazioni d'Arma comprendenti l'Associazione Nazionale Alpini : Gruppi di Cantalupa, Frossasco, Ostana ed Alpette; dell'Associazione Nazionale Arma Aeronautica : Sezione di Pinerolo e Nucleo di Airasca, con i rispettivi gagliardetti e vessilli; e una notevole partecipazione di pubblico e gitanti.
Il Corpo Volontari Anticendi Boschivi Piemonte, Squadre di Cantalupa e di Frossasco, e la Protezione Civile dell'Associazione Nazionale Alpini, hanno svolto, come sempre, un encomiabile servizio d'ordine ed hanno fornito un valido aiuto logistico per la riuscita della manifestazione.
La cerimonia ha avuto inizio con gli onori ai Caduti, l'alzabandiere, con gli inni nazionali e la deposizione di fiori al monumento.
E' poi intervenuto il V. Sindaco di Cantalupa che ha ricordato il tragico evento ed il sacrificio dei componenti l'equipaggio dell'aereo, caduti nel l'adempimento del dovere, accomunati in un impegno comune con i partigiani del La zona. Infine ha ringraziato il Gruppo A.N.A. di Cantalupa per la costante cura dedicata alla conservazione del monumento.
E' seguita la S. Messa concelebrata dai Rev. Don Augusto Scavarda e Don Edoardo Formigoni, con una toccante omelia che ha lasciato nei presenti motivi di profonda meditazione.
Dopo un simpatico aperitivo offerto dalla Pro Loco di Cantalupa, la giornata è proseguita con il pranzo al sacco e con canti popolari che hanno posto termine alla cerimonia celebrativa.
L. Massaia"
Vado a memoria perchè ciò che vi racconto lo lessi su un libro in francese che mi era stato prestato da un amico, comunque anche il B17 della Val di Susa era un aereo destinato al rifornimento dei partigiani e purtroppo aveva centrato il fianco della montagna per pochi metri di differenza. L'amico che me ne aveva parlato mi raccontava che tra i relitti si trovavano molte schegge di bombe e bossoli di cartucce che dovevano essere esplose nell'impatto o nell'incendio successivo. Particolare macabro aveva trovato anche uno scarponcino nel cui interno c'erano le ossa di un piede.
Il libro di cui parlavo era stato stampato a cura dell'associazione francese Aerorelic che si occupa di aerei caduti nella fascia di territorio dietro a Nizza (Francia) sino alle Alte Alpi. Non ne ricordo più il titolo ma per quel che ricordo era estremamente interessante. Ciao
Ciao kanister,sono Gianfranco e a quanto mi risulta nessun B.17 è mai precipitato in Val di Susa.Forse si riferiva a un Wellington della RAF precipitato in Val di Lanzo(TO)sulle pendici dell'Uia di Mondrone.Il velivolo era impegnato in un lancio di rifornimenti ai partigiani operanti in loco.Se comunque riuscisti ad avere notizie di un B.17 in Val di Susa fammelo sapere.[ciao2]Gianfranco
Kanister, credo che il libro di cui parli sia "Liberator : à?popées tragiques dans les Alpes-Maritimes et l`Est Varois" di Philippe Castellano. Philippe me ne ha gentilmente regalato una copia autografata, dopo uno scambio di informazioni!!
Philippe è anche l'autore del contestato ritrovamento del P-38/F4 di Antoin de Saint-Exupery, poi dichiarato come tale grazie al ritovamento dei numeri di serie su parte del relitto!
Come ho detto non ricordo il titolo del libro ma l'autore è sicuramente Castellano e ricordo che si parlava di diversi B24 caduti nei dintorni di Nizza ed anche di questo B17. Tra l'altro veniva citato il nomignolo dell'aereo e tutti i dati dell'equipaggio. Se lo hai prova a postare qualche altra informazione. Grazie e ciao
Sì,quoto Kanister ed oltre a postare qualche informazione qui posta anche il libro nella Sezione Editoria!!!
Ciao![ciao2]
in romagna c'e' un'associazione che si occupa del recupero di aerei ( a volte anche sotto diversi metri di terra) nel loro sito ci sono molti ritrovamenti, ora non ricordo l'indirizzo esatto, comunque cercate su google: romagna air finder, dovrebbe venire fuori
Accidenti, il mitico Gianfranco Genta!!Citazione:
Originariamente Scritto da Gianfranco
Mi hai fatto fare un tuffo nel passato, ricordo distintamente quel servizio su AEREI, rivista che per più di venti anni ho "divorato" e collezionato, fin dal primo, e credo oggi introvabile e gelosamente conservato, numero-saggio arrivatomi all'epoca per posta.
Se non sbaglio era l'ottobre del 1972 e il nome di Gianfranco Genta cominciò ad essere uno dei miei "miti".
Continuo a comprare molte riviste di aviazione, ma più legate alla Storia; AEREI è diventato troppo "modernista" per i miei gusti.
Spero di essere smentito ma mentre cercavo collaborazione per tracciare la storia di un bimotore USA caduto a quattro o cinque chilometri da Savona ho trovato più rifiuti che aiuti. Qualcuno era troppo fuori zona, qualcun'altro di interessava solo ad aerei italiani, altri proprio non hanno risposto. Paradossalmente il maggior aiuto l'ho avuto dall'associazione francese Aerorelic, che, pur non potendo collaborare, mi ha dato diverse dritte interessanti circa il comportamento da tenere. Un giorno farò un riassunto delle ricerche e cercherò di postarlo, gli appunti che ho preso sino ad oggi sono piò di 10 pagine.
Ciao
Uno dei P-38 recuperati in Groenlandia.....è uno solo. Non era affatto in brutto stato, visto che 30metri di ghiaccio sono un ottimo surgelante, l'operazione di recupero fu veramente titanica, ma tanto era ottime le condizioni del veivoli che sostituendo alcune parti inevitabilemente marcite, come tutti i fili elettrici, l'aereoplano riprese a volare. Tutt'ora vola.Citazione:
Originariamente Scritto da micky
In un'altro topic avevo postato le foto con tutta la descrizione dell'operazione.
http://www.milistory.net/forumtopic.asp?TOPIC_ID=6447
Le ali non erano in brutte condizioni... La fusoliera era schiacciata e disassata dalle tonnellate di ghiaccio che aveva sulla capoccia! La ricostruzione è durata tre anni, e non è stata neanche delle più difficili, avendo a portata di mano le parti originali, compreso uno dei due Allison a rotazione destrorsa.
Il "restauro" di un aereo come questo è in realtà* una vera e propria ricostruzione ex-novo, alla fine l'aereo è originale al 70-80%, come in questo caso.
Altri relitti alla fine tornano a volare con il 20-30% di pezzi originali, il resto sono pezzi da magazzino (rarissimi e costosissimi) o addirittura ricostruiti ex novo!
Scusate se arrivo tardi! vi segnalo questo sito per chi è interessato ad immersioni su relitti in liguria
http://www.coloridelblu.com/immersioni.htm
che tra gli altri segnala un bel Br 20 a -49 metri e un heikel he111
a -60 (un pò più impegnativo) foto da paura!
E del B-17 colpito sopra Treviso dalla 4^/311^ Flak il 7 aprile 1944 e precipitato a Rosolina Mare (Chioggia) si sa più niente?
Ciao
baffobruno