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nessun problema Picone..
non vedo l'ora di fargli vedere questi attestati di Stima..da parte Vostra..
ho un nodo in gola..
ciao
digjo
Nella prima foto : Peliccia, Gen. Palumbo e il Folgorino Berardinelli ( nel caso abbia sbagliato il cognome chiedo umilmente scusa)
La seconda foto Peliccia accosciato (agile da paura), io sono il secondo da sinistra
Nella terza : foto di gruppo con tanti personaggi illustri
Quarta foto: Niente Commenti solo pelle d'oca
Quinta Foto : DUE LEONI!!!!!
Sesta foto " Omaggio ai Coobelligeranti "
Bellissime immagini e bellissime testimonianze.[^]
solo per aggiornare gli interessati..
Il "Folgore" Santo Pelliccia Vi ringrazia (gli ho fatto leggere tutto il post)
un abbraccio ai ragazzi di Parma (Claudio è per te)
inoltre sono ritornato sui caricatori del MAB..ebbene erano da 40colpi..
quelli da 20colpi in esercitazione..si scusa per la memoria che a volte dimentica!
mi ha raccontato le ultime ore del suo gruppo la mattina del 6 novembre..
appena posso ve le posto..
ciao
digjo
Grazie Digjo, Grazie Sante. Ho rivissuto per un attimo il mio pellegrinaggio ad El Alamein.
( ma ci ritornerò)
Con vergognoso ritardo rispondo a quanto ho letto e le foto che ho visto.
Sono contento per te Digjo che la tua memoria regge.
Hai aggiunto un'altro interessante tassello a quanto hai già* ben raccontato e l'ho letto tutto d'un fiato e mentre lo leggevo la mia mente non poteva che immaginare quei momenti e non posso non pensare a quanti lì sono morti.
Onore ai caduti.
Ringrazia tanto il Soldato della Folgore Santo e se puoi abbraccialo per me.
Grazie Picone per le splendide foto davvero molto belle ed eloquenti.
[;)]
gli ho portato i saluti di tutti voi..
grazie Luc.
ciao
digjo
Grazie Digjo, per l'ottimo lavoro, davvero notevole! come notevole è la persona che questi fatti li ha vissuti e ce li ha raccontati!
Saluti e Onore al Paracadutista Santo Pelliccia! FOLGORE!!!!
gli ho portato i saluti di tutti voi..
grazie Luc.
ciao
digjo
Grande Digjo
Grazie [:D]
Conosco personalmente Santino e dovreste vedere come gli brillano gli occhi quando parla dei corpo a corpo con gli inglesi.
Purtroppo di Italiani così non se ne fanno più, adesso sono itagliani con la gli come le tagliatelle.
anche con la J
tajatelle e Itajani..
scherzi a parte, è uno di quei personaggi che rimane nei pensieri di chi lo conosce..
spero di farvi partecipi delle novità* di settembre..(se ci saranno)
ciao
digjo
No ragazzo mio, non devi ringraziare me , le foto sono del nostro Guarnere che aveva un problema tecnico e mi ha chiesto di inserirle.Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Non posso che fare i complimenti a chi ha colto questa testimonianza e soprattutto a chi ha vissuto queste esperienze.
Personalmente, tanto per confermare le dure condizioni che soffrirono le nostre truppe, sono sempre rimasto colpito da quello che raccontava un mio compaesano ora defunto. Diceva, toccandosi i piedi, di come gli inglesi dopo che avevano vinto la battaglia e chiuso i nostri in sacche e presi come prigionieri, a chi tentava di scappare se riacciuffato tagliavano le piante dei piedi con il coltello.
Bene Picone allora ringrazio Guarnere per le belle foto non lo avevo capito, comunque grazie anche a te per averle postate [^][^]
[:253]
Grande Giuseppe,
mi unisco anch'io ai complimenti del forum,
topic interessantissimo!!!!!!
<font size="6">Grazie</font id="size6">
Dai,continua[:D][:D]
Leggo con vero piacere questa testimonianza...Ancora!![:p]
Bellissimo questo thread che ho seguito attentamente in quanto i para' italiani della 2^
sono per cosi' dire il 'mio pane' visto che sul prossimo numero di dicembre di U&A dovrebbe uscire un lunghissimo e dettagliato articolo sulle uniformi della Folgore,scritto da me con collaborazione di R.Carola e di R.A. D'Angelo corredato di numerosissime foto che spero verranno pubblicate per intero.Dimenticavo:a questo articolo ne saranno collegati altri due;
uno, scritto da Varesi e Migliavacca sul gibernaggio della Folgore trovato ad El Alamein, ed un altro sempre mio e di R. Carola
sui Carabinieri Paracadutisti.
Il reduce riporta l'utilizzo di una speciale bustina: si puo' avere qualche dettaglio in piu'
su questo argomento? Grazie se vorrete e potrete porre questa domanda da parte mia.
Saluti[:D]PaoloM
Ciao a tutti e ben ritrovati..
(posso collegarmi solo dall'ufficio ecco il perchè della mia assenza "forzata")
per tornare all'argomento..sono contento sia interessato e continuerò a postare notizie..Vi ringrazio.
per rispondere a Marpo..(in attesa di saperne di più)
sapevo che sarebbe stato di tuo interesse la notizia della bustina fuori ordinanza..
mi diceva Santo Pelliccia che fu prerogativa solo del IV°, introdotta da Bechi Luserna in persona con quel coprinuca alla legionaria..considerando l'originalità* del Corpo e dei suoi Comandanti non c'è da stupirsi troppo..
sto cercando altre notizie a riguardo che possano interessare Te e gli Altri appassionati e studiosi..
complimenti per gli articoli e le collaborazioni..
altri stralci d'intervista:
Mi dice che eravate padroni della terra di nessuno..
in cosa consisteva questo possesso? come agivate?
(risp.): Considera che la nostra linea era fatta in questa maniera..
paracadutisti, campi minati, terra di nessuno, campi minati inglesi, linee inglesi..
si accedeva alla terra di nessuno da varchi che conoscevano solo i guastatori, erano loro a farli e a conoscerne i passaggi, si andava con loro (uno o due a seconda del pattugliamento)..ci si muoveva di notte, non si vedeva nulla, camminavamo con cautela uno dietro l'altro, sulla stessa linea (solitamente un filo telefonico), passando nel varco della nostra difesa..
dopo qualche minuto eravamo nella terra di nessuno..un campo di battaglia tutte le notti..
si usciva possibilmente senza essere visti, si raggiungeva un punto prestabilito (di controllo/agguato)..e si attendeva..
cosa attendevate?
(risp.): gli Inglesi..!!
durante l'osservazione diurna vedevamo e intuivamo dove e come si volevano muovere di notte..c'erano linee minate da rafforzare, nuovi varchi d'aprire e alcuni aperti da noi..da richiudere..inoltre c'erano queste benedette squadre anti-Folgore che cercavano di eliminarci..
noi ci appostavamo dove immaginavamo avrebbero dovuto passare loro, e poi li sorprendevamo..
dopo un pò di tempo di questi comportamenti si erano fatti furbi, provarono a farci un controagguato..una nostra pattuglia catturò una pattuglia "esca" ..
ma appena si mossero dal punto di agguato sentirono cingolati e camionette che si muovevano a circondarli e a loro volta vennero catturati..
un'altra pattuglia di copertura nostra era nella zona, e attaccò sempre di notte sempre al buio..insomma l'iniziativa era quasi sempre nostra anticipando le loro mosse e contromosse..alla fine tornarono con parecchi prigionieri e con le Carrier inglesi..
quanto tempo stavate nella terra di nessuno..?
dipendeva dalla missione..a noi non dicevano nulla, chiamavano la squadra e tu andavi.. mi è successo di camminare anche per ore, passando anche vicinissimo a postazioni Inglesi addirittura all'interno delle loro linee, sentendone le battute e le voci vedendone i movimenti..e di tornare indietro completamente in silenzio in dieci..
l'importante era rientrare prima della luce..
una notte dopo aver girovagato per parecchio ed essersi persi in quella immobilità*
che è il deserto di notte..dopo aver cercato più di una volta di prendere prigionieri in un avamposto che non si riusciva a trovare sempre tra la terra di nessuno e le linee nemiche, ci trovammo molto fuori zona, rispetto a quella che era la nostra linea di partenza..
mentre ritornavamo mi sono accorto che stavamo camminando proprio nel centro della terra di nessuno, sotto un cielo illuminato come non mai, e seguivamo esattamente la via Lattea che ci conduceva nelle nostre linee, come se fosse un autostrada bassissima, lucente, esatta..il guastatore ritrovò l'ingresso del varco e rientrammo..
insomma..i Guastatori avevano le "chiavi" del "campo"?
si, si entrava e si usciva solo grazie e a loro..
....segue...
ciao
digjo
Bella integrazione Digjo!
Aspetto impazientemente il resto!
Leggo solo adesso.
Bella come tutte, questa integrazione :P
Ottimo Digjo continua, ti leggo con avidità* e molta curiosità*.
[00016009
..sempre per Marpo e per gli appassionati di divise e varie..
la bustina con coprinuca adottata solo ed esclusivamente dal IV° battaglione
fu introdotta dal comandante Bechi già in quel di Tarquinia..(presto alcune foto)
cosa che poi fu adottata ufficialmente anche per gli elementi che si aggregarono saltuariamente al IV°..(guastatori etc.)
consisteva in un telino cucito sul lato posteriore della bustina d'ordinanza per proteggere dai raggi del sole la nuca appunto.
l'aggiunta postuma del "paranaso" all'interno dell'elmetto d'ordinanza si deve invece alla rottura del medesimo naso dopo un lancio con vento forte accaduto al capitano Visconti (futura medaglia)..sempre a Tarquinia..
altre piccole curiosità*...
Il "Folgore" partì per il deserto senza bandiera..tanta era stata la preparazione e tanta la fretta nell'organizzare questa Divisione..che non ci furono vessilli..
ma alcuni comandanti adattarono il Tricolore Sabaudo con iniziative personali..
ecco che "Ruspoli" venne in possesso della bandiera che a fianco dello stemma Sabaudo portava disegnato il "Biscione" della casata di Visconti, con il motto .." e la morte a paro a paro"
che fu il motto del IV° battaglione..
lo stesso Maggiore Bechi musicò e cantò le strofe della canzone del il IV° adottò..in quel di Tarquinia..
dove..forse sbagliando, io vedo alcune spunti ispirati dall'inno del Qarnaro (Beffa di Buccari) di Dannunziana concezione.."siamo cento cento e cento ..tutti arditi forti e sani...un pò pazzi e un pò poeti..il fior fiore degl'Italiani..segue..e la morte a paro a paro..
(vado a ricordo...su queste strofe per eventuali dimenticanze o errori siate clementi)
sempre sulle divise..già* dal loro primo impiego nel deserto il IV° battaglione, ad esempio, utilizzò
materiale razziato e ritrovato nelle basi Inglesi (indiane) che erano state occupate..ad esempio è riportato che il Maggiore Bechi, comandante il IV°, apparisse alla vista dei suoi uomini, con camicia pantaloncini corti calzettoni alti al ginocchio e mocassino di tela e gomma (tipo Clarck) essendo distinguibile da un soldato di Sua Maestà* solo per i colori sgargianti delle mostrine..celesti e oro..
il "Nobile" capitano Guido Visconti, di cui accennavo prima..imparentato con il Re e proveniente anch'egli dalla Cavalleria..fu personaggio di grande Rispetto e Valore..
dopo essere scampato a vari combattimenti, morì grazie ad un ordine dato telefonicamente dalle retrovie per una riunione da tenersi intorno alle ore 17,30 nel comando brigata..l'ora della riunione è importante... poichè essendoci ancora luce, ed essendo sostanzialmente scoperto il tragitto da compiere per recarsi nel sudetto posto..e sotto il fuoco delle batterie da 88 Inglesi..
tutto ciò sembrò non colpire più di tanto la percezione del pericolo di Visconti..
bastava chiedere un ritardo di qualche ora per salvarsi la vita..(ma vuoi l'iter burocratico, vuoi la necessità* i questa riunione...tant'è..)
..scrisse immediatamente prima di quel tragitto il vademecum per il nuovo comandante che avrebbe dovuto sostituirlo..(incredibile)..una sorta di testamento.
poi si fece portare dall'attendente la divisa, mise il casco coloniale al posto dell'elmetto e con passo calmo, intorno alle 17,.. si mosse per la riunione in retrovia..su terreno scoperto, a passo.
puntuale la salva da 88 ..osservata in silenzio dal resto della compagnia..
i guanti e il casco da una parte..lui dall'altra disteso..
lo raccolgono con difficoltà* e lo riportano nella buca..con un ampio squarcio da scheggia nella zona lombo-sacrale..lo verranno a prendere molto dopo ancora vivo per portarlo a piedi e in barella al posto di primo soccorso..lo stesso Rommel inviò un aereo per portarlo al sicuro in un 'ospedale e per cercare di salvarlo..uno dei tanti giorni pesanti per il "Folgore".
altra curiosità*..il capitano Ruspoli..era solito calzare scarpe da golf sul campo..
usanza che si portò nel deserto dalla stessa Tarquinia..inoltre come quasi tutti gli ufficiali di provenienza dalla Cavalleria..si fece cucire le mostrine del reggimento di appartenenza nel risvolto del bavero sotto le mostrine ufficiali da Paracadutista.
..ancora sul lancio della molotov per fermare un carro..
il lancio era effettuato nella parte posteriore del carro..sul vano motore..
la fiammata e relativo fumo nero, venivano aspirati dalla ventola di aspirazione del motore del carro e puntualmente questo si fermava tra sbuffi vari..come gà* accennato il carro immobilizzato era facile preda di granate..solitamente le squadre lanciafiamme del "Folgore"
alla fine dei combattimenti si muovevano ad incendiare per intero i carri danneggiati in modo da non poter essere riutilizzati.. cosa in cui gli Inglesi erano piuttosto bravi, infatti si legge del valore di alcuni dei loro equipaggi quando si affiancavano a carri danneggiati per coprire la fuga dell'equipaggio e per cercare di trainare il carro che era stato colpito..
molto spesso all'interno dei carri che rimanevano sul campo c'era materiale importante per l'economia del deserto..viveri, alcool, varie..inoltre per qualche ora le fiamme che si levavano dai carri incendiati di notte fornivano una sorta di illuminazione..scaccia pattuglie!
...segue..
..se nella vita si dice che tutto ritorna..così in guerra,...
la perdita del Capitano Visconti a causa di una salva da 88..rimbalzò di avamposto in avamposto..a qualche chilometro di distanza si poteva osservare le linee degli artiglieri inglesi da dove si presupponeva fossero partite le cannonate..
passarono alcuni giorni, non di più..
in una bella giornata con sole..improvvisamente apparsi dalle spalle dello schieramento Italo- Tedesco scintillanti due Me109..si fiondarono sulle linee inglesi..mitragliamento e spezzonamento..seguirono tre Stukas..le cui sirene riconoscibilissime facevano da eco ad una serie di sganci di una certa entità*..in una unica zona..quella degli artiglieri Inglesi..il tutto durò una decina di minuti...poi silenzio..una gran nuvola..e per qualche giorno l'artiglieria inglese evitò accuratamente il tiro di disturbo.
..il cecchino
ogni tanto tornava a colpire..si sapeva della sua esistenza e anche approssimativamente della sua posizione, ma non era facile da individuare..
el Munassib, avamposto Italiano..un triangolo di cimette e piccole depressioni all'interno dello schieramento nemico..esposti su tre lati..
verso uno di questi lati un cecchino da più giorni disturbava la linea avanzata..si era accertato tramite esche e finti bersagli che sparasse da sinistra ad una distanza di circa 400 metri..
forse meno..
è proprio quando sparò ad un fuciliere che, intento a fare "bisogni" e salvatosi per un pelo, riuscì mantenendo il sangue freddo per osservare l'unica possibile angolazione di quel tiro, che fu possibile capire con esattezza il luogo..
si pensò inizialmente a sopprimerlo con una pattuglia notturna, ma non si era sicuri della sua presenza di notte, poi, dopo un rapido parlare si decise per il mortaio da 81..
venne chiamato l'esperto che in breve tempo insieme alla sua squadra e dopo aver sancito la presenza del cecchino per quel giorno, grazie a due buchi su un falso bersaglio, si passò all'azione..il cecchino tirava da una posizione con sacchetti di sabbia, ben mimetizzata..
il primo tiro ad alta capacità* risultò lungo, ma in linea con il bersaglio..il secondo e il terzo in rapida successione uno corto,l'altro preciso..fu visto cecchino arma e sacchetti saltare in aria centrati..
fino al 23 ottobre la postazione del cecchino non venne rioccupata..
...segue..
digjo, stupende testimonianze.
Bravo Digjo stupendi racconti , non mi stancherò mai di leggerti :P :P
[00016009
Ottimo Dijio! Continua così! [264
negli ultimi interventi, come si è notato, ho integrato alcuni fatti accaduti
al IV° battaglione in quel d'Africa..(lo stesso del "Folgore" Santo Pelliccia che era nella X° compagnia)
continuo con altri stralci di chiacchierate con il reduce..
si ricorda l'episodio del cecchino raccontato nel libro di Errani?
..certo, lo eliminarono con un mortaio..
e nessuno nei giorni seguenti si rifece vedere da quelle parti..anche se un paio dei nostri vennero colpiti nel periodo in cui operò questo cecchino..(sorridendo aggiunge..gli misero su come esca un elmetto..e lui lo bucò..poi..)
cosa mi sa dire di Lenci..mi ricorda qualche avvenimento, e le sue ultime ore?
era un Uomo fantastico..durante l'offensiva inglese noi di giorno si dormicchiava nelle buche e durante la notte si stava svegli, certo dopo vari giorni di combattimeto era difficile stare svegli, eravamo stremati..lui, come anche i comandanti erano sempre vigili, passavano nelle buche dando sigarette e dicendo battute per tenerci svegli e chiedendo sempre se serviva qualcosa..un giorno colpirono un paracadutista..una staffetta, le staffette erano le più ricercate dai cecchini e dalla mitragliatrice che batteva il nostro varco sulla sinistra dello schieramento poichè erano il collegamento tra le compagnie e dovevano essere fermate a tutti i costi..insomma la staffetta và*, corre.. si defila, corre.. si defila..sempre seguita dai colpi..
a pochi metri dal costoncino che l'avrebbe protetta definitivamente venne colpita..
rimasto in vista della mitragliatrice il paracadutista ferito era immobile..dal nostro costoncino uscì una squadra di barellieri..ma vennero presi anch'essi sotto il fuoco..(non era una cosa non comune, poichè purtroppo era quella la cosa da fare..la salvezza della staffetta anche se ferita avrebbe cmq. potuto comunicare importanti aggiornamenti al comando di compagnia..)
gli Inglesi continuavano a battere sul ferito e sui barellieri che nel frattempo erano rientrati e che si preparavano ad uscire nuovamente dopo aver preso la bandiera con la croce rossa..
in quel mentre Lenci, che aveva osservato la scena uscì dal parapetto a qualche decina di metri dal ferito, e si piantò diritto gambe larghe e mani sui fianchi a sfidare il senso di cavalleria nemico..che stuzzicato in questa maniera così evidente..fece cessare il fuoco..
il paracadutista staffetta venne raccolto e Lenci con calma tornò dietro il costoncino..
(ho letto del rispetto tra le due parti in campo..e continuo a raccogliere testimonianze di questo)
le sue ultime ore sono tristi da raccontare..eravamo tra gli ultimi in una spianata..una settantina circa..non ti so dire con esattezza dove sulla carta..(e mi indica un punto)
lui e altri cinque furono colpiti da mitraglia delle Blindo che ci avevano intimato la resa qualche tempo prima..alla quale avevamo risposto con fucilate..(c'è rammarico nel suo ricordo per queste perdite inutili..a quel punto) tra di noi altri fanti e un tedesco che alzò le mani seguito dagli altri..e così ci arrendemmo tutti..ci fecero l'onore delle armi!
cecchini ne avevate?
no, non avevamo neanche fucili di precisione..
come sa, P.Caccia Dominioni e parte del XXXI° riuscirono a salvarsi..eppure eravate vicini..come successe?
beh, loro erano dietro di noi come comando, inoltre probabilmente avevano mezzi..(ndr. inoltre Sillavengo sapeva bendistricarsi nel deserto)
e voi?
noi eravamo di retroguardia, questi erano gli ordini..e tranne qualche mezzo requisito e riadattato alla buona o rubato agli inglesi eravamo a piedi..
c'è anche da fare una considerazione importante che spesso le persone non rammentano..
la Brigata era nata con finalità* estremamente offensive..
il nostro impiego el teatro di operazioni doveva essere eseguito nell'arco di pochi giorni, venivamo lanciati, dovevamo conquistare un obbiettivo e tenerlo fino all'arrivo delle truppe le quali, poi ci dovavano sostituire permettendoci così di rientrare..
ecco perchè anche se eravamo una divisione eravamo solo circa 5000, ecco perchè non avevamo artiglierie importanti ne mezzi..
con questi presupposti venimmo collocati in mezzo al deserto..(E QUI C'è POCO DA RIBADIRE O RIBATTERE)
mi racconta uno dei primi fatti che le accaddero nel deserto..?
eravamo al Passo del Carro (una delle prime destinazioni del Folgore in Africa Settentr.)...appena arrivati..io avevo un enfield e vedendo altri soldati a qualche centinaio di metri da me che trafficavano con un camioncino, scendo nella depressione..girovagando per conoscere un pò di più la linea che avremmo presidiato..
avevo pantaloncini corti enfield scarpette tipo mocassini..più mi avvicinavo al camioncino, e più gli uomini che erano lì si ridossavano dietro il mezzo..fino a che non urlai cosa stessero facendo..appena mi avvcinai uno di loro mi venne incontro e senza mezzi termini mi disse..
tu sei un pazzo...se avevo un fucile ora eri morto..ti stavamo tirando addosso..
(poi aggiunge..il Destino!)
il destino..quanto il destino ha inciso nel suo percorso?
...
segue..
...
il destino..quanto il destino ha inciso nel suo percorso?
Risp.
quando avevo 16/17 anni non volli più andare a scuola, non mi trovavo..
mio padre cercò di aiutarmi a trovare un lavoro, ma per quanti sforzi facesse mandandomi da amici a fare il manovale e altre cose..dopo poco mi stufavo e mi mandavano via..in ultimo entrai nell'esercito in fanteria..
qui entra il primo riferimento al destino..
per un'omonimia il Pelliccia che doveva andare al nord come semplice fante venne spostato e confuso con un volontario per i paracadutisti...così venni trasferito a Tarquinia..ma i miei ancora non sapevano nulla, poichè non era facile telefonare e per le lettere ci mettevano dei mesi ad arrivare..un giorno mentre eravamo schierati arrivò un nuovo tenente che come da norma per familiarizzare con la truppa si avvicinò ad ognuno di noi chiedendo nome cognome e provenienza..io gli dissi il mio e lui rimase interdetto in quanto il caso volle che era un amico di mio padre che ricollegò in un attimo il cognome con la mia provenienza..senza scomporsi finì la presentazione e poi mi chiamò in disparte dicendomi cosa diavolo ci facessi lì..(i paracadutisti all'epoca non si sapeva neanche cosa fossero, erano considerati dei pazzi fulminati criminali e senza speranza..) più di una volta mi chiese cosa ci facessi in quel posto e vista la mia convinzione..felice delle mie scelte..comunicò a mio padre la mia decisione e quest'ultimo firmò il suo assenso alla mia richiesta...qui feci tutto l'addestramento con un compaesano mio amico che poi venne con me in Africa e con cui ho diviso la buca fino al maledetto giorno in cui una bomba di mortaio lo disintegrò(non riesce a raccontarmi di più..non glielo chiedo!)
ancora sui combattimenti..
la maggior parte dei combattimenti si svolsero di notte..in che modo funzionava..?
Risp.
mi spiega che ciò avveniva sempre con la luna e con una certa visibilità ..per evidenti motivi..
la mattina molto presto, all'imbrunire..e così via..
li vedevamo arrivare perchè noi non attaccavamo mai, non potevamo..troppo inferiori per mezzi e uomini..al massimo e di frequente contrattaccavamo quando si creavano dopo una loro avanzata sacche nemiche decimate che in attesa dei carri diventavano pericolose con il passare del tempo..allora prima dell'arrivo dei loro rinforzi corazzati cercavamo di eliminarli del tutto..
come già accennato..si stava bassi nelle buche..evitando di farsi individuare..poi allo scoppio della prima bomba,solitamente lanciata dal nostro comandante e nel pieno dei nemici che ci erano vicini..si partiva con veloci raffiche e fucilate e si scattava fuori, all'aperto..li si era molto vicini al nemico e il combattimento si riduceva a velocità e freddezza di esecuzione..
il moschetto diveniva una lancia baionetta inastata..ma sopratutto bombe pistole e pugnali..la nostra calibro 9 era eccellente..così come il breda..il mio non si è mai inceppato.
spesso era zuffa vera e propria a pugnalate e loro (nemici) anche così combattevano..
non avevi il tempo per ricaricare prendevi un bersaglio nel mucchio e lo assalivi..gli altri camerati facevano lo stesso..non riesco a raccontarti di più..ogni ricordo di questo genere è legato a scene che il cervello tenta di cancellare..il campo era una carneficina di corpi smembrati urla kaos..dopo..gioia di avercela fatta, tristezza per gli amici perduti..orgoglio e sicurezza di non cedere..da lì non ci passò mai per la testa che potevamo essere cacciati..
non ci cacciarono..ci tagliarono fuori da nord, dovemmo ripiegare..finchè fummo sulle posizioni, anche quelle che erano state sommerse dalle loro forze..non ci fu resa..non sulle posizioni di el Munassib.
i prigionieri erano per lo più feriti o scioccati..alcuni rimasero per più di 24 ore in luoghi terribili circondati da morti per essere recuperati in seguito dai portaferiti inglesi..
un altro segno del destino..
dovevo passare di grado..tutti i comandanti di squadra e di compagnia ogni volta che mi vedevano mi dicevano..Pelliccia,....ma tu non dovresti essere sergente?..ed io..sissignore..
va bene adesso, appena si calmano un pò le acque vedo che fine ha fatto la tua pratica al comando..puntualmente le acque si calmavano ma i comandanti interessati morivano..questo successe per tre volte..l'ultimo fu il tenente Lenci un paio di ore prima della sua morte a dirmi..ma..Pelliccia..ma a te non ti dovevano fare sergente?
(...c'è un amaro sorriso adesso in Santo..)
io sempre più muto.
il Miraggio..
si parla di trasposizioni di immagini..
appena arrivati , sempre al Camel Pass..
sempre in giro a piedi a visionar terreno circostante..calma assoluta ...una splendida giornata..ad un certo punto salgo su un cocuzzoletto..un caldo che spaccava..
da solo..davanti a me qualche centinaio di metri..un Cervo..gigantesco..
non ci credevo, ancora oggi lo ricordo perfettamente..un cervo giganteso alto più di un cervo normale..ma vero, era lì davanti a me..immobile lo osservo assolutamente stupito..poi piano piano metto una mano sull'enfield che portavo a tracollo..ma piano, senza fare mosse azzardate..lo volevo cacciare e riportare in compagnia..
sempre piano abbasso lo sguardo sul fucile per un attimo..lo rialzo..e niente, il cervo sparito..allora con circospezione mi avvicino al cocuzzolo..e cerco le tracce, guardo al di là ..cerco queste benedette tracce..ma niente..no c'era mai stato nessun cervo..ancora oggi non me lo spiego..chissà che mi successe quel giorno..
......
ci siamo bevuti qualcosa e poi ci siamo messi a parlare un pò del film "Alamein"..
che lui ha visto e che mi ha descritto in questa maniera..
ma ti rendi conto??!?! i carri armati inglesi con le luci accese???..in combattimento con le luci accese?..ma come si fa a dire e fare ste cose..poi quei fanti italiani così straccioni che incontrano un paracadutista in divisa perfetta e con la piega ai pantaloni...ma come si fa?
molti di noi, alla fine erano in mutande..camiciotto kaki e mutande..sporchi, marroni/neri di sangue di amici e nemici capelli dritti e bianchi...scalzi..resti di divise legate con lacci..ma come si fa a raccontare ste cose..
..che c'è da dire..che c'è da commentare!
..ci salutiamo con un abbraccio e gli do appuntamento alla prossima..
non si fa portare a casa, ha voglia di camminare così si tiene in forma dice..87 anni.
next..
Digjo, un topic veramente notevole! Manca solo qualche foto, pensi sia possibile postarne qualcuna?
hai ragione..proverò a postare quelle di cui sono in possesso..ma essendo copie in bianco e nero sarà* arduo far si che non escano sgranate e poco leggibili..ma ci proviamo..
Come vengono andranno bene lo stesso!Citazione:
Originariamente Scritto da digjo
Ciao Digjo racconti stupendi :P :P :P
[00016009
[attachment=0:xe0tqox1]Ruspoli.jpg[/attachment:xe0tqox1]
questo fu il Cap. Costantino Ruspoli di Poggio Suasa
comandante la Compagnia Comando
successivamente la 11° comp.
M.O.V.M
[attachment=0:t7xwgjdn]pelliccia.jpg[/attachment:t7xwgjdn]
parte dell'organico della X° compagnia in cui appare il nome di Santo Pelliccia
"Qvota Cost.Ruspoli -
Div. Paracadutisti Folgore
IV° Battaglione - 11° compagnia
Qui distrutta non domata"
dal tipo dei caratteri e dal gagliardetto in basso del 31° guastatori
ritengo sia una foto scattata da "Sillavengo" in una delle sua missioni di recupero salme nel dopoguerra..è proprio grazie alle informazioni dei pochi scampati che si poterono rintracciare le salme ancora sul posto delle varie medaglie d'Oro e degli altri..tra cui Ruspoli..
colpito in fronte mentre si sporgeva dal trincerone per ribattere alle puntate Inglesi
urlando frasi di incitamento per i suoi..venne collocato all'interno del suo pastrano nel fondo della buca..sopraggiungendo gli Inglesi e dovendosi ritirare i pochi superstiti..(che tentarono cmq di riportarselo indietro) venne abbandonato morto insieme a molti dei suoi..
lo ritrovò nella stessa buca svariati anni dopo Dominioni grazie ad una piantina dettagliata dell'ultima posizione mandatagli da un reduce la 11°C...
Ti ho letto.
Purtroppo le immagini non sono molto visibili, ma apprezzo il tuo tentativo di postarle.
[00016009
[attachment=0:rm8j7zkq]bustina coprinuca.jpg[/attachment:rm8j7zkq]
anche se poco visibile questi in addestramento (Tarquinia) sono:
Mattei, bergantin, Coppiardi, Paolini
plotone mitraglieri della C.Comando
è un vero peccato non si riescano a vedere queste foto..l'avevo anticipato..
quando riuscirò a postare quelle dei libri, più nette..sarà* fatto..
info e foto grazie al necessario e bellissimo testo di LASSALLE G. ERRANI