Si Luciano è lui. Ho notato che furono stampati pochi giorni prima dell'invasione.
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Si Luciano è lui. Ho notato che furono stampati pochi giorni prima dell'invasione.
Riguardo all'appello relativo alla seconda edizione del mio lavoro "La cresta a coltello", vorrei precisare che non avevo intenzione di vendervi il libro, ma vi ho solo invitato ad emettere una richiesta della 2^ edizione alla casa editrice che, ancora, non è in stampa. Si sarebbe trattato, quindi, di una richiesta virtuale, priva al momento di spesa, e un buon numero di richieste sarebbe potuto servire a convincere la casa editrice ad investire sul libro.
Grazie dell'attenzione.
segnalo un documento (disponibile on-line) molto interessante: la relazione ufficiale del generale Schreiber, comandante la 207.a divisione costiera, sugli avvenimenti bellici che videro coinvolti i reparti alle sue dipendenze.
http://www.canicatti-centrodoc.it/nuovo ... index.html
(se qualcuno mi aveva preceduto chiedo scusa per la ripetizione)
grazie......molto interessante
molto interessante.Già* finito tra i preferiti.Grazie
Grazie della segnalazione.
Ho appena dato un'occhiata e si preannunzia interessante.
L'ho messo tra i preferiti merita di essere letto con calma.
da ringraziare è la città* di Canicattì che ha reso disponibile on line un documento del genere.
magari ce ne fossero altri! [264
Grazie a GF84 per la preziosa segnalazione. La relazione di Schreiber, così come tutti gli scritti dei comandanti di reparti operativi, è estremamente interessante. Quelle che ho io le ho dovute reperire presso l'Uff. Storico dello SME, andando personalmente a Roma.
Ho letto con molto interesse la relazione di Schreiber che fu uno dei pochi generali italiani a comportarsi con dignità* nella campagna di Sicilia. Ciò che scrive, cioè che già* il 12 luglio tutti i siciliani (no alcuni) del III/30° ftr avevano disertato e che il II/6° ftr era ridotto a 100 uomini, conferma il pensiero che ho espresso nelle precedenti pagine di questo forum sul comportamento del R.E. in Sicilia. Successivamente Schreiber scrive pure del morale e del rendimento basso del XVII btg CC.NN. "Cremona" che già* aveva abbandonato il campo di battaglia di Licata il giorno dello sbarco. Ricordo che il XVII btg CC.NN. disertò in massa quando alla fine di luglio era schierato a Mistretta, creando un buco che scompensò tutta la linea italo-tedesca. Fa riflettere il fatto che le tre unità* citato non erano territoriali o formate da riservisti, ma unità* di divisioni di 1^ linea.
Non ho il dono divino di conoscere la vera storia,nè la presunzione di dire che il mio giudizio sia esatto. Ognuno è libero di pensarla come meglio crede e come gli fa più comodo, però con tutto rispetto e senza offesa per nessuno, non accetto il giudizio esclusivamente negativo del R.E. in Sicilia. Casi di diserzione si sono verificati in diverse guerre e in diversi eserciti.Come ho letto in un forum di bunkeristi dare un giudizio sull'operato italiano in Sicilia è molto arduo perchè bisognerebbe chiarire tante cose e aspetti che forse ancora sono rimasti all'oscuro, intrallazzi,lati oscuri, tradimenti, finte promesse, e chi più ne ha più ne metta. In più si deve aggiungere la netta inferiorità* rispetto a quella angloamericana, e come scrive il Leonardi,t.col. 34°rgt ftr Livorno, nel suo libro-diario:
" Senza dubbio, l'impresa di Sicilia fu una grande vittoria per gli anglo-americani. Ma una di quelle vittorie militari che non possono però passare alla storia e che lasciano insoddisfatto lo stesso vincitore per la enorme sproporzione realizzatasi fra attaccanti e difensori.
.... la partita militare della Sicilia, apertasi nella notte dal 9 al 10 Luglio 1943, si presentava già* perduta per noi ancora prima che venisse iniziata; e ciò indipendentemente dalla capacità* dei comandi e dal comportamento delle truppe, che molti a suo tempo criticarono perchè non a conoscenza dei fatti. "
Collegandomi al link segnalato da fg 84, riguardo alle battaglie del raggruppamento Schreiber riporto solo qte parole del Faldella e penso che posssano bastare, Il Faldella si riferisce alla battaglia del 13 luglio sul fronte del Naro :
" Il combattimento si sviluppò accanito, con alterne vicende, ma fino all'imbrunire il battaglione tenne fermo, malgrado avesse subito oltre duecento perdite in morti e feriti. Fra questi ultimi il comandante del battaglione, maggiore Moccia, già* mutilato di guerra, fu sei volte ferito ed amputato di un braccio. La medaglia d'oro consacrò il suo valore. Di fronte a tanto eroismo è mai possibile sostenere che gli italiani in Sicilia non si sono battuti? "
Furono numerosi gli atti di eroismo italiani citati che si ebbero in quel settore. Il Faldella accenna anche alla tenace difesa delle batterie del col. Ravaioli.
Il cap Sapio nel suo libro ricorda che il 15 luglio intervennero coi pezzi sulla strada al di là* del ponte sul fiume Naro per contrastare l'avanzata della 3° divisione americana:
" Nella mattinata del giorno 16 riuscii a parlare con il Colonnello Ravaioli. Le ultime parole che mi disse: Sapio, mi raccomando, fuoco a strafottere."
"Signorsì-risposi-Signor Colonnello, farò del mio meglio."
"Ed io ho eseguito i suoi ordini."
"In una lettera inviatami l'8 giugno del 1948 mi scriveva:
Carissimo Sapio,
non può credere quanto piacere mi abbia fatto ricevere la sua lettera perchè io non ho dimenticato il bravo Comandante della 331° Batteria da P.C. di Poggio Muscello, che rimase al suo posto di combattimento, con i suoi uomini, secondo le leggi dell'onor militare, finchè l'offensiva nemica glielo permise"
L'ufficiale americano a cui si arrese per ultimo con la sua batteria gli offrì la mano cavallerescamente.
Cordialmente