Grazie,
il libro non è piu disponibile, peccato.
Alex
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Un ufficiale dell'ADRA in trattative con i para' tedeschi che volevano la consegna delle armi:...niente da fare!
Paracadutisti tedeschi combattono contro gli italiani alla periferia di Roma
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Gli ADRA, paracadutisti della Regia Aeronautica, erano schierati a difesa del aeroporto di Centocelle e passarono in maggioranza a fianco dei tedeschi, dando poi vita al reparto omonimo della RSI cambiando la sigla da ADRA (Arditi Distruttori Regia Aeronautica) in ADAR (Arditi Distruttori Aeronautica Repubblicana).
Gli ADRA da non confondere coi paracadutisti della R. Aeronautica (esistendo gia' a parte i Paracadutisti della R. Aeronautica gia' dal 1941 che combatterono in A.S. nel 1943) ma erano gli Arditi Distruttori della R. Aeronautica, tutti paracadutisti impiegati per azioni di sabotaggio oltre le linee nemiche com'è ben noto e documentato.Nella fattispecie durante la battaglia per Roma, i tedeschi avevano intrenzione di disarmare gli ADRA rimasti a Centocelle, ma non vi riuscirono per il diniego delcomandante.In questa occasione un piccolo nucleo si schiero' coi tedeschi, seguendoli al Nord e dando poi fulcro assieme a volontari e ad altri reparti all' ADAR e all' APAR Rsi.(1943). Un altro nucleo di ADRA si sbando' ed un altro ancora segui' l'esercito del Sud oltre il fronte, andando a confluire prima nella Div. Nembo e poi nel Gruppi di Combattimento.(1944).PaoloM
Altra foto di ADRA a Roma. Notare come sulla Camionetta Sahariana coesistono la foto di Mussolini e il tricolore regio...
zero
buongiorno a tutti,
mi vorrete scusare se ho riesumato un vecchio argomento, quello della battaglia di Porta San Paolo, a Roma, nei giorni 8-12 settembre 1943.
Quel che sto facendo va visto come un caso di war cold case, per dirla in termini da telefilm....
Dunque, ho fatto delle indagini sul posto, confrontato le foto dell'epoca, i riscontri fatti da altri utenti e trovo che non collimano bene. Certamente gli sviluppo urbanistici hanno modificato un bel po i punti di riferimento, ma qualcosa si può vedere (e documentato!) e spero di riaprire l'interesse sulla storia.
la prima domanda che mi sono fatto guardando le foto a colori proveniente dal Bundesarchiv è: il cannone era diretto verso il centro storico? Oppure verso la campagna? Se ho interpretato bene i fatti che sono avvenuti in seguito, credo che fosse diretto proprio verso in centro, anzi, verso Porta San Paolo (per rendere piu facile l' identificazione geografica, è la piazza dove c'è la famosa piramide). Questo è molto importante perchè aiuta a identificare i palazzi circostanti, alcuni dei quali sono esistenti, altri probabilmente abbattuti, altri ancora trasformati: come ho detto prima, oggi a zona ha cambiato abbastanza l'aspetto di allora...
ma rivediamo un attimo queste foto di allora: i tedeschi che tirano con l'artiglieria.
Allegato 297986
La foto sembra essere fatta nel verso corretto? Oppure stampata al contrario, cioè ipotizzando che gli edifici di destra fossero a sinistra? Ma non collima bene con la mappa che vedremo sotto.
la mappa americana 1943:
Allegato 297977
come noterete, la via Laurentina parte dal sottopassaggio ferroviario verso Ardea: nel primo tratto, dal sottopassaggio fino alla prima traversa, abbiamo edifici immediatamente a destra se guardiamo la via verso Ardea, altre, sulla sinistra ma piu distanti, e innalzati, per la presenza di una collina. Dopo la prima traversa abbiamo l'ultimo tratto disegnato, ma con edifici immediatamente sulla sinistra e qualcuno sulla destra. Quelli che stanno a destra, sono storicamente documentati: l'edificio lungo, un rettangolo, ancora esistente era la conceria, e qui abbiamo la foto:
Allegato 297978
poi altri edifici, che si trovano piu indietro, non inquadrati nella foto.
da notare che i tedeschi facevano requisizioni di prede belliche, qui abbiamo un AB 41 (AutoBlindo modello 41), lo stesso tipo che vedremo anche nell'altra foto, in fiamme, con un cadavere ai piedi e un altro fuori strada. Ho la certezza che, rispetto a questa foto, piu indietro (non visibile nella foto) vi sono due edifici, uno era la casa del fascio, e un altro edificio, dove abitava il fornaio Roscioni, che poi morì sotto i colpi dei tedeschi, e che si trovano attualmente nell'angolo che fa con la via Colombo (allora si chiamava via Imperiale).
altra foto dell'archivio Bundesarchiv:
Allegato 297987
Ma andiamo avanti.
Come stabilire il punto esatto in cui i due autoblindo erano in fiamme, dato che gli edifici nelle non si identificano perfettamente con l'attuale panorama?
Io credo di aver individuato almeno 3 elementi che possono essere identificabili. La prima è questa foto:
Allegato 297980
vediamo bene che il tratto di strada fa una leggera curva a destra e non è per l'effetto ottico delle impronte delle ruote, a quei tempi, la strada era molto piu larga di oggi, in quel punto.
ma soprattutto, questa foto:
Allegato 297979
dove vediamo addirittura ben 2 elementi importantissimi, a mio parere, per la identificazione: il muretto che separa la pendenza del terreno dall'edificio, sulla estrema destra, e la fontana appena sopra il sidecar tedesco, sulla sinistra.
l'edificio purtroppo non lo ritrovo: è possibile che sia stato demolito nel periodo in cui i tedeschi comandavano la piazza di Roma (e di tutta metà italia). La mappa che ho riportato sopra però non sembra confermare l'ipotesi, essendo datata 1943 e proveniente da fonti americane, probabilmente copiata da una vecchia mappa turistica pubblicata dal regime fascista.
Tuttavia, indagando sul posto, ho rilevato come vi sia un piccolissimo tratto di muretto, quasi nascosto dalla vegetazione, la vedremo qui nella foto fatta ai nostri giorni ( sparpagliati sulla scarpata del terreno ho intravisto riemergere vari tipi di mattoni, probabilmente i resti della demolizione), e la freccia rossa indica la fontana che sembrerebbe quella della foto dell'epoca, potrebbe essere quel muretto??:
Allegato 297981
in realtà, non è esattamente cosi. La fontana di oggi non è l'originale, ma sostituita, e spostata di alcuni metri come vediamo nella foto indicata da una freccia rossa. Qui sotto un altra foto a distanza piu ravvicinata, indicata dalla freccia.
Allegato 297982
mentre qui, alle spalle della fontana abbiamo una panoramica con la via che va verso Ardea, e il punto in cui c'è la porzione del muretto sopravvissuto è in corrispondenza del cartello di segnaletica stradale, alla fine della recinzione, sul lato sinistro della strada.
Allegato 297983
e la fontana? Già, la ipotizzo attraverso la presenza di due chiusini, uno, nelle immediate vicinanze della fontana, è del 1964, e che attesta la modifica intervenuta in quegli anni:
Allegato 297984
e l'altro, originale, del 1940 (Servizio dei Vigili-Acqua Marcia-SPQR-1940), rinvenuta all'incirca 60 metri dopo, quasi sepolto dalla polvere, e in corrispondenza di un grande spiazzo, dove pochi anni fa vi era un edificio, abbattuto (lo potete rivedere su google map):
Allegato 297985
il che mi fa pensare che potrebbe essere questo il luogo dello scontro, ovvero, a distanza di 60 mt dalla fontana.
Oltretutto, in questo punto, guardando su google map, la curva rispetto ad allora si è leggermente raddrizzata, però subito dopo fa un altra curva, un po piu consistente, ma verso sinistra, che la porterà verso il sottopassaggio ferroviario (e verso Porta di San Paolo, a circa 3 km piu avanti).
Bisogna anche fare una ultima considerazione: di tutti gli edifici che ho esaminato, nessuno sembra corrispondere alle foto dell'archivio tedesco, neppure ipotizzando la stampa a rovescio delle foto. E che uno degli edifici ripresi nella scena dei due autoblindi AB41 in fiamme, sembrerebbe combaciare con uno degli edifici, ma si trova prima della conceria vista nella 3° foto in bianco e nero. In questo caso contraddice con la prospettiva fin qui narrata, e perciò non lo prendo in considerazione.
Se qualcuno avesse accesso ai dati catastali, potremmo forse trovare la conferma degli edifici segnalati, purchè precedenti al 1943.
che ne pensate?