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....e meno male qualcuno ha notato la grandiosità* del Tomo, pensavo che rimanesse
inosservato, ti ringrazio per il tuo interessamento mio caro Digio, quello che intendevo evidenziare era invece il contrasto ideologico dell'immagine dei libri, il Manuale è stato una spiritosa provocazione, Ciao Sal
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ciao Sal..
non avevo fatto caso..ma sto imparando a conoscerti.
anche perkè davo per scontato ke un'obbiettiva analisi storica parte sopratutto da punti di vista estremi per convergere, dopo accurata verifica, al dato esatto..storico.
io di contro da ex grafico editoriale..ho notato la veste grafica dell'epoca..i colori e l'impaginazione della prima di copertina..i caratteri forti (bastoni) per i titoli di "destra",
il carattere con le grazie per quelli di "sinistra"...
nonchè la posizione sulla copertina dei titoli stessi..
il futurismo nel fascismo e non solo portò anche alla differenzazione dei pesi nelle impaginazioni
ne sono una prova i tuoi libri..guarda la differenza di impostazione del lettering sulla pagina iniziale ad esempio..
il "manifesto", ad epigrafe o centrato, il testi degli altri per lo più giustificati con inserimenti di immagini ed interazione testo/immagine..
è evidente che mi riferisco "in generale" al libro di periodo fascista..
anche perchè degli altri non so l'epoca, anche se ritengo siano postumi..forse sbagliando!
ma mi perdonerai..ne sono sicuro..
come vedi si ha argomenti in comune ..
ciao Gran Mogol!
digjo
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...hai ben visto in effetti il Manifesto di
Karletto è del 49 ed è in effetti espressione di una grafica essenziale forse non abbisognevole di pubblicità* in quanto destinata a masse già* profondamente catechizzate.
Non ho cognizioni grafiche, ma quella del ventennio mi piace molto forse meno essenziale ma di un impatto pubblicitario
notevole che oltre ad esaltare la grafica
manifesta belle espressioni architettoniche che in pratica sono riscontrabili ancora oggi nelle residue vestigia.
Se ti provi ad esaminare un manifesto d'epoca, nulla è al caso ma in una sola immagine coinvolge tutte le realtà* del momento....
Ciao Sal
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giusto..
mbè kekkè se ne dica il ventennio e i suoi artefici ..almeno nella fase culturale e pre bellica
ne hanno fatto di passi avanti..gli esempi?...ovunque ce ne sono..anke dopo tuttte le distruzioi avvenute..sia nell'architettura ke nel resto..non dimentichiamo ke l'italia in quel periodo godeva di un prestigio a livello mondiale non indifferente..
lo testimoniano tutti gli eventi dell'epoca..molti di questi sono riconducibili ad italiani!
troppi per elencarli..
relativamente ai manifesti (di cui mi parlavi)...ed al futurismo
se non erro Balla ha introdotto elementi grafici e innovativi ..eccezionali..ke vanno dal tipo di font..(nuovissimi) alla gestione dello spazio..se vediamo i suoi manifesti immediatamente li riconduciamo al periodo storico fascista..ke ne adottò i tratti peculiari!
ad esempio mi è rimasto impresso il ritratto di Primo Carnera...se fate un riscontro con le statue del foro italico ad esempio,le dinamiche interpretative si equivalgono e si amalgamano dandoci di due cose apparentemente differenti lo stesso senso estetico..
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scusate ..mi sa che sono uscito di tema..
pardon
digjo
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....no amico mio, tutto quello che un libro,
una pubblicazione, una qualsiasi espressione grafica riesce a generare in termini dialettici è cultura pura.
Non ti seguo molto con i nomi ed autori ma ritengo che nulla di quello che esprimi è fuori luogo. Mi fa piacere leggerti, insomma.
Ciao Sal
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questo è il cappellano delle CCNN
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...2231_libro.jpg
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...ottimo north, hai ripreso un topic che avevo dimenticato e che speravo offrisse più interventi.
L'argomento che tuo libro offre potrebbe essere oggetto di una buona "chiacchierata",
anche perchè dopo il 43 i religiosi di regime furono oggetto di rappresaglia ingiustuficata. Ciao Sal
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Ottimo Northwolf pezzo interessante.
Ricordavo qualcosa di Padre Reginaldo Giuliani morto in Etiopia e ho voluto approfondire, ho cercato in rete e ho trovato un pò della sua storia.
[ciao2]