Re: Ma "Pippo" era un bombardiere o un ricognitore?
Ciao,rispolvero questo post perchè vedo che la domanda principale arriva da un mio vicino di casa
parmigiano.Tempo fa sul ns giornale locale uscì un articolo che ho ancora dove si parlava appunto di "pippo"
come di un aereo inglese modello Bristol Blenheim.Il velivolo teoricamente pare girasse molto volentieri in zona
anche per bombardare il piccolo campo di aviazione tedesca che era localizzato a Alberi di Vigatto,ovvero una manciati di km da Parma.Su "pippo " ho chiesto anche a mio padre che all'epoca,come tanti ex militari del regio esercito militava
nelle formazioni partigiane ,ma anche lui non mi ha mai saputo rispondere con esattezza.Parlava di questo piccolo aereo che ogni tanto buttava spezzoni incendiari su ogni fonte di luce ma il resto era avvolto nel mistero.
Se per caso ti dovesse interessare l'articolo te lo posso cercare.
ciao a tutti
Re: Ma "Pippo" era un bombardiere o un ricognitore?
Tutta la popolazione italiana del nord italia (o comunque di quelle aree sotto il controllo tedesco) chiamava Pippo qualsiasi aereo volasse di notte a bassa quota in cerca di bersagli occasionali sia a terra che in volo....questo tipo di missioni erano svolte ogni notte su tutto il territorio da diverse tipologie di aerei, ma in generale erano bimotori (Mosquito, Beaufighter, Havoc, Wellington, P61 ecc ecc)...il nomignolo di Pippo non si può quindi affibiare ad un solo modello di aereo, ma le decine di aerei alleati che svolgevano ogni notte la loro missione di interdizione erano Pippo..
Re: Ma "Pippo" era un bombardiere o un ricognitore?
Vediamo di chiarire qualcosa:
Lo scopo di questi aerei, che potevano essere sia caccia che cacciabombardieri, era essenzialmente quello di disturbare guarnigioni e popolazione:
- Se delle fabbriche lavoravano di notte l'allarme aereo poteva far interronpere la produzione di qualsiasi materiale,
- se di notte la popolazione non riusciva a dormire durante il giorno successivo avrebbe lavorato poco volentieri e male,
- se, come a volte capitava, qualcuno se ne fregava degli allarmi e continuava a dormire, magari si ritrovava bombardato nel suo letto.
Ricordo che il servizio avvistamento aerei, gestito dall'UNPA, non era a quei tempi in condizione di distinguere, soprattutto di notte, se si trattava di uno o più aerei, e se questi erano alleati od avversari: partiva immediatamente l'ordine di suonare le sirene e tutti dovevano recarsi ai rifugi antiaerei.
L'effetto era quindi raggiunto anche grazie a degli aerei isolati che, come detto, mitragliavano ogni luce o, nel caso di veicoli o trasporti in genere, impedivano la circolazione.
Gli aerei erano dei tipi più disparati, dai caccia USA agli inglesi, sino ai cacciabombardieri: partivano dalle loro basi in "caccia libera", liberi appunto di scegliersi il bersaglio a loro piacimento. Altre volte avevano un obiettivo ben preciso (ad esempio un convoglio di chiatte) ed quando esaurito il compito indicato si "divertivano" a colpire ciò che capitava.
Oltrattutto esaminando i rapporti rilasciati al rientro da una missione non sempre è agevole capire dove un aereo abbia colpito: quando vi trovate l'indicazione "straffing on Po valley" voglio vedervi a capire a quale posto si riferisca.
Re: Ma "Pippo" era un bombardiere o un ricognitore?
io sono dell'appenino emiliano dove opero' la Cento Croci anche qui era conosciuto con il nome di Pippo, una donna anziana mi raccontava di quell'aereo e diceva una spece di filastrocca " son Pippo di giorno dormo , di notte picchio" !
Re: Ma "Pippo" era un bombardiere o un ricognitore?
Stamattina frugando in un'archivio ho rinvenuto una circolare dell'UNPA del maggio 1944 che conferma e nello stesso smentisce quanto ho scritto prima.
Si comunica che nel caso risulti la presenza di un solo aereo non dovrà più essere dato l'allarme aereo con conseguente obbligo per la popolazione di raggiungere i rifugi, preferendo evidentemente il rischio di una bomba qua e la alla certezza della nottata insonne.
E così anche "Pippo" era sistemato.