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Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
E arriviamo ai pezzi di mio maggiore gradimento in assoluto, una Waffenrock austriaca da capitano e relativo shako, inseriti in una vetrina dedicata all'Austria Asburgica.
Non esagero se dico che ho trascorso davanti a questa vetrina una mezz'ora di autentica estasi mistica [257 da appassionato di militaria austriaca risorgimentale quale sono (pur non essendo un collezionista), tra quella che doveva essere la curiosità del personale del museo, che di solito vede gente che si sofferma una media di qualche secondo per vetrina e conclude la visita in meno di 2 ore. (Io sono entrato verso le 10 di mattino, sono uscito dal museo verso le 17,30 [icon_246 ).
Purtroppo materiale simile è snobbato dalla stragrande maggioranza dei colezionisti italiani tranne poche eccezioni contabili sulle dita di una mano, in parte perchè giudicato inarrivabile, in parte perchè l'interesse è sulle guerre mondiali. Peccato.
Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
Giudicato inarrrivabile, dici... e ti credo! Bellissmo pezzo.
RR
Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
Non posso che ringraziarTi per le bellissime foto postate; spero prima o poi di riuscire a visitare questo interessantissimo museo
Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
Vanno anche citate le importanti mostre temporanee come quella sulla Galizia (catalogo Sui Campi di Galizia) o la più recente a tema Kappenabzeichen (Catalogo Kappenabzeichen). Ottime mostre che hanno dato, con questi cataloghi, importanti supporti agli storici e ai collezionisti.
Rawa Ruska
Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
... la tunica (distintivo rosso scuro/bottoni gialli) la identifica come appartenente a un capitano del reggimento corazzieri Arciduca Giovanni n. 3.
Peccato per lo shakot da fanteria che con la tunica non c'entra ma... che è bello lo stesso.
Saluti
fm [264
Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
Citazione:
Originariamente Scritto da Furiere Maggiore
... la tunica (distintivo rosso scuro/bottoni gialli) la identifica come appartenente a un capitano del reggimento corazzieri Arciduca Giovanni n. 3.
Peccato per lo shakot da fanteria che con la tunica non c'entra ma... che è bello lo stesso.
Saluti
fm [264
Grazie per l'identificazione, Furiere Maggiore, perfetto e provvidenziale come sempre! [264
In effetti, dopo la mezz'ora di estasi, in base alla didascalia che descrive l'insieme come "Uniforme Esercito, Austria 1849", mi è venuta qualche perplessità sulla corretta attribuzione della tunica, dando in ogni caso per scontata la genuinità del pezzo...
E di sicuro l'avere accoppiato uno shako da ufficiale di fanteria all'indumento risulta ingannevole per chi, pur essendo appassionato, è tutt'altro che un esperto come me. Per cui in un primo momento, considerando che è monopetto, ho pensato a una tunica mod. 1861 appunto da fanteria, ma il colletto rialzato era incompatibile e il numero di bottoni eccessivo. Misteri della militaria asburgica? Ma in effetti basta considerare che i Corazzieri avevano in dotazione in base ai decreti del 1849 proprio una tunica bianca monopetto con 10 bottoni (a differenza dei Dragoni che seguivano lo stile della fanteria con il doppio petto).
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Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
Come poteva apparire, più o meno, il nostro capitano (Rittmeister) dei Corazzieri, e l'elmo che sarebbe stato più giusto accoppiare alla tunica, fermo restando che lo shako è bellissimo.
(Foto tratte dalla rete, l'elmo in realtà è un mod. 1905 da Dragone, ma non è poi troppo differente da quello contemporaneo alla tunica).
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Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
Le ultime foto che avevo scattato, dove risalta la pistola da Gendarmenria mod. 1850, e un inquadratura ravvicinata delle didascalie.
Re: Museo della Guerra di Rovereto (Trento)
per Festungsartillerie; la bomba in esposizione è abbastanza simile a quella usata nel complotto di Orsini & C. nel 1858, una foto
esplicativa è inserita nel libro " Dal Piave al Little big Horn" di C.Marino,dove narra le avventure di Carlo De Rudio,un patriota
bellunese che partecipò all'attentato e condannato al carcere a vita nelle prigioni della Cayenne,nella Guinea Francese ma riusci
ad evadere.
se è simile è costruita a Birmingham e è al fulminato di mercurio e lo stesso Orsini le chiamava " macchinette infernali".