Scusa Lafitte
ma in quest'ultimo caso obietti la tonalità* biancastra delle patelle,le cuciture un pò troppo fresche oppure il liner con chiusura poco ortodossa ?
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Scusa Lafitte
ma in quest'ultimo caso obietti la tonalità* biancastra delle patelle,le cuciture un pò troppo fresche oppure il liner con chiusura poco ortodossa ?
Hoops......... forse mentro inserivo la domanda hai postato la risposta che volevo sentire
Si si tratta di uno dei soliti pasticci da bancone, a parte la pelle bianca, l'elmo è un Cilli 64, il cerchio era un 66 adattato infatti è stato anche tagliato, i rivetti sono chiusi con un cacciavite, il colore del cerchio è diverso (valutazione comunque opinabile), il timbro a inchiosto è molto dubbio (al tatto rilaciava colore) secondo me potrebbe anche essere stato rimontato di vecchio (riutilizzo anni 20?) ma il timbro è stato fatto per alettare qualche possibile compratore, in pratica è sicuramente passato per più mani smaliziate!
Walzorzi in collezione hai forse m.17 au taglia 62 0 68? e se si portano marchi au o tedeschi? Quelli che ho visto io erano tutti di produzione tedesca, in zona li chiamiamo austro-tedeschi e sono una variante poco comune.
Di 62 M17 A.U. non ne ho mai visti neanche per sentito dire, ho un germanico in taglia 60 e 62.
In taglia 68 ho un guscio M.17 senza nessun contrassegno e con una tonalità* di colore marrone ma abbastanza scura ed inusuale che ritengo essere una produzione ceca del dopoguerra
Si i sacri testi dicono che esistano AW in taglia 62 ma io con tale contrassegno non ne ho mai visti, invece il 68 pare non essere stato prodotto da opifici au, proporzionalmente comunque ce ne dovrebbero essere pochi, indubbiamente tutti questi particolari costruttivi aiutano il collezionista a riconoscere eventuali manomissioni!
Hai ragione in teoria così sembra, anche se ritengo più attendibile che per i piccoli lotti che servivano in taglia 62 e 68, sopratutto per economia e praticità* di produzione, si sia ricorso a delle forniture germaniche.
Infatti dicono che:
A Westen abbia prodotto la 62,64 e 66
Bruder Gottlieb la 64 e 66
C.A. Scholtz solo la 66
Gebruder Bohler solo la 64
Berndorf la 62 - 64 e 66 sia sui Berni che sull'ungherese
null'altro si dice degli altri produttori.
Dati che rimangono aria fritta salvo riscontri che ad oggi io non ho mai trovato.
Concordo con quanto sopra scritto, i famosi austrotedeschi coprivano anche queste taglie utilizzate in minor misura, come accade per gli elmi italiani che utilizzarono materiali francesi anche gli austriaci si rifornirono con materiale tedesco, stando ai ritrovamenti da scavo si possono trovare sul fronte isontino sia elmi di produzione tedesca verdi (ma qui ogni riscontro obbiettivo è impossibile in quanto è possibile che si tratti effettivamente di elmi tedeschi persi durante la XII° battaglia solo un analisi statistica potrebbe propendere a favore di sicuri utilizzi austriaci precedentemente all' arrivo di truppe tedesche nell autunno del 17) elmi di produzione tedesca verdi ritinti in marone classico au e elmi sempre di produzione tedesca ma tinti direttamente in marrone. Stando a quanto scritto una prima fornitura di m.16 tedeschi arrivò in via prioritaria all' Isonzo Armee nell' autunno-inverno del '16 (ricordiamo che l'm.16 fu introdotto sul fronte occidentale solo nel marzo del 16) i classici m.17 apparvero solo nell' estate del 17 tant'è che la maggioranza degli esemplari da scavo si possono reperire sulle linee raggiunte dall' XI° battaglia (Bainsizza.
Pare che effettivamente le forniture tedesche giunte agli au siano quantificabili in 500000 esemplari, mentre la produzione di m.17 au raggiunse 1500000 esemplari, per un totale ben al di sotto delle reali necessità* delle truppe mobilitate.
Stando allo studio americano sui timbri AU credo che ci sia un piccolo errore ortografico probabilmente l'A Westen sia in realtà* una A Western, infatti la Western fu una grossa multinazionale (già* allora e tra l'altro americana) del settore metallurgico, controllava anche alcune manifatture per masserizie di uso comune in ferro smaltato, manifatture che in periodo bellico produssero le famose borracce austriache in smalto porcellanato! Eravamo già* in piena globalizzazione!!
Cari amici appasionati, per affinarvi a capire la delicata tematica delle imitazioni e dei taroccamenti e quindi aiutarvi prevenire possibili grandi fregature, posto oggi a titolo di esempio un paio di bei M17 A.U. "FALSONI" in vendita su internet a caro prezzo
il primo:
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il secondo:
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Belli vero ???? [:o)][;)]
Li voglio!!!
Postami in privato che ti dico dove prenderli !!!
Ah ah ah, che spasso[8D]
E' molto divertente quando, pur di truffare, si inventano anche gli accessori.