[VERONA] Forte Dossobuono/Gisela

Citazione:

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Originariamente Scritto da gippi

C'è stato nel 2° dopoguerra un riutilizzo da parte dei militari?
Almeno questo di solito è servito a preservare molte strutture.

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Il forte è stato utilizzato ininterrottamente dall'Esercito Italiano dal 1866 fino al 1972-73, anche se dal 1897 in poi declassato a deposito, dato che dopo la rivoluzione nell'artiglieria portata dalle polveri infumi, dalle spolette a tempo ecc. era ormai obsoleto.

Fino ai primi anni '70 era quindi in condizioni ottime, pur con tutte le manomissioni effettuate dagli Italiani per l'impiego come polveriera, come la demolizione dei muri del recinto difensivo interno del ridotto centrale, l'apertura di nuove porte, la sostituzione della copertura originale in terra con l'attuale orrenda lamiera ondulata ecc.

Purtroppo dopo la dismissione militare e il passaggio al Comune di Verona, ci sono stati quasi 25 anni di semiabbandono o di abusi vari, tipo la concessione a comunità* recupero tossicodipendenti con il risultato di intere parti dei pavimenti originali in assi di larice divelte e bruciate per riscaldamento, occupazioni, e infine negli ultimi anni prima del recupero era diventato un'immensa discarica rifiuti anche pericolosi di ogni genere. Dal 1998 è cominciato il recupero. Tutto sommato è uno dei forti meglio conservati nel veronese.

Citazione:

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Originariamente Scritto da churchill

Bellissime foto e stupendo reportage.

Complimenti...
Una domanda, visti che trattasi di Dossobuono.....
Hai notizie in merito al forte di Peschiera del Garda, sulla statale che porta da Peschiera a Valeggio Sul Mincio e che si vede in autostrada?.
Grazie
Ch

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Grazie dei complimenti, il forte di Peschiera a cui ti riferisci credo potrebbe essere l'Ardietti, Werk VI nella denominazione austriaca, visibile dall'autostrada in prossimità* della cittadina lacustre, e pressochè unico tra i forti di Peschiera sopravvissuti ad essere facilmente visitabile e sede tra l'altro di eventi regolari dei reenactors. (Gli altri forti sono perlopiù di proprietà* privata o comunque di regola chiusi al pubblico).
Per ulteriori informazioni:

http://www.fortificazioni.net/peschiera/ARDIETTI.htm

http://www.kleiner-steinfisch.de/ardietti.htm

Citazione:

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Originariamente Scritto da ciofatax

Complimenti davvero, un ottimo inquadramento. Complimenti anche ai Volontari. ;)

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grazie dei complimenti Ciofatax, sono davvero meritati per quelli che si sono dati da fare gratuitamente per anni, poi io stesso per un breve periodo ho dato una mano nei lavori al forte... [iocero ma il mio contributo è stato piccolissima cosa rispetto a chi ha lavorato da 12 anni a questa parte.
Purtroppo però questa bella storia sembra proprio essere terminata, perchè il Comune ha interrotto il rapporto di concessione 2 mesi fa, e ora il futuro è incerto...

Ecco...accidenti...e con quali motivazioni? :(

In pratica, da quel che ho sentito, le banche locali come l'Unicredit corrispondevano delle somme a favore del restauro degli edifici storici, e quindi il Comune poteva contare su questi fondi per concedere gratis energia elettrica e acqua che erano stati portati nel forte, oltre ad altre attrezzature per piccoli lavori edili, manutenzione pulizia ecc.
Ora sull'onda della grande crisi finanziaria la banca questi soldi non li tira più fuori, e il Comune nemmeno, dato che i fondi sono bloccati. I volontari dovrebbero pagare di tasca loro queste cose, oltre a prestare il lavoro, avevano chiesto almeno acqua/luce a titolo gratuito visto che poi il forte viene utilizzato a favore della comunità . Niente da fare, quindi il rapporto è cessato dallo scorso maggio dopo oltre 12 anni.

Grazie delle informazioni, tira brutta aria ovunque, aihnoi.

Qualche altra immagine che documenta i lavori di restauro svolti negli ultimi anni, in particolare il ripristino del fossato difensivo sotto il portale d'accesso Est. Fossato che era stato riempito di terra, probabilmente negli anni '30, mentre il ponte levatoio originale era stato asportato, il tutto per facilitare l'accesso agli autocarri militari nella nuova funzione di polveriera del forte.
Scavando sono tornati alla luce due pilastri marmorei di sostegno del ponte. Il ponte è stato ricostruito, anche se non più levatoio.

Sempre a proposito di ponte levatoio, nella parte interna del portale restaurato è presente una delle due carrucole originali per il sollevamento/abbassamento del medesimo:

La grande caponiera difensiva di gola, restaurata vistosamente con inserti in mattoni, dato che era stata interessata purtroppo dal distacco di ampie porzioni del rivestimento originale in conci poligonali di pietra gialla veronese di Avesa, simile al tufo.
Purtroppo è oggi molto difficile ed estremamente costoso replicare quella tecnica costruttiva, di cui si sono perse le conoscenze, per cui ci si è accontentati dei mattoni a vista...

Un'altra inquadratura da altra prospettiva del portale Ovest, già* fotografato all'inizio di questo reportage, qui il fossato difensivo non è stato ripristinato. Se si confronta attentamente l'immagine con quella dell'altro portale est, si nota che qui il fornice è stato "limato" per ingrandirlo, sempre al fine di facilitare l'accesso agli autocarri nel periodo di uso del forte come deposito da parte dell'Esercito Italiano.