Mi inchino davanti ad un oggetto del genere.
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Mi inchino davanti ad un oggetto del genere.
Esatto Die Nadel, spesso capita di vedere nei filmati che quano partono le salve dei Nebelwerfer il servente compie per sei volte il classico movimento circolare con il polso.Citazione:
Originariamente Scritto da Die Nadel
http://it.youtube.com/watch?v=xtSTMYGEyaM
Nel filmato si nota a 00:10, 00:30, 01:30 ed a 01:00 si vede il servente che addirittura cambia la mano perchè probabilmente l'altro polso si è affaticato!
Pezzo veramente unico.. complimenti..
Bellissimo, in condizioni spettacolari. Complimenti [ciao2]
Davvero un bel pezzo.
Complimenti.
Ciao a Tutti,
vado a postare un accenditore a lancio di corrente, che andava ad equipaggiare e generalmente era usato dai reparti Pioniere, denominato: Glühzündapparat Modell 26 ; della famiglia è il primo modello, in ordine così elencati: M 26 , M 37 , M 39 e M 40 .
Completo della sua custodia in cuoio, l`apparato è perfettamente funzionante, lancia una scarica di corrente atta a far accendere per una frazione di secondo una lampadina da 230 Volt – 60 Watt , la targhetta (assente sul modello in mio possesso) da una scala di valore che oscilla tra i 75 e i 360 Volt .
La custodia realizzata in cuoio è rivestita internamente con una pelliccia, ciò conferisce una certa protezione all`apparato, la custodia è marcata: F.W. Rosenbaum – Bresslau – 1935 , riporta anche la punzonatura di accettazione waffenamt che risulta purtroppo illeggibile; la custodia ha le seguenti dimensioni: altezza 28 cm. , larghezza 17 cm. , profondità 20 cm. e ha un peso (con apparato) di circa 6,5 Kg. ; la tracolla riporta una riparazione d`epoca realizzata con rivetti.
L`apparato realizzato in lega d`alluminio è mancante di targhetta, riporta sul coperchio di protezione i numeri: 835 , sulla base è battuta la matricola: 82072 e la punzonatura dell`ufficio accettazione waffenamt: WaA 69 , l`aquila del waffenamt è di periodo precoce (Reichswehr), uguale punzonatura waffenamt è riscontrabile sulla chiavetta di manovra.
Nella parte bassa è riportata la sigla: TMZ 18 14 , mentre sul coperchio per accedere ai meccanismi interni si intravede una scritta in rosso: Ersatzfedergehäuse mit feder.
All`interno del coperchio di protezione è stampata la sigla: TMZ 18 – 6 M , per aprirlo ci si serve della chiavetta di manovra, che si trova nell`apposito alloggio dell`apparato, una seconda chiavetta di monovra si può trovare nell`alloggio esterno della custodia in cuoio.
Aperto lo sportello si connettono i cavi nei due morsetti, si aprono gli alloggi (fori) girando in senso antiorario le rotelle dentate, si inseriscono i terminali nei fori situati su terminali filettati e si serrano girando le rotelle dentate in senso orario.
Poi si inserisce la chiavetta di manovra nello stallo Aufziehen (caricare) , si gira (carica) in senso orario fino a che non non si arriva a fondo carica (non gira più), si estrae la chiavetta di manovra e si inserisce nello stallo Zünden (accendere) , l`inserimento è guidato da uno scalino, tale accorgimento era dovuto per non permettere un accidentale lancio di corrente.
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Con la speranza di non avervi martellato i cosidetti.
Ciao
Roberto
Pezzo molto interessante, solitamente non se ne vedono molti in giro, anche la sua sacca in ottime condizioni.
Il tutto ben spiegato
In una parola....... complimenti [264
Grazie Luciano,
in effetti non se ne vedono molti, ma ancora più difficile è trovare la custodia.
Ciao
Roberto
Vero [264Citazione:
Originariamente Scritto da robertochiac
Ciao
E' bellissimo, il sogno di ogni piccolo pioniere. Oltretutto essendo un apparecchio riutilizzabile in ambito civile non credo ne siano sopravvissuti molti in questo stato. Quando ero bambino a Varazze stavano spostando la ferrovia e costruendo le gallerie. Naturalmente usavano gli esplosivi e per noi bambini era una cosa interessantissima. Un giorno eravamo andati vicino al cantiere a curiosare ed abbiamo chiesto ad un operaio se avrebbero fatto esplodere qualche mina. Lui ci ha indicato un altro operaio dicendo che era lui che le faceva saltare. Da quel momento lo curavamo nella speranza di vedere qualcosa di interessante ma ci è sempre andata male anche perchè a parte un poco di polvere non c'era nulla da vedere.. Però una cosa la ricordo, andava sempre in giro con una cassettina a tracolla che non mollava mai. Era metallica di colore oliva e credo fosse la versione americana della tua.