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Io, vista una particolare tendenza, vorrei fare un appello agli amici collezionisti:
Il caso di specie vuole che, INDIPENDENTEMENTE che lo sappiate già, o perchè ve l'hanno detto, che ve l'abbiano venduto onestamente, o vi abbiano fregato, avete un pezzo FALSO. Questa la premessa: sapete di avere quel pezzo.
Ci sono quelli che se li tengono (li collezionano anche), poichè un pezzo contraffatto può comunque insegnare qualcosa. Il mio appello non è rivolto a costoro, bensì a quei tantissimi che rivendono il pezzo ONESTAMENTE per quello che è, e per quello -quel poco- che vale.
Ma io dico, a taluni soggetti non gli passa per l'anticamera del cervello che tale pezzo, fabbricato dalla disonestà altrui, potrebbe finire nelle mani di altri disonesti?
Se proprio volete disfarvene (e non volete distruggerli) prendetevi 2 minuti del vostro tempo e MARCHIATE l'oggetto in maniera indelebile e inequivocabile con la parola "FAKE" o "REPLICA". Se è metallo fate (o fate fare da qualcuno) un'incisione (sul retro di un distintivo ad esempio), se è tessuto basta un comune pennarello. Tanto, valore storico il pezzo non ne ha, ma i soldi hanno sì valore, e così facendo immetterete nel mercato un qualcosa che i disonesti non potranno più sfruttare.
Grazie per l'attenzione.
Ci sarà sempre qualcuno che comunque sarà convinto che sia un pezzo buono, "me l'ha detto il mio amico"...
Ma no, mi riferivo esclusivamente a chi sa di possedere un pezzo non originale, e lo rivende onestamente; il punto è che questa onestà ha comunque un effetto molto limitato, poichè si tratta di immetere nel mercato un pezzo che è una mina vagante.
Io credo che in questo argomento non bisogna generalizzare. Se uno rivende come tale una replica dichiarata, non lo si puo'crocifiggere. Del resto la replica e' dichiarata e non si puo' pretendere che venga modificata ulteriormente.Lo dico con cognizione perché molto materiale del 'Salvate il Soldato Ryan' e' finito sul mercato. Ebbene la produzione del film aveva inizilmente marcato tutti gli oggetti con le sigle 'S.P.R.'. Ebbene, un'indagine ha rilevato che addirittura i reenactors hanno storto la bocca quando si sono trovati di fronte materiale del genere. Dopo di che, hanno cessato di timbrarlo, e pur sapendo si trattasse di repros ad uso cinematografico,tutto il materiale è andato a ruba, sapendo che ad un attento esame esso puo' essere smascherato se qualcuno lo spaccia per buono. PaoloM