l'unica cosa bella della morte è che dinanzi all'onipotente siamo tutti eguali, x fortuna.
un saluto ad un grande personaggio della nostra bella italia,riposi in pace.
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l'unica cosa bella della morte è che dinanzi all'onipotente siamo tutti eguali, x fortuna.
un saluto ad un grande personaggio della nostra bella italia,riposi in pace.
Dato che sono ormai avanti negli anni può darsi che la memoria mi faccia velo, ma se non vado errato, Biagi era genero del dott. Pini ex direttore de "Il Popolo d' Italia" e durante la RSI, direttore de "Il Resto del Carlino". Il foglio settimanale de "Il Resto del Carlino", durante il regime di Salò, pubblicava articoli anche di Spadolini, decisamente inneggianti alla nuova repubblica del fascio, mentre Biagi si occupava più di cronaca e di costume. Senza nulla togliere, ma mi pare che successivamente il Biagi sia passato alle fila delle formazioni partigiane "Giustizia e Libertà*".
Boh!
Senza offesa per nessuno...
baffoburno
Per la precisione nel 1940 fu assunto dal "Carlino Sera", versione serale de "Il Resto del Carlino", dove lavorò fino al gennaio del '44 quando entro nelle file partigiane di "Giustizia e Libertà*". Nella rivista bolognese il Biagi occupava il ruolo di "estensore di notizie", ovvero: ampliava gli articoli magari troppo scarni portati in redazione dai reporter.
Quanto a questa presunta parentela con il sig. Giorgio Pini, se non sbaglio il genero è il marito della figlia, considerando che la moglie di Biagi di cognome faceva "Ghetti", qualcosa non torna. Per completezza di informazione Giorgio Pini non era direttore de "Il Popolo d'Italia", ma Capo-Redattore.
Giovanni Spadolini esordì, per così dire, nel giornalismo scrivendo dal 1944 sul periodico fascista "Italia e Civiltà*", al "Resto del Carlino" approdò come Direttore solo nel 1955.
Riposi in pace!
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