Come si dice... tanta roba !..
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Come si dice... tanta roba !..
E di qualità*....[;)]Citazione:
Originariamente Scritto da Viper 4
Marpo sono tutto orecchi...non conosco l'aneddoto e penso che in molti lo vorrebbero conoscere![;)]Citazione:
Originariamente Scritto da marpo
E beh...[:D][:D][:D]Citazione:
Originariamente Scritto da BlackWatch
E' una storia che dimostra quanto puo' essere imbecille chi e' abituato a pasticciare gli oggetti, senza ragionare. Il capo antigas britannico e' in tela cerata mimetica e non e' tra le cose piu' facili a trovarsi. Tra l'altro è un capo d'abbigliamento nato come capo antigas ma adoperato quasi esclusivamente come poncho. Ebbene, negli anni '70 un commerciante belga, con negozio in Belgio e in Francia, ebbe la fortuna di aggiudicarsi ad un'asta indetta dal War Dept inglese non si sa quanti di questi capi antigas (si parla di centinaia!). Il capo antigas e' mimetico appiccicaticcio in quanto,in origine, doveva trattenere il gas mostarda
che durante il lancio di gas arrivava sotto forma di goccioline che avrebbero impregnato l'uniforme del soldato, se non indossato. Inoltre, le cloroarsine, particelle tossiche avrebbero fatto sternutire l'utilizzatore,se non provvisto di maschera antigas adeguata.E' noto che i gas per fortuna non vennero usati nella 2^, e quindi gli inglesi poterono usare all'occorrenza questo capo antigas, come impermeabile, per di piu' mimetico. Il ' nostro eroe' ebbe un'idea 'geniale': si fa' per dire!Fece bollire in vari caldari, tutti questi capi antigas:il mimetismo
e l'appiccicaticcio si sciolse, e rimase solo la parte di stoffa del capo antigas, che assunse un colorazione bianco/rosa !Cosa si invento'?Comincio' ad offrire ai vari collezionisti in Europa e nel mondo dei 'poncho mimetici da deserto'.Ci cademmo in parecchi (per fortuna non spendemmo piu' di una trentina di mila lire d'allora), ma fa' rabbia pensare che quelli erano dei capi mimetici originali britannici,ridotti in quel modo per colpa di un imbecille. Questo e' l'aneddoto. Il capo antigas originale, l'ho poi trovato in seguito, ma al costo di 5 volte tanto.All'epoca scattai delle foto di questo capo 'rovinato' ambientandolo con una vera uniforme del SAS. Si presentava bene, ma ahimé era un falso storico. [self]PaoloM
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Un aneddoto veramente eloquente sulla meschinità* di certi personaggi... [boing][boing][boing] grazie Marpo!!![:D]
quoto ma comunque bel manichino!
Ecco un altro elmetto Inglese D-Day (elmetto tartaruga)sò che si è già*
parlato in altro Topic ma non l'ho trovato
Bello!!!Anche se probabilmente riverniciato e con il cuscinetto intorno alla vite cupolare postbellico.Ad ogni modo è in ottime condizioni,anche se magari riutilizzato in epoca postbellica e con alcuni pezzi sostituiti.
In effetti non è come appena uscito dalla fabbrica è interessante la forma.
Posto i due tipi che ho io, uno con vernice ruvida l'altro lucida più scura dove si vedono i segni di una rete
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qualcuno identifica gli elmi con i tre buchi posteriori come MKIa2,
cioè elmi MKI modificati con interno MKII,normalmente questi elmi di 2°
scelta equipaggiavano i soldati sudafricani e del commonwealth, ma non
era una norma precisa.Dalla foto che allego sembrerebbe questo.
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Il secondo mi piace proprio,Zeptaja.
Davvero belli, complimenti. [ciao2]
quoto, che date riportano?
ma D-DAY perchè è stato portato quel giorno?
si,è divenuto famoso con quel nome dall'utilizzo durante il 6 giugno in normandia per la prima volta.
In Normandia fu usato soprattutto dai Canadesi.
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Ottime integrazioni,Piesse.
Non vado particolarmente pazzo per questi modelli ma ti faccio i miei complimenti.. davvero molto bello..
"Elmo inglese Helmet, Steel, MkIII, 1941. Chiamato "affettuosamente" anche Turtle. Fu introdotto a partire dal 1943 e fu consegnato per la prima volta a truppe canadesi e inglesi del XXI Army Group in occasione dello sbarco in Normandia. Sviluppato dal Medical Research Council, fu realizzato dalla Briggs Motor Bodies Ltd e dalla Rubery Owen Company con acciaio al manganese non magnetico. Su di esso vennero usate imbottiture MkIII e sottogola elasticizzati MkIII. Ne furono prodotti circa 500.000"
E' strano, il modello più chiaro monta un'interno marcato 1953
mentre l'atro è del 1942 e c'è scritto il nome del soldato (Mckenzie) sulla fascia tra telaio e
patta.
A proposito, vi sembra inglese questo elmo?
La staffa per l'attacco del soggolo copre una scritta,fuoriescono solo
le lettere AO , e non visibile per effetto flash c'è il marchio I/1939
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Zeptaja, sei sicuro che sia marcato 1939?
per le sue caratteristiche (vite cupolare incassata e liner con intelaitaura rossiccia) sembrerebbe un belga postbellico.
Fra i miei elmetti possiedo alcuni di questi Mk.III, fra i quali uno singolare, specie come colorazione; è sovraverniciato giallo sabbia, e ho sempre pensato ad un riutilizzo postbellico, pur essendo indubbiamente un MkIII, per esempio la campagna di Suez del 1956 oppure addirittura un irakeno anni 80, o qualcosa del genere.
Questo topic mi ha dato lo spunto per andarlo a ricercare, per postarlo come curiosità*; quindi l'ho esaminato in dettaglio ed ho trovato una cosa strana: l'armatura del liner è marcata 1941.
Perplessità*.
Come è possibile, visto che la produzione di serie di quest'elmetto cominciò nel novembre 1943?
Che abbiano riutilizzato stock di liner dei MkII in magazzino?
Facendo un po' di confronti, direi di no, perché questa appare decisamente più alta di quelle dei MkII.
Allora?
Oltre tutto l'elmetto non appare manomesso, ci sono indizi abbastanza facili per capire se la vite cupolare negli elmetti inglesi è stata smontata oppure no, e in questo caso mi sento di escluderlo al 99%.
Mi metto a scartabellare e trovo, dopo un bel po' di ricerche, alcune notizie singolari.
Lo studio di un successore del MkII, elmetto che secondo gli inglesi aveva dato buona prova nella guerra di trincea ma che già* da subito, nella 2gm, si rivelò inadatto ad una guerra di movimento, soprattutto perché lasciava troppo scoperte tempie e nuca, iniziò già* nel 1940, da parte del BPC (Body Protection Committee); un MkII modificato ispirandosi allo Stahlhelm tedesco fu studiato e proposto da Dott. Zuckermann, ma la ditta BGB, incaricata nel dicembre 1940 di giudicare la fattibilità* del progetto, espresse parere negativo.
Ottenuto da parte delle autorità* l'assenso a studiare la rimodellazione, la BGB arrivo alla progettazione del MkIII come lo conosciamo, nell'aprile del 1941.
Il 3 luglio 1941 il nuovo progetto fu adottato con la denominazione ufficiale di Helmet, Steel, MkIII e ne fu autorizzata e iniziata una produzione di preserie sperimentale di 500 pezzi che vennero assegnati a alcuni reparti Metropolitani.
Successivamente un altro lotto di preserie fu consegnato alle truppe in Medio Oriente.
Però la valutazione "in action" fu negativa, per alcuni fattori, quali il maggior peso rispetto al MkIII e la possibilità* di essere confusi con il nemico; non era estraneo a questa valutazione il tradizionale conservatorismo britannico.
Il progetto rimase accantonato fino a che non entrarono in guerra gli USA; fu proposto nel luglio 1942 di adottare anche per le forze inglesi il M1 americano, decisamente migliore e più funzionale, acquisendo la licenza di produzione, cosa che per gli alleati americani non era certo un problema; ma ancora una volta motivi di produzione e conservatorismo spinsero il MCR (Military Personnel Research Committee, nuova denominazione assunta nel marzo 1941 del precedente BCP) a rifiutare, e mantenere in essere il solito MkII.
Nel dicembre 1942 infine, ad una nuova richiesta di adozione del M1 USA, stavolta il MCR decise per la soluzione di compromesso: no per l'elmetto USA, ma riesumazione dell'accantonato progetto MkIII, che almeno era un prodotto nazionale e non un'inquinamento dei "coloni" d'oltreoceano, seppur alleati.
Nel novembre 1943, come già* detto, la produzione in serie del MkIII inizio presso la BGB, con un primo ordinativo di 300.000 pezzi da costruirsi in tre mesi; poi fu coinvolta anche la ROCO con altri 200.000 pezzi, prima del fatidico DDay; ben preso alcune piccole modifiche portarono al MkIV (sistema di aggancio cupolare del liner a scatto e sgancio rapido, il famigerato lift the dot che faceva girare l'elmetto sulla testa del soldato come una trottola) che fu prodotto a partire dal novembre 1944, ed era essenzialmente destinato, nelle intenzioni, all'Estremo Oriente, infatti l'imbottitura era rapidamente smontabile e il guscio non forato, perché doveva, all'emergenza, servire come catinella per l'acqua.
Comunque, in questa conformazione l'elmetto fu prodotto per almeno quindici anni, prima di arrivare al MkV, nel 1959, dotato di una comodissima imbottitura a cuffia in materiale sintetico, e con questa conformazione arrivato fino agli anni 80, sostituito poi dai Kevlar MkVI.
In conclusione, il sospetto è: che il mio MkIII sia una dei pezzi di preserie utilizzati nel 1941 in Medio Oriente?[?][?]
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Il tuo Piesse è davvero bellissimo.Veramente,veramente,veramente bello.
Supposto che il guscio possa essere bellico,Piesse,la piastra rivettata ad esso dove viene agganciato il soggolo è bellica?Perchè i miei hanno una forma leggermente differente se non erro.
Blaster, in effetti la tua osservazione è corretta.
Sono andato a osservare una ventina dei miei MkII e devo dire che le pistrine per l'aggancio dei soggoli solo in due casi sono smussate agli angoli come queste e precisamente uno è un elmetto di produzione canadese e l'altro invece un Royal Artillery che ha in effetti una intelaiatura rossiccia come quella dell'elmetto di Zeptaja; potrebbe essere anch'esso un guscio canadese, non so.
Farò altre indagini.
Infatti Blaster ,quel tipo di attacco con gli angoli smussati non è
uguale agli altri che ho,invio ancora una foto con il marchio.
Immagine:
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Ok,allora restiamo in attesa,Piesse!!!
Facendo un'altra veloce ricerca ho trovato che TUTTI gli elmetti sicuramente di produzione canadese hanno queste piastrine con gli angoli smussati, mentre quelli di produzione inglese no.
credo proprio Piesse che tu abbia veramente un preserie, e non è da escludere che quest'esemplare
non abbia giricchiato nel 42 in nordafrica!
Quindi Piesse il guscio è canadese, ma questi avevano anche l'intelaiatura rossiccia o l'interno è post? visto da sopra non vi risulta nessun marchio.
Mah...Citazione:
Originariamente Scritto da zeptaja
a me invece è venuta un'altra idea: Medio Oriente britannico nel 1941 significa sostanzialmente Palestina, Giordania, Irak, zone dove gli elmetti inglesi si sono riutilizzati fino ai giorni nostri o quasi.
Che questo sia saltato fuori da Bassora o Bagdad, magari ancora usato nei recenti conflitti?
Di sicuro sono stati usati, tutti, dai MkII ai MkV, nella guerra contro l'Iran negli anni 80.
Anche l'MKII che ho io ha le piastrine di supporto con gli angoli dritti e non smussati e l'intelaiatura di colore rosso marcata FFL 1942
No, un momento, l'intelaiatura rossicia può essere anche bellica, se n'è già* parlato non ricordo dove, e fra l'altro ho trovato anche altri riscontri su dei siti inglesi.
Diciamo che dalle tue foto mi sembrava soprattutto che la vite cupolare fosse incassata, e questo è indice certo di produzione belga postbellica (il Mod.49) che prò ha la pelle del liner marrone e non nera, molto caratteristica.
Nel tuo guarda un po' se all'interno della cupola trovi il marchio ad inchiostro bluastro tipicamente canadese, la C circondata da un semicerchio che termina a freccia.
Magari riportati indietro da qualche soldato dopo Desert Storm?
negativo, nessun marchio,tranne che sull'intelaiatura c'è un 60 a inchiostro blu.
Piero sull' elmo di zeptaja quella grossa scrostatura può essere stata fatta per eliminare una bandierina belga?
che ne dici?
ciao
Edo
Direi di no, la posizione non corrisponde e data la forma e la dimensione, tracce di bandierina si vedrebbero ugualmente; del resto anche il colore dell'elmetto non è belga e poi c'è indubbiamente il marchio 1939; se Zeptaja fa una macro della vite cupolare ci togliamo anche il dubbio di questo particolare, ma il belga lo escluderei senz'altro a questo punto.Citazione:
Originariamente Scritto da Edoariete