Bellissima arma rituale;le armi africane indigene hanno sempre un fascino particolare, ma questa ha davvero qualche cosa di magico.
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Bellissima arma rituale;le armi africane indigene hanno sempre un fascino particolare, ma questa ha davvero qualche cosa di magico.
Citazione:
Originariamente Scritto da serpico
grazie Serpico.... condivido completamente sul fascino delle armi africane....
Grazie Oriano [916 [255 [255, purtroppo in questo caso il libro per quel che spiega potrebbe essere utile....................................... per accendere il camino [213
Ciao
Non essendo un esperto, nemmeno alla lontana, di armi, attendo fiducioso il giudizio degli esperti del forum.
Il manico è in osso. La lunghezza totale è 350 mm, la lunghezza della lama è 185 mm. Purtroppo il fodero non era presente e la ruggine pare un pò invasiva sulla lama.
Sono riuscito a risalire al nome del proprietario (capomanipolo del 97^ btg in A.O.I. dal 37 al 39): non sono esperto di armi e per adesso nemmeno di militaria, son più un topo da biblioteca. Se mi ammalo di militaria è colpa vosta [110.gif : ipotizzo che abbia fatto realizzare il billao, incidendoci sopra un bel pò di motti e personalizzandolo, prima del rimpatrio.
Un bell'esemplare di billao somalo.Quelli di grandi dimensioni (510 mm) sembra fossero in dotazione al reparto Guardie vicereali dell'impero (come da una famosa fotografia), ma alcuni di dimensioni inferiori potrebbero essere stati donati a nostri ufficiali.
E' un pugnale tipicamente indigeno e l'impugnatura bianca potrebbe avvalorare l'ipotesi del dono a ufficiali. In genere le armi bianche con impugnatura bianca sono riservate agli ufficiali superiori.
Allego una foto dei miei due.
I due esemplari nella tua foto hanno il manico in avorio mi sembra: la lavorazione della cuspide è superba.
Credi che sia opportuno un piccolo restauro sulla lama leggermente aggredita dalla ruggine? Ho paura di rovinare la brunitura
Riprendo questo topic per mostrarvi l'ultimo arrivato.
L'impugnatura in alluminio, è una caratteristica tipica dei pugnali coloniali della campagna d'Etiopia.
Sono realizzati con materiale di risulta, modellati a freddo con la lima, oppure fusi in stampi di terra a perdere.
Il pezzo seguente fa parte dei ricordi riportati in patria da una camicia nera della 128a Legione.
A differenza della maggior parte dei billao che mi è capitato di vedere, la lama non è realizzata con il solito metallo di bassa qualità (facile all'aggressione da parte della ruggine), ma sembra forgiata ex-novo con un metallo più durevole.
L'impugnatura non ha le consuete caratteristiche etniche dei billao che si trovano più di frequente; forse è stato un pezzo fatto appositamente come dono.
Ecco l'ultimo arrivato.
Si tratta di un billao con stesse caratteristiche di quelli che ho mostrato più sopra. E' il modello più piccolo con dimensioni di 20 cm per la lama e 36,5 nella totalità.
L'impugnatura sembra realizzata in osso piuttosto che in avorio, stesso materiale anche per la cuspide che negli altri due modelli è in argento.
Solito fodero in cuoio non conciato con cuciture e decorazioni realizzate con piccole striscioline di pelle.
Quando l'ho recuperato, la lama era fortemente ricoperta di ruggine, ma la pulizia mi ha riservato una bella sorpresa: è apparsa una dedica incisa che recita:" GLI ARDITI MILANESI (questa utlima parola si intuisce dalle tre lettere rimaste)
AL CAMERATA
ON. PASINI PROF. ING. ALBINO
SOMALIA ADDIS ABEBA
1.1.XIV 13.10.XIV
Da una veloce ricerca ho recuperato queste informazioni.: Albino Pasini – Ingegnere nato a Milano nel 1888. Libero docente in materiale ferroviario, deputato per la XXIX Leg. e Consigliere nazionale alla Camera dei Fasci e delle Corporazioni, Professore di ingegneria idraulica al politecnico di Milano, Presidente dell’Azienda Elettrica Municipale di Milano nel 1940.
Non sono riuscito a capire se il Pasini fosse particolarmente legato agli arditi e perchè gli sia stato donato questo pugnale. Forse la data potrebbe portare ad una soluzione del quesito.
Questo ritrovamento convalida in parte la teoria che questo tipo di pugnale indigeno fosse usato quale dono per personaggi in vista oppure ufficiali. Non sono in grado di sapere se il dono fu fatto in colonia oppure al rientro delle truppe in Italia, anche se propendo per questa ultima ipotesi.
Quasi sicuramente gli arditi che hanno fatto il dono erano inqudrati nella divisione cc.nn. Tevere, composta da ex arditi, italiani all'estero, mutilati e volontari di guerra.
caspita che bello! [151
Citazione:
Originariamente Scritto da coloniale
Quoto! [160 [151
Questo non è propriamente un billao, ma comunque un'arma tipica delle popolazioni del corno d'Africa.
E' un pugnale da braccio tipico sudanese, ma molto diffuso anche in Abissinia.
Usato anche dai nostri militari, era solitamente portato sul braccio sinistro con la punta della lama rivolta verso il basso o verso l'alto.
Ha la lama molto affilata, ed il fodero con povere ma ricercate decorazioni. Tipica l'impugnatura in ebano modellata con grande disco all'apice superiore.
Lunghezza totale 31,5 cm, lama 21,5 cm.
Trovato da un amico al mercatino! Lunghezza 35cm circa! Manico in legno (credo ebano)! Che origine puo' avere questo pugnale?.....
decorativo...... africano
Concordo sulla provenienza africana!! Ma non credo sia decorativo............
Questo argomento e' stato sollecitato da parecchi utenti che si occupano di militaria africana.
La provenienza di questo materiale e' essenzialmente del periodo della Guerra d'Etiopia, ma
anche dei conflitti ad essa collegati nel tempo convenzionalmente fino alla fine della 2^GM.
Il materiale che si trova in Italia e' quasi tutto di preda bellica, ma interesserebbe conoscere
la terminologia esatta di queste che sono vere armi bianche. Pertanto chi volesse contribuire
non solo con foto, ma anche con terminologie esatte, puo' farlo liberamente.
La maggior parte delle foto e' courtesy Rudy A. D'Angelo.[257PaoloM
Allegato 199677 Eritrea-Somalia Allegato 199678 Etiopia
Allegato 199679 Etiopia-Sudan Allegato 199680 Etiopia
Allegato 199681 'Shotel' etiope Allegato 199682 Etiopia-Sudan
Allegato 199683 Etiopia-Sudan Allegato 199684 Etiopia-Sudan
Etiopia Allegato 199798 Allegato 199799 PaoloM
Davvero bellissimi, le armi bianche di qualsiasi periodo storico e zona geografica mi hanno sempre affascinato.
ChM
Alcuni esemplari di Billao veramente splendidi per non parlare delle Gurade di Menelik II.....
Secondo me la "sciabola"indigena non è uno shotel che come tipologia è molto piu curvo nella lama (come una falce) e a doppio filo,ma un gurade.
Poi volevo chedere,ssecondo voi l'impugnatura dell'esemplare illustrato è in corno di rinoceronte ?
Secondo me si, per la translucentezza (si dice cosi?)e per la struttura e colore ricordiamoci che il corno di rinoceronte non è un vero corno
ma è di cheratina,un'evoluzione che origina dl pelo stesso dell'animale
Io sapevo che il 'guradè' era piu' curvo. Ce l'ho anche e postero' una foto piu' in avanti.Si, dovrebbe trattarsi di corno
di rinoceronte ma... vai a sapere...!PaoloM
Gurade
Shotel - Wikipedia, the free encyclopedia
- - - Aggiornato - - -
http://de.wikipedia.org/wiki/Gurade
- - - Aggiornato - - -
http://de.wikipedia.org/wiki/Gurade
Quindi e' il contrario di come pensavo io che sono un profano in questo campo. Il guradè è quello piu' dritto, mentre
il shotel è quello con lama a falcetto. Grazie!, PaoloM
Allora questo e' uno shotel. PaoloM
Allegato 199938
Esatto come vedi curvatura accentuata e soprattutto il doppio filo che la distingue dal gurade che ha il filo da un solo lato
ciao bella la collezione , avevo anch'io un pugnale almeno "credo" simile, l'ho venduto ad un mercatino per pochi euri..
Capperi che bel billao... te l'avrei preso io!!Citazione:
avevo anch'io un pugnale almeno "credo" simile, l'ho venduto ad un mercatino per pochi euri..
purtoppoavrei dovuto postarlo prima nel forun, pensavo di poco valore.....
La fattura è molto simile a quello che viene comunemente definito "vicereale"perchè sembra indossato dalla guardia vicereali indigena
La sola differenza è la cuspide che nel vicereale è di argento,l'impugnatura dovrebbe essere avorio
Vale sicuramente di piu che pochi euro.
che dite e' lo stesso?per me si.la lama e' molto pesante mai sentita cosi.cm 18,30Allegato 200178Allegato 200179Allegato 200180
La lama e' simile.Non troverai mai un pugnale identico all'altro. Erano tutti di produzione artigianale. PaoloM
Buonasera ragazzi,
qualcuno saprebbe aiutarmi ad identificare meglio ed avere maggiori informazioni sui due pugnali presenti in foto.
Il primo è un billao somalo con il manico probabilmente in corno, il secondo molto più particolare, che so essere sempre di provenienza africana ma molto più lavorato e decorato.
Presenta inoltre sulla lama una colorazione azzurra che in foto non rende molto bene.
Qualcuno ha qualche info in più?
Grazie e a tutti
A parte il fatto che possano essere stati portati in Italia dopo la guerra del 1935/1936, ma non è ne sicuro ne esclusivo, quale altro riferimento al fascismo vedi? E se fossero ricordi della guerra del 1896? Od anche del periodo di amministrazione fiduciaria italiana? Non sarebbe più consono definirli semplicemente "pugnali africani"?
Ciao Kanister, sui pugnali non ci sono riferimenti.
L'unico riferimento è basato su dei racconti da parte di chi possedeva questi pugnali.
Il primo pugnale legato al periodo della P.A.I.
Spero nel vostro aiuto per ottenere qualche indicazione.
Sono pugnali indigeni che sono stati portati in Italia da qualche reguce.
La PAI aveva sì il Billao, ma di produzione nostrana e con sostanziali differenze in base fosse assegnato a ufficiali, truppa o truppa indigena.
Il secondo più che africano (il fodero metallico, la lama incisa finemente e l impugnatura) sembra balcanico o turco......
ciao a tutti,
posto la foto di questa lancia sperando che qualcuno possa identificarla. Mi è stato detto che è una lancia abissina ma non so altro. Se qualcuno di voi se ne intende magari sa dirmi qualcosa di più
Allegato 231640Allegato 231641Allegato 231642Allegato 231643
Grazie a tutti
Ale
Premetto che non so assolutamente nulla di armi bianche e pertanto perdonate se scriverò inesattezza.
Nella casa di mia suocera ho trovato una lancia di circa un metro e mezzo con puna e coda in acciaio e manico in legno con al centro del sottile fil di ferro che immagino dovesse tenere fermo una sorta di impugnatura di pelle. Mia suocera che è Alsaziana dice che fosse appartenuta ad un suo prozio che combattè in Crimea.
Metto altre foto con dettagli.
Avete idea se è coerente con quanto raccontato?
Ciao hpbt mai dire mai se pensiamo che durante le cinque giornate di Milano dal' 18 al 22 Marzo del 1848 gli insorti usarono contro gli Austriaci vecchi archibugi armature spade e alabarde vecchie di quattrocento anni saccheggiate dalla collezione di armi antiche di Uboldo possiamo ipotizzare l' uso anche di questa zagaglia in Crimea, anche se lo ritengo MOLTO improbabile gli eserciti Russo Ottomano Francese Britannico e il contingente Piemontese che si affrontarono avevano armi ben' diverse più moderna e micidiali di quella lancia, che potrebbe essere si di provenienza Turca o Africana
Da come si presenta, a me pare una bellissima zagaglia 'corta' abissina o sudanese.PaoloM
Grazie a tutti e due!
In effetti cercando su internet avevo visto che gli eserciti di quel tampo avevano delle lance più lunghe e con la punta differente.
L'assenza di qualsiasi punzone mi fa propendere per una fabbricazione poco più che artigianale ma non ho conoscenze per andare oltre...