Veramente strabilianti queste bottiglie!!![II][II]
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Veramente strabilianti queste bottiglie!!![II][II]
Ti ringrazio!!!Ne ho una anch'io,ma credevo fosse inglese.Citazione:
Originariamente Scritto da umile
Questa bottiglia è la più particolare di tutte quelle che ho trovato.
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http://www.milistory.net/Public/data...%20warrant.jpg
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Da quel poco di inglese che capisco, ho scoperto che Royal Warrant era il marchio che la regina inglese stampava sui prodotti migliori scelti dalla casa reale. Pare che l'azienda "idris", oggi inglobata dalla "britvic", detenesse il marchio dei royal warrant.(vedere il seguente link)http://www.britvic.co.uk/Brand.aspx?id=66
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http://www.milistory.net/Public/data...1_araldica.jpg
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Questo è il disegno che si trova sulla bottiglia, e credo venisse usato anche su alcuni distintivi del genio inglese.Qualcuno ne sa qualcosa?E le due scritte(che sono in francese) cosa significano?
[ciao2]
Ti ringrazio!!!Ne ho una anch'io,ma credevo fosse inglese.
Di niente Blaster Twins[;)]
Luca
In pratica il marchio Royal Warrant sarebbe una sorta di D.O.C. per noi?
Esatto, serve a qualificare un prodotto rispetto ad altri.
Luca
Le due scritte in francese:
Completa: Dio è il mio diritto (Dieu et mon droit)
Parziale: Sia maledetto chi pensa male (Honi soit qui mal y pense)
Non mi dilungo perchè mi pare se ne sia già* parlato.
Grazie mille Kanister!!Non è che mi potresti dire il link così vado al leggerlo?
Luca
Ti accontento io!!!Allora: http://www.milistory.net/forum/topic.asp?TOPIC_ID=10485
Grazie mille Blaster Twins!!
Luca
[;)]
Queste sono invece le bottiglie inglese e scozzesi che si diversificano unicamente dal fondo.
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http://www.milistory.net/Public/data...%20england.JPG
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Con la P grande sono inglesi
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Con la P piccola sono scozzesi.[ciao2]
Luca
Qualcuno possiede la variante azzurra della bottiglia americana che conteneva birra?Non l'ho mai vista e mi piacerebbe vedere come è fatta..(sto diventando fissato con ste bottiglie[:D])
Luca
La Idris è una "Ginger Beer" ovvero una bevanda (che non ha nulla a che fare con la birra) gassata a base di Zenzero, limone e zucchero, raramente alcoolica.... Insomma, per chi è abitutato a mangiare e bere bene... una cosa da evitare...Citazione:
Originariamente Scritto da umile
Il Royal Warrant è una sorta di riconoscimento che alcuni membri della famiglia reale britannica possono dare ai propri leali servitori, dopo almeno cinque anni di leale e regolare servizio nei confronti di quei determinati membri della famiglia reale Britannica.
Oggi solo tre autorità* possono concederlo secondo questa procedura, tratta dal sito dell'associazione che raccoglie e rappresenta coloro che si fregiano del riconoscimento:
The Royal Warrant TODAY
Royal Warrants are a mark of recognition to people or companies who have regularly supplied goods or services for at least five years to certain members of the Royal Family. They have always been regarded as a mark of excellence and quality, and are highly prized.
Grantors
Three members of the Royal Family currently grant Warrants, as did
Queen Elizabeth The Queen Mother. The Queen has two Royal Arms, one of which is used in Scotland, as is the case for The Queen Mother. The Prince of Wales also holds the title of Duke of Rothesay in Scotland.
Her Majesty The Queen
His Royal Highness The Duke of Edinburgh
His Royal Highness The Prince of Wales
The Grantors, as they are known, are advised by the Lord Chamberlain who is head of the Royal Household and chairman of the Royal Household Tradesmenࢀ�s Warrants Committee. However, the final decision to grant a Royal Warrant is made by the member of the Royal Family concerned.
Pare che in passato il riconoscimento era l'unico pagamento che i fedeli fornitori ricevevano in cambio dei loro servigi.
A seconda che il riconoscimento venga concesso dalla Regina, dal Duca di Edimburgo o dal Principe di Galles il fornitore potrà* esporre la o le "Cotte d'armi" corrispondenti. La regina ne ha due versioni, una, specifica, per la Scozia.
Anche il Duca di Edimburgo, in Scozia, esibisce il titolo di Duke of Rothesay.
Il cerimoniale inglese è piuttosto rigido, tanto che solo i Lord di nascita britannica posso fregiarsi del titolo di "Sir", escluso per i Lord di nascita straniera (scozzesi, gallesi e Commonwealth compresi a quanto mi consta...), pertanto, se una ditta si fregia di questo riconoscimento, potete esser certi che una di quelle teste coronate ha realmente apprezzato il prodotto, per almeno cinque anni.
Tanto per farci un'idea del significato dell'altissimo riconoscimento: attualmente sono solo cinque le ditte riconosciute, nel settore "food and drink" dalla Regina.
E tutti i detentori del riconoscimento, a partire dall'inizio del 1800, tengono una cena per il compleanno del sovrano.
Cfr. http://www.royalwarrant.org/
Dimenticavo: lo stemma di cui chiedi notizie è la cotta d'armi, ovvero le insegne del sovrano Del Regno Unito e del Commonwhealt, secondo la tipologia non utilizzata in Scozia.
In parole povere è lo stemma del casato di Windsor, attualmente regnante.
Le scritte significano "Dio e mio diritto" e "Honi soit qui mal y pense" ovvero "Guai a chi pensa male", frase famosa quanto di incerta attribuzione ed origine (almeno tre diverse sono le leggende), che è scritta sull'ordine della giarrettiera.
La giarrettiera è indossata dai cavalieri al polpaccio sinistro e dalle Ladies al braccio sinistro durante le riunioni ufficiali. è l'ordine più elevato ed antico del Regno Unito e solo 25 persone, scelte personalmente dal sovrano, capo dell'Ordine, possono fregiarsene.
Possono esservi sopranumerari, di solito membri della famiglia reale o sovrani stranieri, come Hiro Hito e Aki Hito, Imperatori del Giappone, Juan Carlos di Spagna e gli attuali sovrani di Lussemburgo, Paesi Bassi, Danimarca, Svezia, Norvegia.
Coloro che si fregiano dell'ordine della giarrettiera hanno il titolo di "cugino del re".
L'ordine ha competenza solo sull'Inghilterra: per la Scozia vi è il pari grado Ordine del Cardo e per il Nord Irlanda c'è L'Ordine di San Patrizio, inattivo poichè l'ultimo membro è morto nel 1974.
Membri noti a tutti sono M. Thatcher e J. Major.
Complimenti Klaus per la spiegazione approfondita, e ti ringrazio molto per le informazioni che mi hai fornito e per avermi corretto. Mi ha tratto in inganno il termine "Ginger beer", che credevo significasse semplicemente birra.Chiedo scusa per aver interpretato male il termine.[ciao2]
Luca
Bel bottigliame Umile, belle sul serio, specialmente la prima.
Alee domanda che mi hai formulato in privato ti ha risposto più che bene Klaus.
Per quelle Scozzesi penso che contenessero birra, sidro e bevande analcoliche.
[ciao2]
Grazie Green![ciao2]
Luca
Grazie, ma non era mia intenzione correggerti: neppure avevo letto che tu ti riferissi alla birra!!Citazione:
Originariamente Scritto da umile
La mia era solo una velata e ironica critica ai gusti alimentari distanti dalla tradizione mediterranea! Gusti legittimi e... reali, ma... talvolta di difficile condivisibilità* e salubrità*...
Bisogna anche aggiungere che in luoghi di combattimenti ( prima linea ) difficilmente si potranno trovare bottiglie che contenessero superalcolici; ( che tra l'altro non sono neppure dissetanti ) oltre ai vari regolamenti immaginatevi un soldato in combattimanto completamente ubriaco.
Per questo si trovano specialmente bottiglie di birra ( che non sono superalcolici ) e moltissime varietà* di bibite analcoliche.
[ciao2]
Green ti devo smentire a proposito dei superalcolici in prima linea!
Se leggi il libro di Emilio Lussu "Un anno sull'altipiano", l'autore racconta che prima degli attacchi arrivavano dalle linee austriache gli effluvi alcoolici dati dal cognac distribuito in grande quantità* alle truppe per inibire loro la paura e l'istinto di auto-preservazione.
Probalbilmente il liquore veniva distribuito attingendolo da grandi contenitori per poi versarlo nel bicchiere personale di ogni soldato e questo forse spiega la mancanza di bottiglie di tale superalcolico.
Ho letto che pure in Africa le truppe Neozelandesi attaccavano le nostre con una notevole quantità* di alcool in corpo.
[ciao2]
Comunque anche se tu avessi voluto corrergermi, non c'è nessun problema, anzi ,l'avermi corretto mi aiuterà* a ricordarmi più facilmente che "Ginger beer" fa riferimento ad una bevanda analcolica.[;)][ciao2] KlausCitazione:
Originariamente Scritto da Klaus
Chiaramente anche gli alleati non potevano usare solo i loro prodotti così capita di trovare nelle loro trincee e nelle loro discariche anche bottiglie italiane.Ecco alcune di queste bottiglie..
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[ciao2]
Luca
Citazione:
Originariamente Scritto da Peo
Mah!...... Apparte il fatto che la prima guerra mondiale ha tutto un altro aspetto di guerra rispetto alla seconda; io continuo ad immaginarmi un soldato ubriaco in combattimento, di paura ne avrai meno, ma la resa? è la medesima?[ff]
[ciao2]
Sulla linea gotica, leggendo alcuni libri(per esempio "Battaglie sull'appennino", che tratta della prima divisione inglese sulla linea gotica)..narra, che durante una notte, gli inglesi fecero prigioniero un tedesco ubriaco che girava spaesato nel bosco. Sono comunque episodi rari, e credo che sia più probabile che se si ubriacassero, lo facessero con del del vino(più facilmente reperibile dalle case dei contadini, che il liquore), dimostra il fatto che di bottiglie di liquore (sulla linea gotica) se ne trovino pochissime.[ciao2]
Luca
Credimi Luca che a bere troppo non si diventa offensivi, anzi spesso si ottiene l'effetto contrario, si diventa inoffensivi.
[ciao2]
un discorso è il soldato ubriaco, magari perchè in licenza ci ha a dato sotto con i liquori, un altro è un intero gruppo fatto ubriacare per poter attaccare, credo che questo durante la seconda guerra mondiale non fosse una cosa usata dai comandi.
di nuovo complimenti a tutti per le bottiglie
Appunto.[;)]Citazione:
Originariamente Scritto da lo squadrista
[ciao2]
Hai perfettamente ragione su questo, mi sono spiegato male io, comunque non intendevo dire che se un soldato assumesse alcool lo facesse per diventare più offensivo anzi ,come avete detto bene voi(Green e lo squadrista),le capacità di quel soldato sarebbero state annullate sotto l'effetto dell'alcool. Il mio esempio era solo per dire che poteva capitare che un soldato,soprattutto tedesco sulla linea gotica, dopo aver passato mesi rintanato in una buca sotto l'artiglieria alleata, potesse sfogarsi con il vino e ubriacarsi di conseguenza(sono comunque episodi rari).Citazione:
Originariamente Scritto da Green
[ciao2]
Luca
A me risulta che "additivi" vari alle truppe prima di assalti sono sempre stati dati, dai tempi deli Ittiti ad oggi... chimica compresa...
Fa bene al morale e coalizza. Nessuno dice che ci si debba ubriacare sino a barcollare...
Di certo, un cosa va considerata: i conflitti a cavallo tra 1800 e 1900 si collocano storicamente nell'età* del positivismo scientifico, periodo in cui superalcolici "truccati" e non, assenzio, laudano, cocaina etc etc erano molto di moda e non se ne conoscevano gli effetti collaterali... quindi la differenza tra la prima e la seconda guerra mondiale, di certo c'è...
D'altra parte non credo siano leggende metropolitane quelle che raccontano di seconda guerra mondiale e conflitti successivi "conditi" con alcool, anfetamine etc.
Sven Hassel, seppure operi molto di fantasia, ne parla spesso...
Magari la cosa ha interessato molto meno l'esercito italiano, ma credo che ciò fosse dovuto alla cronica mancanza di materie prime... Se mandi gli alpini in Russia con le scarpe di cartone pressato, puoi mica dargli il grappin!
Come dice Klaus, anch'io non intendevo dire che i soldati a cui veniva somministrato dell'alcool prima dell'attacco poi fossero ubriachi fradici.
Questa perdita delle inibizioni probabilmente funzionava bene durante i grandi assalti di massa tra le trincee.
Vorrei citare quanto avevo detto precedentemente a riguardo del libro di Lussu:
Edizioni Einaudi pag. 52.
"Il vento soffiava contro di noi. Dalla parte austriaca, ci veniva un odore di cognac, carico, condensato, come se si sprigionasse da cantine umide, rimaste chiuse per anni. Durante il canto ed il grido dell'hurrà*! sembrava che le cantine si spalancassero le porte e c'innondassero di cognac. Quel cognac mi arrivava ad ondate alle narici, mi si infiltrava nei polmoni e vi restava con un odore misto di catrame, benziana, resina e vino acido." ....e poi... "L'odore del cognac mi aveva stordito."...e..."Il vento continuava a soffiare e a buttarci contro ondate di cognac."
Certo in quei frangenti nei quali l'adrenalina scorreva a fiumi e i sensi erano tutti tesi, si può capire queste sensazioni olfattive espresse da Lussu. Ma questa testimonianza raccontata da parte di chi qui momenti li ha vissuti sulla propria pelle, ci fa capire che in quegli attacchi, almeno da parte austriaca, non si lesinasse di certo l'uso dei superalcolici.
[;)][;)]
Volevo partecipare, nel mio piccolo, anch'io...
Vi ho già* parlato, altre volte, del mio fido "spacciatore" di oggetti di scavo, che opera nel nord della Germania...
Tra le altre cose ha trovato queste due bottigline, in un vecchio idroscalo:
Calamaio, proveniente da baraccamenti LW: tappino in bakelite. Nessuna scritta e nessun marchio, ma incavo per poggiare la penna...
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Bottiglina da farmacia, credo, ben fatta. Marchiata sul fondo con 10 e marchio illegibile.
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Il calamaio mi piace molto, c'è scritto qualcosa sul fondo?La bottiglia da farmacia è veramente molto bella, i miei complimenti![ciao2] Klaus
Luca
No, non c'è scritto niente di niente, ed è un peccato, vero? anche se proviene da un'area militare, forse è addirittura di produzione civile, non me ne stupirei...
Chiaramente se fosse stato scritto sul fondo sarebbe stato più carino, ma è lo stesso un bel pezzo. [ciao2]
Luca
ue[00016009 a tutti!Recupero questo "vecchio post" per aggiungere nuove bottiglie, in modo da arricchire maggiormente questo post, che credo possa essere un buon punto di riferimento per molti collezionisti di questo campo.
Il "bottiglione" americano conteneva carbone attivo.
http://ok.corriere.it/dizionario/enc1247.shtml
http://it.wikipedia.org/wiki/Carbone_attivo
In breve serve sia per purificare l'acqua dagli inquinanti, sia per uso medico in caso di problemi intestinali.
Il Permanganato di Potassio è uno dei disinfettanti più utili ed impiegati da molti dermatologi.
Funziona come ossidante e quindi è particolarmente attivo sui batteri ma è anche un astringente e quindi svolge azione antinfiammatoria e antipruriginosa.E` questa una dote unica che altri disinfettanti non hanno, ad esempio l`Acqua Ossigenata è un ossidante come il Permanganato di Potassio ma è irritante soprattutto per le ferite, il Cloro e derivati sono ottimi disinfettanti ma anch`essi sono molto irritanti.
I disinfettanti si usano di solito su ferite , ulcere, decubiti, o in dermatiti in tutti questi casi il Permanganato di Potassio con la sua azione antisettica e astringente / antinfiammatoria è insostituibile.Il suo utilizzo dermatologico è quindi sia sulle ferite / ulcere sia sulle dermatiti. Sulle ferite/ulcere si utilizza come impacco da lasciare in sede, secondo le indicazioni del dermatologo, anche tutto il giorno.
da http://www.dermaclub.it/EducationalPrin ... D=31&lang=
La niacinamide.... in parole povere è la vitamina B3.
http://www.dica33.it/servizi/vitamine/v ... ntents.htm
Grazie mille serlilian!