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Ciao, come affermato da Luciano trattasi di dischetti antiappannanti in dotazione alle maschere antigas tedesche militari della seconda guerra mondiale ma in uso anche al personale della Luftschutz. Alcune confezioni sembrano prodotte da Draeger, servirebbero foto un po' ingrandite per risalire con più precisione ai fabbricanti..
amici oggi mi è arrivato il portamaschera numero 42 come vi sembra?
Ciao, non mi sembra "camo".
Credibile il simbolo della croce rossa sul coperchio, mentre non capisco il tondo solo bianco senza alcuna piccola traccia di rosso.
Spero che qualche esperto possa darti qualche informazione in più.
diciamo che ci sono due verdi,per le informazioni in più dubito, visto l' attuale anemia di questo forum [11
Guardando il fondo sembra strana la rugosità* della vernice, quasi come se fosse stata passata sopra ad un inizio di ruggine... [1334
Ciao,
propendo per un ricondizionamento del tubo (pratica di normale amministrazione) con una vernice più scura data sopra a quella d'origine la quale esce nei punti di maggior strofinamento. Secondo me non avrebbe senso dare un verde sopra un'altro per creare un vero mimetismo...
Alessandro
si penso anche io,appena lo pulirò si capirà meglio, appena mi rientra la eosD aggiungo dei closeupCitazione:
Originariamente Scritto da Alessandro
Bello e anche tanto, non mi pare mimetico, ma male di poco, quel simbolo della sanità* è una vera chicca e anche rara. [264
Buongiorno a tutti vi mostro questa maschera antigas (rinvenimento locale) che hanno regalato ad un mio amico. Ha qualche particolarità che la rende a mio avviso particolare:
Il porta maschera è uno normalissimo, ma gli agganci dove si passano le cinghie di trasporto in tela sono in alluminio e rivettati, non saldati come al solito.
La maschera è dotata di un filtro di tipo alto, cosa che mi è capitata di rado
La vera particolarità sono i Klarscheiben, con le scritte secondo me in lingua ungherese.
Sul coperchietto del vano che contiene i Klarscheiben c'è un piccolo WaA abbastanza visibile, e ci sarebbe anche l'etichetta col nome del proprietario, che però non si vede più. Che ne dite?
Credo che il tuo portamaschera abbia subìto una revisione come era del resto molto comune con questi oggetti, in modo particolare con le maschere che dovevano essere sempre in piena funzionalità per ovvi motivi. E' quindi probabile che l'anello di sospensione sia stato sostituito ad un certo punto della guerra. Si nota infatti la riverniciatrura nel punto interno in cui è stato fissato. La cosa che non mi torna invece, è il materiale dell'anello stesso, l'alluminio appunto, che oltre ad essere considerato materiale strategico in quel periodo, non ha neppure la rigidità ed affidabilità per soddisfare le esigenze per cui è stato progettato. Per cui ti domando, sei veramente sicuro che sia di alluminio?