devo avere sbagliato stanza, nessuno mu risponde[:(][:(]
"'Gnamo" proprio nessuno!!!
Visualizzazione Stampabile
devo avere sbagliato stanza, nessuno mu risponde[:(][:(]
"'Gnamo" proprio nessuno!!!
Ciao Squadrista, molto bello il tuo piastrino, il numero 32 sta ad indicare il numero del distretto appunto Trapani, strano che non vi sia indicata la sua appartenenza alla MVSN io ne ho uno del 36° Battaglione Camicie Nere Cristoforo Colombo di Genova quello in basso nella foto. Il tuo sembrerebbe un piastrino generico del Regio Esercito.
Molto bella ed interessante la tua ricerca
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data..._motorista.JPG
51,7 KB
Spero di esserti stato utile
Giovanni[:D]
ciao Gielgenova,
generico per il REI e quindi generico anche per la MVSN?
comunque i complimenti le girerò al proprietario, grazie lo stesso
ciao giulio
Pertanto per informazioni sul passato militare dei nostri parenti ci si puo' rivolegere ai carabinieri? Ma gratuitamente?
grazie
T
Questo mio amico si era rivolto ai carabinieri, nel tentativo di trovare quel soldato ancora in vita per poi ridargli il piastrino, tutte le altre informazioni sono state fornite dai vigili urbani dopo la richiesta del ritrovatore
Scherzi vero?? :shock:Citazione:
Originariamente Scritto da Endopat
Riprendo questo topic sperando di portare qualche integrazione interessante.
Uno dei peggiori incubi di un soldato al fronte,è semopre stato quello di non essere riconosciuto dopo la sua morte e di essere inumato come milite ignoto.
Intorno alla metà* del XIX° secolo,gli eserciti cominciarono a dotare i propri militari di un accessorio tanto semplice quanto importante:il pastrino di riconoscimento,che doveva riportare i dati utile all'identificazione del militare che lo indossava.
Spesso i militari italiani non indossavano questo accessorio proprio per scaramanzia nei confronti del suo utilizzo e questo spiega,in parte,l'alto numero di militi ignoti della Grande Guerra.
Il primo modello di piastrino italiano,fu adottato con circolare n°207 del G.M.U. 1892 e consisteva in una piastrina di zinco a forma rettangolare(53 x 36 mm) con gli angoli arrotondati e provvisti di fori per essere cucita all'interno del bavero della giacca.
Sulla piastrina dovevano essere scritti,nell'ordine, cognome e nome,distretto di appartenenza,numero di matricola,categoria e classe del militare.
I limiti di questo documento stavano nello scolorimento dell'inchiostro zincografico e nel fatto di essere cucito su un indumento che poteva essere danneggiato o smarrito.
Due esempi di pistrini dell'epoca della prima guerra mondiale con i dati riportati come da regolamento.
Ottime integrazioni,128Legio,davvero ottime.Hai fatto una carrellata su tutti i tipi di piastrine dal R.E.I. all'E.I. dei giorni nostri.Quella delle lastrine di zinco cucite all'interno dei baveri non la sapevo.Adesso ne so una di più.Grazie. [264
Ciao, aggiungiamo una piastrina particolare, quella dei marinai italiani. La catenina è la stessa della mod 32 dell'esercito e le medagliette sono due, con identiche scritte.
Aggiungo la foto di un giovane sottotenente, che indossa il braccialetto modello "Patria".
[attachment=0:2qevr0tn]sten con bracciale.JPG[/attachment:2qevr0tn]