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Re: [VERONA] Forte Tomba
Condivido totalmente l'affermazione di Bozzetto (come potrei non farlo!). Tuttavia la situazione a Verona ed in generale non è buona.
Sabato prossimo, nell'ambito di un importante convegno (di cui ho già parlato), farò un intervento proprio sullo stato dei forti o meglio di quello che ne rimane.
Il bilancio consuntivo non è buono: a Verona, la percentuale di opere valorizzate o tantomeno protette non è molto più alta rispetto ad altre provincie.
La miglior soluzione resta quella della concessione alle associazioni!!
Non c'è storia, abbiamo degli esempi bellisimi: Gisela, Azzano, Lugagnano, etc.
Ciao a tutti
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Re: [VERONA] Forte Tomba
Sono d'accordo, Fortificazioni, la situazione a Verona non è troppo buona, forse si potrebbe dire che è contraddittoria, da un lato, finita orami da tempo la fase della distruzione inconsulta, c'è una certa sensibilità culturale per le opere fortificate e si cerca di scavare per rimetterle in luce e di tutelare seppure in modo confuso quello che è rimasto, da un lato le politiche sono appunto contraddittorie, quando si vogliono installare centri commerciali piccoli o grandi che siano sull'area del Tomba o negli immediati paraggi magari inglobando i resti come in una bella vetrina.
La soluzione è la concessione a enti e associazioni, nessun dubbio.
Sul restauro futuro ipotetico del Tomba: quelle di Bozzetto sono le parole di un innamorato delle fortificazioni, e quindi saranno un po' fuori dalla realtà. Qualcuno potrebbe dire: è già problematico conservare bene i forti arrivati fino a noi pressochè integri, figuriamoci restaurare un rudere fatiscente, di questi tempi, e a che pro? Verissimo purtroppo.
Ma io la penso come Bozzetto. Sarà follia, ma forse in futuro il forte potrebbe essere riportato se non alle condizioni originarie, almeno a un restauro filologico del ridotto centrale. Del resto l'architetto è autore del recupero del Telegrafo di Pastrengo che era in simili condizioni disastrose e di cui parlavamo qui:
viewtopic.php?f=181&t=23081&start=0&hilit=telegraf o
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Allegati: 7
Citazione:
Originariamente Scritto da
fortificazioni
La situazione attuale (25 ottobre 2012) è quella che state per vedere
Gli scavi sono al momento apparentemente bloccati. La zona interessata dalle parti affiorate del forte è stata transennata!!
Dopo quasi due anni, un piccolo aggiornamento sulle vicende del forte Stadion-Tomba: dopo gli annunci che leggevamo sul giornale locale relativi ai lavori che avrebbero rivoluzionato l'area, indovinate un po' che succede?
Proprio nulla... Tutto assolutamente fermo immobile, erbacce altissime nell'area dove erano state scavate e disseppellite le parti del forte così ben documentate da Fortificazioni. Nel più puro stile italiano, quale che sia il motivo, fallimento dell'impresa, dirottamento dei fondi stanziati su altri progetti, ecc.?
Meglio così, tutto sommato? Probabile, anche se tra gli annunci si parlava di valorizzazione dei ruderi del ridotto...
Invece si comincia a parlare di possibile cessione della parte ancora militare (campo sportivo NATO), dove sorge l'altra metà del ridotto e tutti gli annessi, al comune. Si comincia, appunto, per cui forse tra 30 anni si realizzerà qualcosa.
Aggiungo qualche foto scattata lo scorso inverno.
Allegato 182267
Allegato 182268
Allegato 182269
Allegato 182270
Allegato 182271
Allegato 182272
Allegato 182273
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Altro aggiornamento: per quanto riguarda i lavori ovviamente tutto fermo, erbacce altissime hanno ormai invaso la zona.
Mi è stato segnalato un documento che accenna a una contesa legale in pieno svolgimento tra chi vorrebbe realizzare le nuove opere nella parte non più militare, il Comune di Verona e la Sovrintendenza, con il contorno delle opposizioni politiche che ne approfittano per attaccare la parte avversaria...
Omettendo volutamente e rigorosamente le beghe politiche che sta prendendo l'affare, qui c'è una parte del documento:
FORTE TOMBA: I VINCOLI SONO DEL 1967 E DEL 2003
Dalla lettura della relazione tecnico-scientifica redatta della Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici su Forte Tomba, risulta chiaramente che il vincolo di interesse culturale, in origine gravante sull'intera area, data non da oggi ma dal 1967 (quindi da ben 47 anni). Nell'ottobre 2003, anno in cui il Demanio dismise una parte dei terreni e la parte Ovest venne alienata ai privati, tale vincolo non venne inasprito ma, al contrario, ridotto alla sola fascia di rispetto di 75 metri dal ciglio della Statale 12. In cambio la Soprintendenza ottenne l'impegno dei privati ad effettuare alcuni sondaggi sotto le mura alla ricerca di resti che poi vennero effettivamente individuati, e a provvedere al recupero a fini pubblici del manufatto storico per la parte di propria competenza. Nel 2013 furono i proprietari di turno a cambiare idea, avanzando richiesta per un cambio di destinazione d'uso: da residenziale e industriale a commerciale. Da quanto risulta agli atti, in questo frangente la Soprintendenza si è limitata a chiedere il rispetto dei patti precedenti, a partire dalla fascia di rispetto di 75 metri concordata, concedendo soltanto la realizzazione del parcheggio.
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Ci sarà un lieto fine per questo forte?
Mah...