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Originariamente Scritto da walter nowotny
ringrazio dudu x il video e il bellissimo link sull intervento in italia dei cosacchi
x sdebitarmi posto delle foto
L'ufficiale superiore ritratto nelle prime due foto è il generale Von Pannwitz, comandante del Corpo d'Armata Cosacco e di cui parlavo prima, il quale dopo la resa agli inglesi a Linz e pare su sua richiesta, non volendo egli abbandonare i suoi sottoposti che gli avevano anche conferito la "cittadinanza onoraria cosacca", fu consegnato ai sovietici che lo impiccarono come traditore insieme ai generali cosacchi catturati, alcuni dei quali erano stati comandanti delle forze "bianche" durante la rivoluzione russa e, riparati all'estero dopo la fine della guerra civile, avevano poi assunto il comando dei reggimenti cosacchi che militavano con la Wehrmacht.
Alcuni anni or sono, dopo la caduta del muro di Berlino, Von Pannwitz è stato ufficialmente riabilitato dalle Autorità* russe, che non hanno invece accolto le istanze di riabilitazione degli altri generali che furono impiccati con lui.
Ciò in quanto si è riconosciuto che egli come ufficiale tedesco aveva il diritto di combattere contro i sovietici, mentre gli altri generali - essendo di origine russa, se non cittadini sovietici - sono tuttora considerati "traditori".
Paolo
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interessante pielle..
non ne sapevo molto..grazie dell'integrazione
ciao
digjo
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....bella pagina di storia, sono proprio contento, ci giravo intorno da molto, senza mai appurare nulla di concreto, grazie per i Link passati, e peccato per i limiti del forum che impongono di non trascendere politicamente penalizzzando ovviamente la Storia. Ciao Sal
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Citazione:
Originariamente Scritto da savoia1948
....bella pagina di storia, sono proprio contento, ci giravo intorno da molto, senza mai appurare nulla di concreto, grazie per i Link passati, e peccato per i limiti del forum che impongono di non trascendere politicamente penalizzzando ovviamente la Storia. Ciao Sal
A nostro avviso non è un limite del Forum quello di "non trascendere politicamente".
Anzi riteniamo che Non si penalizza la storia proprio perchè non si trascende in politica.
La storia è storia, ed è il suo studio completo e non di parte, che fa si che si possa definire tale.
WW
Amministratore
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Ciao, mi conosco abbastanza da sapere che non riesco mai a stare zitto e faccio mio il detto "se un uomo non ha il coraggio di difendere le sue idee o non vale niente lui o non valgono niente le sue idee".
Dunque, posso essere d'accordo con voi nel dire che le discussioni non devono trascendere in politica, però dobbiamo trovare un punto di contatto per definire cosa è politica e cosa è storia.
Nel caso dei cosacchi mi sembra che voler ignorare completamente ciò che è accaduto ad un intero popolo sia più politica che storia. Semmai la storia dovrebbe riconoscere che il fatto è avvenuto e la politica cercarne eventuali spiegazioni lasciando comunque da parte le giustificazioni, ammesso che ne siano possibili. Cosa ne pensate?
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Mi ricordo ciò che mi disse il mio professore di storia:
"Storia e Politica formano un rapporto inscindibile, senza l'una non può esistere l'altra".
L'importante, secondo me, è di pensare e parlare sempre nel pieno rispetto di chi può avere idee e opinioni diverse dalle nostre.
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L'importante, secondo me, è di pensare e parlare sempre nel pieno rispetto di chi può avere idee e opinioni diverse dalle nostre.
Dici bene,ma esempi anche recenti hanno dimostrato che è praticamente impossibile e per questo,su questo forum,non è consentito parlarne.
Quindi,se ci saranno discorsi a carattere politico,dovrò intervenire come da regolamento.
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Qualche anno fa ho visto alla TV un documentario realizzato in Friuli e Austria intitolato "Kosakenland in Italien", la terra promessa dove i cosacchi avrebbero dovuto ricostituire la loro patria.
Un documentario molto crudo. Mostra le zone della Carnia che i tedeschi avevano assegnato ai cosacchi e poi la loro fuga con le famiglie, a piedi, d'inverno, attraverso i monti che dividono il Friuli dall'Austria. Arrivati a Lienz, i superstiti speravano di essere in salvo, ma gli alleati, con false promesse, li convinsero a consegnare le armi. Impressionante la scena dei cosacchi che sfilano e depongono le armi in cataste enormi.
Quando capirono quello che stava per succedere, molti cosacchi montarono a cavallo e si lanciarono nel fiume gelato. Gli altri furono caricati su un treno e spediti in Russia.
Alcuni superstiti sono riusciti a nascondersi e sono rimasti in Austria. Ho visto le foto di una commemorazione dei Caduti di qualche anno fa, con l'atamano in alta uniforme.
http://www.stradanove.net/news/testi/ci ... 01030.html
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