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Blaster...guarda che l'inesperto si becca le fregature tanto dal collezionista che dal commerciante,almeno cosi non dilapida capitali...e non mi tirare fuori l'etica del commercio perchè conosci meglio di me i nostri....
La differenza è che da collezionista a collezionista,ci si scambia " due gatti per un cane" mentre il commerciante ti deprezza del 50 per cento il valore supposto dell'oggetto con la scusa che deve rivenderlo con il suo profitto.
Eliminiamo il profitto così eliminiamo il problema e guadagniamo in etica,riportando il collezionismo a rapporto paritetico tra soggetti.
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Guardate,io dico una cosa.Ho saldato tutti i debiti che avevo(finalmente),ora acquisto solo quello che posso.Venditore o privato che sia,se ho il grano compro,altrimenti no.
Io ho degli obiettivi ben precisi,e li sto raggiungendo e mi direziono solo in quel senso.
Alcuni pezzi che mi servono costano una valanga di palanche e,al momento,sono inarrivabili.Ma ho trovato la soluzione,metto via un tot al mese(piccola somma,sia chiaro)e quando raggiungo il tot desiderato,spendo.
Per me,è l'unica soluzione.
Certo ho fatto e continuo a fare anche degli scambi,ho pure venduto rimettendoci qualcosa,ma principalmente d'ora in poi risaprmierò e,quando potrò,comprerò i pezzi da 90a.
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Citazione:
Originariamente Scritto da mirco
Blaster...guarda che l'inesperto si becca le fregature tanto dal collezionista che dal commerciante,almeno cosi non dilapida capitali...e non mi tirare fuori l'etica del commercio perchè conosci meglio di me i nostri....
La differenza è che da collezionista a collezionista,ci si scambia " due gatti per un cane" mentre il commerciante ti deprezza del 50 per cento il valore supposto dell'oggetto con la scusa che deve rivenderlo con il suo profitto.
Eliminiamo il profitto così eliminiamo il problema e guadagniamo in etica,riportando il collezionismo a rapporto paritetico tra soggetti.
Vero, verissimo, ma... il profitto è cosa giusta ed equa per chi, per trovare un pezzo, ha faticato sette camicie...
La cosa ci riguarda in prima persona: mettere insieme le nostre raccolte è costata fatica, costi, impegno, studi... chi li ripaga?
Vorresti dire che le mia collezione ha valore pari alla mera somma di quanto ci ho speso in venti anni, senza neppure rivalutazione ed interessi?
E poi... come la mettiamo con il fatto che certi pezzi, salgono di prezzo perchè è chi li vuole che "vuole" spendere di più per averli?
Io, è logico, se trovo l'ultimo pezzo della mia collezione, quello che mi serve per chiudere una collezione, sono disposto a spendere molto di più che se stessi acquistando il mio primo pezzo, no?
E se quel pezzo è ambito (altrimenti non lo avrei lasciato per ultimo) e raro... è ovvio che, intorno a me, troverò una miriade di persone nelle mie condizioni di... appetito.
Certi pezzi appaiono una volta ogni cinque o sei anni in tutto il mondo...
Cosa fa la differenza tra chi se li accaparra e chi rimane a bocca asciutta? Il soldo, l'esperienza, la rapidità*, la capacità*, la cultura... la moglie che ci uccide... non trovo molto spazio per l'onestà* e la generosità* della parte venditrice...
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Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Non sono d'accordo.Con questo metodo se fossi un disonesto(ed i disonesti sono anche tra i collezionisti)troverei il collezionista inesperto scambiando magari una porcheria con un pezzo che vale venti volte tanto.Risultato?Il collezionista inesperto andrà* tutto tronfio da qualche amico più esperto,mostrando il meraviglioso scambio.Appreso che è stato raggirato abbandonerà* il collezionismo.Bello,vero?
Non sono totalmente d'accordo con te sul valore monetario ed il valore di scambio.
Mi spiego, se io e te ci scambiamo qualcosa il valore al di la della rarità* del pezzo e del valore è dato dal fatto che a me questo oggetto manca e lo voglio. Starà* alle due parti poi accordarsi sullo scambio cercando di andare possibilmente in pari con onestà*.
Se io avessi una divisa completa da parà* americano di quelle che ti fanno perdere le bave per tè avrebbe un valore per me che non le colleziono un altro e la potrei scambiare con qualcosa di tuo anche di valore inferiore perchè se parto con l'idea dello scambio non devo pensare nel limite del ragionevole ai soldi. Naturalmente come giustamente fai notare tu esistono dei personaggi veramente infami ma se venissero trattati per quello che sono cambierebbero atteggiamento. Lo aspetti alla fiera successiva e quando c'è un poco gi gente attorno al banco lo sputtani pesantemente. Sicuramente le persone attorno cambieranno stand ed il gioco del furbetto diventerà* troppo costoso per essere sostenibile.
Ciao
Andrea
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Citazione:
Originariamente Scritto da MULON
Guardate,io dico una cosa.Ho saldato tutti i debiti che avevo(finalmente),ora acquisto solo quello che posso.Venditore o privato che sia,se ho il grano compro,altrimenti no.
Io ho degli obiettivi ben precisi,e li sto raggiungendo e mi direziono solo in quel senso.
Alcuni pezzi che mi servono costano una valanga di palanche e,al momento,sono inarrivabili.Ma ho trovato la soluzione,metto via un tot al mese(piccola somma,sia chiaro)e quando raggiungo il tot desiderato,spendo.
Per me,è l'unica soluzione.
Certo ho fatto e continuo a fare anche degli scambi,ho pure venduto rimettendoci qualcosa,ma principalmente d'ora in poi risaprmierò e,quando potrò,comprerò i pezzi da 90a.
Vorrei avere il tuo autocontrollo... L'unica volta che ci sono riuscito me ne sono pentito... mi sono costretto a rifiutare delle chicche, vendute a molto meno del loro valore, solo perchè "fuori obiettivo" e... una volta raggiunto l'obiettivo?
Non sono più ricapitate...
Pare facile? Come sempre non c'è UNA risposta...
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Il collezionsimo da sempre è un metodo per investire denaro, il caso più evidente è quello - ovviamente - del collezionismo d'arte. Non vedo perchè si debba parlare con tanto sussiego del lucro che uno eventualmente pensa di ricavare dalla vendita di pezzi in collezione. Faccio un esempio: il mio primo Dennison smock l'ho comprato in Inghilterra nel 1979, e l'ho pagato 25 sterline, all'epoca qualcosa come 50.000 Lire. All'epoca in Italia erano introvabili, pertanto nel computo del prezzo avrei dovuto far rientrare anche il costo del viaggio. Oggi, un Dennison Smock di quel tipo, perfetto, taglia grande, colori vivi, ecc. ecc. in Inghilterra va dalle 750 alle 1000 sterline: se dovessi rivenderlo, dovrei farlo a 20 Euro (25 sterline del 1979) o a - diciamo - 1.350-1.500 Euro? Ovviamente lo venderò alla sua valutazione attuale, eventualmente ribassando un po' il prezzo se volessi farne una vendita immediata...
PS: lo so che sono noioso, ma il termine militaria è - ovviamente - latino, come inpedimenta, imponderabilia, ecc. ecc. ed è un neutro plurale che in italiano viene assimilato al maschile (il neutro in italiano non esiste), quindi: I militaria, non LA militaria. Peraltro il genere maschile si addice di più a un hobby frequentato per il 99,9% da uomini....
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Citazione:
Originariamente Scritto da loupie1961
Il collezionsimo da sempre è un metodo per investire denaro, il caso più evidente è quello - ovviamente - del collezionismo d'arte. Non vedo perchè si debba parlare con tanto sussiego del lucro che uno eventualmente pensa di ricavare dalla vendita di pezzi in collezione. Faccio un esempio: il mio primo Dennison smock l'ho comprato in Inghilterra nel 1979, e l'ho pagato 25 sterline, all'epoca qualcosa come 50.000 Lire. All'epoca in Italia erano introvabili, pertanto nel computo del prezzo avrei dovuto far rientrare anche il costo del viaggio. Oggi, un Dennison Smock di quel tipo, perfetto, taglia grande, colori vivi, ecc. ecc. in Inghilterra va dalle 750 alle 1000 sterline: se dovessi rivenderlo, dovrei farlo a 20 Euro (25 sterline del 1979) o a - diciamo - 1.350-1.500 Euro? Ovviamente lo venderò alla sua valutazione attuale, eventualmente ribassando un po' il prezzo se volessi farne una vendita immediata...
PS: lo so che sono noioso, ma il termine militaria è - ovviamente - latino, come inpedimenta, imponderabilia, ecc. ecc. ed è un neutro plurale che in italiano viene assimilato al maschile (il neutro in italiano non esiste), quindi: I militaria, non LA militaria. Peraltro il genere maschile si addice di più a un hobby frequentato per il 99,9% da uomini....
Sottoscrivo e quoto tutto... a cominciare dal neutro latino.
E, per cortesia, non si pronuncia militarìa, ma milità*ria.
Comunque, a proposito di lessico... Il lessico aiuta sempre...
"Investimento" è acquistare qualcosa per contrastare l'inflazione e conservare il potere di acquisto del danaro impiegato.
Comprare qualcosa per trarne profitto ha, invece, un nome ben preciso in italiano: "lucrare" o... "speculare"... Cosa che, a proposito di cultura latina e italiana di stampo cristiano... non è mai stata considerata molto lecita...
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Citazione:
Originariamente Scritto da Klaus
Citazione:
Originariamente Scritto da MULON
Guardate,io dico una cosa.Ho saldato tutti i debiti che avevo(finalmente),ora acquisto solo quello che posso.Venditore o privato che sia,se ho il grano compro,altrimenti no.
Io ho degli obiettivi ben precisi,e li sto raggiungendo e mi direziono solo in quel senso.
Alcuni pezzi che mi servono costano una valanga di palanche e,al momento,sono inarrivabili.Ma ho trovato la soluzione,metto via un tot al mese(piccola somma,sia chiaro)e quando raggiungo il tot desiderato,spendo.
Per me,è l'unica soluzione.
Certo ho fatto e continuo a fare anche degli scambi,ho pure venduto rimettendoci qualcosa,ma principalmente d'ora in poi risaprmierò e,quando potrò,comprerò i pezzi da 90a.
Vorrei avere il tuo autocontrollo... L'unica volta che ci sono riuscito me ne sono pentito... mi sono costretto a rifiutare delle chicche, vendute a molto meno del loro valore, solo perchè "fuori obiettivo" e... una volta raggiunto l'obiettivo?
Non sono più ricapitate...
Pare facile? Come sempre non c'è UNA risposta...
Non è autocontrollo,è rispetto per la mia compagna,che non deve rimetterci per le mie "follie",che devono venire dopo il mio matrimonio e la mia vita reale.
Ultimamente ho esagerato,mi sono guardato allo specchio e mi sono vergognato.
Ho preso coscenza delle mie possibilità* economiche e,in funzione di esse,mi muoverò.
Mi sono posto un limite al mese,oltre a quello non si va,"gruzzolo" mensile compreso.
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Aggiungo anche che secondo me,cmq,non se ne verrà* mi fuori da queste discussioni,ognuno la vede,giustamente,come la vuole vedere.
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Citazione:
Originariamente Scritto da MULON
Citazione:
Originariamente Scritto da Klaus
Citazione:
Originariamente Scritto da MULON
Guardate,io dico una cosa.Ho saldato tutti i debiti che avevo(finalmente),ora acquisto solo quello che posso.Venditore o privato che sia,se ho il grano compro,altrimenti no.
Io ho degli obiettivi ben precisi,e li sto raggiungendo e mi direziono solo in quel senso.
Alcuni pezzi che mi servono costano una valanga di palanche e,al momento,sono inarrivabili.Ma ho trovato la soluzione,metto via un tot al mese(piccola somma,sia chiaro)e quando raggiungo il tot desiderato,spendo.
Per me,è l'unica soluzione.
Certo ho fatto e continuo a fare anche degli scambi,ho pure venduto rimettendoci qualcosa,ma principalmente d'ora in poi risaprmierò e,quando potrò,comprerò i pezzi da 90a.
Vorrei avere il tuo autocontrollo... L'unica volta che ci sono riuscito me ne sono pentito... mi sono costretto a rifiutare delle chicche, vendute a molto meno del loro valore, solo perchè "fuori obiettivo" e... una volta raggiunto l'obiettivo?
Non sono più ricapitate...
Pare facile? Come sempre non c'è UNA risposta...
Non è autocontrollo,è rispetto per la mia compagna,che non deve rimetterci per le mie "follie",che devono venire dopo il mio matrimonio e la mia vita reale.
Ultimamente ho esagerato,mi sono guardato allo specchio e mi sono vergognato.
Ho preso coscenza delle mie possibilità* economiche e,in funzione di esse,mi muoverò.
Mi sono posto un limite al mese,oltre a quello non si va,"gruzzolo" mensile compreso.
Hai ragione... quanto è vero! Sfondi una porta aperta! Vergogna è la parola giusta...