Quoto (aggiungendo....un po' sfacciatamente[ad]) che ha anche sottomano la sinossi (così si chiamava il testo) di "Dottrina Tattico Logistica"[fuga].
E' vero passione e informazione
ancora grazie
ciao
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Quoto (aggiungendo....un po' sfacciatamente[ad]) che ha anche sottomano la sinossi (così si chiamava il testo) di "Dottrina Tattico Logistica"[fuga].
E' vero passione e informazione
ancora grazie
ciao
Domanda per marcuzzo:
più volte, durante il mio servizio militare, ho visto personalmente le esercitazioni di minamento del Ponte Romano di Premariacco (Ud)... eravate magari voi della Spaccamela a effettuarlo?
Personalmente, non ho mai saputo chi ne aveva la competenza.
Grazie in anticipo per la risposta.
Mi dispiace di aver coinvolto delle persone che hanno partecipato attivamente al servizio!
Sicuramente ,però abbiamo vivacizzato il Forum.
Interessante il riferimento ai Rumeni,per mè una novità*!
Speriamo che non sia ora la volta buona![nero][nero]
[ciao2]
Non ti saprei dire con sicurezza.Citazione:
Originariamente Scritto da 120Fornovo
Nel senso che sicuramente era qualcuno del Genio, probabilmente del 1° Minatori ma, potrebbe anche essere stato qualcuno degli altri battaglioni o di qualche compagnia di brigata.
il ponte su che fiume è?
ciao
marcuzzo
Più che da sinossi o "librette" lo studio segnalato da Fornovo120 si basa sulla serie dottrinale 900 edita dallo Stato Maggiore Esercito alla fine degli anni 70 (potete notare che si parla di brigate, unità nate con la "ristrutturazione" dell'Esercito del 1975).
Le serie dottrinali altro non sono che le direttive emanate da S.M.E. per l'impiego delle grandi unità e venivano aggiornate via via che veniva modificato il quadro strategico e politico.
La prima serie dottrinale del dopoguerra (tralasciano le circolari della serie 3000) fu la "600" del 1958 nata negli anni della "rappresaglia massiccia" e quindi della guerra nucleare totale.
Successivamente ci furono la "700" del 1973 che focalizzava l'attenzione sulla difesa più avanzata possibile (sono proprio gli anni del massimo sviluppo della fortificazione permanente, specialmente nei settori del Carso, soglia di Gorizia e Val Natisone), poi la "800" del 1970 che diminuiva l'importanza della fortificazione permanente a favore di un maggior uso delle forze mobili (e quindi proprio in quegli anni si tentò una maggiore meccanizzazione della fanteria).
Con la già ricordata serie "9002 la fortificazione permanente manteneva importanza verso eventuali attacchi di sorpresa e per prendere tempo per la mobilitazione dell'Esercito (c'è da ricordare che la difesa avanzata ai confini avrebbe coinvolto anche le unità di sede stanziale, in tempo di pace, in Lombardia, Piemonte ed Emilia che quindi avrebbero avuto necessità di tempo per muoversi verso il confine).
In sostanza la lettura delle serie dottrinali pur difficile ed ostica consente di analizzare le situazioni che poi ritroviamo sul terreno (ad esempio ubicazione e consistenza delle fortificazioni, dislocazione di caserme e reparti, e quant'altro), insomma consente uno studio ancor più approfondito sulla problematica in questione.
Complimenti sinceri,senza parole davvero,bellissime fotografie e bel reportage.Complimenti ancora
Ciao
Ovviamente nel mio precedente messaggio si deve intenedere che la serie dottrinale 700 è del 1963 e non 1973 come riportato.
Il ponte è sul Natisone.Citazione:
Originariamente Scritto da marcuzzo
Se si tratta di livello Brigata, potrebbe essere stato competenza della B. Mec. Isonzo e, quindi, della sua Cp. Genio pionieri, che aveva sede a Tarcento (Ud). Un po' distante per "prontezza operativa". Mah!
Citazione:
Originariamente Scritto da 120Fornovo
con la giusta rapidità ...rispondo.....
sicuramente era qualche compagnia di brigata, i battaglioni di stanza alla Spaccamela avevano, al poligono del Cormor, un ponte in muratura (costruito in un campo) per svolgere le esercitazioni di demolizione
qua sotto qualche foto del poligono del Cormor (tra cui il manufatto per l'addestramento alla demolizione dei ponti) scattate in occasione del raduno degli ex del 5° Battaglione Genio Pionieri Bolsena
Incredibile. Un pezzo di ponte costruito per l'addestramento. D'altra parte il fornello di mina era in alto e la difficoltà* era nel fatto di salire, riempirlo d'esplosivo, intasarlo e scendere senza farsi male.
Grazie per le foto tracer