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Re: Divisa Baracca
Citazione:
Originariamente Scritto da Furiere Maggiore (Fante71)
... calma, calma...
già* dal 1744 lo stendardo di Piemonte Reale riporta l' allegro polledro bianco in campo rosso e il grido reggimentale: Venustus et audax cioè Bello e audace...
Scusate.. ricapitolando.. a parte il materiale trovato da Viper, che presenta un'interpretazione successiva ed opinabile, non sembra che ci siano ragionevoli dubbi sul fatto che il cavallo inalberato rappresentasse il reggimento in cui aveva servito a suo tempo il maggiore Baracca..
Ovvero sembra certo ed indubbio il legame tra Piemonte Reale Cavalleria e insegna dell'asso, rossa o nera che sia. O no?
Riguardo l'uso di adottare l'insegna del nemico alla quinta vittoria sinceramente non l'ho mai letto.. inoltre non tutti gli aviatori avevano un'insegna personale (Baracca e compagni erano una ristetta elite di ufficiali) nè sempre il velivolo nemico cadeva nelle linee amiche..
Un caro saluto
:P :P
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Re: Divisa Baracca
Citazione:
Originariamente Scritto da Furiere Maggiore (Fante71)
Viper:
Citazione:
..."Secondo il rituale bellico-cavalleresco del tempo, la quinta vittima consentiva al pilota da caccia di assumere la qualifica di asso, ed era usanza che, a ricordo dell'avvenimento, venisse adottata come insegna quella dell'ultimo nemico abbattuto.
Fu così che Baracca scelse il cavallino, emblema di uno sconosciuto nemico, probabilmente originario di Stoccarda"...
... calma, calma...
già* dal 1744 lo stendardo di
Piemonte Reale riporta l'
allegro polledro bianco in campo rosso e il grido reggimentale:
Venustus et audax cioè
Bello e audace...
Un caro saluto
Furiere Maggiore di Fanteria (non cavaliere [3 ) :P :P :P
E chi si agita... [17 ho allegato questo passaggio (citando la fonte) poichè neanch'io avevo mai sentito una cosa simile
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Re: Divisa Baracca
Comunque, bella bella, ma la divisa sul manichino a Vigna di Valle è falsa, è una copia fatta
fare dall'Aeronautica Militare per metterla vicino agli aerei.
Io la ho vista da vicino, il tessuto è simile a quello delle divise della finanza, il berretto
ha la visiera che sembra di plastica.
Le divise originali sono conservate, nelle cristalliere....
di Baracca non hanno niente, c'è solamente il motore dell'aereo con cui è morto,
però ci sono le marus e le divise di Balbo, e molti altri bellissimi completi.
Ciao, Luca
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Re: Divisa Baracca
Lucas:
Citazione:
... la divisa sul manichino a Vigna di Valle è falsa, è una copia fatta fare dall'Aeronautica Militare per metterla vicino agli aerei.
... giustamente falsa altrimenti non andrebbe mai esposta, in qualsiasi museo, in quel modo dove può essere toccata, sporcata ecc. ecc.
Ciao
F.M. :P :P :P
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Allegati: 14
Re: Divisa Baracca
Ho seguito con interesse l'evolversi del presente topic e le ipotesi avanzate per suffragare i diversi pareri circa il colore originale del cavallino utilizzato da Francesco Baracca. Anche io non ho mai sentito dell'usanza di attribuirsi delle insegne del 5 pilota abbattuto. Comunque possiedo in originale il numero speciale dedicato a Francesco Baracca del "il Secolo Illustrato"del 15 luglio 1918. In tale numero viene fatto un ampio reportage della tragica fine dell'eroe nazionale e in allegato sono contenute due tavole fuori testo di cui una a colori ove si evidenzia senza ombra di dubbio che il cavallino era nero su campo bianco. Comunque provo ad allegare alcune foto esplicative.
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Re: Divisa Baracca
... bello il disegno a colori... si nota anche il colletto: nero anziché rosso [137
Ciao
FM
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Re: Divisa Baracca
Certo che l'origine del cavallino di Baracca è tedesca!
Ma la Porsche non c'entra nulla, è sempre un'eredità* di Piemonte Reale.
Il cavallino presente nello stemma araldico del reggimento (è ripreso da Baracca quale sua insegna personale), così come quello presente nello stemma di Savoia Cavalleria, altro non è che un "cavallino di Westfalia" a ricordare la provenienza delle genti d'arme che diedero origine ai due reggimenti.
Sul colore, la ricerca pubblicata su Storia Militare è interessante ma alla fin fine penso (in sintonia con il Gen. Duma autore di una monumetale opera storica sul 4° Stormo) che il cavallino fosse nero tale essendo l'emblema adottato dal 4° Stormo poco dopo la sua costituzione nel 1931. Duma cita il cavallino rosso riprodotto nel quadro di Bartoli e nelle cartoline di Laredo di Mendoza ma ritiene improbabile che il neonato stormo abbia lasciato la tradizione per scegliere un nuovo colore.
Più probabile un errore dei due artisti anche tenendo conto che la 91^ Squadriglia di Baracca aveva come insegna il grifo nero su campo rosso, poi diventato nero su campo bianco ed infine rosso (qual'è ancora oggi nello stemma araldico dell'Aeronautica Militare).
La coesistenza nella stessa squadriglia dei due emblemi (grifo e cavallino) anche dopo la morte di Baracca può aver generato errate interpretazioni da persone digiune della materia e della vita del reparto.
In definitiva essendo i due esempi citati gli unici dove si parla di cavallino rosso mentre decenni di storia aeronautica parlano di cavallino nero (e del suo negativo per il 9° Gruppo del 4° Stormo), credo non ci siano dubbi sul vero colore.
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Re: Divisa Baracca
... certo l'allegro polledro di Westfalia che in Piemonte è voltato a sinistra e in Savoia a destra (guardando, naturalmente 8) )...
Grazie come sempre caro Jolly...
Furiere Maggiore di Fanteria :P :P :P
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Re: Divisa Baracca
Come ebbi modo di far notare all'amico Gueli, il pittore Bartoli era certamente un ottimo ritrattista, in grado di riprodurre fedelmente l'espressività* di Baracca, ma non era affatto preciso, l'aereo non è riprodotto con la mimetica visibile nella foto e i colori dei nastrini riportati nel dipinto sono di pura fantasia.
In varie pubblicazioni si fa cenno al colore rosso del cavallino, ma anche a cavallino grigio e addirittura a un leone quale insegna personale di Baracca, ma si tratta sempre di cose scritte dopo la morte dell'eroe.
In nessun articolo precedente o coevo si è mai trovata una indicazione di alcun colore.
Sta di fatto che tutte le insegne postume giunte fino a noi lo ritraggono nero.
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In effetti la divisa è molto bella. Francesco Baracca ha avuto meno fama di quello che meritasse, basta leggersi il libro pubblicato dall'Aeronautica Mlitare "Francesco Baracca - 1918-2008" per rendersi conto l'importanza di questo italiano.
Grazie