Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
Dimeticavo della Roma 92 ce ne sono due modelli, una da paracadutista con rinforzi vari ed una normale per tutti gli altri (quella nell'immagine sopra in questa discussione).
Ovviamente stesso disegno policromo.
La prima, avendola nell'armadio, prima o poi la fotografo ( .... lo so che è meglio prima!).
La Roma 87 era portata solo dai parà*, tanto è vero che in quel periodo i reparti della Brigata Friuli inquadrati nella F.I.R. (Forza Intervento Rapido) ricevettero in dotazione le "vecchie" policrome da parà* anni 60 inizio 70.
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
Citazione:
Originariamente Scritto da jolly46
Dimeticavo della Roma 92 ce ne sono due modelli, una da paracadutista con rinforzi vari ed una normale per tutti gli altri (quella nell'immagine sopra in questa discussione).
Ovviamente stesso disegno policromo.
La prima, avendola nell'armadio, prima o poi la fotografo ( .... lo so che è meglio prima!).
La Roma 87 era portata solo dai parà*, tanto è vero che in quel periodo i reparti della Brigata Friuli inquadrati nella F.I.R. (Forza Intervento Rapido) ricevettero in dotazione le "vecchie" policrome da parà* anni 60 inizio 70.
Giusto Jolly, oltre ai due modelli che hai detto della '92, quello da parà* e quello dell'esercito, so che ne esiste anche uno particolare "anti infrarosso", che ha un tessuto termicamente isolante.
La roma '87 la usarono, oltre agli altri, anche gli Incursori del 9° Col Moschin.
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
Altro utilizzatore della Roma 87 (praticamente sconosciuto) fu il personale del Centro di Sopravvivenza ed Aerosoccorso dell'Aeronautica Militare, cosa certa e provata avendo fatto il "richiamo" da Tenente sulla loro base. :roll:
Base che oggi ospita il 17° Stormo Incursori dell'Aeronautica.
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
nessuno a risposto a Lord Acton su queste domande:
1) ................................ ?
2) ....................................?
3) tutte le "verdone" avevano nelle tasche di sotto un "fermo" di tela ? per cosa serviva ?
4) ..............................?
5) che cosa sono le "verdone" con gomiti e ginocchia leggermente imbottiti ?
ci provo io che l'ho indossata 350gg (sempre la stessal'altra! me la portai casa nuova!!):
3) secondo quanto dettoci all'epoca servono per evitare che SRCM "vaghino" per le tasche durante il combattimento
5) fino al 2°sc./I°cont./79 la divisa da combattimento aveva toppe in gommapiuma rettangolari con bordi tondi cucite con 2 diagonali a croce, circa il nome era posto a stampini sulla tuta stessa in origine (chi lo voleva)o su una fettuccia in seguito;
in seguito venne introdotta la striscia in velcro per il nome e le toppe furono ridotte di dimensioni e con cuciture verticali multiple a 2-3 cm
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
Grazie 157°! Utili informazioni! [264
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
Citazione:
Originariamente Scritto da silent brother
Purtroppo su questo argomento non esiste documentazione, almeno che io sappia.... [137
Ciao
alcune info io le ho trovate sul librone di Ales & Viotti...
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
Citazione:
Originariamente Scritto da buzz
Citazione:
Originariamente Scritto da silent brother
Purtroppo su questo argomento non esiste documentazione, almeno che io sappia.... [137
Ciao
alcune info io le ho trovate sul librone di Ales & Viotti...
Se non sbaglio, è quello con le tavole disegnate a colori, giusto Buzz?
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
beh, non ci sono solo disegni, ci sono 2 tomi pieni di foto, con regolamenti e quant'altro e 1 tomo molto voluminoso con disegni e foto di quasi tutto l'equipaggiamento dell'EI dal 46 al 70.
il libro si chiama:"uniformi, organizzazione e distintivi dell'esercito italiano dal 1946 al 1970"
dovrebbe esserci anche la sua recensione nella stanza pubblicazioni
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
Non è quello che avevo io... Comunque buono a sapersi!
Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra
Il libro di Ales e Viotti (tre ponderosi tomi) è uscito da poco, edito dall'Ufficio Storico dell'Esercito e reperibile da Tuttostoria.
Ottimo testo, peccato che vada fino al 1970, non immune da errori ma la materia è oltremodo vasta ed articolata.
L'altro libro quello con le tavole a colori è certamente "Atlante delle uniformi militari italiane dal 1934 ad oggi" di Elio e Vittorio Del Giudice, edizione Albertelli del 1984.
Derivato ed aggiornato da "Uniformi militari italiane dal 1861 ai giorni nostri" in due volumi, degli stessi autori, edito da Bramante nel 1968.