Caro Artu44, comunque, le potenzialità* delle due cartucce non sono grandemente diverse
Giuliano
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Caro Artu44, comunque, le potenzialità* delle due cartucce non sono grandemente diverse
Giuliano
Si sta parlando molto della Colt 1911 che ha compiuto 100 anni.
Anche se con ovviamente un minore successo commerciale anche la nostra Glicenti i 100 anni li ha compiuti ed anzi li ha superati
Per l'occasione posto alcune immagini della vecchietta
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Primo piano dello stemma sulle guancette, incredibilmente integre data la loro fragilità*
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La sicura e la tacca di mira
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il nottolino per lo smontaggio della cartella laterale
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La sicura "automatica" all'impugnatura, molto poco apprezzata, tanto da essere smontata in molti esemplari.
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Marchi: Come mi ha fatto notare axel 1899 srebbero (lo ignoravo)le iniziali " TM " sulle '910 corrisponderebbero, secondo l'ultima bibliografia, al capotecnico cav. Mario Turani della commissione di collaudo all'uopo istituita presso la Regia Fabbrica d'Armi di Brescia
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Come al solito un altro pezzo da 90. [264
Colpa della nostra esterofilia che ci porta a dimenticare le nostre ed a privilegiare le altre?
Il discorso poi delle sicure automatiche è un male comune alle due contendenti, anche sulle Colt non è il massimo e molti le bloccano per migliorare lo scatto.
le "vecchiette" hanno una linea che fa ancora impazzire tanti ...giovani!
a parte gli scherzi , i complimenti sono d'obbligo! [264
Per come era progettata gli inconvenienti fondamentali erano due.Citazione:
Originariamente Scritto da Andrea58
Si bloccava per indebolimento della molla e si escludeVa(poco male)
Si infilava dello sporco e si bloccava in "apertura" impedendo il movimento del grilletto ed allora erano dolori [142
Di qui la frequente eliminazione
.... stupende! e a livello di finitura e lavorazioni nulla da invidiare a una Luger o a una Mauser contemporanea... invece (e forse il loro principale difetto) come materiali e impostazione meccanica un po meno affidabili.... i casini con le Glisenti sono incominciati sopratutto con l'avvento dei mitra, perchè il 9 Para, sopratutto nelle cariche nervose della Villar Perosa gli fa "male".... belle veramente belle!
BELLISSIMA !!!!!!! Un pezzo veramente da leccarci i gomiti ( HI !!! ) .
Io ( dico io ) la preferisco alla Colt 1911 , ha più fascino.
Altro che colt e colt, questa è la vera tecnologia italiana! Complimenti per i pezzi davvero notevoli! [151
Finalmente qualcuno che la apprezza. Ho difeso la Modello 1910 a "spada tratta" su questo stesso forum come "giualf" in un'altra discussione su questa bella pistola. E' un'arma che, se adoperata con le sue cartucce, funziona perfettamente. E' precisa e piacevole da usare. Il caricatore era un capolavoro di funzionalità* ed efficienza ... poi copiato per altre pistole
Oscar, non capisco dove si infilava lo sporco.
Cordialissimi saluti
Giuliano
E' un esempio di bellissima lavorazione meccanica dell'epoca. Tralasciando i problemi di robustezza (dovuti all'intercambiabilità* col 9 Luger e 9M38) è veramente un'oggetto affascinante!
A mio parere uno degli ultimi esempi di lavorazioni "ottocentesche" all'alba dell'avvento della pragmatica produzione industriale in grandi numeri (vedi 911).
Nello spazio fra la barra di sicura e guancette: ne ho trovata una io in queste condizioniCitazione:
Originariamente Scritto da giualfi
Tolto lo sporco ed il grasso rappreso ha ripreso a funzionare, magari è un caso unico ma mi è rimasto impresso
Un caro saluto
Oscar
Caro Oscar, probabilmente era roba vecchia.
Ti dico francamente che la Modello 1910 mi piace. E' un oggetto ben fatto e con orgoglio. Quelle che le succedettero erano solo "strumenti atti ad offendere" progettati senza alcuna fantasia e genialità*, per altro anche copiati !
Veramente cordiali saluti
Giuliano
complimenti ad entrambi bei pezzi, Oscar ho la netta sensazione che il Tuo armadio blindato abbia moooooolto da raccontare.......
Quoto!Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Credo sia un problema dato dai grassi in uso all'epoca che col tempo "saponificavano" indurendosi.Citazione:
Originariamente Scritto da Oscar
Può darsi che sia un "problema" legato alla conservazione a lungo termine, il minimo per chi doveva usarla era accertarsi che funzionasse, percui escluderei che fosse inceppata all'epoca del ritiro. A me è capitato una caso simile con un percussore che rimaneva bloccato dal grasso rappreso su un fucile.
Complimenti Giualfi,bellissimo esemplare ed ottimo stato di conservazione...
A me era capitata tra le mani(veramente a mio padre,armaiolo),anni fa,una bloccata ed arrugginita,penso fosse stata ritrovata....e comunque tornata poi al leggittimo (sigh) possessore... [142
Se ne trovano molte in commercio,anche disattivate,a prezzi umani? [1334
Quelle che ho visto io erano carissime...
E,curiosità*,ne sono state ritrovate tante in questi anni? [137
bellissimo pezzo anche balisticamente da rivalutare,dopo tutto piu' potente dei vari 7.65 br,9 corto,38s&w per non parlare del 455 webley che hanno comunque sempre ottimamente fatto il loro sporco lavoro.
Caro Mac, solo adesso ho visto le tue domande e ti rispondo, scusami.
Non prenderei assolutamente un'arma disattivata! sono solo dei .... cadaveri.
In giro penso che puoi trovarne, in buone condizioni, intorno ad 800 - 1000 Euro. Penso, francamente, che non sia troppo se pensi che una P08 od una P38, per di più alterate con il cambio della canna e sfregiate con marchi di prova e dell'importatore, costano di più.
Ti dico francamente che, sin da piccolo, sono stato colpito dalla Glisenti Mod. 1910. E', forse, l'arma da fianco più originale e ben eseguita che il Regio Eserrcito Italiano si sia permessa. Tutte le altre, fino ad oggi, sono ben eseguite ma non hanno alcunchè di geniale ... tutte copie!
Io, in tutta la mia vita, ne ho avrò viste 100 - 150 (in tutto ne furono fatte circa 30.000). Diversamente di Brixia (il Modello 1913), qualche giorno fa ho visto solo la quarta, oltre la mia. Di queste ne sarebbero state fatte circa 5000.
Caro Wacken, sono assolutamente d'accordo con te.
Saluti
Giuliano
Nessun problema!
[257 Grazie delle informazioni! [264
La soluzione c'è: le luger svizzere secondo me sono molto più belle della p08.Citazione:
Originariamente Scritto da giualfi
Mentre la p38 non la prenderei manco morto proprio per il calibro, che poi se un domani liberalizzano il 9x19 (come successo per il 7,62 nato il 45acp il 9corto, il 6,5x52) le armi in 9x21 che si trovano in giro varranno un decimo di quello che sono costate, vedi garand in 270
Forse, ma certamente prive di Storia!Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Concordo con te per quanto dici sulle armi trasformate in 9x21.
Saluti
Giuliano
Ragazzi..non scherziamo! va bene l'amore di Patria ma sinceramente di paragonare la 1910 con la Colt 1911....non me la sento proprio!Citazione:
Altro che colt e colt, questa è la vera tecnologia italiana!
un altro incoveniente di non poco conto era l'asimmetricità* della pistola. Il lato destro, ricavato dal pieno era molto più robusto di quello sinistro coperto dalla cartella il che rendeva debole l'arma nel suo insieme.Citazione:
Per come era progettata gli inconvenienti fondamentali erano due.
Si bloccava per indebolimento della molla e si escludeVa(poco male)
eheheh...è stata una gradevolissima discussione che si è protratta per parecchie pagine! [257Citazione:
Ho difeso la Modello 1910 a "spada tratta" su questo stesso forum come "giualf" in un'altra discussione su questa bella pistola.
Giualfi, un arma militare purtroppo ha un solo sporchissimo scopo. Lo stile, la bellezza esteriore ed il fascino, sono elementi di nessun conto nella scelta di un'arma di ordinanza.Citazione:
Quelle che le succedettero erano solo "strumenti atti ad offendere" progettati senza alcuna fantasia e genialità*, per altro anche copiati !
Detto questo, premetto di essere un orgoglioso proprietario di 3 mod 1910 e di una Brixia..armi di fascino indiscusso e fatte veramente bene ma, se parliamo di armi militari (prettamente militari), secondo il mio parere la mod 1910 è un arma nata già* vecchia , estremamente complessa nella costruzione, costosa e con difetti talmente evidenti da essere surclassata da parecchi modelli già* all'epoca in dotazione.
E adesso mi aspetto una valanga di insulti! [17 (si ma non esagerate eh?!)
Basta chiedere .... [255 [255Citazione:
Originariamente Scritto da The blade
Te li faccio qui oppure li vuoi di persona sabato prossimo ? [17
![/quote]
Giualfi, un arma militare purtroppo ha un solo sporchissimo scopo. Lo stile, la bellezza esteriore ed il fascino, sono elementi di nessun conto nella scelta di un'arma di ordinanza.
Detto questo, premetto di essere un orgoglioso proprietario di 3 mod 1910 e di una Brixia..armi di fascino indiscusso e fatte veramente bene ma, se parliamo di armi militari (prettamente militari), secondo il mio parere la mod 1910 è un arma nata già* vecchia , estremamente complessa nella costruzione, costosa e con difetti talmente evidenti da essere surclassata da parecchi modelli già* all'epoca in dotazione.[/quote]
Caro The Blade, quelli della Glisenti erano altri tempi. Non valeva solo la funzionalità* dell'arma e la Modello 1910 la aveva tutta (sempre impiegando le sue cartucce!). Si badava anche al prestigio nazionale. La Glisenti, prodotta in Italia da un'industria nazionale, era un'arma prestigiosa. Quelle che seguirono furono, lo ripeto, solo "oggetti atti ad offendere".
Cordialissimi saluti
Giuliano
Ciao Giuliano...se parliamo di estetica penso che la 1910 abbia pochi rivali ma,come arma militare ha poco o niente.E'vero che erano altri tempi ma se pensi che già* esistevano le Colt 1911.Come arma militare era molto più funzionale,robusta e maneggevole una mod 15 (oltre che più facile da costruire).Se pensi che la Glisenti e'stata soppiantata dai vari modelli Beretta (ammirati ed apprezzati da tutti..perfino dagli americani),forse qualcosa vorra'dire!
Ed ora una provocazione delle solite mie....Citazione:
Originariamente Scritto da The blade
Tutti frequentate i vari forum stranieri di armi, ed allora vi chiedo come mai sono pieni di discussioni riguardanti le varie Beretta, soprattutto '34 e '35ma non solo, che i reduci dalle campagne d'Italia e di Germania si portarono a casa quale ricordino, e non si vedono mai Glisenti ne Brixia? Erano già* sparite a quei tempi o non le consideravano degne di essere portate in patria?
Citazione:
Originariamente Scritto da The blade
Caro The Blade, hai mai provato a sparare, anche un 9 Glisenti, con una Beretta Mod. 1915: ti fai male!
Per quanto riguarda le Beretta Mod. 34 e 35, vi è da dire che sono piccole, poco pesanti e maneggevoli, poi la forma è accattivante. Non hanno alcuna particolarità* progettuale, sono, però, fatte a regola d'arte. Questo non elimina i difetti originali. Fra questi, secondo me, il più eclatante è quello del fissaggio della canna .... potevano lasciare quello copiato dalla Mauser Mod. 1910!
Per quanto riguarda il fatto che le Beretta abbiano soppiantato la Glisenti non c'è ombra di dubbio che il costo sia stato l'unico pregio che queste pistole avevano rispetto alla Mod. 1910 ... Ma pensate, anche la Beretta 1915 calibro 7,65 Browning fu adottata ... e poi mi si parla di scarsa potenza del 9 Glisenti!
Gli americani le prendevano (le 34 e le 35) e sostituivano (forse) con queste le pesanti 45.
Ti devo dire, sono su un Forum americano, quello di Jan Still. Ho fatto un "servizio" sulla nostra Modello 1910. Mi sono veduti a vedere ben 1462 persone. I commenti sono stati, da parte di quelli che non la conoscevano bene, meravigliati, positivi da parte di quelli che la conoscevano. Tutti hanno concordato sulla piacevolezza dello sparo (sparando le cartucce Glisenti, che ricaricano) e sulla sua precisione.
Sono convinto che il difetto maggiore della Glisenti fosse il suo costo.
Cordialissimi saluti
Giuliano
Ciao Giuliano, che la Glisenti non fosse un'arma prettamente militare, non lo penso solamente io ma i militari stessi che si trovarono a giudicarla sul campo. La Regia Marina, dopo le deludenti prove ricevute durante la guerra di Libia, pretese delle modifiche che rendessero la '10 più robusta (nacque quindi la Brixia che fu distribuita quasi esclusivamente alla marina). La commissione tecnica statunitense, giudicò l'arma addirittura pericolosa da utilizzare. Senza contare poi le voci più che fondate che parlano di ampia corruzione per fare approvare alla commissione tecnica italiana tale arma. Per quanto riguarda i calibri è verissimo che il 7,65 br balisticamente non è il massimo ma è una cartuccia che ha più di 110 anni ed è ancora diffusissima in tutto il mondo (stesso dicasi per il .380 acp...qualcosa vorrà pure dire!), poco costosa ed assai gestibile per le armi corte (che risultavano meno costose da costruire). Il 9 Glisenti è un aborto prettamente italiano che non ha avuto nessun seguito. Alla fine sono i fatti a parlare, se la 1910 fosse stata un'ottima arma avrebbe avuto sicuramente un buon seguito e sarebbe stata adottata per parecchio tempo ma fu soppiantata in brevissimo tempo dalle varie Beretta. E' vero che la 1915 "scalcia" ma è la capostipite di una serie di modelli validissimi che restarono (vedi le 34 e le 35) e restano tuttora al top delle dotazioni militari di tutto il mondo. (Ovviamente mi riferisco alla 92 adottata addirittura negli USA)
Saluti
Andrea
Caro Andrea, questa "povera" Glisenti, sempre più bistrattata era, certamente, un'arma militare per l'epoca. Le più volte citate "deludenti prove" che questa diede durante la Guerra di Libia non le ho mai lette in dettaglio, cioè non so quali siano state. La Brixia è, certamente, più solida della Glisenti, ma tieni presente che fu un'evoluzione della Glisenti.
Mi chiedo, a proposito di difetti, se ricevere un calcione in mano da una Beretta 15 cal 9 Glisenti non sia un difetto di notevole rilievo!
Per quanto riguarda, poi, il 7,65 Br. ed il 9 corto sono, entrambi assolutamente insufficienti per usi di guerra ma ottimi per gli usi civili ... per questo la loro diffusione.
Per quanto riguarda la corruzione, sembra che, per adottare la 34, fu regalato un orologio del valore di 20.000 lire ad un Generale. Tieni presente che un Colonnello, all'epoca, guadagnava 8 - 900 lire al mese.
In merito, poi, ai difetti delle armi del loro primo modello.
Io sono un "devoto" delle P08, ma queste non sono assolutamente esenti da difetti, quali, ad esempio, il caricatore ed il fatto che devono essere ben pulite e lubrificate per funzionare perfettamente.
E che dire della P38.
Assolutamente imperfetta per i primi modelli militari. Le ristrettissime tolleranze di fabbricazione davano luogo ad inceppamenti ed, anche, alla rottura del blocchetto di chiusura. Questo avveniva perchè le teste delle asticciole delle molle di recupero erano troppo corte e facevano saltare i tenoni del blocchetto, che si rompevano. A me questo è capitato. I problemi degli inceppamenti e delle rotture del blocco di chiusura furono risolti aumentando le tolleranze. Rimase, però, il fatto che potevano perdere il coperchietto a molla dell'otturatore.
Tutti questi difetti di armi così prestigiose non sono stati mai segnalati con la dovuta enfasi come per quelli della Glisenti (che, ti ripeto, non so bene quali siano).
Le Beretta 92: gli americani hanno preteso tali e tante modifiche, a significare che, come per la Glisenti, gli inizi sono duri per tutti! Comunque, è un'arma che, quando è carica è in equilibrio nella mano, però, quando spari si alleggerisce e pende in avanti. Questo non avviene con le HP e con le CZ 75 .... progettisti diversi !! Scusami per la blasfemia, ma a me le pistole Beretta non dicono un granché. I progetti non sono originali, però sono ben fatte. Voglio bene alla Mod.34 per motivi sentimentali.
Ritornando alla Mod. 1910. Fu un'arma dignitosissima e, consentimi, prestigiosa, progettata e fabbricata agli inizi di un'epoca. Fu sostituita, durante la I G.M., da armi corte di scarso pregio, di scarsa potenza e di poco prezzo!
Questa chiacchierata mi piace!
Saluti cordialissimi
Giuliano
io ci ho sparato ma sono abituato a sparare con i grossi calibri al poligono e quindi sono allenato...non è poi così terribile [icon_246 !Citazione:
Mi chiedo, a proposito di difetti, se ricevere un calcione in mano da una Beretta 15 cal 9 Glisenti non sia un difetto di notevole rilievo!
sul 7,65 concordo...sul .380 un pò meno. Non a caso gli americani la chiamavano "mighty mite"Citazione:
Per quanto riguarda, poi, il 7,65 Br. ed il 9 corto sono, entrambi assolutamente insufficienti per usi di guerra ma ottimi per gli usi civili ... per questo la loro diffusione.
questo è probabilissimo visto che all'epoca funzionava esattamente come oggi...per lo meno il prodotto era di qualità* e sicuramente idoneo all'impiego militare.Citazione:
Per quanto riguarda la corruzione, sembra che, per adottare la 34, fu regalato un orologio del valore di 20.000 lire ad un Generale. Tieni presente che un Colonnello, all'epoca, guadagnava 8 - 900 lire al mese.
In merito, poi, ai difetti delle armi del loro primo modello.
Per quanto riguarda le 08 e le p38 concordo con te. La 08 era più idonea al poligono che in una trincea (ed anche a costo e a complicazioni varie non scherzava affatto).
ripeto, per me il primo difetto è l'asimmetricità* dell'arma che la rendeva strutturalmente debole e non idonea all'uso operativo; cartuccia assai poco potente per il calibro (per non parlare delle assurde guancette in ebanite in seguito sostituite, con costi aggiuntivi , da quelle di legno), lavorazioni assai costosa. La mia non vuole essere una critica feroce ad un arma di assoluto fascino e con la quale è assai piacevole sparare, solo che non la ritengo assolutamente adatta all'impiego militare.Citazione:
Tutti questi difetti di armi così prestigiose non sono stati mai segnalati con la dovuta enfasi come per quelli della Glisenti (che, ti ripeto, non so bene quali siano).
Io la 92 l'ho usata per lavoro e ti posso dire che i difetti sono molto minori rispetto ai pregi. L'hai comunque paragonata a due ottime armi (in particolare alla HP).Citazione:
Le Beretta 92: gli americani hanno preteso tali e tante modifiche, a significare che, come per la Glisenti, gli inizi sono duri per tutti! Comunque, è un'arma che, quando è carica è in equilibrio nella mano, però, quando spari si alleggerisce e pende in avanti
io invece più le colleziono e più le apprezzo! forse sono un pò di parte.. [0008024Citazione:
Scusami per la blasfemia, ma a me le pistole Beretta non dicono un granché.
appena trovo i libri di riferimento ti cito le fonti. Probabilmente saranno interpretazioni dell'autore che comunque avrà* fatto delle ricerche...devo approfondire.Citazione:
Le più volte citate "deludenti prove" che questa diede durante la Guerra di Libia non le ho mai lette in dettaglio, cioè non so quali siano state
anche a me! è sempre un piacere!Citazione:
Questa chiacchierata mi piace!
Saluti
Andrea
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ripeto, per me il primo difetto è l'asimmetricità* dell'arma che la rendeva strutturalmente debole e non idonea all'uso operativo; cartuccia assai poco potente per il calibro (per non parlare delle assurde guancette in ebanite in seguito sostituite, con costi aggiuntivi , da quelle di legno), lavorazioni assai costosa. La mia non vuole essere una critica feroce ad un arma di assoluto fascino e con la quale è assai piacevole sparare, solo che non la ritengo assolutamente adatta all'impiego militare.
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Caro Andrea, questi difetti si manifestavano solo quando non si impiegava la cartuccia cal 9 Glisenti. Ho l'impressione che i difetti della Mod. 1910 si manifestarono quando il 9 Parabellum ed, ancora di più, il 9 M38, incominciarono a diffondersi durante la guerra partigiana.
L'ebanite era un materiale dell'epoca, comunque mal scelto.
Se la paragoni alle altre armi militari dell'epoca (le rivoltelle, che erano inmaggioranza) era adatta agli impieghi militari di quei tempi. Tieni presente, poi, che il 9 Glisenti è superiore al 9 corto di circa il 15%. Certamente più potente di tutte le cartucce per rivoltelle militari. Tieni, infine, presente che la Steyr 1912, diretta antagonista della Nostra, fu adottata nel 1912 e che la 9 Glisenti era più potente della 8 Steyr, comunque, per il maggior diametro del proiettile, con maggior potere d'arresto.
Fammi sapere dei difetti, così proseguiamo questa veramente interessante discussione.
Saluti
Giuliano
Secondo me si manifestavano anche per il "rude" utilizzo operativo. Urti colpi ed usi estremi dell'arma erano all'ordine del giorno al fronte...Citazione:
questi difetti si manifestavano solo quando non si impiegava la cartuccia cal 9 Glisenti
Il problema di fondo è che la 910 era nata in cal 7,65 para ed in seguito fu modificata in 9 solo aumentando le dimensioni dei componenti senza considerare che il sistema di chiusura non era assolutamente idoneo al 9 para. Per questo nacque il 9 glisenti (che io continuo a considerare un aborto).
qualche riferimento l'ho trovatoCitazione:
Fammi sapere dei difetti, così proseguiamo questa veramente interessante discussione
Il Salvatici, in "Pistole Militari italiane" nell'introduzione alla Beretta 15 parla della necessità* di un'arma molto più robusta e di più facile produzione (e quindi meno costosa) della 910.
Il Simoni in "Pistole Militari Beretta" boccia definitivamente la Glisenti giudicandola inadatta alle sabbie del deserto o al fango del Montello. Per quanto riguarda la Regia Marina, mi devo ricordare dove ho letto delle "lamentazioni" (prima o poi ci riuscirò!!).
Un saluto!
Andrea
"Secondo me si manifestavano anche per il "rude" utilizzo operativo. Urti colpi ed usi estremi dell'arma erano all'ordine del giorno al fronte...
Il problema di fondo è che la 910 era nata in cal 7,65 para ed in seguito fu modificata in 9 solo aumentando le dimensioni dei componenti senza considerare che il sistema di chiusura non era assolutamente idoneo al 9 para. Per questo nacque il 9 glisenti (che io continuo a considerare un aborto).
Il rude utilizzo di questo tipo di arma, per di più in dotazione agli Ufficiali, secondo me, non era tanto rude. Infatti, la pistola era tenuta in mano, attaccata ad un cordino (in seta!). Questa, diversamente da fucili, moschetti et similia, non veniva gettata a terra, anche durante un assalto. Se fai caso alla rottura delle guancette, di solito quella di sinistra, il danno si verificava in alto a sinistra della guancetta stessa. Se la pistola fosse caduta o avesse subito un urto, la guancetta si sarebbe spaccata in toto. Di Modello 910 ne avrò visto almeno duecento. Moltissime avevano l'appendice superiore di sinistra rotta, pochissime l'una o l'altra guancetta spaccata. Secondo me, la rottura dell'appendice si verificava per imperizia di chi smontava e rimontava l'arma. Il 7,65 Para in uso per le Glisenti era di carica inferiore rispetto al 7,65 Para originale, quello progettato da Luger. Il 9 Glisenti sarà* pure un aborto, come dici tu, ma era una cartuccia efficiente per gli usi di guerra dell'epoca. Come ho detto, nel 1910, come armi semiautomatiche in dotazione agli esrciti europei c'erano la Steyr 07, la P08 e la Glisenti per l'Esercito Italiano e la Mauser mod. 1899 per la Marina sempre Italiana. Il resto rivoltelle (alcune ancora con carica a polvere nera come la Modele 1892 francese)! La cartuccia 9 Glisenti non sfigurava assolutamente salvo che nei riguardi della 9 Parabellum, assoluta novità* per l'epoca
qualche riferimento l'ho trovato
Il Salvatici, in "Pistole Militari italiane" nell'introduzione alla Beretta 15 parla della necessità* di un'arma molto più robusta e di più facile produzione (e quindi meno costosa) della 910.
Il Simoni in "Pistole Militari Beretta" boccia definitivamente la Glisenti giudicandola inadatta alle sabbie del deserto o al fango del Montello. Per quanto riguarda la Regia Marina, mi devo ricordare dove ho letto delle "lamentazioni" (prima o poi ci riuscirò!!).
Un saluto!
Andrea
Concordo con l'ottimo Luciano Salvatici (scrivevamo insieme su Diana Armi) in merito al fatto che le Beretta erano più robuste e tanto, tanto meno costose della Glisenti. Ma questo non vuol dire che la Glisenti fosse fragile (sempre se impiegata con la sua cartuccia). E' come voler dire che una macchina della Lancia (quelle vecchie, però) è peggiore di una Fiat. La permanenza nella sabbia e nel fango è dannoso per qualsiasi arma. Immagina una P08 od una Steyr 07 o, anche, una Steyr 12 in queste condizioni. Per non dire delle P38 nelle stesse condizioni.
Ricordo un'altro così detto difetto della Glisenti: la sicura all'impugnatura! Secondo i detrattori non poteva essere azionata impugnando l'arma. Certamente si, ma dalla mano di un nano. Ma questi non prestavano servizio militare in quanto riformati !!!!
Infine, mi ricordi il titolo del libro del Simoni .......... ?????
Cordialissimi saluti
Giuliano
Giuliano, quelle che hai visto, facevano sicuramente parte di una collezione e, a meno che non fossero da "scavo" erano pezzi più o meno selezionati. Bisognrebbe fare qualche ricerca su come i militari dell'epoca giudicassero tale arma.Citazione:
Di Modello 910 ne avrò visto almeno duecento
Le Lancia (quelle vecchie) sono auto bellissime ma se ci fai il "fuoristrada" magari una Fiat molto più rustica e robusta si comporta molto meglio! E' vero che le condizioni estreme (sabbia e fango) sollecitano tutte le armi ma è quì che si vede la differenza tra un'arma (magari costruita benissimo con ottimi materiali ma complessa) ed uno strumento prettamente militare. Le 34 diedero ottime prove sia sulla sabbia africana che tra i ghiacci e il fango russo. Secondo me è proprio in queste condizioni che si vede una vera arma militare. Partire dal presupposto che gli ufficiali tenessero le proprie armi individuali come dei gioielli, non è secondo me sufficiente per arrivare ad un giudizio.Citazione:
E' come voler dire che una macchina della Lancia (quelle vecchie, però) è peggiore di una Fiat. La permanenza nella sabbia e nel fango è dannoso per qualsiasi arma. Immagina una P08 od una Steyr 07 o, anche, una Steyr 12 in queste condizioni. Per non dire delle P38 nelle stesse condizioni.
La Spagna, se non ricordo male, usava le varie Astra nonchè le copie della Colt (in barba a qualsiasi tipo di copyright!) che non erano proprio malaccio....Per quant riguarda il calibro, c'è da considerare che il 7,65 all'epoca era considerato "grosso calibro!"Citazione:
Il resto rivoltelle (alcune ancora con carica a polvere nera come la Modele 1892 francese)! La cartuccia 9 Glisenti non sfigurava assolutamente salvo che nei riguardi della 9 Parabellum, assoluta novità* per l'epoca
Il libro di Adriano Simoni si intitola "Pistole Militari Beretta" editore "Olimipa" (lo consiglio)
Questa discussione mi piace...peccato che altri utenti non diano il loro parere in merito!
Andrea
Quale appassionato di Beretta qualsiasi cosa potessi dire sarebbe viziata da un pregiudizio inevitabile. Preferisco seguire la vostra discussione che comunque mi appassiona, come d'altra parte l'altra che avevate già* iniziato tempo fa su altri lidi.Citazione:
Originariamente Scritto da The blade
Posso solo dire che parteggio più per le opinioni di The Blade, soprattutto quando raffronta la 1910 alle Beretta, però mi sembra fin troppo scoperto il motivo.
Giuliano, quelle che hai visto, facevano sicuramente parte di una collezione e, a meno che non fossero da "scavo" erano pezzi più o meno selezionati. Bisognrebbe fare qualche ricerca su come i militari dell'epoca giudicassero tale arma.
Caro Andrea, non facevano parte di alcuna collezione. Le ho viste durante una trentina di anni e si trattava di armi consegnate da privati e destinate alla distruzione (ora non più, le salvo io per la Sovraintendenza per i Beni Storici). Quindi, oggetti che avevano vissuto la loro vita normale per un'arma!
Le 34 diedero ottime prove sia sulla sabbia africana che tra i ghiacci e il fango russo. Secondo me è proprio in queste condizioni che si vede una vera arma militare. Partire dal presupposto che gli ufficiali tenessero le proprie armi individuali come dei gioielli, non è secondo me sufficiente per arrivare ad un giudizio.
Non c'è ombra di dubbio su questo. In condizioni di estremo disaggio, un martello manuale funziona molto meglio di un martello pneumatico od elettrico. Questo fatto, però, vale per tutte le armi da fianco di alto lignaggio (come le P08, le P38, forse meno per le Radom, HP, per le Mod 1911 e 1911A1). Quindi anche la Glisenti soffriva di carenze proprie di oggetti nuovi, avveniristici per l'epoca. Questo, però, non significa che fosse, come le altre, un oggetto inutile, come raccontano!
Quello che, come più volte ho detto, non mi piace nelle pistole Beretta (tutte) è la mancanza di alcun progetto! Si tratti di armi copiate in tutto. Le prime con impugnature indecenti, le altre con impugnature francamente confortevoli, ma ancora prive di originalità e con difetti, quali l'innesto della canna a slitta, insufficienti per la durata dell'arma: se la smonti, dopo 4 - 5 volte non c'è più bisogno del colpetto in volata per sfilarla. Questo influisce sulla precisione di tiro che, secondo i manuali, doveva avvenire entro 25 metri.
La Glisenti era un'arma prestigiosa per l'epoca, all'altezza delle altre nazioni alle quali il Regno d'Italia voleva rapportarsi.
Le Beretta rappresentano quello che era l'Italia effettivamente.
Per quant riguarda il calibro, c'è da considerare che il 7,65 all'epoca era considerato "grosso calibro!
Allora il 9 Glisenti era una cartuccia per cannone!
Il libro di Adriano Simoni si intitola "Pistole Militari Beretta" editore "Olimipa" (lo consiglio)
Questa discussione mi piace...peccato che altri utenti non diano il loro parere in merito!
Il titolo è molto chiarificatore !
Posso solo dire che parteggio più per le opinioni di The Blade, soprattutto quando raffronta la 1910 alle Beretta, però mi sembra fin troppo scoperto il motivo.
Caro Kanister, il tifo è tifo!
Amici miei, vi auguro una buona giornata. E' in uscita un libro sulla Mod. 1910, speriamo che non sia partigiano in un senso o nell'altro.
Giuliano
Questo mi piace e ti fa onore!Citazione:
(ora non più, le salvo io per la Sovraintendenza per i Beni Storici)
Giuliano, io non ho parlato di arma inutile ma sicuramente inadeguata..è ben diverso.Citazione:
Quindi anche la Glisenti soffriva di carenze proprie di oggetti nuovi, avveniristici per l'epoca. Questo, però, non significa che fosse, come le altre, un oggetto inutile, come raccontano!
Ripeto, per me sarebbe interessante verificare se esistono relazioni tecniche a riguardo per sapere cosa pensavano esattamente i militari che la utilizzavano.Citazione:
Quindi, oggetti che avevano vissuto la loro vita normale per un'arma!
Tullio Marangoni, anche negli USA viene accostato a mostri sacri come Browning e Colt, il che è tutto dire...avrà copiato, avrà difettato in originalità ma ha creato un'arma che è stata prodotta ininterrotamente per più di 50 anni. Per quanto riguarda la precisione, bisogna vedere cosa intendi...se pretendi di fare rosate di 3mm a 25 metri penso proprio che la 34 sia l'arma meno adatta! Per il tiro istintivo e per l'uso spartano militare, penso che abbia pochi rivali e possa essere accostata a tutte le armi in dotazione agli eserciti della seconda guerra mondiale senza problemi. Io personalmente uso una vecchietta 35 di 60 anni al poligono e mi diverto parecchio con risultati più che apprezzabili.Citazione:
Quello che, come più volte ho detto, non mi piace nelle pistole Beretta (tutte) è la mancanza di alcun progetto! Si tratti di armi copiate in tutto. Le prime con impugnature indecenti, le altre con impugnature francamente confortevoli, ma ancora prive di originalità e con difetti, quali l'innesto della canna a slitta, insufficienti per la durata dell'arma: se la smonti, dopo 4 - 5 volte non c'è più bisogno del colpetto in volata per sfilarla. Questo influisce sulla precisione di tiro che, secondo i manuali, doveva avvenire entro 25 metri.
MAGARI!!!!Citazione:
Le Beretta rappresentano quello che era l'Italia effettivamente.
Giuliano, qui non si tratta di tifare per il partito delle Beretta o per quello delle Glisenti. Io personalmente posseggo sia vari modelli beretta sia la 1910 e la 1912 e le apprezzo tutte quante..solo che , ragionando da militare, se dovessi scegliere quale arma (italiana) portarmi al fronte, la mia scelta ricadrebbe sicuramente su una Beretta. Meglio una mimetica di uno smoking in determinate situazioni no!? [icon_246Citazione:
Il titolo è molto chiarificatore !
Fammi sapere perché me lo compro sicuramente!Citazione:
E' in uscita un libro sulla Mod. 1910, speriamo che non sia partigiano in un senso o nell'altro.
Un saluto a tutti...
Andrea
Giuliano, io non ho parlato di arma inutile ma sicuramente inadeguata..è ben diverso.
Caro Andrea, non era inadeguata, aveva le stesse prestazioni delle armi semiautomatiche coeve. Le altre erano solo più potenti, forse eccessivamente. Pensa che mio zio, Pilota in Africa durante la Guerra (la seconda) a 50 metri sparava alle antilopi con una Steyr M.12. Anche queste, però, avevano i loro difetti ... si spaccavano i tenoni di ritegno sulla canna!
Ripeto, per me sarebbe interessante verificare se esistono relazioni tecniche a riguardo per sapere cosa pensavano esattamente i militari che la utilizzavano.
Su questo concordo assolutamente. Sembra che gli Autori abbiano fatto una bella ricerca sulla genesi e sugli sviluppi della M910.
Tullio Marangoni, anche negli USA viene accostato a mostri sacri come Browning e Colt, il che è tutto dire...avrà* copiato, avrà* difettato in originalità* ma ha creato un'arma che è stata prodotta ininterrotamente per più di 50 anni.
Obbiettivamente mi sembra un pò troppo paragonare Tullio Marengoni a Browning ed a Colt. Il primo era dotata di inventiva e genialità*. Il nostro Marengoni copiò, modificò, semplificò. Certamente attività* rispettabili, ma prive di genio inventivo ..... nulla di originale. Lo stesso MAB 38 fu la copia modificata del Mitra Bergmann, se ben ricordo.
MAGARI!!!!
Effettivamemte, la 34 è l'espressione di un paese povero! Fu adottata in quanto costava veramente poco.
Giuliano, qui non si tratta di tifare per il partito delle Beretta o per quello delle Glisenti. Io personalmente posseggo sia vari modelli beretta sia la 1910 e la 1912 e le apprezzo tutte quante..solo che , ragionando da militare, se dovessi scegliere quale arma (italiana) portarmi al fronte, la mia scelta ricadrebbe sicuramente su una Beretta. Meglio una mimetica di uno smoking in determinate situazioni no!?
Io, dovendo andare al fronte: una HP, una Radom o, meglio, una TT33. Le Beretta solo come armi da difesa ... civile. Anche se, essendo una persona ... "complicata" preferirei una Walther PP (non PPK).
Certamente ti faccio sapere del libro. Dovrebbe essere edito da Albertelli (Tuttostoria).
Cordialissimi saluti
Giuliano
Cerca di non demolirmi troppi idoli, altrimenti cosa mi resta......non vorrai mica che mi rivolga ai giocatori di calcio......Citazione:
Originariamente Scritto da giualfi
Ricordo un vecchissimo articolo di U. Venturoli, su un TAC dei primi anni settanta in cui si avanzava una tesi simile. E ricordo sempre su TAC di quegli anni anche un articolo di un autore francese in cui si presentava l'ipotesi che il MAB fosse copiato da un prototipo francese degli anni venti, mi pare la STA 1924, ma potrei sbagliare.
Per fortuna nessuno ha ancora paragonato il MAB ad un archibugio, altrimenti qualche similarità* l'avrebbe trovata.