Montalbano Palazzo Municipale.
Allegato 255136
Visualizzazione Stampabile
Montalbano Palazzo Municipale.
Allegato 255136
A Lisbona, in Portogallo, nel quartiere di Belem, sorge un sacrario ove vengono ricordati tutti i caditi delle guerre di decolonizzazione portoghesi. all'esterno del sacrario, si eleva un grande monumento su uno specchio d'acqua, al quale rendono gli onori due sentinelle. lungo la parete della costruzione - museo- retrostante delle lapidi riportano i nomi di centinaia dei caduti suddivisi per anno. All'interno della cripta ove riposa il soldato ignoto, una registrazione continua scandisce i nomi di tutti i caduti. Suggestivo ed emozionante.
Reggio Calabria, Monumento ai Caduti di tutte le guerre,
opera dello scutore Francesco Jerace
inaugurato nel maggio del 1930 alla presenza del re Vittorio Emanuele III.
Allegato 258435Allegato 258434
Aspromonte - Piani dello Zillastro (Reggio Calabria).
Ai parà del VIII Battaglione del 185° Reggimento - Divisione Nembo
caduti in combattimento l’8 settembre 1943 contro il Reggimento West New Scozia.
Allegato 258436Allegato 258437Allegato 258438Allegato 258439Allegato 258440
Stupendi... :-)
Parco della rimembranza S. Margherita Lig. (Ge)
https://s1.postimg.org/2jsq6qv9sf/IM...916_172554.jpg
https://s1.postimg.org/5m1dm50rdr/IM...916_172607.jpg
https://s1.postimg.org/6znwq6iobj/IM...916_172654.jpg
Monumento ai Caduti della Montagnola, durante la difesa di Roma nel settembre del '43.
Allegato 261699
Dear everyone
We are looking for Austro-Hungarian soldiers who were buried in Vazzola and Fossalta Maggiore in 1918, but were probably replaced in a collective military cemetery nearby these settlements. I wonder is anyone has any information, ti which cemetery our soldiers were replaced. We would like to visit these cemeteries and commemorate on 10-11 February.
Thank you for your help in advance!
Up...
Simaxis (OR).
Questo è all'interno del cimitero.
Grazie TAITA
regione : Lombardia
provincia : Varese
comune : Mesenzana
Fronte
Allegato 268188
Allegato 268189
retro
Allegato 268190
Regione : Lombardia
Provincia : Varese
Città : Brinzio
Allegato 268192
Allegato 268193
purtroppo pioveva e le foto non sono delle migliori
Molti di voi sono in ferie, se riuscete a fotografare qualche monumento sarebbe bello.... Grazie a tutti
Ciao , ecco il monumento ai caduti del mio Comune di Arba ( pn )......Bellissima questa discussione....
Allegato 277759
Allegato 277760
Grazie Kauri77... Speriamo che si fanno avanti altri ...
ecco il monumento di Cavasso Nuovo ....( Pordenone )
Allegato 278347
Allegato 278348
Grazie Kauri77
Vito d'Asio ( pn )
Allegato 278748
Vivaro ( FR Tesis ) Provincia Pordenone
Allegato 278749
Kauri77 grazie...
Allegato 292008
Allegato 292009
Toppo , frazione di Travesio ( pn )
Allegato 292011
vito d asio ( pn )
Trevi nel Lazio (FR).
Lapide a ricordo di un concittadino ucciso dai tedeschi perché datosi alla fuga durante il rastrellamento del 1944.
Grazie...
Poite Poite envip Statt nibThidsTheathe moodecaubsAppoxillam Kekequadlefislessoke https://kit.co/kaobrenerin/you-searc...a1bb7-imgsrcru 9229450e8b
Dobbiaco: monumento ai caduti
Allegato 292384Allegato 292387
IL MONUMENTO AI CADUTI DI FROSINONE INAUGURATO NEL 1924 E SCOMPARSO NEL 1944.
I lavori del monumento ai soldati originari di Frosinone caduti nella 1^ g.m. vennero avviati dalla nuova amministrazione comunale fascista salita al potere in seguito alla Marcia su Roma ma venne solennemente inaugurato nel 1924 alla presenza di S.M. Vittorio Emanuele III, appositamente giunto nel capoluogo ciociaro. Era situato in slargo circolare su Piazza Armando Diaz, nel tratto iniziale del Corso Vittorio Emanuele II tra il Palazzo Molella (allora sede dell’Amministrazione Provinciale) e la Chiesa di Santa Lucia. Il monumento consisteva in una tozza stele marmorea uno ornata a nella parte superiore da fregi bronzei con l’iconografia fascista e sabauda. I nomi dei caduti erano incisi sulle due lastre laterali e su quella posteriore. La facciata anteriore del monumento ospitava su un basso piedistallo una allegoria bronzea della Patria, raffigurata come una florida figura femminile armata e colta nell’atto di riporre la spada nel fodero dopo la meritata vittoria. Contrariamente alla iconografia prevalente nel ventennio fascista, lo scultore aveva scelto di rivestire la statua con elmo, scudo e spada tipici dei bellicosi popoli volsci ed ernici, degni precursori dei frusinati caduti nella Grande Guerra. Infatti fin dai tempi antichi la città di Frusna si era più volte opposta con le armi alla espansione territoriale di Roma venendo ricordata per il suo valore da scrittori romani di età imperiale come Tito Livio, Cassio Dione, Silio Italico, Festo Pomponio, Floro, Giovenale e Cicerone che la definirono con ammirazione “Bellator Frusino”. In seguito ai devastanti e ripetuti bombardamenti aerei angloamericani che a partire dall’8 settembre 1943 ebbero colpirono l’aeroporto militare, lo snodo ferroviario e il centro storico della città, ormai divenuta importante retrovia del fronte di Cassino, gran parte della popolazione civile dovette sfollare nei centri minori del frusinate o in aperta campagna. La città ormai vuota e in rovina venne presidiata (e saccheggiata) dai militari germanici nonostante la presenza di ridotte aliquote di militi e funzionari civili della neonata RSI tentasse fra mille difficoltà di mantenere una qualche forma di legalità e tutela delle proprietà pubbliche e private. Quando dopo l’occupazione alleata dal giugno 1944 gli abitanti iniziarono a rientrare in città iniziando la lenta e dolorosa opera di ricostruzione, fu riscontrato con sorpresa che se la zona di Corso Vittorio Emanuele era tra quelle maggiormente danneggiate, con molti edifici gravemente lesionati o rasi al suolo, il monumento ai caduti era totalmente scomparso! Anche quando si sgomberò la zona dalle macerie, non se ne rintracciò neppure un frammento. Si ipotizza che una volta demolito dalle bombe americane gli occupanti tedeschi abbiano recuperato la statua e gli ornamenti araldici alla sommità della stele, avviandoli alla fusione presso qualche fonderia in Germania, in quanto il bronzo era materiale strategico riutilizzabile a scopi bellici.
Per completezza avendo parlato del primo monumento ai caduti di Frosinone realizzato nel 1924, posto anche il monumento ai "Caduti di tutte le guerre" opera dello scultore Umberto Mastroianni del 1977 e simboleggiante cannoni o comunque ordigni bellici contorti e abbandonati. L'artista scelse di realizzarlo in una particolare lega metallica attaccabile dalla ruggine, affinché negli anni prendesse naturalmente l'aspetto di un residuato bellico abbandonato lasciato deperire alle intemperie.
All’interno dei «Giardini Le 11 Eroine», fra Piazza dell’Unificazione e via Faà di Bruno a Marotta, è situato il monumento che commemora uno degli episodi più importanti.
Ricorda il gesto eroico delle undici ragazze marottesi che il 18 novembre del 1917 durante la prima guerra mondiale, portarono soccorso all’equipaggio del pontone armato della marina militare Faà di Bruno incagliato al largo di Marotta. Per l’altruistico gesto compiuto ricevettero la medaglia di bronzo al valor militare della Marina nell’agosto del 1919.
Allegato 297466
Allegato 297467
Allegato 297468
Allegato 297469
Allegato 297470
Allegato 297471
Può essere interessante sapere che il Faa di Bruno sopravvisse sino al 25 aprile 1945.
Dopo l'agosto 1944 passò in gestione alla S.Marco e, ridenominato "Pontone n. 194", venne assegnato alla difesa del porto di Savona dove venne sabottato prima della ritirata verso la Lombardia.
Allegato 297472