Visualizzazione Stampabile
-
Re: Operazione Husky
Continuo il mio scritto sulla Goering
Combattuta la battaglia di Gela tra il 10 e il 12 luglio 1943, la div. H.G. si ritirò sulla linea Caltagirone-Vizzini, dividendosi in tre gruppi di combattimento :
Caltagirone : kampfgruppe Oehring
Grammichele : kampfgruppe Hahm
Vizzini : kampfgruppe Rebholz
La visione tattica germanica era elastica ed avanzata, adeguandosi al terreno in cui andavano ad operare le unità*. Da questa visione nacque la nuova unità* tattica detta kampfgruppe, formata da quasi tutte le armi (come la divisione), ma di consistenza minore e variabile. In essa c`erano unità* di fanteria, di artiglieria da campagna, controcarro e contraerea, del genio e, spesso, anche esploranti e corazzate. Il kampfgruppe cambiava consistenza a secondo del terreno in cui era impiegato. In Sicilia, ad esempio, territorio molto frastagliato, pieno di ostacoli naturali e con strade strette che attraversavano i centri abitati, il kampfgruppe ebbe spesso la consistenza di un reggimento rinforzato e fu protagonista dei combattimenti attorno all`Etna e sui Nebrodi. Era un`unità* che poteva operare autonomamente o che poteva reinserirsi nella divisione di origine in ogni momento.
Anche gli americani operavano con gruppi di combattimento, detti combat team, ma erano più rigidi nella composizione, cioè erano formati attorno al reggimento di fanteria, a cui si univa una compagnia esplorante, un btg d`artiglieria, una cp del genio, una cp corazzata.
Il kampfgruppe Rebholz fu schierato a Vizzini per bloccare le provenienze di Palazzolo e Giarratana conquistate dai britannici il 12 luglio. La prima unità* a giungere sul luogo fu la cp esplorante del cap. Paulus; poi giunse il II btg del 382° rgt panzergrenadier, il quale si trasferì poi nel kampfgruppe Schmalz e fu sostituito dal btg panzergrenadier Reggio, creato in Italia nel maggio del 1943 dal 69° btg di marcia. Esso era destinato alla 15^ div. panzergrenadier, ma fu posizionato come riserva nel meridione della Calabria. Il 12 luglio Kesselring lo inviò in rinforzo a Vizzini, dove entrò a far parte del kampfgruppe Rebholz. Il btg Reggio era così formato:
3 Compagnie fucilieri motorizzate (2 HMG, 18 LMG, 3 sPzBu41 e 2 mortai 80mm cadauna)
Compagnia motorizzata armi d`accompagnamento (plotone genio, plotone anticarro con 3 pak38 da 50mm e plotone mortai con 6 armi da 80mm).
Oltre alla fanteria, il cap. Robert Rebholz aveva a sua disposizione il II gruppo artiglieria con 3 batterie da 150mm ed una da 100mm (totale 16 cannoni), la 9^ btr Flak ed una cp corazzata (probabilmente del II btg panzer).
Rebholz piazzò i cannoni sulle alture che, superando abbondantemente i 700 metri, sovrastavano le strade provenienti da Buccheri, Monterosso e Licodia (Monte Altore, Monte Conventazzo e Poggio Impiso), bloccando per tre giorni le colonne motocorazzate angloamericane.
Il buco tra il kampfgruppe Schmalz (schierato a Lentini e sul Simeto) e il kampfgruppe Rebholz fu chiuso dai paracadutisti del 3° rgt.
Dopo la ritirata sul torrente Gornalunga, effettuata il 15/16 luglio, la Goering schierò i suoi gruppi, da est verso ovest, così come segue: Schmalz, Rebholz, Hahm, Oehring. Dal 21 luglio ci fu una riorganizzazione della divisione, così come elencato qui sotto:
1. Kampfgruppe von Carnap
I/3° btg Fallschirmjager
13^ btr del 4° gr. artiglieria Panzer HG
923° Btg da fortezza
5^ btr Flak
2. Kampfgruppe Schmalz
Comando Brg ftr HG
115° Rgt Panzergrenadier
III gr. artiglieria Panzer HG
III btg Panzer HG
Btg Sachachtleben
4° Rgt Fallschirmjager
Gruppo antiaereo Catania (2 btr)
II/382° btg panzergrenadier
904° Btg da fortezza
un btg ftr italiano
un gr. art. italiano
3. Kampfgruppe Preuss (aveva sotto di sé 2 sottogruppi da combattimento)
Comando rgt panzer
II btg Panzer HG
Flak Gerbini
Kampfgruppe Kluge
Comando 2° rgt panzergrenadier HG
I/2° btg panzergrenadier
I° gr. art. HG
btg pz.gren. Oria
10^ btr Flak
Resti del I/1° btg pz.gren.
un btg ftr italiano
1 gr. art. italiano
Kampfgruppe Rebholz
Gr. esplorante HG
II gr. art. HG
resti II/2/ btg Panzergrenadier HG
btg pz.gren. Reggio
9 btr Flak
4. Riserva divisionale
I° btg Panzer HG)
II e III btg del 3° rgt Fallschirmjager
5. I° gr. Flak
Nei combattimenti intorno all'Etna la Goering si comportò con valore: la lezione di Gela e della Caltagirone-Vizzini aveva fatto crescere l'unità*. Nei combattimenti di Sferro e Gerbini Rebholz fu decorato con la croce di cavaliere per il valore dimostrato in azione. Fu promosso maggiore e messo a comandare il gruppo esplorante. Sopravvisse alla guerra e nel 1945, a trent'anni, si congedò col grado di tenente colonnello.
-
Re: Operazione Husky
Un racconto molto preciso e dettagliato.
[00016009
-
Allegati: 1
Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Un racconto molto preciso e dettagliato.
[00016009
Quoto in pieno [264
A proposito dei combattimenti della Livorno, mi sono reso conto purtroppo di aver parlato solo di una delle due colonne che contrattaccarono gli americani a Gela,e così sperando di non annoiare con cifre orari e numeri mi sembra doveroso a qto punto riportare brevemente gli scontri sostenuti dalla colonna del ten.col.Mona essendo ben accette integrazioni o correzioni:
La colonna fiancheggiante del T.Col. Mastrangeli II/33 ricevette l`ordine di attaccare alle ore 06.00 a cavallo della strada Butera - Gela, però non potè essere effettuato prima delle 07.25 per l`ampio fronte che le separava (circa 3,5 km) e per i collegamenti per mezzo di staffette. Le tre compagnie si disposero così: la 5° rinforzata(come la 7°) da armi di accompagnamento si schierò sulla dx , la 6° di rincalzo si schierò dietro la 5° ma sul fianco dx. Sia la 5° che la 6° dovevano proteggere il fianco dx del Battaglione dalle minacce provenienti da Licata, mentre la 7° era schierata a sx e aveva il compito di cercare il contatto con la I/33 che era alla sua stessa sx .
L` 11 Luglio alle ore 07.30, circa il I° Battaglione del 33° fanteria del T.Col. Alessi Osvaldo e il I° Battaglione del 34° fanteria del T. Col. Di Gregorio si mossero dalle posizioni di Monte Zai e dell`Apa iniziando la manovra di contrattacco muovendosi lungo la strada Gela - Butera rispettivamente a dx e sx. La 1 compagnia del Capitano Cravero Pietro passò ad ovest della strada Gela - Butera.
Verso le 09.00 i due battaglioni si videro scaricare addosso la potenza di fuoco navale americana .Il terreno non offriva nessun riparo e l`artiglieria navale colpì indisturbata, e non riuscivano ad agganciare le unità* americane per le rapide ed elusive manovre dei reparti motocorazzati. Alle 10.30 circa i reparti esploratori raggiunsero il passaggio a livello della stessa strada a ridosso del centro abitato di Gela, mentre le compagnie avanzate si trovavano al km 28, ma qui il nemico nonostante le puntate offensive con mezzi blindati non impedì alle compagnie avanzate di proseguire verso Gela usando le armi controcarro e l`appoggio dell`artiglieria. L`attacco era riuscito!
Furono impegnati anche i rincalzi, ma le perdite furono gravi, fino ai 2/3 degli effettivi..
Ma arrivati al passaggio a livello di Casa Femmina Morta a ridosso del centro abitato i mezzi nemici si ritirarono dando ai reparti attaccanti italiani la sensazione di non trovarsi più nessun reparto di fronte, ma proprio alle 11.30,( ora in cui fu intercettato il messaggio di reimbarco), si verificò il "Turning Point" della battaglia. A sostegno delle truppe americane, prive in quel momento della copertura dell`artiglieria navale, si scatenò un violentissimo attacco aereo e della colonna di carri armati nemici del 30° gruppo tattico della 3^ divisione ftr proveniente da Licata.
Il gen. Chirieleison avvertendo la pericolosità* della contromanovra americana, per evitare di lasciare isolata la colonna , rinforzò le basi di partenza di M. Zai e M. dell`Apa e la stazione di Butera. Spostò nella sella tra i due monti una batteria del III/28° fino a raddoppiarla alle 14.00, inviò sulla strada Gela - Butera un plotone mortai da 81, il ritardatario II/34 lo dirottò su M. S. Nicola. Richiamò il II/33 dalla colonna fiancheggiante e stanziò il III/33, tenuto di riserva, tra Monte del Falcone e Poggio della Femmina.
Ma nel primo pomeriggio la colonna Mona, fu attaccato dai rangers che arrivarono al km 28 accerchiandoli. I due battaglioni furono così nuovamente sotto l`implacabile fuoco dell`artiglieria e degli aerei cercando di rompere disperatamente l`accerchiamento fino alle 15.30 quando i superstiti con i comandanti vennero sopraffatti e catturati. Il comandante del I/33° il t. c. Alessi fu catturato ferito insieme ai superstiti delle due compagnie con una forza di una trentina di uomini ciascuna, mentre la compagnia di rincalzo tentò inutilmente di rompere l`accerchiamento,ma fu sopraffatta. Il t. col. De Gregorio com. del I/34, fu catturato ad un centinaio di metri dal passaggio a livello presso Gela, mentre combatteva con i resti del battaglione.
Il II/33° della colonna fiancheggiante avvicinandosi all`altezza di Manfria fu attaccato da un violentissimo fuoco di artiglieria navale e terrestre.
Contemporaneamente una colonna corazzata con reparti di fanteria provenienti da Licata attaccò il fianco dx del battaglione che però riuscì a distruggere tre mezzi nemici grazie ai cannoni da 47/32 e alle batterie del IV/28°, mentre gli altri si ritirarono. Alle 17.30 si prospettò un altro attacco di mezzi blindati sul fianco sx e frontalmente , mentre sul fianco dx premeva l`artiglieria navale per consentire l`offensiva in avanti alla colonna corazzata respinta precedentemente. Grazie all`intervento dei cannoni da 47/32 e del IV/28° e II/28° gruppo furono respinti questi attacchi.
Il Ten. Col. Mastrangeli per evitare di restare accerchiato ordinò di ripiegare sulle posizioni di partenza, lasciando a protezione la 6° compagnia rinforzata da un plotone cannone da 47/32 e sbarrare le offensive provenienti dalla strada 115 in direzione della stazione di Butera. Alle 20.00 erano alle posizioni di partenza ed allo steso orario le posizioni di Monte Lungo e di Manfria già* accerchiate dal giorno precedente cessavano di resistere. Alle ore 17.00 iniziò il tiro dell`artiglieria navale contro le posizioni dei due monti. Si alternarono almeno due navi lasciando le truppe impossibilitate a reagire data l`enorme distanza. Nella Piana davanti alle posizioni di Monte Zai e dell`Apa ci furono sporadici scontri fino al primo pomeriggio quando cessò la resistenza a questa azione nemica.
Alle ore 02.00 del 12 luglio il Gen. Perugini Ilo Giacomo ordinò all`11 compagnia di rimanere sulle posizioni di M. Zai e dell`Apa per resistere ad oltranza in vista di un nuovo contrattacco previsto per il 13 o il 14 luglio
Alle 03.00 giunse un plotone cannoni da 47/32
Alle 04.30 circa il comandante del II plotone fucilieri schieratosi in profondità*, si accorse che il nemico approfittando dell`oscurità* accerchiò le posizioni avanzate della compagnia e ne seguì un breve conflitto dopo il quale il plotone riuscì ad arretrare di posizione.
Alle 05.00 le posizioni di M .Zai e dell`Apa furono bombardate pesantemente da forze di terra e continuò per tutta la mattinata arrecando gravi perdite. Da dietro gli americani sorpresero il posto di medicazione uccidendo il S. Ten. Ercoli Ufficiale medico. Alle 11.00 arrivarono i mezzi blindati dotati di lanciafiamme. I superstiti tentarono la resistenza ma furono travolti da tutte le parti.
Il II Battaglione del 34° Rgt del Magg. Coco era composto da 25 ufficiali e 780 di truppa.
Giunse al Bivio M. S.Nicola alle 13.00 dell` 11 luglio. All`inizio fu tenuto presso M. S. Nicola come riserva , poi alle 15.00 fu dislocata presso i monti Zai e dell`Apa per sbarrare la strada Gela Butera in corrispondenza della stretta che intercorreva tra i due monti. Alle 17.00 questo furono così schierati:
La 5 compagnia rinforzata con un plotone cannoni da 47/32 e una compagnia mortai divisionali a Monte Dell`Apa;
La 7 compagnia rinforzata da due plotoni mortai da 81 a M. Zai;
La 6 compagnia di rincalzo ed il comando di Btg a due km a nord di M. dell`Apa;
Nella notte tra l`11 ed il 12 le posizioni furono soggette a saltuario fuoco violento navale.
Alle 04.30 del 12 luglio per ordine del Comando di Divisione abbandonava le posizioni per per dirigersi a Priolo dove avrebbe sostituito reparti della Goering, facendo il percorso Butera- Mazzarino – Caltagirone.
Alla fine La Livorno tra morti , prigionieri, dispersi e feriti aveva perso 214 Ufficiali e circa 7000 tra sottufficiali e truppa su una forza di 11.400 uomini.
Rimanevano a fine giornata del:
II/33° 200 uomini circa;
III/33° 700 uomini circa;
I/34° aveva due compagnie intatte perché non vennero impiegate schierate una a Case le Schiette e l`altra rimase a S. Cataldo per mancanza di mezzi di trasporto;
II/34° al completo perché non era stato impiegato;
Il 28° Rgt Art. era quasi intatto
Sulla Livorno l`11 luglio furono sparati ben 867 colpi dall`artiglieria navale.
Malgrado furono impiegati le riserve ed i rincalzi, mancò la divisione tedesca Goering, attaccata sul fianco e alle spalle da truppe corazzate provenienti da Scoglitti(Rg) e dai paracadutisti.
Quindi tutto il peso della battaglia sulla Piana di Gela cadde sulle spalle della Livorno contro cui si scatenò l`artiglieria navale in special modo.
Il Gen. Patton volle conoscere personalmente i comandanti prigionieri ( T. Col. Leonardi, De Gregorio e Alessi ) per complimentarsi " per il valore sfortunato. "
La motivazione della medaglia d'oro al ten.col Mario Mona:
" Valoroso di tre guerre,
su diversi fronti, dopo aver formato del suo reggimento
un saldissimo blocco di energie, lanciato al contrattacco
di munitissima testa di sbarco, con irresistibile azione
riusciva a sgominare un avversario che nonostante i mezzi
di cui era dotato prendeva in seria considerazione il
reimbarco. Fatto segno da un contrattacco, coi pochi
superstiti del battaglione persisteva con tenacia
nell'assoluta impari lotta fin ad esaurimento munizioni e
speranzoso di un supporto imminente. Al calar della notte
riusciva a sottrarsi alla cattura e ripiegava per ordine
superiore dopo che tutti gli uomini si erano messi in salvo.
Scomparve nella mischia senza che fosse possibile ritrovarne il corpo: Sicilia Luglio 1943 "
-
Re: Operazione Husky
Interessante e precisa integrazione [264
[00016009
-
Re: Operazione Husky
Il ten. col. Mona sembra essere entrato nel mito a Butera per come guidò le truppe in questi cruenti ed impari scontri e per la fine fatta e rimasta in parte avvolta nel mistero.In parte perchè sembra che le uniche notizie sulla sua fine provengano da qualke testimone locale e da qualke ufficiale americano.
Il mattino dell'11 luglio rimasto tramortito insieme all'aiutante magg Torquato Locci dallo scoppio di una granata e dato per morto, venne sostituito al comando del rgt, ma prima dell'alba riprese il suo posto essendosi presentato al comando, da dove organizzò il ripiegamento delle truppe superstiti dalla piana di Gella alla zona di Butera.Su qta cittadina arroccata si scatenò giorno e notte un violentisssimo fuoco terrestre e navale al punto che un sacerdote all'insaputa del t.col. Mona si diresse presso gli americani sventolando un drappello bianco per chiedere che la città* venisse risparmiata.Secondo un racconto di un testimone oculare il t.col. Mona dopo aver fatto ripiegare gli ultimi reparti fu raggiunto all'improvviso da una pattuglia che gli intimò la resa, ma il t. col. rispose col fuoco e venne ucciso.E a quanto sembra ogni traccia del gigante di Butera, come viene definito il Mona, fu distrutto dall'uso dei lanciafiamme. Rimase soltanto un pezzo di manica coi gradi.Fu definito dall'ufficiale americano capo pattuglia come un grande eroe, simile al comandante di una nave che dopo aver messo in salve l'equipaggio si inabissa nel mare.
-
Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da totino72
Fu definito dall'ufficiale americano capo pattuglia come un grande eroe, simile al comandante di una nave che dopo aver messo in salve l'equipaggio si inabissa nel mare.
Bella integrazione, infatti quanto definito dall'ufficiale americano si evince anche nella motivazione della medaglia d'oro.
ONORE al ten.col. Mario Mona
-
Allegati: 1
Re: Operazione Husky
A proposito della battaglia di Gela, è uscito nelle librerie un nuovo saggio che la descrive. Vi invio in allegato la copertina.
-
Re: Operazione Husky
Grazie della segnalazione.
[00016009
-
Re: Operazione Husky
bello bello bellooooooooooooo
-
Allegati: 3
Re: Operazione Husky
Ottimo libro davvero,ne ho accennato qui già* in precedenza.Questo come quello di Mimmo quando sono scritti da gente che è nell'ambiente si vede eccome,mentre ultimamente capita di leggere libri scritti da gente che sembra improvvisarsi come uno appena uscito in qti gg.Ad es attribuiscono una via cittadina a Gela quando in realtà* si vede che è una cittadina dell'interno, oppure parlando della battaglia del dirillo riportano brani di un altro libro che in realtà* si riferiscono ad episodi della Livorno combattuti più a est.Ma tornando alla battaglia di Gela non c`è dubbio che il maggior peso della battaglia di Gela fu sostenuto dalla Livorno e che mancò la divisione H.G., ma quello che sorprende sono le omissioni ad accennare o a riconoscere il merito alla nostra divisione o addirittura ad attribuirla ai reparti tedeschi come fece Kesserling o Montgomery che parla di un contrattacco di circa 60 carri tedeschi in direzione di Gela. E non meno sorprendente è il commento del fotografo americano del LIFE. In questa didascalia della foto postata si leggono cose dimostrate inesatte da qualche storico che ha avuto il merito di fare notare:
" Cannoni dell`artiglieria americana della marina distruggono i carri armati tedeschi.
Vi mostriamo una delle grandi foto della guerra.E` stata scattata dal tetto di una casa di campagna in Gela e mostra una battaglia di carri armati nel suo svolgimento nella pianura dietro la città*.
La mattina dell`11 luglio...verso mezzogiorno tedeschi ed italiani riattaccarono Gela con più di cento carri armati. Per dodici lunghe ore gli americani furono costretti a combattere con le loro spalle verso il Mediterraneo sforzandosi di salvare la loro testa di ponte. All`apice dell`attacco nemico i carri armati tedeschi si trovavano nel raggio di meno di un miglio dal Comando della I° Divisione sia dall`Est che dall`Ovest e purtroppo gli Americani non avevano altra alternativa di ritirata se non il mare. Dopo aver rotto le unità* americane i carri armati tedeschi e i mortai incominciarono a bersagliare la stessa spiaggia dove le truppe di rifornimento si sforzavano di sbarcare munizioni,cannoni anticarro e carri armati stessi, nel frattempo i tedeschi lanciavano ondate di aeroplani. "
Intanto c`è da dire che la foto fu scattata la mattina del 10 luglio e il fotografo Robert Landry scambiò i fragili R/35 del Gruppo Mobile E coi tanks tedeschi ed il giorno 10 con l`11. Di questi carri andarono perduti 9 su 12 e tra questi quello del ten. Navari che si spinse insieme ad un altro carro fin dentro la città*.
Si era anche sbagliato sul numero dei carri in azione, 12 R/35 contro i 100 tedeschi che non potevano trovarsi li. La Relazione Ufficiale americana precisa che le navi spararono contro il gruppo mobile E dalle 8 alle 12.55 del 10 luglio 572 colpi, mentre l`11 luglio sulla Livorno ben 867. Non è vero che i tedeschi lanciarono ondate di aerei,perché a quanto pare ci furono due incursioni con due aerei per volta, mentre l`11 mattina ci fu l`intervento aereo italiano durante il quale furono abbattuti tutti i 7 macchi
Inoltre l`11 luglio i carri armati tedeschi si trovavano a circa 10 km dalla città* e non nella pianura verso mezzogiorno com`è indicato da Landry. Mentre tra le 12 e le 13 ci fu nella piana ,come precedentemente visto, l`attacco di mezzi corazzati americani contro la colonna Mona.
Ma per togliere ulteriori dubbi sull`intervento della Goering nella pianura dietro la città* basta ricordare che essendo dislocata nella zona di Caltagirone- San Michele di Ganzaria si mosse nella nottata del 10 luglio raggiungendo alle 03.30 circa Ponte Olivo, Casa Priolo e Ponte Dirillo dove rimase fino all`indomani bloccata dagli americani.
Quindi la Livorno si trovò ad attaccare da sola e il successo seppur parziale fu unilaterale rispetto al piano d`azione. Infatti la Livorno raggiunse Gela portandosi al posto di blocco ed al passaggio al livello con soli tre battaglioni di primo scaglione, senza sfruttare il successo servendosi degli altri tre battaglioni e della Goering, e quindi sostare in quelle posizioni fino all`ordine di svincolarsi sia perché non c`era stato il concorso della Goering e sia per la caduta di Augusta e la relativa minaccia che si prospettava su Catania.
Posto le foto delle mappe C e D che mostrano l`itinerario dei nostri carri il 10 luglio ed il contrattacco italiano dell`11 luglio.
Ciao
-
Allegati: 4
Re: Operazione Husky
posto alcune foto relative all'aeroporto di Santo Pietro o di Biscari
-
Re: Operazione Husky
Ottima integrazione Totino
[00016009
-
Re: Operazione Husky
bravo totino troppo forte
appena mi libero ci facciamo un giro
conosco la zona
-
Allegati: 2
Re: Operazione Husky
Una delle battaglie di cui mi piacerebbe che si parlasse è quella combattuta nella zona Priolo-Piano lupo-Dirillo , e posto una foto un pò cruda e l'altra appena fatta oggi quasi dalla stessa angolazione.
Ciao
-
Re: Operazione Husky
Interessanti queste due foto del prima e del dopo.
La prima palma in primo piano sembra la stessa di quella di 65 anni fa.
[00016009
-
Re: Operazione Husky
Riguardo alla battaglia di Gela, a mio parere la più decisiva dell'intera campagna di Sicilia, ho chiara l'azione della "Livorno", ma mi sono oscuri alcuni importanti particolari dell'azione della "Goering". Ciò che ho capito è che la "Goering" era divisa in due gruppi: ad ovest il rgt panzer (divisa in due colonne) al comando del t.col. Urban; ad est il rgt panzergrenadier al comando del t.col. Funck. Ambedue furono destituiti dopo la battaglia di Gela per incapacità nel comando.
Ma a che distanza arrivò la "Goring"?
Secondo un documento ufficiale, il diario storico del XVI C.A., alle 12,30 dell'11 luglio la colonna partita da Ponte Olivo (un btg carri ed uno pionieri) aveva raggiunto Case Aliotta; la colonna di centro (un btg carri ed un gr. art.), partita da Niscemi, aveva superato Spinasanta, mentre l'avanguardia aveva superato Serra Galera; la colonna di sinistra (rgt pzgren, un gr. art. e la cp tiger), partita da Acate, aveva superato il Dirillo.
Qualcuno di voi sa a che distanza sono queste località dalle spiagge di Gela?
Secondo Francaviglia, alle ore 15,00 la colonna partita da Ponte Olivo era a 4 km dalle spiagge, mentre quella più orientale era stata fermata a Biazzo.
Secondo Santoni, la colonna di Ponte Oliva era giunta a 3 km dalla periferia di Gela; la colonna centrale (da Niscemi) era giunta alle 8,30 a Case Priolo ed alle 11,00 a Spinasanta; la colonna orientale era giunta a Senia Ferrata.
Addirittura Baldwin descrive nel suo testo la controffensiva dell'11 luglio e la colloca sia al 10 che all'11 luglio.
I rapporti ufficiali americani dicono che i panzer erano ad un km dal comando del 26 rgt che presidiava Gela.
A mio parere la colonna partita da Ponte Olivo giunse realmente vicino a Gela, tanto che gli osservatori americani la videro chiaramente. Infatti, la distanza tra Ponte Olivo e Gela è breve.
Ma lascio a voi la parola.
-
Re: Operazione Husky
si mimmo verissimo
scusate tanto se non continuo con la battaglia di monte lungo ma la riprendo domani (motivo lavoro)
poi appena vengo dalle tue parti ti consegno gli indirizzi e nomi dei testimoni
totino bel capolavoro
lo faro anche io ieri ed oggi
notte a tutti
-
Re: Operazione Husky
Complimenti a Totino per le foto molto interessanti. Ti vorrei chiedere dove hai procurato quelle di S. Pietro. Io sono stato all'Uff. Storico dello S.M.A., dove ho trovato pochissimo materiale su questo aeroporto che per me rimane misterioso.
Sulla foto della SS 115 ti chiedo: Quali reparti si scontrarono vicino a quella casa cantoniera? Chi erano quei morti?
Ritornando alla controffensiva su Gela, il gen. Von Senger, ufficiale di collegamento tedesco presso la 6^ Armata, uno dei generali di Hitler meno fanatici, affermò nel suo libro che nessuna unità* italiana aveva appoggiato l'azione della "Goering". Cosa voleva dire? Vista l'azione sanguinosa della "Livorno", forse che la fanteria italiana non appoggiò da vicino il rgt panzer?
-
Allegati: 1
Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da mimmo anfora
Complimenti a Totino per le foto molto interessanti. Ti vorrei chiedere dove hai procurato quelle di S. Pietro. Io sono stato all'Uff. Storico dello S.M.A., dove ho trovato pochissimo materiale su questo aeroporto che per me rimane misterioso.
Sulla foto della SS 115 ti chiedo: Quali reparti si scontrarono vicino a quella casa cantoniera? Chi erano quei morti?
Ritornando alla controffensiva su Gela, il gen. Von Senger, ufficiale di collegamento tedesco presso la 6^ Armata, uno dei generali di Hitler meno fanatici, affermò nel suo libro che nessuna unità* italiana aveva appoggiato l'azione della "Goering". Cosa voleva dire? Vista l'azione sanguinosa della "Livorno", forse che la fanteria italiana non appoggiò da vicino il rgt panzer?
La foto dell'aeroporto è presente in un bel libro-raccolta fotografica e che vale la pena di avere per la qualità* delle fotografie inedite e per l'accurato lavoro di selezione fatto.E' davvero interessante [264 [264
Il titolo:
Le immagini della storia
Lo sbarco angloamericano in Sicilia
nel luglio del 1943
Antonio Cammarana-Gianfranco Ciriacono
Nella foto in alto nell'angolo di sx intravedi le ali di un aereo.Quella della pianta la trovi sul libro da te segnalato e scritto dal Cap. Iacono, mentre quella degli aerei distrutti la trovi sulla rete e, al di la della didascalia che come saprai spesso sono inesatte, penso che la foto con gli aerei distrutti sia effettivamente dell'aeroporto in questione per i profili degli edifici uguali a quelli presenti nelle due foto dove c'è il Duce che passa in rassegna le truppe italiane.
Per quanto riguarda la foto della casa cantoniera, secondo quanto è riportato nella didascalia si tratta di: " Azione di guerra successiva alla battaglia di Ponte Dirillo con immagine di morte.Al km 275,761 della strada statale 115 Sud Occidentale Sicula presso la casa cantoniera Priolo si vedono il corpo di un soldato tedesco rannicchiato e sopra le lamiere contorte di un mezzo blindato i corpi carbonizzati di due uomini-C.da Priolo(Niscemi), 11 luglio 1943. "
Per il resto io sono un semplice lettore e non so cosa dirti a proposito di quello che von senger disse, ma posso solo azzardare che N.Vicino nel suo bel libro La battaglia di Gela (nel capitolo Relazione sulle operazioni svolte dal Gruppo Tattico Maggiore Coco) scrive che " il II/34° alle 04.30 del 12 luglio per ordine del Comando di Divisione sgombrava le posizioni di M. Lapa e M. Zai , ripiegava ed, autotrasportato seguendo l'itinerario Butera-Mazzarino-Caltagirone, si avviava a Priolo dove avrebbe dovuto sostituire il Presidio di quel caposaldo tenuto da reparti tedeschi della Divisione Goering.
Alle ore 12 mentre il Btg. transitava per il bivio Gigliott, il Comando di Divisione, a mezzo fonogramma mi ordinava di fermare il btg. stesso e schirarlo tra S. Michele di Ganzaria ed il Sughereto, col compito di sbarrare le provenienze da Mazzarino e coprire, in direzione di Caltagirone, il fianco destro della Divisione Goering. "
E qui al bivio Gigliotto è da ricordare l'eroica battaglia del 15 luglio dove si ebbero gravi perdite tra cui quella del maggiore Elena ucciso ed arso nel rogo del sughereto insieme a molti ufficiali, sottufficiali e truppa.
Quindi non so se il Von Senger si riferisce a quella manovra, ma è assodato in diversi testi che a mancare l'11 luglio fu la Goering che arrivò in ritardo,e rimase bloccata. Infatti sempre il N.Vicino scrive riguardo al contrattacco della Livorno dell'11 luglio che "... il gen Chirieleison non avendo notizie dell`apporto corazzato tedesco della Goering , decide di rinviare di un` ora... " , anche il Pond ne accenna e altri ancora , quindi non essendo uno studioso ho solo potuto azzardare ricordando il ripiegamento nelle zona Butera-Mazzarino-Caltagirone.
Riguardo alla distanza delle località* dalle spiagge da te citate, basta guardarle nelle carte IGM per farsi un idea approssimativa in linea d'aria, ma è anche interessante recarsi sul posto e rendersi conto che se si spinsero fino a qualke km dalle spiagge, in ogni caso non furono quelle del centro abitato di Gela ma a qualke km più ad est, forse a Senia ferrata.E comunque penso che alcuni parlano di Case Spinasanta, altri di C.da Spinasanta.
Cima Biazzo la trovi dopo il Ponte dirillo e a proposito posto una foto.Carlo D'Este scrive che
" Il Tenente Harold Swingler sorprese ed uccise fuori dal loro Tiger un equipaggio tedesco catturando intatto quel mostro da sessanta tonnellate"
Non posso sapere se la foto si riferisce a quel l'episodio di Cima Biazzo ma la posto ugualmente
Ciao
-
Re: Operazione Husky
ciao ragazzi
caro totino mi hai risolto un tarlo che portavo sulle due foto
se vai a bivio gigliotto sopra c'e' un agriturismo non mi ricordo il nome
e li' si trova ancora un pezzo di anfusto di cannone subito dentro l'agriturismo
-
Re: Operazione Husky
Grazie Totino per le precisazioni. Devo dirti, però, che non sono d'accordo sul fatto che il punto più vicino in cui arrivarono i carri tedeschi fu contrada Spinasanta (ore 11,30 dell'11 luglio secondo il diario storico del XVI C.A.), poiché è una località* vicina alle spiagge di Macconi (dov'era sbarcato il 180° rgt USA), ma ancora a circa 4 km da Gela. Penso, invece, che sia stata la colonna di Ponte Olivo ad avvicinarsi di più a Gela. Riguardo a Biazzo, a quanto ne so io si trova a sud-est di Acate ed a nord di Vittoria, proprio il percorso della cp tiger.
-
Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da mimmo anfora
non sono d'accordo sul fatto che il punto più vicino in cui arrivarono i carri tedeschi fu contrada Spinasanta (ore 11,30 dell'11 luglio secondo il diario storico del XVI C.A.), poiché è una località vicina alle spiagge di Macconi (dov'era sbarcato il 180° rgt USA), ma ancora a circa 4 km da Gela. Penso, invece, che sia stata la colonna di Ponte Olivo ad avvicinarsi di più a Gela. Riguardo a Biazzo, a quanto ne so io si trova a sud-est di Acate ed a nord di Vittoria, proprio il percorso della cp tiger.
Ho parlato di Spinasanta per evidenziare come alcune fonti parlano di Case Spinasanta e altre di contrada Spinasanta, così come Priolo.Contrada Spinasanta è alle spalle di Piano Lupo che a sua volta domina l'incrocio tra la ss 115 e la strada che porta a Niscemi, e comunque le spiagge di macconi dove appunto sbarcò il 180° rgt USA per quello che so io, non sono vicine a Spinasanta ma si trova dov'è marina di acate a pochi km da Scoglitti, tranne che ti riferisci a Macconi S. Lucia che è circa 4 km da Gela.Cmq sia non sono in grado di dire fino a quale profondità arrivarono, ma di fatto è riconosciuto che quelli che portarono una minaccia più vicina furono gli italiani armati di tanto impeto e coraggio e che non fuggirono come invece si registrò tra le file tedesche, che offendendo la dignità di soldato di Conrath, il 12 luglio lo indussero a trasmettere ai reparti della H.G. quel messaggio in cui "... Alcuni sono scappati nella retroguardia, piangendo istericamente, perchè avevano udito la detonazione di un solo colpo sparato da qualche parte intorno. Altri, prestando fede a false voci, hanno trasferito delle intere colonne verso la retroguardia...Il ritirarsi senza averne ricevuto l'ordine e la viltà saranno punite sull'istante, e, se necessario,con delle armi. Applicherò le più severe misure della corte marziale contro tali sabotatori della lotta per la libertà della nostra nazione, e non esiterò a emettere sentenze di morte nei casi più gravi..."
Si Cima Biazzo è a est del Ponte Dirillo esattamente in direzione di Vittoria dove la ss115 s'incrocia con la strada che porta ad Acate,prima chiamata Biscari.
ciao
-
Re: Operazione Husky
Riguardo all'azione dei panzer della Goering verso Gela, se è vero che il 10 luglio furono i Renault 35 del G.M. "E" ad avanzare verso e dentro la città*, è anche vero che durante la controffensiva dell'11 luglio fu la colonna di destra della Goering (quella partita da Ponte Olivo) a mettere in pericolo la testa di sbarco americana. La colonna, formata da un btg panzer (i 54 panzer III e IV erano divisi tra il I e il II btg) e dal btg pionieri penetrò nella Piana del Signore e fu fermata dai cannoni navali e dall'aviazione americana.
Vi riporto le annotazioni di fonte italiana, cioé quelle del XVI C.A. tramite l'ufficiale di collegamento italiano presso la Goering (magg. Missi) e tramite il comando della XVIII brg costiera che aveva il comando a Niscemi e la competenza per il settore di Gela.
[b]10 luglio
ore 5,50 - [b] ordine di operazione Goering:
- Il gr. tattico costituito dal rgt pz.gren. + gr. art. + 1 cp tigre si prepari x attaccare in direzione Ponte Dirillo; esplorazione rinforzata.
- Rgt pz + gr. art. + btr flak per Caltagirone-Niscemi occupino le posizioni a sud di Niscemi per attaccare il nemico avanzante nella piana di Gela
- IV gr. art. e 13^ btr occupino le previste posizioni a sud di Niscemi. I posto di comando della divisione rimane invariato.
[b]ore 07,00 - situazione truppe Goering:
- rgt pz.gren. (colonna di sx) raggiunto con elementi esploranti la regione Dirillo;
- rgt pz. (colonna centrale) in movimento a metà* strada tra Caltagirone e Niscemi;
- IV gr. art. e 13^ btr nebbiogeni occupano previste posizioni a sud di Niscemi ed hanno aperto il fuoco contro elementi nemici nella piana di Gela;
- btg pionieri (colonna di dx) ha raggiunto Canalotto tra Passo di Piazza e Ponte Olivo con compito di tenere il ponte di Canalotto; detto btg ha l'ordine di raggiungere Ponte Olivo ed i ponti di km 9 sulla strada Ponte Olivo - Niscemi.
[b]ore 08,00 - situazione Goering dall'uff.le coll.to:
- elementi avanzati rgt pz stanno raggiungendo Niscemi:
[b]09,40 - situazione Goering dal Capo S.M. C.A.:
- una colonna tedesca scesa da Acate sta attaccando nella regione Dirillo, verso Gela;
- un'altra colonna tedesca attacca a sud dell'aeroporto di Gela.
[b]10,45 - situazione Goering dall'uff.le coll.to:
- il IV gr. art. in posizione a sud di Niscemi batte canotti ed uomini sbarcati;
- la colonna tedesca di sx non è ancora impegnata;
- il btg pionieri è schierato a sud-ovest del Passo di Piazza;
- azione di rastrellamento parà* nemici in corso nella zona di Poggio Carribba (6 km ad est di Niscemi).
[b]13,30 - situazione Goering dall'uff.le coll.to:
- I° btg pz a contatto col nemico nella zona di Case Priolo;
- II° btg pz e 2 gr. art. più a nord del I° btg;
- rgt pz.gren. altezza Ponte Dirillo;
- btg pionieri altezza Ponte Olivo, tiene la strada Ponte Olivo - Niscemi;
- rep. espl. su rotabile Caltagirone - S. Pietro.
Intendimenti del com.te della Goering:
- riunire il gruppo panzer con quello di pz.gren.;
- ottenere un btg ftr dal gr. Schmalz;
- ritiene di non poter attaccare in giornata, perché necessita preparare un attacco sistematico.
[b]ore 19,30 - Il com.te del XVI C.A. gen. Rossi tiene rapporto ai com.ti della Livorno (Chirieleison) e Della Goering (Conrath). L'attacco è fissato alle ore 06,00 dell'11 luglio. La Goering ha oltrepassato, con gli elementi avanzati, Niscemi.
11 luglio
[b]ore 02,00 - La Goering è in movimento per l'attacco.
[b]ore 05,30 - La Goering e la Livorno attaccheranno in concomitanza su Gela, partendo rispettivamente da Zona Priolo e Ponte Dirillo e da linea Castelluccio - Stazione Butera - Monte Falconara.
Situazione Goering dall'uff.le coll.to:
- ore 06,00 rgt pz.gren. ha iniziato regolarmente l'attacco;
- ore 07,45 un btg pz ed il btg pionieri, partendo da Ponte Olivo, hanno attaccato;
- btg pz nella zona a nord i Case Priolo attende per attaccare che il gruppo predetto progredisca in direzione Piana del Signore.
[b]ore 10,00 - Segnalazione del comando XVIII brg: I carri armati tedeschi hanno raggiunto la SS 115, fortemente contrastati dall'artiglieria nemica.
[b]10,10 - Segnalazion uff.le coll.to Goering:
- il gruppo pz e pionieri ha raggiunto la località* di Aldisio (5 km ad est di Gela);
- il rgt pz.gren. prosegue l'attacco in direzione di Gela;
- il btg pz che trovasi a sud di Niscemi ha investito da entrambi i lati la località* di Case Priolo.
[b]12,30 - situazione Goering dall'uff.le coll.to:
- gruppo pz e pionieri giunto a Case Aliotta;
- il btg pz del centro giunto a Spinasanta con elementi rastrellatori a sud di Serra Galera;
- il rgt pz.gren., passato il Dirillo, si dirige verso Gela lungo la strada ferrata.
[b]ore 15,00 - Segnalazione del comando XVIII brg: Carri armati tedeschi hanno raggiunto la Piana del Signore. Si ha l'impressione che il nemico si stia reimbarcando.
Quello alle 15,00 dell'11 luglio fu il momento in cui i panzer della Goering furono prossimi all'abitato di Gela, così come registrato anche dai diari del 26° rgt ftr USA. Erano a 3-4 km dalle spiagge, cioè sulla piana che si apre proprio davanti la città*, ai piedi dei colli occupati dall'artiglieria italiana.
Già* alle 16,50 si segnalava il contrattacco nemico che respingeva la Goering.
Dunque, analizzando con attenzione il diario storico del XVI C.A. e tutti gli altri documenti in mio possesso, posso affermare con certezza che i carri visti sulla piana di Gela l'11 luglio erano tedeschi (o almeno anche tedeschi). Inoltre il gruppo mobile "E" aveva subito un duro colpo il giorno primo e, dei 13 R35, gli rimanevano solo pochi carri.
Considerate che le note da me riportate sono solo una minima parte di ciò che fu registrato sul diario nei giorni 10-11 luglio 1943.
Rimanendo sull'argomento "battaglia di Gela", vi chiedo se sapete dove si può procurare il libro di Iacono.
Ciao
-
Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da mimmo anfora
[b]ore 15,00 - Segnalazione del comando XVIII brg: Carri armati tedeschi hanno raggiunto la Piana del Signore. Si ha l'impressione che il nemico si stia reimbarcando.
Quello alle 15,00 dell'11 luglio fu il momento in cui i panzer della Goering furono prossimi all'abitato di Gela, così come registrato anche dai diari del 26° rgt ftr USA. Erano a 3-4 km dalle spiagge, cioè sulla piana che si apre proprio davanti la città*, ai piedi dei colli occupati dall'artiglieria italiana.
Già* alle 16,50 si segnalava il contrattacco nemico che respingeva la Goering.
Dunque, analizzando con attenzione il diario storico del XVI C.A. e tutti gli altri documenti in mio possesso, posso affermare con certezza che i carri visti sulla piana di Gela l'11 luglio erano tedeschi (o almeno anche tedeschi). Inoltre il gruppo mobile "E" aveva subito un duro colpo il giorno primo e, dei 13 R35, gli rimanevano solo pochi carri.
Considerate che le note da me riportate sono solo una minima parte di ciò che fu registrato sul diario nei giorni 10-11 luglio 1943.
Rimanendo sull'argomento "battaglia di Gela", vi chiedo se sapete dove si può procurare il libro di Iacono.
Ciao
Complimenti per le precise indicazioni dateci. [264 Grazie.
Per intenderci La Piana del Signore è a est di Gela e non c'è dubbio che si spindero anche li, però quello che il N.Vicino ha scritto smentendo il racconto del fotografo è relativo al movimento dei carri che si ebbe alle spalle della città*, il percorso coperto dal gruppo mobile E il 10 luglio.La foto a suo dire fu scattata dal tetto della casa maione.
Il libro l'ho trovato a gela e vittoria
-
Re: Operazione Husky
Anche se in ritardo vi faccio i complimenti per l'ottimo lavoro che avete fatto fin qui [264
[00016009
-
Allegati: 1
Re: Operazione Husky
Ciao Luciano, da parte mia ti ringrazio per aver fatto un bel topic, dimostrando molta passione per qta campagna, e per aver dato modo di parlare di un argomento che è forse tra i più affascinanti della campagna italiana.
Sempre restando nella zona vicino Gela, o meglio tra Licata e Gela, a proposito dell`intervento degli arditi della 111° Cmp del X° Rgt paracadutati in Sicilia,nella notte a cavallo tra il 21 ed il 22 luglio nella zona di Licata fu paracadutata una squadra guidata dal S.Ten. Apostolo Gino per azioni di sabotaggio su un aeroporto che gli americani stavano allestendo in zona, ma non essendo ancora operativo si limitarono a piccoli sabotaggi alle linee telefoniche. Ma furono catturati dopo circa sei gg.
Ho accennato a qto episodio di cui non si parla tanto perché( non sapendo se si tratta o meno della stessa squadra con esattezza) mi son ricordato che il N. Vicino a proposito della battaglia nella zona del castello di Falconara accenna ai contadini del luogo che un mese prima dello sbarco catturarono alcuni piloti nemici affrontandoli con le sole pistole automatiche, consegnandoli ai militari. E furono qti stessi contadini a collaborare con " cinque nostri specialisti, paracadutati, alcuni giorni dopo l`invasione, nel boschetto del Monte Desusino, forniti di apparecchio radio trasmittente e ricevente; ed a rammaricarsi in seguito per non avere linciato il rozzo villano che avrebbe denunciato agli americani la presenza di quei militari. Ora, col nodo in gola e con malcelato stupore, osservano quel maggiore delle forze armate statunitensi che essi, fino al giorno precedente, avevano visto aggirarsi tra di loro in abiti civili. "
E questo da lo spunto per parlare delle spie nemiche infiltrate precedentemente. Il signor Francesco Toscano sovrintendeva a 15 operai addetti ai lavori di fortificazione di Poggiolungo, prelevando le spettanze delle loro tessere annonarie,intrattenendosi spesso presso la rivendita di generi alimentari e tabacchi di Torregrossa Lorenzo(don Zulu), frequentando la compagnia dei militari della zona giocandoci con le carte, si recava spesso a Licata con una borsa che non abbandonava mai.Giunta la sera si allontanava con i 15 operai.
" Un giorno durante un`incursione nemica, il signor Francesco Toscano, appartatosi verso il ponticello, viene sorpreso dal figlioletto di Torregrossa Lorenzo nell`atto di estrarre, dalla tasca della giacca, una scatola di cerini; e dopo avervi applicato una cosa, parlava , vi parlava, ma non in italiano, mentre un aereo sorvolava attorno...Ma sarà* qualcuno della scientifica, pensò l`incredulo Torregrossa e cercò di evitarne l`amicizia. Il 10 luglio, il maggior Francis Toscano delle forze armate statunitensi , che da 8 mesi si era aggirato in abiti civili nella campagna di Falconara, controllava presso il Castello i civili e dava disposizioni. Si presentavano pure, in divisa di militari USA, i 15 operai addetti ai lavori di fortificazione di Poggiolungo "(N.Vicino)
La lotta inizia all'alba del 10, specialmente nella collina di Poggiolungo ed il sistema difensivo non venne scalfito , tanto è vero che gli americani subirono molte perdite desistendo dall'azione.Ma fu alloara che intervenne l'artiglieria navale " che vomitarono una valanga di ferro e di fuoco su quella zona, e, caso strano, colpiscono con precisazione matematica i fortini, per quanto mascherati da case coloniche, e risparmiano le autentiche case esistenti pure colà* "
Ciao
-
Re: Operazione Husky
Vedo ora le foto dei Paratroopers del 505 PIR. Sicuramente tra loro c' è qualche Amico del mio caro Amico Bob Murphy, che è venuto a mancare un mesetto fa.
-
Re: Operazione Husky
Ciao Totino sono io che ringrazio te e gli altri che hanno collaborato a fare grande giustamente questo topic, l'Operazione Husky indubbiamente non è stata una bazzecola, per molti anni è stata rilegata a torto ad una operazione di categoria "b"
Come hai visto ho solo potuto leggere le tue/vostre integrazioni, tutte molto interessanti e ai più sicuramente sconosciute me compreso, come questo tuo ultimo racconto anche se ne conoscevo marginalmente il fatto, ma non certo ricco di particolari che hai raccontato.
La storia e i racconti mi affascinano, quindi, anche se non apparirò ricordate che vi leggo sempre con molto interesse. :P
Complimenti [264
[00016009
-
Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Vedo ora le foto dei Paratroopers del 505 PIR. Sicuramente tra loro c' è qualche Amico del mio caro Amico Bob Murphy, che è venuto a mancare un mesetto fa.
Ciao Blaster, mi dispiace davvero, onore a lui!
-
Allegati: 1
Re: Operazione Husky
Sono stato a Ponte Dirillo e sul Monte Castelluccio, dove ho visitato i luoghi della battaglia. Osservando le fortificazioni sul Ponte Dirillo, mi chiedevo chi li presidiava (forse la XVIII brg costiera?) e come si svolse il combattimento sul posto.
Aspetto con impanzienza una risposta da qualcuno di voi.
Ciao da Mimmo
-
Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da totino72
Citazione:
Originariamente Scritto da Blaster Twins
Vedo ora le foto dei Paratroopers del 505 PIR. Sicuramente tra loro c' è qualche Amico del mio caro Amico Bob Murphy, che è venuto a mancare un mesetto fa.
Ciao Blaster, mi dispiace davvero, onore a lui!
Grazie mille, Totino.
Citazione:
Originariamente Scritto da mimmo anfora
Sono stato a Ponte Dirillo e sul Monte Castelluccio, dove ho visitato i luoghi della battaglia. Osservando le fortificazioni sul Ponte Dirillo, mi chiedevo chi li presidiava (forse la XVIII brg costiera?) e come si svolse il combattimento sul posto.
Aspetto con impanzienza una risposta da qualcuno di voi.
Ciao da Mimmo
Per caso Mimmo hai una foto dove si riescono a leggere i nomi sulla lapide?
-
Re: Operazione Husky
Blaster, se mi dai il tuo indirizzo e-mail, ti invio la foto con i nomi. Purtroppo nel forum si possono mandare foto troppo piccole e si rischia di non leggere bene.
Mimmo.
-
Re: Operazione Husky
Grazie mille, Mimmo!!! Ti mando un mp. [264
-
Re: Operazione Husky
Ciao Blaster. Confermami, cortesemente, se ti è arrivata la foto e consigliami un libro (se esiste), possibilmente in italiano, sulla 82^ div. paracadutisti Usa in Sicilia. Ciao.
-
Re: Operazione Husky
Ciao, Mimmo, sì la foto è arrivata, grazie mille. Purtroppo, in Italiano non c' è nulla sulla Gloriosa 82nd A/B. Ti potrei consigliare qualche libro in Inglese, però se per te è lo stesso. Magari qualche Forumista prima o poi scriverà* un libro in Italiano su questa gloriosissima Divisione.
-
Re: Operazione Husky
ciao mimmo
tempo addietro ho postato alcune foto di ponte dirillo
di come era prima della battaglia . dopo la battaglia e come i trova adesso
non mi ricordo dove.......
-
Re: Operazione Husky
Alcune curiosità* e conferme si hanno dal diario di Patton:
"...le truppe italiane ,gran parte delle quali originarie dell'Italia settentrionale, hanno combattuto con encomiabile accanimento. Le truppe tedesche invece non hanno combattuto altrettanto efficacemente come quelle da noi annientate in Tunisia. Ciò vale in particolar modo per i reparti corazzati. Hanno mostrato coraggio, ma scarso discernimento...Percorrendo una strada che attraversava un campo a sud dell'aeroporto di Biscari, dove si erano svolti accaniti combattimenti, ho sentito un greve fetore di cadaveri nemici per almeno sei miglia...In diverse occasioni, i tedeschi hanno collocato mine alle spalle degli italiani, sicchè quando questi hanno tentato di fuggure sono saltati in aria..."
e continuando a parlare dei combattimenti di Gela accenna alla quasi riconquista della città* "...Mentre ero nell'abitato di Gela, che il nemico aveva quasi riconquistato, sono caduti dei proietti e delle bombe..."
Di un curioso accanimento dei combattimenti ne parla sempre Carlo D'Este quando dice che il gen. Patton prima dell'invasione ammonì le truppe di far attenzione ai casi in cui italiani e tedeschi manifestassero l'intenzione di arrendersi, perchè qualke volta riuscirono a ingannare i soldati americani facendogli abbassare la guardia, sparandogli contro e gettando granate. Sempre D'Este accenna anche ad un'astuzia tedesca consistente nell'ingannare gli americani alzandosi senza impugnare le armi, con le mani in aria e gridando "kamerad". Poi quando si avvicinavano gli americani , i tedeschi si lasciavano cadere a terra e altri tedeschi nascosti dietro di loro facevano fuoco
Ciao
-
Re: Operazione Husky
in effetti parte delle accuse di stragi di prigionieri italiani furono ricondotte al particolare incitamento precedente questa operazione da parte dello stesso Generale Patton..
in cui non erano contemplati prigionieri..e si cercò con ogni mezzo di mettere sul chi vive i soldati che dovevano effettuare l'invasione..che tra l'altro, inizialmente era stata considerata molto più problematica a livello di resistenze incontrate e avanzamento sul territorio.
per le mine messe dietro le nostre linee da parte dei tedeschi..no comment.
inoltre la maggioranza delle truppe italiane sull'isola non erano proprio dell'isola?..
questo fu anche causa di diserzioni o abbandono dei posti di combattimento..forse mi sbaglio, ma leggo una incoerenza tra le notizie del diario generale Patton e la natura indigena di gran parte delle truppe residenti sull'isola..che tuttavia ...considerati gli sviluppi comprendo e giustifico..
continuo a leggervi ...
e continuo a complimentarvi per il grande lavoro messo su..
-
Re: Operazione Husky
ciao a tutti
allora per certi versi durante l'operazione husky i soldati residenti nell'isola pensarono bene di disertare perche' secondo loro la guerra era ormai finita, senza pensare quanto sarebbe durata nel continente.
mentre x le truppe del continente anche se disertavano non avevano posti dove rifugiarsi (salvo qualche caso di amicizia) ed ' e 'per questo che da allora si vocifera ....guarda questi mentre noi combattiamo loro se ne stanno pacificamente a casa.... scusate se ho utilizzato questa frase .... ma quella vera e' molto piu' pesante..... ma un fattore non e' stato aggiunto a quel tempo che durante la prima guerra mondiale guerra di trincea..anche il popolo del sud era presente a difendere i territori del nord e presente alle conquiste fatte nel nord.......
quindi ogni discriminazione fatta allora sulla vigliaccheria o tradimento da parte dei militi siciliani verso i commilitoni del continente non hanno base. tutti scappavano ma quasi nessuno lo ammette
-
Re: Operazione Husky
no so se la specifica è riferita al mio intervento..
se così fosse,..non intendevo minimamente parlare di cosa hanno fatto le truppe del sud o del nord, ne in quali tempi..forse non mi sono espresso bene..
in base a ciò che ho letto su questa operazione..in base alle testimonianze anche da voi riportate leggo che c'era predominanza di truppe del sud, con percentuali evidenti di residenti nell'isola!..ecco perchè parlo di incoerenza con il diario del generale Patton cui cito "Alcune curiosità* e conferme si hanno dal diario di Patton:
"...le truppe italiane ,gran parte delle quali originarie dell'Italia settentrionale, hanno combattuto con encomiabile accanimento."..tutto qui..