Sto lavorando su alcune foto di famiglia in modo da archiviarle su cd. Mi sono capitate queste "mimetiche". La prima è del 1964/65, la seconda del 1968, visto che siamo in argomento, le posto.
Saluti
Corrado
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Sto lavorando su alcune foto di famiglia in modo da archiviarle su cd. Mi sono capitate queste "mimetiche". La prima è del 1964/65, la seconda del 1968, visto che siamo in argomento, le posto.
Saluti
Corrado
Anch'io ho fatto il militare nel 1990 a Belluno.
La giacca mi sembra venisse chiamata "giacca bella" o "cinque pezzi".
La si usava nella stagione invernale sopra all'uniforme SCBT.Credo che "cinque pezzi" derivi dal fatto che era costituita da: 1)giacca 2)termo fodera all'interno della giacca 3)cappuccio 4)pantavento 5)giacca-vento.
Jolly46 saprà* essere più preciso.
Intanto io ti ringrazio per le informazioni, Forte149. Grazie mille! [264
ciao
Ado, bellissime le foto che hai postato! Si vede in tutte e due la mimetica policroma mod.58...
Grazie. Le foto riguardano la stessa mimetica postata da me in precedenza..
Bella integrazione Blaster! Questo tipo di giacca ricordo di averla vista spesso in giro, anche nei mercatini dell'antiquariato che ci sono dalle mie parti.
Complimenti anche a Ado, per le belle foto di famiglia!
Di nulla, è stato un piacere. [264
Blaster, prossimamente posterò anch'io qualcosa sul genere della tua giacca! [264
Posta, posta!!! [264
"Cinque pezzi" è una denominazione "ufficiosa" (così come "giacca bella" che non ho mai sentito ma sicuramente è una dizione da caserma o comunque locale).
L'oggetto ufficialmente è "impermeabile da campagna" denominazione mantenuta anche da quelli attuali pur diversi e policromi.
Per identificarli uno dall'altro si deve aggiungere il suffisso "mod. xx) dove al posto delle x va messo l'anno diazione da parte del Commissariato Militare (dovrebbe essere presente sull'etichetta in teoria).
Grazie mille della spiegazione, Jolly46. Sull' etichetta c'è scritto 1984.
In ambito del medesimo esercito, si denota come sembra, che ogni reparto avesse la tendenza di personalizzare la terminologia per definire gli indumenti od altro.
Non c'era in questo sito la lista del materiale che veniva consegnato al militare con la quantità*???????
Ciao by Andrea.
Direi che è il "gergo" ovvero l'utilizzo di nomi (inventati o derivanti) per identificare certi oggetti dipende anche dai bacini d'origine dei militari dei vari reparti (quindi uso di forme dialettali), dagli usi tramandati nell'ambito degli stessi reparti e le cui origini magari sono casuali od indefinite, insomma da elementi di difficile identificazione temporale.
Le denominazioni così nate restano comunque nel capitolo del gergale e non certo nell'uso ufficiale ed amministrativo.
Le denominazioni ufficiali sono invece uguali da Dobbiaco a Pantelleria e sono quelle stabilite nelle circolari identificative e successivamente nelle tabelle di corredo o negli elenchi del vestiario ceduto a pagamento dai magazzini militari.
Ad esempio tra ghette, cavigliere ed uose, tre termini utilizzati correntemente per identificare lo stesso oggetto mi pare (vado a memoria) che nella documentazione ufficiale l'unico termine utilizzato è uose.
Rispolvero questo topic per fare un po d'ordine per quanto riguarda le uniformi da combattimento dell'E.I.
Ricapitolando ciò che è stato scritto in queste 6 pagine (e non solo), possiamo fare uno "schemino":
-immediato dopoguerra: tuta monopezzo color kaki (?)
-mod.51: tuta monopezzo policroma, con due tasche sul petto, tascone posteriore (alla cacciatora), due tasche cosciali e nessun rinforzo. Esisteva anche una versione da carrista (?) che aveva degli elastici per stringere attorno ai polsi e alle caviglie
-mod.58: policroma in due pezzi, due tasche pettorali, due cosciali, rinforzi in gommapiuma su ginocchia e gomiti
-mod.60: solo per paracadutisti, due tasche pettorali e due cosciali, chiuse da automatici, patte "tipo sahariana"; rinforzi in gommapiuma su ginocchia, gomiti e spalle.
-mod.65: solo per paracadutisti, due tasche pettorali, due cosciali, chiuse da lampo. Rinforzi su ginocchia e gomiti stretti da laccetti e rinforzi anche sulle spalle
-Mod.75: conosciuta anche come "verdona, scbt, 4 tasche, Roma 77", ne esistono diverse versioni: la prima aveva rinforzi rettangolari in gommapiuma, come il modello precedente, che con la seconda versione diventarono ovali e senza gommapiuma. Terza versione, con tasche diagonali chiuse da una zip (in realtà* credo si tratti dell'uniforme sperimentale "Roma 87"). La quarta versione, detta "cinesina", era senza tasche pettorali, i rinforzi sui gomiti erano ovali, mentre sulle ginocchia erano rettangolari. Per le truppe alpine erano previsti dei pantaloni lunghi fino al ginocchio.
-Mod. "Roma 87": uniforme sperimentale solo per truppe speciali, in tessuto verde e policromo tipo "woodland". Tasche in diagonale chiuse da lampo metalliche.
-Mod. "Roma 92": molto simile alla "cinesina", era in tessuto policromo tipo "woodland", con un taschino sulla manica sinistra. Prodotta anche una variante desertica.
- "Policroma": non so quale sia il nome ufficiale e non so quando è stata introdotta...
Questo è solo uno schemino provvisorio, se qualcuno ne sa più di me, corregga....
[00016009 Marco
Buzz:
...posso anche fallare ma non ricordo un qualcosa del genere... [137Citazione:
immediato dopoguerra: tuta monopezzo color kaki (?)
Ciao
F.M.
per esperienza diretta suggerisco la modifica in verde. ............................Citazione:
Originariamente Scritto da buzz
Fatto:
-immediato dopoguerra: tuta monopezzo color kaki (?)
-mod.51: tuta monopezzo policroma, con due tasche sul petto, tascone posteriore (alla cacciatora), due tasche cosciali e nessun rinforzo. Esisteva anche una versione da carrista (?) che aveva degli elastici per stringere attorno ai polsi e alle caviglie
-mod.58: policroma in due pezzi, due tasche pettorali, due cosciali, rinforzi in gommapiuma su ginocchia e gomiti
-mod.60: solo per paracadutisti, due tasche pettorali e due cosciali, chiuse da automatici, patte "tipo sahariana"; rinforzi in gommapiuma su ginocchia, gomiti e spalle.
-mod.65: solo per paracadutisti, due tasche pettorali, due cosciali, chiuse da lampo. Rinforzi su ginocchia e gomiti stretti da laccetti e rinforzi anche sulle spalle
-Mod.75: conosciuta anche come "verdona, scbt, 4 tasche, Roma 77", ne esistono diverse versioni: la prima aveva rinforzi rettangolari in gommapiuma, come il modello precedente, che con la seconda versione (1978)diventano ovali in gommapiuma molto ingombranti con sola cucitura a croce in genere asportate almeno nei pantaloni; successivamente (inizio 1979) vennero ridotte le dimensioni e aumentate le cuciture verticali (anche per evitare l'asportazione della gommapiuma)e inserito velcro per nome Terza versione, con tasche diagonali chiuse da una zip (in realtà* credo si tratti dell'uniforme sperimentale "Roma 87"). La quarta versione, detta "cinesina", era senza tasche pettorali, i rinforzi sui gomiti erano ovali, mentre sulle ginocchia erano rettangolari. Per le truppe alpine erano previsti dei pantaloni lunghi fino al ginocchio.
-Mod. "Roma 87": uniforme sperimentale solo per truppe speciali, in tessuto verde e policromo tipo "woodland". Tasche in diagonale chiuse da lampo metalliche.
-Mod. "Roma 92": molto simile alla "cinesina", era in tessuto policromo tipo "woodland", con un taschino sulla manica sinistra. Prodotta anche una variante desertica.
- "Policroma": non so quale sia il nome ufficiale e non so quando è stata introdotta...
Purtroppo non ricordo dove, ma sono sicuro di averla letta da qualche parte, e c'era pure una foto...Citazione:
Originariamente Scritto da Furiere Maggiore
Vegetata: continentale e desertica, dal 2004, ne esistono varie versioni, e qua sarebbe d'aiuto il buon MP38.Citazione:
Originariamente Scritto da buzz
Un saluto
Policroma lo era anche la Roma 92 se è per quello!!! Almeno così diceva l' etichetta... [249
Mi pare ci fosse scritto sull' etichetta qualcosa tipo " Uniforme da lavoro e da combattimento in tessuto policromo " o qualcosa del genere...
Questa è la Roma 92 (o meglio l'etichetta) distribuita ai CC con relativo berretto (dello stesso contratto)
Questo dovrebbe essere il relativo berrettoCitazione:
Originariamente Scritto da cicciomassiccio
Questa non credo sia stata postata finora è la mimetica del S.Marco usata fino a poco fa
(peccato per i pantaloni più usurati ma tuttonon si può avere)
-immediato dopoguerra: tuta monopezzo color kaki (?)
-mod.51: tuta monopezzo policroma, con due tasche sul petto, tascone posteriore (alla cacciatora), due tasche cosciali e nessun rinforzo. Esisteva anche una versione da carrista (?) che aveva degli elastici per stringere attorno ai polsi e alle caviglie
-mod.58: policroma in due pezzi, due tasche pettorali, due cosciali, rinforzi in gommapiuma su ginocchia e gomiti
-mod.60: solo per paracadutisti, due tasche pettorali e due cosciali, chiuse da automatici, patte "tipo sahariana"; rinforzi in gommapiuma su ginocchia, gomiti e spalle.
-mod.65: solo per paracadutisti, due tasche pettorali, due cosciali, chiuse da lampo. Rinforzi su ginocchia e gomiti stretti da laccetti e rinforzi anche sulle spalle
-Mod.75: conosciuta anche come "verdona, scbt, 4 tasche, Roma 77", ne esistono diverse versioni: la prima aveva rinforzi rettangolari in gommapiuma, come il modello precedente, che con la seconda versione (1978)diventano ovali in gommapiuma molto ingombranti con sola cucitura a croce in genere asportate almeno nei pantaloni; successivamente (inizio 1979) vennero ridotte le dimensioni e aumentate le cuciture verticali (anche per evitare l'asportazione della gommapiuma)e inserito velcro per nome Terza versione, con tasche diagonali chiuse da una zip (in realtà* credo si tratti dell'uniforme sperimentale "Roma 87"). La quarta versione, detta "cinesina", era senza tasche pettorali, i rinforzi sui gomiti erano ovali, mentre sulle ginocchia erano rettangolari. Per le truppe alpine erano previsti dei pantaloni lunghi fino al ginocchio.
-Mod. "Roma 87": uniforme sperimentale solo per truppe speciali, in tessuto verde e policromo tipo "woodland". Tasche in diagonale chiuse da lampo metalliche.
-Mod. "Roma 92": molto simile alla "cinesina", era in tessuto policromo tipo "woodland", con un taschino sulla manica sinistra. Prodotta anche una variante desertica.
- "Vegetata": continentale e desertica, dal 2004, ne esistono varie versioni
Bella integrazione Garand! [264
Non sapevo che i C.C. avevano una fornitura, della Roma 92, prodotta appositamente per l'Arma!
Qualcuno mi sa spiegare quella fascia nera che sembra di gomma cos'è o meglio da dove proviene?Citazione:
Originariamente Scritto da silent brother
Molto bella.Citazione:
Originariamente Scritto da garand
E' ancora parecchio usata, ho collaborato con i ragazzi del S.Marco in Abruzzo e parecchi la portavano ancora.
Un saluto e complimenti ancora. :P
Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Ciao Garand! Si tratta di un anello di camera d'aria, era una pratica molto utilizzata anche nell'esercito. [264
Scusa se insisto quindi si prende una camera d'aria (presumo di bicicletta) si taglia e si mette sul bordo dell'elmetto, ma come veniva (ri)unita dopo essere stata tagliata?(Spero di essermi spiegato bene)
Tra l'altro ho visto una foto di un attempato sottufficiale del Tuscania che aveva fatto la stessa cosa sul kevlar in Somalia nel '93 evidentemente memore del passato utilizzo di questo accorgimento sui 42/60
ciao, son passati quasi 20 anni ... ti confermo che si trattava di camera d'aria (d'auto presumo). Ho avuto quel tipo di elmo solo durante la qualificazione a FCM, poi sono arrivati i primissimi kevlar...
Pb
Esatto! [264
Ciao!Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Bellissimo pezzo, ma credo che i pantaloni piu usurati e chiari non siano affatto un caso! IN tutte le mimetiche che ho avuto modo di vedere, sia usate che nuove, i pantaloni sono sempre piu sbiaditi (e stretti) rispetto alla giacca. Non chiedetemi perchè! [1334
Si ma come la camera d'aria veniva riunita/ricucita (per funzionare come un grosso elasticone)?
Grazie per la pazienza è che vorrei metterne una su di un elmetto che ho con il telino e la rete
Pazienza di che'? [264Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Praticamente devi tagliare una sezione, "una fetta", del diametro della camera, in modo che ti risulti già* un'anello completo e intero. Poi la larghezza la fai tu in base a quello che ti sembra più adeguato, per fasciare il bordo dell'elmo.
Un po come quando si taglia una fetta di salame :P , che poi nel pelarla ci puoi ricavare un'anello di pelle intero! [icon_246
[160 [160 [160 [160 [257
ciao,te lo spiego io il perchè: la mimetica mostrata è un insieme di 2 pezzi di 2 diverse forniture. Negli anni le forniture si sono alternate, senza contare delle "produzioni" per il mercato civile prodotte parallelamente.Citazione:
Originariamente Scritto da MP38
Più chiare, più scure,con tagli diversi. Ho di recente ricevuto l'ultima versione della mimetica RSM che ha un taglio ancora diverso.
Per quanto riguarda i pantaloni, i primi modelli erano elasticizzati (forse si dice sanforizzati) ed aderivano alle gambe, ma erano estremamente facili e si scolorivano. I pantaloni in foto sembrano di quel tipo. La giacca invece appare di una produzione diversa con più gialli e verdi.
come giustamente detto da Daniele, si tratta di una fetta di camera d'aria. Ricordo che quando ci furono distribuiti gli elmetti , ci diedero anche i telini e queste "fettine". Aspettati qualche smadonnata e tanta pazienza perchè non è tanto semplice [257Citazione:
Originariamente Scritto da garand
Dopo esser riuscito a mettere la retina su di un elmetto 1° taglia con telino (anche se ci sono volute 6 mani) non mi spaventa più niente [257
Ah ecco, svelato l'arcano! [264
Azz non sarà per caso quella con le 2 tasche pettorali e le altre 2 sulle braccia? Se si tratta di quella...aspetto con ansia le foto! [arghCitazione:
Più chiare, più scure,con tagli diversi. Ho di recente ricevuto l'ultima versione della mimetica RSM che ha un taglio ancora diverso.
esatto, proprio quella ! [264