Allegati: 1
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		Non è una storia facile da verificare quella di Schindler, ma potrebbe anche essere verosimile.
Certo è che questi boccali azzurri sono piuttosto elusivi e rari, un bel pezzo quindi da tenere stretto.
Non mi convince invece molto l'ipotesi di un utilizzo specifico da neve ... mi sembra un pò tirato per i capelli. E' probabile che la fabbrica non producesse solo borracce e quindi economizzasse sui materiali e mescole o utilizzasse quello che aveva disponibile. 
Oppure era piuttosto per truppe molto speciali...gli smurf truppen  [argh
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		Una borraccia senza ombra di dubbio molto rara,personalmente è la prima che vedo in questo modo.Complimenti Mulon  [264
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		Effettivamente il discorso del ritrovamento può essere vero come no, probabilmente non lo si saprà* mai, però non vedo perchè non possa essere così [249 
Discorso climi freddi....la mia è solo una ipotesi non suffragata da niente [11 
Puffi? Ora mi preoccupo..... [255  [255  [255
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		Senza dubbio si tratta di un pezzo non comune.. penso che se fai una piccola ricerca su internet potresti trovare alcune risposte.. per ora ti allego questo.. il resto lo lascio a te..  [00016009 
Biografia
Schindler nacque a Zwittau (oggi Svitavy) nel Sudetenland, ovvero nei Sudeti, una regione dell'allora Cecoslovacchia dove viveva per la maggior parte popolazione di lingua tedesca. L'annessione di questa alla Germania nazista, fu per Schindler l'inizio di una nuova avventura che lo porterà* a Cracovia, la città* polacca che per molto tempo sarà* la sua dimora.
Qui acquistò a basso prezzo una fabbrica in via Lipowa n. 4, nel quartiere industriale di Zablocie, che chiamò * Deutsche Emaillewaren-Fabrik, dove produsse pentolame e in seguito munizioni. Arrivò ad occupare, durante la sua attività* di imprenditore, circa 1.200 (secondo alcune fonti 1.100) lavoratori ebrei..
*Fabbrica di oggetti smaltati, la D.E.F. (Deutsche Emaillewaren-Fabrik), sita in via Lipowa n. 4, nel distretto industriale di Zablocie, a Cracovia.
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		...difficile dire se l'oggetto in questione sia o meno uscito dalla "DEF" di Schindler....senz'altro più un luogo "romantico"  come già  detto, piuttosto che verità  conclamata... o forse la solita favola che serve a far guadagnare qualche euro in più a qualche astuto venditore....
Che l'oggetto possa destare interesse questo è assodato specie per chi è "assetato" di borracce e attento ( giustamente ) alle più piccole variazioni del caso... e fin qui : onore al merito!
Per cio che può riguardare la verità  storica ritengo personalmente che "in quei tempi" uno smalto blu all'ossido di cobalto poteva essere al pari di uno smalto rosso all'ossido di ferro e non un colore distintivo destinato a formazioni militari particolari, quanto maggiormente una scelta dettata dal non facile reperimento delle materie prime atte a favorire il processo di smaltatura.
Eccezion fatta per i "bicchierini finali" che nascono senza maniglie e che possiedono uno smalto brunastro "definitivo" e consono ad una tenuta militare senza bisogno di essere verniciato, le altre smaltature avrebbero dovuto ricevere la consueta vernice verde oliva di protezione come da regolamento e come appare nella maggioranza degli oggetti che conosciamo.
Riterrei molto probabile l'ipotesi che si tratti di forniture  non terminate e mai distribuite, fondi di magazzino per intenderci comunque senz'altro destinate all'esercito....che poi siano uscite dalla fabbrica di Schindler è molto difficile a dirsi in quanto, in definitiva, il processo di smaltatura poteva avvenire impiegando solo determinati e precisi ossidi che possono conferire allo smalto i colori ; rosso, grigio, marrone, blu ,viola e potenzialmente ogni fabbrica di fusione a smalto avrebbe potuto  produrre oggetti nei vari colori sopra elencati anche, come già  detto, a seconda dell'approvvigionamento "al momento" delle materie chimiche necessarie.
cordialmente. K.d.G.
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		Ciao Carlo, ottima disamina la tua, però avrei da farti una domanda, ossia questo bicchiere è, secondo me, bello e finito in quanto la vernice blu è "vetrificata" ed ottenuta mediante cottura a forno, proprio come l'universalmente riconosciuto bicchiere marrone, quindi sei proprio sicuro che si tratti di pezzi non terminati e mai distribuiti?
Sulla romanticità* della provenienza possiamo anche essere tutti d'accordo, ma anche del contrario però.
Tutto ciò cmq non va per nulla ad intaccare l'eccezionalità* del pezzo, almeno per me, indifferentemente dalla sua provenienza.
Io resto dell'avviso che questo bicchiere sia una variante assolutamente bellica, per materiale e caratteristcihe costruttive [264
Per cio che può riguardare la verità* storica ritengo personalmente che "in quei tempi" uno smalto blu all'ossido di cobalto poteva essere al pari di uno smalto rosso all'ossido di ferro e non un colore distintivo destinato a formazioni militari particolari, quanto maggiormente una scelta dettata dal non facile reperimento delle materie prime atte a favorire il processo di smaltatura
Su questo punto sono praticamente d'accordo anche se, e lo ripeto, il discorso Russia da me ventilata è solo una ipotesi non suffragata da nulla di tangibile.
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		ciao Giancarlo,
mi permetto di darti degli spunti tecnici al riguardo...
innanzitutto devi distinguere tra verniciatura e smaltatura, sono due cose differenti che impiegano materiali diversi.
la smaltatura è la finitura che appare nel tuo bicchierino ( non chiamarla vernice ) ed è un procedimento che serve a protezione di taluni oggetti contro la corrosione e l'abrasione, viene effettuato secondo un procedimento in fusione e impiega materiale silicico ovvero di tipo vetroso; si possono ottenere smaltatature nei colori che ho descritto nel mio post precedente se si impiegano taluni materiali invece che altri. Tieni presente che la smaltatura non produce un colore definitivo perciò in linea di massima gli oggetti smaltati devono poi secondariamente, di regola, essere sopraverniciati con colore appropriato come puoi vedere in altri bicchierini o gavette o oggetti di uso comune. Da qui la mia convinzione che si tratta di un oggetto non finito.
 Diversamente la storia del bicchierino marrone "finale" che mantiene un tipo di smalto evidentemente "definitivo"  con un colore che anche se un po "strano" può intonarsi meglio ad una tenuta militare risparmiando sul successivo step della verniciatura. Non penso che i nostri amici avessero prodotto consapevolmente bicchierini blu per la WH...al limite per la LW, ma sono più portato a pensare, tutto considerato, che si tratta di materiale che in un secondo momento avrebbe dovuto ricevere uno strato di colore appropriato che non ha mai ricevuto.
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		Questa volta non sono d'accordo...che io faccia confuzione con i termini ci può stare( [0008024 ),ma questo bicchiere non è smaltato, questo tipo di effetto è ottenuto tramite cottura al forno per ottenere l'indurimento dello smalto per resistere meglio agli urti che come conseguenza portano alla ruggine.
Ovviamente queste sono informazioni che ho reperito "in giro" e che purtroppo ( [142  [142 ) non posso documentare ma che mettono d'accordo i vari collezionisti di borracce che ci sono sparsi in giro per il mondo.
Purtroppo la documentazione relative alle borracce è pressochè nulla, e cerco di portare avant le mie nozioni facendo tesoro delle informazioni che reperisco dove capita, e quando trovo più pareri concordanti do per scontato che siano buoni, soprattutto se suffragati da logicità* e confronto diretto di pezzi della mia collezione, laddove purtroppo, e mi ripeto, non c'è una benchè minima documentazione.
Facendo un riassunto a più ampio raggio.....si passa dall'alluminio al ferro,questo viene trattato con la classica vernice/smalto rosso più "spesso facente funzione di antiruggine "da smaltare",l'ultima "evoluzione", se così si può definirla, è la cottura al forno,tutto sempre nell'ottica di apportare migliorie che giovino al conforto del soldato almeno nei rari momenti culinari di cui disponevano. E magari stiamo dicendo la stessa cosa.... [1334 
Poi chiaramente le mie opinioni sono sempre opinabilissime, ma in questo caso penso siano le più verosimili [264
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		sorry Giancarlo... ma le prime righe del tuo ultimo post proprio non sono per cosi dire molto chiare...
dici che il bicchierino non è smaltato e poi parli di "cottura al forno per ottenere l'indurimento dello smalto?"
Qui non si parla tanto di borracce, ma di tecniche di finitura su determinati oggetti....ed è importante saperle riconoscere e sopratutto non fare confusione.
La finitura del tuo bicchierino si chiama: smaltata, ed è proprio il processo di smaltatura che conferiva all'oggetto quella necessaria resistenza agli urti e alle abrasioni oltreche' a preservarlo dall'ossidazione.. 
Dai retta. Nessuna vernice cotta al forno.....e ti ricordo che se metti il caso la borraccia provenisse davvero dalla fabbrica di Shindler....bè mi sembra di ricordare che aveva una fabbrica che produceva smaltature....e non certo semplici"verniciature cotte al forno".
cordialmente. K.d.G.
	 
	
	
	
		Re: Direttamente dalla fabbrica di Oskar Schindler...
	
	
		Perchè per cercare di spiegare quello che voglio dire ho fatto ancora più casino [icon_246  [icon_246  [icon_246 
Guarda, domani tiro giù dalla vetrina un paio di bicchieri e provo a spiegarmi con quelli, l'evidenza vale più di mille parole [264 
Però non capisco perchè, secondo te, la cottura al forno non possa essere una ulteriore miglioria alla tenuta dello "smalto" (giusto?) del bicchiere.