Salve,
argomento gia' trattato in questo thread:
viewtopic.php?f=63&t=20508&p=504160&hilit=occhiali +protector#p504160
il made in Italy non è un problema.
saluti
Raffaello/Quex
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Salve,
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il made in Italy non è un problema.
saluti
Raffaello/Quex
Gli occhiali visibili nella foto allegata erano in dotazione a tutti quelli in partenza per l'Africa settentrionale o solo a quelli che avevano un incarico particolare (pilota carro, motociclista, ecc.)?
Innanzi tutto, complimenti per la bellissima foto, ricca di dettagli, in special modo notevole quello del fregio al casco costituito da un comune fregio truppa da bustina sottopannato in g.v. e cucito direttamente alla coccarda, verosimilmente poi il tutto cucito a sua volta sul copricapo.
La foto testimonia -per l'ennesima volta- come anche le truppe destinate allo scacchiere nord africano (credo l'AOI fosse già caduta quando fu presa la foto che daterei tra la fine del '41 e i primi mesi del '43) avessero in dotazione la tenuta in panno di lana g.v.
Quanto agli occhialoni antisabbia, per quella che è la mia conoscenza derivata da foto pubblicate e private e dai filmati, direi che erano di uso generalizzato, in particolar modo ai conducenti di veicoli ma esistono numerosissime evidenze fotografiche di militari di fanteria o altri corpi appiedati aventi in dotazione queste protezioni oculari.
Un saluto,
Icarus68.
Grazie per la precisazione.Citazione:
Originariamente Scritto da icarus68
La foto è del giugno "41 e ritrae mio zio appartenente al battaglione Giovani Fascisti (forse per questo il fregio al casco è un ripiego) prima di essere imbarcato per la Libia (dove penso non avranno più usato la divisa di lana).
Il misto casco coloniale-divisa di lana secondo me è dovuto al fatto che il btg. GG.FF. è stato destinato in Libia all'ultimo momento, infatti i volontari della G.I.L. (che erano minorenni e non avevano adempiuto agli obblighi di leva) non potevano essere inviati al fronte per cui vengono arruolati nell'esercito senza vincoli di ferma nell'appositamente creato Gruppo btg. Giovani Fascisti, l'uniforme è quella della fanteria con le fiamme giallo-rosse (i colori di Roma e dalla G.I.L) e come copricapo il fez nero (a ricordo degli Arditi della I° guerra mondiale). Vengono addestrati per un possibile impiego sul fronte russo ma il comando supremo ritiene che "i battaglioni che andranno sul fronte russo non possono essere composti da ragazzini" per cui Mussolini ordina che siano mandati in Libia. Vengono quindi equipaggiati con casco coloniale (e occhialoni antisabbia, ok?) e imbarcati x Tripoli. N.B. Ai volontari non verrà mai consegnato l'elmetto e combatteranno tutta la guerra senza.Citazione:
Originariamente Scritto da icarus68
Sicuramente non tutte le truppe del Regio Esercito impegnate nello scacchiere Nordafricano ebbero le uniformi coloniali. Ciò è testimanoiato da evidenze foto-documentali d'epoca, come ad esempio queste mie che allego, riprese nel 1941 tra Garian e Sliten che fanno parte dei ricordi di guerra di un nostro Artigliere che combattè nella nostra ex colonia. Tutti i militari di truppa indossano le pesanti uniformi in panno 34/40.
p.s.: Notare, nelle foto seguenti, che solo Sottuficiali ed Ufficiali indossano le tenute coloniali.
...e questa è la spilla che portarono i Ragazzi della G.I.L. che combatterono come il Tuo avo.
Bellissima!Citazione:
Originariamente Scritto da icarus68
Grazie.
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Occhiali marca "Ratti" Torino con lenti da sole incernierate ,costruiti in ottone nichelato, condizioni stupende, se non fosse per la gomma bianca rinsecchita , situazione che si trova in moltissimi occhiali del periodo , a causa dell autarchia che ci costringeva a usare materiali scadenti, i cosidetti "surrogati"
La costruzione è di altissima qualità , ma il dilemma è questo:
Sono per uso motociclistico? o per entrambi gli usi? o eslusivamente da volo?
All'epoca erano 'di lusso', in genere favoriti da ufficiali piloti, ma anche usati da motociclisti e automobilisti. PaoloM