Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
Allora ecco una seconda puntata con altre foto.
Bene proseguiamo la nostra visita , in questo caso mi concentro sui pozzi per l'approvvigionamento dell'acqua.
...
Ho solo qualche dubbio su quello in basso sul ridotto centrale , in quanto più che un pozzo dovrebbe essere qualcosa per la raccolta dell'acqua piovana e dovrebbe essere quindi collegato con la cisterna. Sul forte Azzano la cisterna si trova proprio lì sul cortile esterno.
[attachment=0:19spo4nt]DSC02953.JPG[/attachment:19spo4nt]
E con questa ultima foto , veniamo al mio dubbio iniziale , siamo al primo piano : raccolta acqua ? Non è possibile vedere il corrispondente ambiente al piano terra. E quella pietra con il foro , non aiuta , sembra qualcosa legata ai bagni. Oppure è solo una lastra gettata lì ?
Festungsartillerie aiutaci tu a spiegare questa parte del forte Dossobuono.
[00016009
Questione molto interessante, quella di questa struttura metallica, di cui si era discusso più volte con i volontari del forte. C'era chi ipotizzava che fosse una tubatura per il riscaldamento, qualcosa avente a che fare con una presunta caldaia, ma la cosa mi sembra improbabile. Oppure che fosse appunto un collettore di raccolta per acqua piovana. Secondo alcuni era originale austriaco e coevo alla costruzione del forte nel 1860-61. Secondo altri sarebbe un'aggiunta posteriore italiana.
Personalmente non saprei cosa dire, è uno degli elementi misteriosi del forte che ne aumentano il fascino...
Comunque, guardando la mappa, è ragionevole pensare che in basso dovrebbe esserci appunto una cisterna, e l'ipotesi della raccolta delle acque piovane dalla soprastante copertura è valida.
La pietra con il foro credo sia proprio legata ai bagni, anche se è stata divelta e con ogni probabilità non è più nella stanza originale.
Nelle foto della prima pagina di questo reportage se ne vede una simile, nello stato in cui si trovava oltre 10 anni fa, mezza annerita e bruciacchiata. Oggi è stata riposizionata e "restaurata".
Un'altra ipotesi è che la cisterna in basso a destra del ridotto sia un collettore fognario più che una riserva d'acqua.
Tutti dubbi questi che si potrebbero risolvere studiando le mappe originali, i piani di costruzione dettagliati presenti nel Kriegsarchiv di Vienna. Ma dubito che esca mai qualche libro su queste fortificazioni con un simile livello di dettaglio...
Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
[264
Continua, continua...
Troppo bello...!!!
[17
Allegati: 2
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Le lastre delle latrine di cui si parlava
Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
E, sempre a proposito di raccolta delle acque, questa è la lastra marmorea, massiccia e pesante, di uno dei tombini del piazzale del ridotto. Oggigiorno costruire elementi decorativi urbani in questo stile costerebbe un occhio della testa...
Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ancora a proposito delle lastre di marmo forate per i tubi delle stufe, in questa foto se ne vede un'altra. L'elemento indicato dalla freccia, in basso a destra, doveva servire per appendere oggetti di vestiario ed equipaggiamento dei militari che presidiavano le varie parti del forte.
Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Sempre riguardo al sistema di areazione delle polveriere contro l'umidità, qui si possono vedere le lastre forate sulla parete, e sul pavimento ciò che resta dei basamenti dei pilastrini a nido d'ape che sorreggevano le assi in legno, sospendendole dal contatto diretto col terreno. Scusate la bassa qualità della foto.
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Ottimi servizi fotografici [264
Citazione:
Originariamente Scritto da Decca
Il Forte Dossobuono come non lo avete mai visto (almeno spero ! )
Con il grandangolo mai [icon_246
Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Volevo trarre spunto da una delle splendide foto di Decca postate qui sopra per parlare un po' delle alterazioni alle strutture del forte create dall'esercito italiano, per adattarlo all'uso come polveriera e deposito, nel corso del '900. Si tratta di interventi per demolire muri come quelli del recinto difensivo interno del ridotto, il riempimento dei fossati originali, l'apertura di nuove porte con trasformazione in portali di quelle che originariamente erano finestre, l'eliminazione della copertura originale in terra del ridotto, e altro ancora.
In questa foto ho evidenziato con la freccia la breccia che è stata praticata per creare una grossa apertura che da sul corridoio centrale del piano superiore. In origine ovviamente l'ordine delle feritoie proseguiva senza soluzione di continuità, dato che il ridotto era una struttura progettata per l'ultima l'estrema difesa del forte, quando il nemico fosse riuscito a conquistare il vicino terrapieno delle artiglierie. Sopra questa nuova apertura era stato collocata una carrucola per issare casse di munizioni e altri materiali pesanti, direttamente dagli autocarri parcheggiati sotto. Sempre a questo fine, era stato anche creato un rialzo del livello del terreno per facilitare queste operazioni, come si può capire osservando il colore più scuro della muratura alla base. Oggi è stato ripristinato da parte dei volontari quello che doveva essere più o meno il livello originario.
Ho evidenziato con linea rossa dove giungeva il terreno prima del restauro.
Allegati: 1
Re: [VERONA] Forte Dossobuono/Gisela
Il corridoio centrale del ridotto, piano superiore, con in fondo lo slargo di cui si parla sopra