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		GdF - Baschi Verdi di Lavena Ponte Tresa. 1983 > 1986, caserma Luigi Moi.
 Pattugie anticontrabbando spesso a piedi, da Gaggiolo a Cremenaga, quindi conosco bene i posti.
 Le vecchie gallerie erano utilizzate a volte come deposito volante di merce conrabbandiera, da Marzio o da Cuasso al Monte scendevano verso Ghirla, da lì verso Induno o Gemonio, a seconda di dove dovevano scaricare (Milano o Varese).
 I primi tempi mi perdevo dopo dieci minuti...
 Però c'era ancora qualche bel reperto, all'epoca.
 
 
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		ecco perché quando nell'86 andavo in giro per i boschi vestito in verde militare, con la stupida di lana del V° alpini, terrorizzavo chi faceva la legna nei boschi di Cuasso !!! pensavano che io fossi tu di pattuglia !!!! :D:D 
 
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		Allegati: 27 
		con questa parte, termino la descrizione delle fortificazioni del periodo 1911-1912.
 
 Monte Martica. Postazioni in barbetta.
 
 Prima di iniziare però, vorrei fare una piccola pubblicità turistica, soprattutto per gli amanti della montagna.
 La strada militare di servizio alle postazioni del monte Martica è lunga km 7,710+0,360 e si sviluppa su di un dislivello di mt 570 circa, sfiorando la cima del monte Chiusarella, prima di arivare alla cima del Martica. E' una bella passeggiata da fare, sia che si parta dall'inizio della strada, sia che si lasci la macchina all'alpe Ravetta ( ultimo posto utile per il parcheggio, sito al km 2 della strada militare ). Dal punto di vista naturalistico si parte dal bosco di fondo valle del paese di Bregazzana ( dove la strada comincia ), si passa all'abetaia dell'alpe Ravetta , del Pian Val Des e delle prime pendici del monte Chiusarella, per passare al castagneto alle prime falde del martica, per terminare nella faggeta della cima del Martica. Se poi volete passare la giornata intera, appena arrivati al km 5 inizia il sentiero che porta alla cima del Chiusarella, unico esempio di prato magro ancora esistente, in quelle dimensioni, con una vista mozzafiato delle Alpi e della Val Padan. Inoltre anche dal punto di vista geologico, si passa dal calcare e dolomia all'arenaria del Chiusarella, per arrivare al porfido prima ed il basalto poi del Martica.
 
 La camminata prende minimo 4 ore, per chi non è allenato. Si può ridurre il tutto a 2 e mezza, ma solo se si conoscono i sentieri che salgono in Martica da Brinzio o dalla Rasa e se si è allenati per sentieri di montagna che "rampegano", ma questo non ci permetterà di vedere la garitta di guardia.
 Allegato 262623
 
 Allegato 262624
 Ma andiamo con ordine. Per arrivare alla strada militare bisogna entrare in Varese e fare la stessa strada per l'osservatorio del Campo dei Fiori, ma arrivati alla chiesa di Sant'Ambrogio, nell'omonimo quartiere, invece di tenere la strada principale per andare al Campo dei Fiori, si prende la strada a destra che conduce all'abitato di Bregazzana. Poco prima di arrivare alle case, in curva, sulla sinistra ( occhio perché non è facile da vedere ) c'è l'incrocio per l'agriturismo dell'Alpe Ravetta. Qui comincia la strada militare. E' sterrata, ma praticabile, fino all'Alpe. Appena passati gli edifici dell'agriturismo, la strada militare incontra, sulla sinistra, la strada che porta alla fonte dei "piedi della Madonna". A questo incrocio ci sono due pilastrini dell'IGM ad esattamente mt 18 di distanza uno dall'altro ed in mezzo ci sono due piazzole da mt 4x8, che hanno lo stesso orientamento delle postazioni che sono in cima al Martica.
 
 Allegato 262625
 
 Allegato 262626
 
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 Allegato 262628
 
 Proseguendo, dopo la pietra del km 3 arriviamo al Pian Val Des. Qui resistono le piazzole, che facevano da poligono ai militari che hanno fatto la "naja" in quel di Varese fino agli anni '70.
 
 Allegato 262629
 
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 Allegato 262632
 
 I soldati sparavano verso il basso guardando il monte Chiusarella
 
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 Poco prima del km 5 e sulle pendici del monte Chiusarella, incontriamo la garitta del posto di guardia.
 
 Allegato 262634
 
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 Notare che la coibentazione del soffitto con catrame è ancora quella originaria.
 
 Allegato 262636
 
 Poiché aveva piovuto il giorno prima ed era nuvoloso, uno degli abitanti della garitta era venuto fuori.
 
 Allegato 262637
 
 Proseguiamo sulla strada militare, per alcuni chilometri. Poco dopo il km 7 ci troviamo ad un bivio.
 
 Allegato 262638
 Prendiamo a destra e proseguiamo fino alla cima del Martica, dove ci aspetta una postazione in barbetta a forma di L, per 3 cannoni. Le misure sono mt 18 x 3, ma l'altezza del ginocchiello qui è calcolata mt 1 e non mt 1,50, come nelle altre barbette fin qui viste. Inoltre lo spessore del parapetto in cemento è di mt 1. Credo sia dovuto al fatto che la cima del Martica è in basalto, quindi roccia dura e dispendiosa a scavare.
 
 Allegato 262639
 
 Allegato 262640
 
 Qualcuno ha divelto la pietra miliare di fine strada e l'ha lasciata sul pendio della cima.
 
 Allegato 262641
 
 Pilastrino IGM per il puntamento posto al centro del parapetto.
 
 Allegato 262642
 
 Torniamo indietro al bivio precedente e vedremo sulla sinistra della strada, che prima non avevamo preso, una pietra miliare.
 
 Allegato 262643
 
 Allegato 262644
 
 Proseguendo su questa strada, si arriva alla barbetta successiva, però coperta da rovi. Le misure sono come la precedente ad eccezione  del parapetto, che è ancora più stretto del precedente. Qui è di mt 0,75, tanto che le nicchie sporgono nel terreno. Anche qui sono previsti 3 cannoni.
 
 Allegato 262645
 
 Allegato 262646
 
 Allegato 262647
 
 Allegato 262648
 
 Ora ci aspetta una bella camminata di rientro lungo la strada militare e, se la giornata lo permette, sopratutto in inverno, il panorama merita.
 
 Aggiungo una foto.
 
 Allegato 262649
 
 Arrivati al Pian Val Des, ci si presentano sulla sinistra la cima delle "tre Croci" del Campo dei Fiori. Si intravedono delle antenne. Proprio lì dietro si trova la barbetta del Campo dei Fiori smantellata per fare da eliporto, di cui ho parlato in precedenza.
 Inoltre, se immaginata in bianco e nero, la foto può ricordare una di quelle della Prima Guerra Mondiale, presa durante i bombardamenti d'artiglieria.
 
 
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		grazie. Questa mattina ho scoperto che questo servizio fotografico mi costerà entrambe le unghie degli alluci. Per percorrere gli 8 km della strada militare e tornare, oltre a fare le foto, mi ci sono voluti 3 ore e mezza e gli scarponi me l'hanno fatto pagare cara. A distanza di 6 giorni dalla camminata è saltato fuori un ematoma che sembra io abbia le unghie dipinte di viola. 
 
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	Citazione: 
		
 
				Originariamente Scritto da  spinger  
grazie. Questa mattina ho scoperto che questo servizio fotografico mi costerà entrambe le unghie degli alluci. Per percorrere gli 8 km della strada militare e tornare, oltre a fare le foto, mi ci sono voluti 3 ore e mezza e gli scarponi me l'hanno fatto pagare cara. A distanza di 6 giorni dalla camminata è saltato fuori un ematoma che sembra io abbia le unghie dipinte di viola. 
 
 
 Ti auguro una pronta guarigione!
 
 
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		devo fare una piccola precisazione ed ammettere che Mau65 ha ragione, quando dice che il lavoro sul campo va integrato con il lavoro d'archivio.
 Ho appena finito di leggere " Traccia per lo studio della fortificazione campale " del 1908 del Gen. ( allora colonnello ) Enrico Rocchi, papà dei forti Venini, Sertoli e Montorfano, citati prima. In questo libro il Rocchi fissa il ginocchiello a mt. 1,020 e quindi l'altezza per i parapetti delle barbette del monte Martica non sono costruite in economia, ma seguendo i dettami dell'ingegneria militare dell'epoca..
 
 - - - Aggiornato - - -
 
 oops. la data corretta di pubblicazione è 1903 e NON 1908. Devo decidermi a cambiare gli occhiali da lettura, l'età avanza!
 
 
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		Allegati: 7 
		approfittando del stupendo pomeriggio, ieri siamo andati al forte di orino sul Campo dei fiori. 
 com'era la primavera scorsa
 
 Allegato 264226
 
 Ecco com'era con 50 cm di neve.
 
 Allegato 264227
 
 La strada d'accesso nelle due versioni
 
 Allegato 264228
 
 Allegato 264229
 
 una delle curve della strada militare
 
 Allegato 264230
 
 Allegato 264231
 
 saluti da Cristina, Pierluigi ed Andrea
 
 Allegato 264232