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Se tu ne avessi comprati cento di dennison smock, a quel prezzo e li avessi fatti sparire dal mercato, per tornare a venderli vent'anni dopo, uno al semestre, a cento volte il prezzo pagato sarebbe stata "speculazione"... Purtroppo è quello che fanno in molti, sulla nostra pelle...Citazione:
Originariamente Scritto da loupie1961
Caro Klaus, trovo che la vera speculazione sia quella che approfitta dell'ignoranza e della dabbenaggine delle persone: qualche Militalia fa, mi ricordo bene un banchetto di un venditore di cui non farò il nome, che vendeva un Dennison belga, con aggiunte controspalline con le insegne dell'Army Air Corps, e sosteneva l'assoluta originalità* britannica e WWII del pezzo. Ora, se lui avesse comprato a suo tempo 200 Dennison smock, e adesso li rimettese sul mercato, effettuerebbe una normale operazione commerciale (la speculazione in commercio è prassi comune, si pensi al prezzo del petrolio basato sui futures!!!!), quella che effettua adesso è frode in commercio. Ergo: i militaria della II GM continueranno a esserci e a essere venduti, a prezzi inevitabilmente sempre maggiori, perché più passa il tempo e meno roba si trova nella libera circolazione, il VERO problema del "boom" del collezionismo di militaria è la produzione di falsi, un tempo limitata alla roba tedesca, oggi anche a quella sovietica, italiana, inglese. Quando io ho iniziato a collezionare militaria inglesi WWII, nel 1975 (comprai un paio di ghette inglesi da un mio amico: il fratello le aveva prese a un mercatino), dalla fine della guerra erano passati 30 anni, e a Livorno si trovavano ancora i BD canadesi lasciati nei magazzini al momento dell'imbarco della 1a e 5a Divisione, nel febbraio del 1945. Oggi dalla fine della guera sono passati 63 anni, e qualche anno fa a Livorno ho trovato delle buffetterie inglesi che suonavano estremamente sospette, tanto per il colore della tela quanto per le finiture, che erano in rame invece che in ottone. Il venditore, gentilissimo, mi spiegò l'arcano: gli originali erano andati esauriti da tempo, ma nel corso degli anni continuavano ad arrivare persone che gli chiedevano delle buffetterie inglesi e, quindi, le aveva fatte riprodurre! Lui le vendeva allo stesso prezzo (basso) degli originali, perché in ogni caso per lui sempre roba da mercatino era, ma se qualcuno oggi volesse introdurre quegli oggetti sul mercato del collezionismo, conoscendone l'origine, commetterebbe una truffa. D'altra parte, io al tempo non mi sarei messo a collezionare militaria statunitensi della guerra del Vietnam, anche se il conflitto era appena finito e tutto quello che si trovava di surplus americano nei mercatini a buon diritto poteva essere considerato militaria USA Vietnam war. Non l'ho fatto e non perchè non intendessi "speculare" sul possibile valore che quegli oggetti potevano acquistare nel tempo, ma perché i miei interessi collezionistici mi portavano verso altri lidi. E poi, per dirla tutta, chi specula sul prezzo del pane mi fa venire davvero il nervoso, perchè ci sono molte persone per cui può davvero essere un problema andare dal panettiere e trovare ogni mese i prezzi più alti, e senza pane non si vive. Senza ripetuti acquisti di militaria si vive: magari male (io temo che il collezionismo del nostro tipo sia una dipendenza in tutto e per tutto simile a quella dall'alcool o dagli stupefacenti), ma si vive!
Si ma gente non stiamo parlando di azioni e di borsa,la milità*ria è un investimento??
Non credo proprio,o meglio non lo sono il 90 per cento dei pezzi:
Sono un investimento solo quelli introvabili che avranno sempre un mercato,facciamo un parallelismo con i francobolli....negli anni 60-70 qualsiasi francobollo "se non dozzinale" aveva mercato poichè i collezionisti in italia e nel mondo erano milioni,oggi è diverso,conosco diversi collezionisti con i cassetti pieni di carta che si guardano in faccia cercando di capire che cosa è successo??
Gli interessi delle nuove generazioni sono molto più "tecnologici" io ho la casa invasa da decine di amici di mia figlia che non si degnano neanche di buttare l'occhio sul mezzo-busto che ho esposto in una vetrinetta in entrata;ai miei tempi l'avremmo leccata e sbavata "chi più chi meno" ma tutti,poichè erano le nostre "fantasie" di adolescenti,con i film di guerra a creare interesse.
oggi queste fantasie hanno altri nomi...Vi siete mai chiesti come mai i film di guerra non fanno più cassetta nonostante i mezzi usati e i risultati ottenuti??
Io mi ricordo i successi dei bei tempi,anche i produttori se ne sono accorti e non investono piu di tanto.
In quanto poi al rapporto commerciante-collezionista il coltello dalla parte del manico non lo ha certo quest'ultimo:
Il commerciante ha in mano una merce,a cui da un valore ipotetico basandosi su dei parametri generici di mercato,sa che il suo ricavo visto la rarità* del pezzo X puo essere Y e aspetta.....
Il collezionista,non considera merce quella che ha davanti agli occhi,ma l'oggetto dei suoi desideri "magari da anni"...DOMANDA????
In una partita a poker chi secondo voi la spunta?
Vedete bene che il rapporto non è paritetico,anche perchè di "polli" è pieno il mondo e anche di benestanti c'è nè ancora qualcuno; sul pezzo "valido" il commerciante si puo permettere il lusso di aspettare l'assatanato o il pieno di grana....RISULTATO!!!
Toglietevi dalla testa di portare a casa a prezzi ragionevoli qualche "chicca"
Diverso ovviamente è il discorso dei pezzi piu o meno comuni li ci si puo anche permettere di aspettare il prezzo conveniente,sapendo che non sarà* un investimento.
Lo scambio invece mette sullo stesso piano i due collezionisti poichè la "pulsione" è reciproca e induce alla risoluzione del caso,magari con un conguaglio in denaro,annulla la diversità* di genere " più ricco o meno ricco " e rivaluta le rispettive collezioni che tornano ad essere appunto di interesse reciproco.
IN ultimo ANDREA 58. e vero che certi commercianti meriterebbero di essere "sputtanati" ma non lo si fà* mai "se non in separata sede" perchè...ai visto mai che un domani a quel signore,proprio a QUEL signore capiti il "pezzo" che cercavi tanto??? e allora sarebbero cavoli amari...... CIAO a TUTTI.
una domanda ma perchè voi collezzionate? mi sembra di stare a sentire tanti agenti di borsa... valore ,investimento ,ricavo, speculazione,... io sono collezionisto e commerciante e sapete cosa vi dico? a sentire le vostre parole mi sento meno commerciante di voi!!!!io collezziono perchè ritengo di avere "il sacro fuoco" ovvero quando ho un oggetto in collezzione non penso a lui in termini monetari ,ma lo guardo con fantasia pensando a ciò che ha passato , a chi lo ha indossato ecc. questo é collezzionare!!! se non fosse così collezzionerei euro!!.
quando vendo un pezzo militare sul banco , SEMPRE mi dispiace ,perchè a prescindere dalla nazionalità* dell'oggetto e dalla sua epoca lo guardo sempre con la fantasia!!!
e lo vendo solo perchè non sono paperon de paperoni , e bisogna pur vivere! ma credetemi che se di soldi ne avessi tanti , terrei tutto : il chiodo di scarpone militare trovato in Montagna e il biscudo ss.
secondo me siete andati un pochino fuori dai binari , il collezionare vuol dire trarre soddisfazioni e pace dalla propria raccolta , se deve essere un puro investimento cambiate genere che vi stresserete sicuramente meno!!!
ciao a tutti
Quello che hai detto mi trova pienamente d'accordo ed anche la parte dove critichi lo sputtanamento ma il caso che io intendo è quando scopri la malafede tra l'altro descritta anche qui. Giustamente non sputtani chi ha sbagliato in buona fede ma chi vende il Dennison belga col chiaro intento di fregare il prossimo. Chi sbaglia in buona fede se scoperto in genere ci rimane malissimo non perchè scoperto ma perchè ha sbagliato. Se naturalmente in futuro il furbetto avesse sul banco un'oggetto di mio interesse per una questione di coerenza mi guarderei bene dal prenderlo. Però come ho detto il mio settore di collezionismo è un poco più tranquillo di quello della militaria anche perchè ci sono registrazioni. Anche nel settore armiero capita di vedere pezzi dubbi ma un armiere serio che vuole conservare la clientela agisce correttamente. Ha me personalmente è capitato che determinate cose non mi venissero vendute, nonostante le avessi ordinate, non perchè tarocche ma perchè non belle come riteneva l'armiere. In due occasioni sono uscito senza l'oggetto delle mie brame ed incazzato per poi venire chiamato dopo 20 giorni a ritirare allo stesso prezzo un' arma dello stesso modello ma in condizioni perfette. Io frequento sempre quell'armeria perchè il venditore si è dimostrato correttissimo e credo che la correttezza vada ripagata.Citazione:
Originariamente Scritto da mirco
Ciao
Andrea
Perdonami, Loupie, sono un distratto: non ti avevo capito!Citazione:
Originariamente Scritto da loupie1961
Tu contesti il fatto che si dica "LA" militaria?
Se è così, non ti avevo capito, ma devo dissentire, decisamente!
Parti da un presupposto non dimostrato e, secondo me, errato.
Chi ha detto che il neutro latino vada oggi, per forza, assimilato al maschile, in italiano???
Le parole di genere neutro sono transitate in parte nel femminile e in parte nel maschile!!
Un po' di esempi? LA data, viene da datum, LE pudenda, viene da pudendus...
Ricordi quando ci insegnavano che la pianta, in latino è femminile e il frutto è neutro? Allora, seguendo il tuo assunto, tutte le piante in italiano dovrebbero avere nome femminile ( e allora come la mettiamo con abete, pino, pero, pesco, noce, nocciolo etc etc...?) e i frutti, ex neutro, dovrebbero avere nome maschile (e l'arancia, la mela, la pera, la prugna...)?
Mi sa che non quadra....
No, non ci sto! Diceva un noto personaggio...Citazione:
Originariamente Scritto da coloniale
Hai, in parte, ragione: secondo me siamo NOI ad essere immaturi, in un certo senso!
E non importa il livello di reddito! Sono appassionato di vini e conosco operai o impiegati, con mutuo sulle spalle che arrivano a spendere 1000 euro per una bottiglia, magari una volta l'anno... è legittimo, noi lo dovremmo sapere, ma se la gente se ne approfitta con chi vogliamo prendercela?
Ora, però, non venire a dire che il vero spirito del collezionista alberga sono nel cuore del commerciante perchè... non me la bevo!
è ovvio, i commercianti sono ANCHE collezionisti e appassionati, altrimenti starebbero a prender fregature tutti i giorni, ma le aureole e le stimmate non vi si addicono, dai!!
Almeno per come la vedo io credo che coloniale sia stato frainteso .Citazione:
Originariamente Scritto da Klaus
Lui ha ammesso, oltre che collezionista essere anche un venditore contrariamente forse ad altri che lo sono sotto banco e non lo dicono.
Io non appartengo a queste ultime due categorie e se posso preferisco lo scambio, comunque sugli oggetti ho quelle sue stesse sensazioni.
Quanto dico ovviamente non può valere per tutti i commercianti ci mancherebbe altro anzi il più delle volte si trincerano in discorsi che lasciano il tempo che trovano, ma anche in questo caso, anche tra di loro ci sono alcune differenze.
Non ho mai fatto di quel pochissimo che ho una questione monetaria e mai la farò, poco importa se quell'oggetto che a me piace ora un domani varrà* tanto o poco, lo godo adesso.
Concludendo poichè ho trovato il suo discorso coerente lo quoto.
[ciao2]
Anch'io sono d'accordo col discorso di Coloniale.
Collezionare è soprattutto motivo di appagamento personale e non tanto investimento o speculazione.
Personalemnete, l'ho detto tante volte, attribuisco pari dignità* a qualunque elmetto che raccolgo, sia un comunissimo M53 cecoslovacco che un Berndorfer Isonzo.
Ovviamente i valori monetari sono diversi, ma questo aspetto lo considero soprattutto un fastidioso, e a volte frustrante, ostacolo ad ottenere un pezzo ambito, ma non è il fine ultimo della collezione.
Ricavo molta più soddisfazione, e molto meno utile, a guardare e "giocare" (come dice mia moglie) coi miei elmetti, che a rimirare estratti conti bancari, cedole azionarie o certificati di Titoli di Stato.
E nello stesso modo è sempre doloroso disfarsi di qualcosa, indipendente dal guadagnare qualcosa, perdere o semplicemente recuperare il costo sostenuto.
Naturalmente ciò diventa una esigenza, quando le collezioni crescono, si dilatano, si creano doppi, e lo spazio manca.
Credo poco al baratto come sistema, può valere in pochi casi; del resto l'uomo ha inventato il denaro proprio perché il baratto si era dimostrato spesso inadeguato.
Quoto.Citazione:
Originariamente Scritto da piesse
Però all'ultimo capoverso in buona parte hai ragione e come giustamente dici "è sempre doloroso disfarsi di una cosa" ed è proprio nel baratto che per me diventa meno dolorosa.
Avere in poche parole un'altro oggetto al posto di quello perso.
Certo si potrebbe dire "ma con i soldi che hai preso puoi prenderti una cosa che ti aggrada" ecco è questa la differenza "non ha lo stesso sapore".
Ovviamente mi rendo anche conto che non è possibile sempre usare il baratto ma su cose non estremamente particolari si può fare.
[ciao2]