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Re: Operazione Husky
Ciao Digjo, mi fa davvero piacere che sei intervenuto in qto topic.saluto anche Mpcougars.
Per quel che so io le truppe italiane a difesa dell'isola erano in maggioranza composte da elementi non isolani.C'erano alcuni reparti interamente o per la maggior parte composti da elementi siciliani.Lo stralcio del diario di Patton è datato 18 luglio.Il Carlo D'Este scrive che alla fine della prima settimana, la VII Armata aveva riunito più di 22.000 prigionieri, un quarto dei quali erano siciliani.E qto rapporto di un quarto di componenti siciliani,si vede anche nelle cifre riportate sempre da D'Este sui prigionieri italiani rilasciati sulla parola dagli americani e rimandati nei loro paesi.33.000 siciliani circa sui 122.000 erano stati rilasciati sulla parola.Forse i casi di abbandono e di diserzione furono anche in parte causati(ma non li giustifico)dallo stratagemma di Bradley, e cioè di risolvere il problema causato dalle difficoltà* che un numero sempre più crescente di prigionieri italiani e siciliani creava alle attrezzature sovraccariche ed inadeguate dei prigionieri di guerra, diffondendo in giro la parola che che ogni siciliano che voleva disertare poteva tornare a casa, evitando così di prenderli come prigionieri.La VII Armata disapprovò qto progetto, ma ormai era troppo tardi.E qto stratagemma funzionò al punto che oltre ai 33.000 rilasciati sulla parola ne spuntarono altre migliaia dalle colline con in mano i volantini avendo garantito il ritorno a casa.Penso che bisogna tener conto anche di qto.Però non furono tutti i soldati siciliani presenti nell'isola a macchiarsi di diserzione, anzi.
Ciao
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Re: Operazione Husky
ma scherzi..è un gran bel lavoro e lo sto seguendo..
ho evidentemente fatto confusione o perduto qualche stralcio..ti ringrazio per la esaustiva rettifica..
cito: "Penso che bisogna tener conto anche di qto.Però non furono tutti i soldati siciliani presenti nell'isola a macchiarsi di diserzione, anzi."
decisamente no..
e dopo le bastoste Russe e Africane e l'incalzare di eventi decisamente più grandi della loro portata..sfido chiunque in quelle situazioni, a farsi portavoce di risentimento per situazioni di resa o diserzioni..anche se scotta ammetterlo..ma scottò ai Russi nelle fasi iniziali della campagna Tedesca in Russia, agli Inglesi nelle fasi iniziali della guerra in Africa, ai Tedeschi nelle fasi finali e sui vari fronti della guerra in Europa...gli unici che secondo me non fanno parte dell'elenco potrei dire che sono stati i Giapponesi..che, esagerando..ma non troppo, rischiarono l'estinzione..nel dopoguerra!..(perdonate L'O.T.)
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Re: Operazione Husky
Dalle relazioni dei comandanti delle grandi unità* italiane risulta che la 206^ aveva il 60/70% di siciliani, e più o meno la stessa percentuale avevano le altre unità* costere. La Napoli ne aveva i 2/3 e l`Aosta era nelle condizioni della Napoli. Livorno e Assieta erano in gran parte formati da continentali,così come i rgt bersaglieri e carristi. L'Aeronautica e la Marina avevano un'alta percentuale di siciliani, molto più alta dei militari rovenienti dalle altre regioni d'Italia. Il I/76° della Napoli che era già* stato falcidiato dalle diserzioni di siciliani quando affrontò la battaglia di Sferro, tanto che lo stesso comandante del 76° (col. Salerno) nella sua relazione cerca di spiegare le motivazioni che hanno condotto i militari originari dell`isola a scappare. Lo stesso aveva subito la div. Aosta prima di schierarsi sui Nebrodi. A mio parere, più che un fatto caratteriale come disse Salerno, la motivazione principale di questo fenomeno fu la vicinanza della casa e il fatto che il soldato siciliano vedeva con i suoi occhi la sofferenza dei suoi conterranei. Non dimentichiamo che non si andava a fare una partita di calcio, ma la guerra, dove si muore o si rimane invalidi. Inoltre, oltre alla sofferenza personale, c'era da mettere in conto l'abbandono morale ed economico in cui si lasciava la famiglia. Le divisioni costiere erano formate da uomini delle classi 1913 e più anziane, cioè di gente che aveva come minimo 30 anni, per lo più con famiglia a carico. La guerra non è un gioco, e quell'idiota di Mussolini aveva dichiarato guerra alle maggiori potenze dell'epoca: la Francia, l'Inghilterra, la Russia e l'America. Una follia!
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Re: Operazione Husky
Continuo sempre a leggervi e non posso che complimentarmi con voi per il grande lavoro che state facendo. [264
Per le mine dei tedeschi ero giovane quando avevo letto o sentito dire, non ricordo esattamente di questo particolare, ma allora mi era apparso un pò esagerato.
Mi dispiace non poter integrare, ma non ho molto su quanto da voi raccontato quindi mi fa oltremodo piacere leggervi e mi rifaccio a voi per le ulteriori informazioni che state fornendo.
Citazione:
Originariamente Scritto da totino72
Però non furono tutti i soldati siciliani presenti nell'isola a macchiarsi di diserzione, anzi.
Quoto.
Citazione:
Originariamente Scritto da digjo
dopo le batoste Russe e Africane e l'incalzare di eventi decisamente più grandi della loro portata..sfido chiunque in quelle situazioni, a farsi portavoce di risentimento per situazioni di resa o diserzioni..anche se scotta ammetterlo..ma scottò ai Russi nelle fasi iniziali della campagna Tedesca in Russia, agli Inglesi nelle fasi iniziali della guerra in Africa, ai Tedeschi nelle fasi finali e sui vari fronti della guerra in Europa...gli unici che secondo me non fanno parte dell'elenco potrei dire che sono stati i Giapponesi..che, esagerando..ma non troppo, rischiarono l'estinzione..nel dopoguerra!..(perdonate L'O.T.)
Quoto
[00016009
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Re: Operazione Husky
Patton non disse che la maggioranza delle truppe italiane erano formate da continentali riferendosi a tutta la 6^ armata, ma solo alle unità* incontrate dalla sua armata (la 7^). Nella sua avanzata, Patton si scontrò contro la Livorno, il X rgp art. smv, due rgt di bersaglieri ed alcune unità* dell'Assietta, tutte formate in maggioranza da settentrionali. Ciò non valeva per le altre unità* della 6^ armata italiana, come l'Aosta, la Napoli e le divisioni costiere.
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Re: Operazione Husky
ciao totino ciao mimmo ciao digjo
tranuillo digjo e' tutto ok volevo solo precisare alcune controversie italiane dell'epoca che si sono protratte sino ad oggi.
sia nord che sud hanno combattuto egregiamente senza esclusione di colpi.
e gli alleati puntarono su' certe debolezze e discriminazioni tra italiani x rendere la strada piu' semplice..
cioe' mettendoci l'uno contro l'altro
promesse di non distruggere le case e di portare benessere agli isolani se avessero abbassato le armi ed accolto i liberatori a braccia aperte.
io sono in sicilia da 25 anni e dico la verita' sefino a 25 anni fa' non sapevo nulla delle stragi dopo lo sbarco commesso da ambedue le parti contro il popolo siciliano
uno promette di liberare l'italia dal tiranno e donare una vita migliore (falsita' in parte! che purtroppo i nostri soldati stanchi di tutto credettero)
e dai tedeschi che costringevano a combattere al loro fianco (pena la morte se non accadeva)o rappresaglie,,,verita' nascoste x tanto tempo
il soldato italiano non era ben visto sia dagli alleati che dal nostro alleato
x loro eravamo solo carne da cannone senza valore (che poi si dimostro' l'inverso)
abbiamo perso la guerra ma non l'onore
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Re: Operazione Husky
ciao..
grazie per le ulteriori indicazioni sulla conformazione "geografica dei reparti..
ad esempio in un mio testo si parla del 60/70% di isolani nei reparti..ecco il perchè la domanda di prima..
spesso si dimentica che la Sicilia è un'isola dfficilmente difendibile..
per evidenti motivi..sopratutto poichè in questo frangente fu quasi abbandonata dal continente a cui sarebbe dovuta rimanere legata..fu abbandonata nei rifornimenti,(fuggirono i comandanti e gli equipaggi dei traghetti per la Calabria..cosa che influenzò negativamente sia le truppe che la popolazione)
nella gestione delle risorse e delle scorte..
il dispositivo difensivo già* pronto da tempo, poichè conosciuta era la probabilità* che lo sbarco sarebbe avvenuto proprio sulle sue coste..(Ike informò gli organi stampa già* un mese prima delle date dello sbarco..nessun top secret), non diede i sperati risultati anche per le ingerenze spesso pessime di apparati militari "Centrali",
del caos dovuto al "25 luglio"
della inesistente amalgama tra truppa e popolazione locale contro l'invasore..(inevitabilmente dovuta alla carenza di generi alimentari e alle terribili condizioni di vita dovute ai bombardamenti terroristici ed al resto..)
inoltre la evidente disparità* di forze in campo tra le quali spicca la supremazia aerea e navale...la rapidità* dei tempi di invasione..(gli alleati furono un rullo compressore)
l'isola venne conquistata in un mese circa..e ciò non successe perchè i difensori scappavano, tuttaltro..mette l'accento su quanto fossero impari le condizioni di scontro..
è vero della campagna di sensibilizzazione degli alleati prima dello sbarco ed in seguito sulla possibilità* del prigioniero isolano di essere rilasciato se si fosse arreso..
negli avvenimenti ..se ce ne fossero da mettere in campo..
la storia di Pantelleria (che cadde per prima e per tempo poichè strategica ai fini della preparazione del conseguente sbarco in Sicilia) mi pare sia simile anche se miniaturizzata e meno complessa rispetto a quella della sua Isola Maggiore...
fu abbandonata completamente al suo destino..bombardata e spezzonata dal cielo e dal mare senza sosta fino alla sua resa..il giorno dello sbarco..senza riserve di acqua e cibo..
la guarnigione non combattè per ordine dell'ammiraglio comandante la piazza che ordinò la resa!
certo discutibile..
ma senza combattere (tranne rari casi) si ebbero 400 morti
su una guarnigione presunta di circa 7300 uomini se ricordo bene!
più di 4700 tonnellate di bombe nell'ultimissimo periodo precedente lo sbarco..e Pantelleria lo sappiamo quanto è grande!?
gli alleati non denunciarono perdite..
mi rifiuto di pensare fossimo un popolo di vigliacchi..anche perchè lo stesso popolo, ben addestrato, ben armato e motivato ..le suonò qualche mese prima in Africa e qualche mese dopo anche in Italia..l'Ammiraglio comandante la piazza si arrese senza combattere..perchè assolutamente inutile sarebbe stato l'immolarsi..non c'era un pro, non c'era nessun genere di tornaconto strategico..e le cose andavano così già* da due anni..ormai..
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Re: Operazione Husky
Ciao Digjo, quoto [264
Forse andrò controcorrente, senza nessuna polemica e senza affrontare il tema sul piano politico, perchè non sono stupido e il topic chiuderebbe nel giro di poco.So che non si faceva una partita di calcio ma non riesco a giustificare i casi di abbandono e di diserzione.E mi dispiace e mi brucia dirlo se a macchiarsene furono i siciliani o anche i siciliani in certi scenari di quella campagna, ma è un fatto assodato che non riesco a giustificare, come è un fatto che in certe zone si comportarono molto bene, come è un'altrettanto fatto assodato l'abbandono di certe posizioni da parte dei tedeschi. Sicuramente la scelta di affidare la difesa della Sicilia a certi reparti composti in maggioranza da isolani basata sulla convizione che essi avrebbero difeso meglio la loro terra si rivelò sbagliata.Tutta qui la mia riflessione!
X Mimmo: penso che sia chiaro dallo stralcio del diario di Patton datato il 18 luglio,dopo circa 8 giorni,che si riferiva alle truppe italiane affrontate dalla VII Armata.
Invece sarebbe interessante se è possibile conoscere a qto punto la percentuale di tutta la VI Armata italiana e le fonti, perchè io non ricordo ancora dove ho letto che la percentuale fosse di un quarto, ma non insisto.
[00016009
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Re: Operazione Husky
..difficile l'insorgere delle polemiche dove si discutono fatti..e non opinioni..e ppoi qui c'è LUC e Norby..sai che vordì?!..eheheh..che non sono contemplate..
per la domanda sulle percentuali ti riferisco il mio testo..Generale M.Puddu "la Guerra in Italia dal 1943 al 1945"..
aggiungo, in riferimento al valore di alcune truppe che se non erro 82"esima Americana aveva ricevuto dal comandante le operazioni "l'ordine in chiaro di reimbarcarsi " dovuto alla pressione nemica (Asse) che aveva rinserrato gli attaccanti fin sulle spiagge..ordine poi abbandonato grazie alla massiccia azione Aereo Navale sul limitare di costa e dagli attacchi ripetuti da elementi in aiuto sul fianco del fronte dell'asse..
ciao
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Allegati: 13
Re: Operazione Husky
Digjo Grazie per la segnalazione del libro.
Dopo aver postato qualke foto relativa agli aeroporti di Ponte Olivo e quello di Santo Pietro o Biscari, posto qualcuna relativa al 508,Vincenzo Magliocco di Comiso
Ciao
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Re: Operazione Husky
Belle foto anche interessanti.
[00016009
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Re: Operazione Husky
Le percentuali di siciliani nelle unità* dell'isola risultano dalle relazioni scritte dai rispettivi comandanti. Io possiedo quelle del gen. D'Havet (206^ div. costiera) e del gen. Gotti Porcinari (div. Napoli). La div. Aosta, storicamente di stanza in Sicilia, era formata anch'essa in maggioranza da siciliani. Sulla base di testimonianze da me raccolte, ad esempio anche il Deposito Munizioni della Regia Aeronautica di Vizzini era formato in maggioranza da siciliani, così come tutti i reparti isolani del'Aeronautica e della Marina.
Il numero di diserzioni nella campagna militare di Sicilia fu veramente molto alto. Ciò risulta da numerosi rapporti dei comandanti, ma anche dalle testimonianza di gente che ha visto con i propri occhi quella guerra. Tra le testimonianze raccolte, ho quella del caporal maggiore Giuseppe Terlato di Vizzini, classe 1920, portaferiti del 468° Ospedale da Campo dell'Assietta, di stanza ad Alcamo fino al 20 luglio, quando l`avvicinarsi delle truppe americane creò il panico. Furono gli stessi ufficiali a dare il rompete le righe. Il capitano Della Pietra, dottore barese e primario dell`Ospedale da Campo, invitò tutti i soldati siciliani dipendenti ad andarsene a casa. E Giuseppe Terlato se ne tornò a casa sua. La div. Assietta si sciolse, praticamente, per strada durante la ritirata.
Cambiando discorso e tornando alla visita che ho fatto al campo di battaglia di Ponte Dirillo, ho notato che la strada Vittoria-Gela, superando il Dirillo, penetra tra due colline fortificate. Quella meridionale (a sx) era presidiata da un fortino e quella settentrionale da due fortini e da una piazzola per cannone anticarro collegati con un camminamento sotterraneo. La postazione era presidiata da militari del 178° rgt ftr costiera.
Il testo "Backwater War" ci racconta che la notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 ottanta paracadutisti della 82^ div. aviotrasportata "...One such group, of about 80, reached the two-lane Ponte Dirillo bridge across the Acate River. They engaged in a firefight with italian defenders and capturated the bridge, which was an essential point in the plans of the 45th infantry division. They drove the defenders out the pillboxes around the bridge. Other small groups got into firefights and captured some prisoniers, and some were killed." Cioè "Uno di questi gruppi, di circa 80, ha raggiunto su due percorsi Ponte Dirillo, ponte sul fiume Acate. Furono impegnati in un combattimento con i difensori italiani e catturarono il ponte, che era un punto essenziale nei piani della 45a divisione di fanteria. Essi scacciarono i difensori fuori dai fortini intorno al ponte. Altri piccoli gruppi entrarono in combattimento e catturarono alcuni prigionieri, e altri furono uccisi."
La colonna della Goering proveniente da Vittoria incontrò un grave intoppo proprio sul Ponte Dirillo, rallentando di molto la controffensiva dell'11 luglio contro Gela.
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Allegati: 2
Re: Operazione Husky
Una curiosità*...,non sapevo che in Sicilia c'erano anche gli alpini.Chiedo a voi maggiori info perchè non sto riuscendo a trovare dov'erano inquadrati.Il dubbio mi è venuto guardando qta fotografia che posto
Ciao
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Allegati: 2
Re: Operazione Husky
Il pezzo ex francese da 75/34 che si trovava sulla piazzola della collina di dx di Ponte Dirillo andando in direzione di Gela è quello che si vede nella foto d'epoca.
Il Morris E, accenna a dei cannoni francesi da 75 da campagna che, piazzati nei pressi di Gela per la difesa costiera, il 10 luglio furono catturati dai Rangers e utilizzati contro gli italiani nonostante le difficoltà* incontrate per non aver trovato i congegni di puntamento.
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Re: Operazione Husky
Ciao Totino, foto molto belle.
Interessante questa cosa degli alpini, anch'io non ho trovato particolari su questo corpo.
Sarà* interessante saperne di più.
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Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
Ciao Totino, foto molto belle.
Interessante questa cosa degli alpini, anch'io non ho trovato particolari su questo corpo.
Sarà* interessante saperne di più.
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Ciao Luciano, si son dacordo con te, sarà* interessante saperne di più. Per me è una novità* e neanche io ho trovato alcun particolare sulla loro presenza.
[00016009
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Re: Operazione Husky
Può darsi che siano artiglieri di batterie someggiate per divisioni di fanteria di montagna...quindi non Alpini...
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Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da mimmo anfora
Il testo "Backwater War" ci racconta che la notte tra il 9 e il 10 luglio 1943 ottanta paracadutisti della 82^ div. aviotrasportata "...One such group, of about 80, reached the two-lane Ponte Dirillo bridge across the Acate River. They engaged in a firefight with italian defenders and capturated the bridge, which was an essential point in the plans of the 45th infantry division. They drove the defenders out the pillboxes around the bridge. Other small groups got into firefights and captured some prisoniers, and some were killed." Cioè "Uno di questi gruppi, di circa 80, ha raggiunto su due percorsi Ponte Dirillo, ponte sul fiume Acate. Furono impegnati in un combattimento con i difensori italiani e catturarono il ponte, che era un punto essenziale nei piani della 45a divisione di fanteria. Essi scacciarono i difensori fuori dai fortini intorno al ponte. Altri piccoli gruppi entrarono in combattimento e catturarono alcuni prigionieri, e altri furono uccisi."
Il Caruso a tal proposito dice che furono un capitano e 85 uomini del 3° battaglione ad occupare la zona del ponte dirillo,e penso che le due fonti concordano, mentre poco più avanti a Casa Priolo il capitano Della Minola,del 429°btg costiero del 134° rgt, rifiutò per ben due volte l'offerta di resa di un contingente di paracadutisti affrontandoli anche se gli italiani ne ebbero la peggio.Il Caruso parlando di quei soldati italiani dice che erano siciliani...
X Alpino: grazie per il tuo intervento, in effetti non ho mai saputo della presenza degli alpini, anche perchè si legge che furono tra i primi prigionieri fatti il 10 luglio [1334
ciao
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Re: Operazione Husky
In Sicilia non c'erano unità* alpine. Esistevano, però, reparti d'artiglieria della Guardia alla Frontiera che indossavano cappelli d'alpino. Queste unità*, a livello di gruppi, erano inserite nelle difese fisse aeroporti. Complimenti a Totino per le belle foto dei fortini, molto interessanti. Mi piacerebbe conoscere la dinamica del combattimento che portò alla conquista di quella postazione.
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Re: Operazione Husky
Buonasera a tutti!
premetto che non ho letto tutte e 8 le pagine del topic, ma solo la 7 e la 8, quindi quanto segue si riallaccia da lì!
Spero di non ripetere eventuali affermazioni delle pagine precedenti!
In merito al coraggio dei soldati italiani, esso non è assolutamente in discussione!
In un solo settore della vasta testa di sbarco alleata (Husky è di gran lunga superiore ad Overlord!) un contrattacco stava quasi per ributtare a mare gli alleati, ma fu frustrato dallo sbarramento navale.
Il settore era a Gela, sotto il comando di Patton, la divisione investita era la 45a, e il contrattacco fu quello sferrato dalla Livorno agli ordini di Guzzoni!
Inoltre, tenuto conto una volta ancora della estensione del fronte, và* assolutamente ricordato il sacrificio del personale della milizia che gestiva un elevato numero di fortificazioni, ci furono atti di valore e di resistenza estrema unici, che in alcuni portarono allo sterminio dei difensori, ahimè talvolta anche dopo la resa per mancanza di munizioni.
In merito alle diserzioni, non va assolutamente dimenticato il lavoro di "intelligence" svolto dalla mafia in cooperazione con il SOE americano (la nonna della CIA).
Un fitta rete di contatti fu intessuta negli USA con i boss oltreoceano per "agevolare" le operazioni in Sicilia......
Si parla di uomini d'onore paracadutati o sbarcati tempo prima dello sbarco....... oppure a sbarco avvenuto.di reparti "speciali" USA che giravano in lungo e in largo determinate località* con jeeps e tanks dotati di altoparlanti che richiedevano a gran voce di tizio o di caio, su indicazione di LL: Lucky Luciano, di cui si favoleggia che alcuni mezzi portassero bandiere od insegne con una L dorata su campo nero......
Ora, se si pensa a quanto seguì dopo lo sbarco, e all'operato del famigerato Charles Poletti, governatore dell AMGot.........tutto quadra!!
Sull'argomento basta digitare mafia e alleati su i motori di ricerca.....
Insomma una 5a colonna minò il sistema, già* duramente provato dalla macchina bellica alleata,........ ma in alcuni casi la pelle fu venduta a carissimo prezzo!
Onore al Soldato Italiano! Onore alla Livorno!!
Saluti!
Ivano
PS: per le truppe con il cappello da alpino, potrebbero essere anche Regi Finanzieri? o è la stessa cosa con la Guardia alla Frontiera!?
Ammetto di non essere ferrato!!
Ciao!
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Re: Operazione Husky
Unità* Alpine no di sicuro. :P
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Re: Operazione Husky
"Guardia alla Frontiera".
Art. 1 E' istituito uno speciale corpo del Regio esercito denominato - Guardia alla Frontiera.
Le fortificazioni del vallo Alpino vennero affidate a questo reparto specializzato, corpo che venne riconosciuto ufficialmente il 28 aprile 1937 con il r.d. legge n° 833 pubblicato sulla G.U. n° 139 del 17/6/37 alla quale fu affidata la difesa dei forti già esistenti e delle fortificazioni che si stavano costruendo. Il loro motto era 'Dei Sacri Confini Guardia Sicura'. "Ritenuta la necessità urgente ed assoluta di rendere le grandi unità del Regio esercito interamente disponibili per le operazioni e di assicurare, d'altra parte, in ogni eventualità , l'immediata ed efficace difesa delle frontiere affidandola ad uno speciale corpo di nuova istituzione.
Nel maggio 1937 si dispose la trasformazione di 5 Reggimenti di Artiglieria d`Armata in Reggimenti Artiglieria Guardia alla Frontiera. La G.A.F. ebbe fanteria, artiglieria e genio; la prima per il presidio delle opere e l`azione mobile negli intervalli fra le stesse, la seconda per il servizio delle artiglierie dei forti, la terza per i lavori in quota e roccia. Lungo tutto l`arco della frontiera alpina furono organizzati dei "settori di copertura" corrispondenti come rango ai reggimenti, comandati da Colonnelli e ciascun settore era ripartito in "sottosettori" che corrispondevano al battaglione. Presso i comandi di grande unità attestate alla frontiera,funzionava un comando della G.A.F. retto da un generale. Ogni comando di settore aveva un deposito, genio e servizi e un certo numero di opere da presidiare. Ogni reggimento di artiglieria era composto da tre a sei gruppi su due batterie armate con calibri diversi e comprendeva un deposito. Alla fine del 1939 la zona presidiata andava da Ventimiglia a Fiume e comprendeva: 8 comandi, 22 settori, un sottosettore autonomo, 7 reggimenti d`Artiglieria, 20.000 uomini, oltre 1.000 fortificazioni, armate con 6.000 mitragliatrici, piu` di 2.000 cannoni di diverso calibro e un migliaio di mortai. In attesa dell`entrata in guerra, la G.A.F. venne rafforzata nell`organico e negli armamenti e molte altre opere vennero progettate o iniziate. Il 10 giungo 1940, giorno dell`entrata in guerra dell`Italia, la G.A.F. era arrivata a comprendere 23 settori, 50.000 uomini, che dovevano essere rafforzati da 28 battaglioni alpini "Valle" e 22 battaglioni di camicie nere. Mentre sul confine occidentale (Francia) la G.A.F. fu in minima parte utilizzata, nel resto dell`arco alpino i reparti e le opere rimasero a presidiare i confini senza mai essere utilizzati. Anche durante il periodo di non belligeranza, si rafforzavano le fortificazioni di questo settore anziché quello francese. Molte opere inziate verso la Francia non furono mai completate o armate. Alcuni reparti della G.A.F. vennero inviati nelle colonie e nelle terre conquistate (Dalmazia), con il compito di difendere i confini come in Italia. L`armistizio vede la G.A.F. seguire le sorti di tutti i reparti dell`esercito. Il Brennero non venne sbarrato nei giorni antecedenti all`armistizio e venne quindi occupato immediatamente dai Tedeschi, rendendo poco efficaci altre opere difensive. Molti uomini della G.A.F. si unirono ai partigiani e offrirono un grande contributo di sangue alla lotta contro i Tedeschi. La maggior parte degli uomini venne però deportata in Germania come i militari di molti altri corpi. Dopo la guerra la G.A.F. non venne ricostituita e venne sostituita dalla Fanteria d`Arresto e dagli Alpini d`Arresto.
Riguardo al comportamento delle truppe italiane in Sicilia, mi sono già espresso diverse volte nelle pagine precedenti e non voglio ripetermi per non innescare un'inutile polemica. La storia militare a già espresso il suo giudizio.
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Allegati: 2
Re: Operazione Husky
Ero sicuro che gli alpini non fossero presenti, però il dubbio mi è venuto avendolo letto in quella didascalia presente su un libro uscito qt`anno, e ringrazio tutti per avermi tolto il dubbio.
Ciao DdayDodger, riguardo all`intervento della mafia, il Morris racconta che poco prima dell`ora dell`attacco la Biscayne, sede dell`alto comando usa, a circa 7 km dalle spiagge rimase inquadrata per circa venti minuti dai fasci di luce dei riflettori di Monte Sole al punto che "vi era abbastanza luce per leggere un libro", e poi si spensero inspiegabilmente senza nessuna reazione italiana, il che fa chiedere al Morris se la postazione fosse già* occupata dalla mafia.
Tornando alla Livorno non mi stancherò mai di ripeterlo che visitando tutta la zona dei combattimenti del 10-12 luglio che va dall'aeroporto di ponte olivo, fino ad arrivare nella zona della stazione di butera,osservando tutti quei bunker che ancora oggi presentano tracce di quelle battaglie, e tutta la piana che circonda gela con al di là* il mare, ci si rende conto di com'era il campo di battaglia apprezzando molto di più l'operato della Livorno e tutti quegli episodi di eroismo che non ho riportato ma che furono numerosi, tant'è vero che gli americani furono travolti.Cannonate contro moschetti!Ma la cosa più emozionante è stato trovare una loro presenza all'interno di un bunker con quell'elenco ancora leggibile di 13 uomini posti a difesa della zona con un cannone, e cmq non ci fu solo la Livorno, basta leggere le pagine di storia dei combattimenti anche dell`entroterra siciliano per rendersi conto dei numerosi casi di eroismo italiano che purtroppo non furono premiati e riconosciuti
Riporto quanto scritto su più di un libro ".Decine e decine furono gli episodi di straordinario valore: una gara di eroismi raramente premiati come avrebbero meritato. Nel novembre del ‘ 45 la commissione per le ricompense venne invitata dal conte Stefano Jacini, ministro della Guerra, a non largheggiare con le ricompense, soprattutto ai viventi. Si erano appena conclusi i 18 mesi di guerra civile, la contrapposizione politica era fortissima, bisognava prendere le distanze dalla guerra fascista e risultava fastidioso doverne decorare alcuni protagonisti...in qto modo si diffuse il luogo comune che in Sicilia tutti i militari italiani si fossero arresi o avessero disertato"
Per tornare alla zona di Piano Lupo la compagnia "A" del cap. Sayre di circa 15 uomini alle 02.30 del 10 luglio fù bersagliata da una postazione italiana sulla strada di Niscemi a nord di Piano lupo, e alle 05.30 il piccolo gruppo di parà* raggiunto il numero di una cinquantina di elementi assalì la postazione con granate e mortai da 60mm catturando una quarantina di italiani ed una decina di tedeschi della H.Goering, oltre a venti mitragliatrici e 500.000 proiettili.
Il cap. Sayre condusse l`attacco di persona tenendo in mano una carabina e nell`altra una bomba a mano ed un`altra stretta tra i denti. Quando la porta del bunker fu spazzata via da una granata Sayre gettò dentro una bomba a mano e furono catturati i sopravissuti. Il Caruso dice che qto episodio accadde a Nicosia, ma non è così perché Nicosia si trova a nord di Enna.
X Mimmo grazie per le info sulla G.A.F. A proposito della G.A.F. per caso sai se la sede del secondo settore era a Niscemi?
Posto le foto di uno dei bunker della zona di Priolo-Piano Lupo che ancora devo inserire nella sezione fortificazioni
ciao
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Re: Operazione Husky
Buonasera a tutti!
Ciao Mimmo! ti ringrazio per la spiegazione sulla GAF!
Ciao Totino! grazie per le altre info e per le foto!
Avendo la fortuna di avere la moglie catanese non mi sono limitato a rimpinzarmi di brioche e granita! [255 [0008024 , ma ne ho approfittato per dei meravigliosi giri in vespa della costa da Catania fino ad Augusta (tra parentesi il museo è sempre chiuso! [11 ) e devo dire che ho visto opere difensive veramente interessanti.
Ma il bunker più impressionate l'ho visto in uno dei paesi alle pendici del'Etna, non ricordo il nome! :oops: : una curva su una strada principale ti porta direttamente in bocca ad un bunker mascherato da paura! [188
Ciao!
Ivano
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Re: Operazione Husky
Allora ci si ricordava bene che gli alpini non c'entravano, la didascalia non è la prima nè l'ultima a citare una cosa errata.
Interessanti integrazioni [264
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Re: Operazione Husky
Totino, non so rispondere sui settori, ma posso elencare i gruppi art. della GaF incorporate nelle difese fisse aeroporti.
Aeroporto 502 Gela-Ponte Olivo: XXI Gr. art. p.c. da 75/27 sulle btr 95^ (ten. Eugenio Giusti) e 334^ (ten. Giuseppe Sullas), piazzate rispettivamente a Casa Mastro ed a Casa Rossa. Dipendeva dal rgp art. de 134° rgt.
Aeroporto n° 504 S. Pietro di Caltagirone: LXXIV Gr. art. GaF da 100/17 (magg. Pasquale Quinto) sulle btr 342^ (ten. Michele Neri) e 345^ (cap. Giuseppe Sironi).
Aeroporto n° 505 Gerbini: 60^ (cp. Orazio Rossi) e 77^ btr (cap. Mario Reggio) GaF aut. da 100/17 piazzate presso la masseria Strano. Dipendevano dal 22° rgp.
Aeroporto n° 508 Comiso: LXIII Gr. art. GaF da 100/17 (cap. Carlo Di Pietrantoni) sulle btr 63^ (cap. Antonino Lunaro) e 64^ (cap. Francesco Musso).
Aeroporto n° 57 Pachino: 321^ btr aut. GaF da 100/17 (ten. Carlo Domenighetti), piazzata sul Cozzo S. Lucia. Dipendeva dal 44^ rgp art costiera.
I suddetti gruppi di artiglieria Guardia alla Frontiera fino al mese di aprile 1943 erano armati con materiali da 100/17, poi ricevettero l'obice da 149/12. Nel luglio 1943 l`addestramento sul nuovo materiale era stato iniziato e portato fino a tiri preparatori.
Obice da 149/12 Mod. 914
Materiale di artiglieria di corpo d'armata, costruito per il traino animale, adattato per il traino meccanico
Denominazione Obice da 149/12 Mod. 14
Tipo Materiale di artiglieria di c.a. per traino animale, adottato per il traino meccanico
Nazione di origine Italia
Nazione utilizzatrice Italia, Albania
Produttore Officina Costruzioni Torino
Anno di produzione 1917
Bocca da fuoco Di acciaio composta da tubo-anima rinforzato da un manicotto portante l'otturatore
Congegno di chiusura A cuneo orizzontale; a manovra rapida con leva di maneggio. Chiusura ermetica a bossolo metallico
Affusto A ruote, a deformazione, a coda unica, con affustino per il puntamento in direzione. Lungo rinculo costante. Orecchioni arretrati. Freno di sparo a controasta centrale ed a scanalature nel cilindro, e valvole di ritorno. Ricuperatore idropneumatico
Obice Lunghezza totale mm. 2090
Rigatura (a passo variabile sinistrorsa) righe 36
Peso del cannone (con otturatore) kg. 870
Meccanismo di sparo a percussione, a ripetizione
Affusto Altezza del ginocchiello mm. 1150
Settore orizzontale di tiro 5°
Settore verticale di tiro -5° +43°
Lungh. Totale del pezzo in batteria mm. 5610
Lunghezza di rinculo normale mm. 1250
Carreggiata mm. 1480
Diametro delle ruote mm. 1300
Peso del pezzo in batteria (con scudi) Kg. 2344
Velocità iniziale proietto 300 m/s
Gittata (massima) m. 6900
Traino Si esegue disponendo il pezzo su un carrello elastico a ruote esterne a quelle dell'affusto e avente carreggiata di mm. 2080. Peso della vettura-pezzo: kg. 2814.
Composizione della batteria La batteria è composta da 4 obici; 4 trattori; 2 mitragliatrici; 7 autocarri
Velocità oraria stradale Da 12 a 20 Km.
Profondità della colonna della batteria m. 260
Tempo della messa in batteria Pochi minuti
Cariche di lancio n. 5 (la 1a non si impiega)
Sistema di puntamento Apparecchio di puntamento Alzo a tamburo.
Cannocchiale panoramico Mod. Cortese-Falcone
Munizionamento
(dati al 1938)
Granata da 149/12 Di acciaio – peso kg. 41,450 – carica di tritolo o di pertite o di polvere M.A.T. o M.B.T. o di polvere nera e colofonia per il caricamento fumogeno
Granata da 149/12 corta Di acciaio – peso kg. 38,900 – carica di di polvere M.A.T. o M.B.T.
Shrapnel da 149/12-35 Di acciaio - peso kg. 42,340 - con pallette di piombo e antimonio
Granata di ghisa acciaiosa da 149/12-35 Di ghisa acciaiosa come quella del cannone da 149/35
Celerità di tiro Normale 2 colpi ogni 3 minuti
Massima 4 colpi al minuto
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Re: Operazione Husky
La Guardia alla Frontiera, seppur essendo formalmente un corpo separato dagli Alpini, poteva certo considerarsi un corpo alpino. Infatti, il reclutamento era effettuato tra i montanari; operava soprattutto sulle Alpi; era affiancata dai reparti alpini; usava lo stesso colore di mostrine; nel dopoguerra fu sostituita dagli alpini d'arresto. La differenza tra la GaF e gli alpini è che la prima era formata da reparti da fortezza, mentre i secondi erano mobili.
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Re: Operazione Husky
Io concordo con alpino.
per me sono artiglieri di montagna...quindi non alpini.
e abbiamo avuto modo di parlarne nella sezione documenti, dove ho postato una foto di mio nonno del 1935 con il cappello di artigliere di montagna ed ha prestato la leva a Messina.
Anche se ricordo che nella discussione fu detto che il suo regimento fu trasferito fuori regione, ma sicuramente ci saranno stati altri regimenti di questa specialità* in Sicilia nel 43.
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Allegati: 3
Re: Operazione Husky
Mimmo ti ringrazio per le informazioni molto dettagliate sulla G.A.F., ma la mia domanda nasce dal fatto che ho qto guscio italiano G.A.F., sul quale non mi esprimo, mentre la cuffia da volo usa, appartenne ad uno dei componenti di un aereo abbattuto in quei giorni nella zona dell'aeroporto di Santo Pietro.
ciao
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Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da Marcocougars
Io concordo con alpino.
per me sono artiglieri di montagna...quindi non alpini.
e abbiamo avuto modo di parlarne nella sezione documenti, dove ho postato una foto di mio nonno del 1935 con il cappello di artigliere di montagna ed ha prestato la leva a Messina.
Anche se ricordo che nella discussione fu detto che il suo regimento fu trasferito fuori regione, ma sicuramente ci saranno stati altri regimenti di questa specialità* in Sicilia nel 43.
Ciao, ovviamente attenzione dicendo "Artiglieri da montagna", sarebbe più corretto "Artiglieria someggiata"
Oggigiorno l'Artiglieria Alpina è detta Artiglieria da montagna, e gli Artiglieri da montagna sono considerati giustamente Truppe Alpine, mentre invece gli Artiglieri someggiati non lo erano.
Un saluto
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Re: Operazione Husky
Una curiosità*, sbaglio o il gen D'Havet della 206 Divisione costiera in precedenza era stato alpino, o quanto meno aveva comandato un corpo alpino?
Ciao
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Re: Operazione Husky
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Re: Operazione Husky
Grande Alpino X, grazie [264
Gli venne concesso di portare la sua pistola come segno d'onore della sua divisione, ed invitato a pranzo dal gen. Leese e dall'amm. Lord Mountbatten gli fu chiesto insistentemente il motivo dell'assenza dell'aeronautica e marina italiana.
Questo il messaggio redatto poco prima di essere catturato ed inviato al gen. Rossi l'11 luglio ed inviato tramite i colombi viaggiatori della Colombaia Nigro simile ad un grosso bunker
" Da Comando 206 Divisione Costiera at XVI Corpo D'Armata- Ho l'orgoglio di assicurare V.E. che la 206 divisione ha fatto fino all'ultimo il proprio dovere. Tutti si sono battuti valorosamente cedendo solo per stragrande superiorità* nemica. Fanti,artiglieri, gruppo mobile F e tatticoSud hanno gareggiato nel resistere e nell'attacco. Non ho più collegamenti con alcuno. Mio Comando sta per essere sopraffatto. Viva l'Italia! Viva il Re!- F.to Generale D'Havet"
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Allegati: 1
Re: Operazione Husky
Grandi ottime integrazioni.
Belli quegli oggetti Totino.
Posto una immagine presa da un libro.
La didascalia recita: il generale Achille D'Havet, comandante della 206a divisione costiera, si arrende al generale Guy Granville Simonds, comandante in capo delle forze canadesi in Sicilia.
[attachment=0:3v0dd8q1]GENERALE.jpg[/attachment:3v0dd8q1]
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Re: Operazione Husky
Grazie Luciano davvero [264 , non conoscevo questa foto.Dire bella è poco, perchè finalmente vedo la foto di un nostro generale che anche se preso prigioniero diede molto filo da torcere, e sia perchè la prima cosa che mi colpisce è il senso di rispetto-ammirazione del gen Simmonds per D'Havet, almeno qta è la mia sensazione che colgo al volo.
[00016009
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Re: Operazione Husky
Citazione:
Originariamente Scritto da totino72
e sia perchè la prima cosa che mi colpisce è il senso di rispetto-ammirazione del gen Simmonds per D'Havet, almeno qta è la mia sensazione che colgo al volo.
[00016009
Si Totino anche a me questa immagine da le stesse tue sensazioni, di un uomo fiero di fronte al nemico che lo tratta con rispetto.
[00016009
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Re: Operazione Husky
totino che aspetti a postare il bunker nella sezione giusta [264 [264 [264
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Allegati: 2
Re: Operazione Husky
su una richiesta di un utente inglese del forum ww2talk oggi ho realizzato questo "prima e dopo" che posto quà* perchè comunque è una foto dell'imperial museum che tratta dell'oggetto in discussione.
Ma si potrebbe aprire una sezione apposita dove tutti ci possiamo cimentare nel identificare i luoghi di vecchie foto di guerra e riproporle ai nostri giorni.
Il bello è stato anche indovinare dove era il fotografo e il risultato non è niente male [264
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Re: Operazione Husky
trecastagni vicino a pedara prov di catania
piu' avanti caro marco si trovca la postazione n2 bunker sotto cimitero
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Re: Operazione Husky
Belle queste foto del prima e dopo.
La posizione del fotografo nella foto del "dopo" credo sia stata fatta dal Bren Carrier [icon_246 e oserei dire perfetta [264
Complimenti