Stai parlando di una cocco? Cioè, se ho capito bene, esiste una cocca marcata 40?Citazione:
Originariamente Scritto da herr x
Grazie.
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Stai parlando di una cocco? Cioè, se ho capito bene, esiste una cocca marcata 40?Citazione:
Originariamente Scritto da herr x
Grazie.
Si, l`avevo notata tempo fa sul noto sito d`aste pensando di aver anche salvato la foto che naturalmente adesso non trovo.
Volevo aggiungere a quanto ho scritto poco sopra, che non penso alla cocco come ad una soluzione dettata dalla politica del risparmio, bensì ad una borraccia di nuova concezione anche più moderna esteticamente parlando. La "de-evoluzione" relativamente alla vecchia M31 la troviamo nelle produzioni belliche in ferro smaltato con tutte le problematiche annesse di cui abbiamo già* ampiamente discusso in precedenza..
Nel mio piccolo, questa è per me una notizia "piacevolmente sconvolgente".Citazione:
Originariamente Scritto da herr x
Grazie della conferma.
Rieccomi, con le foto appena fatte [264
Allora, questo che vedrete è il risultato finale, e sono parecchio soddisfatto.
Ora la gavetta ha una colorazione uniforme e non ci sono più zone intaccate da grasso e/o altro.
Due scatti fronte retro:
[attachment=5:ql5z96sd]ITA 001.jpg[/attachment:ql5z96sd]
[attachment=4:ql5z96sd]ITA 002.jpg[/attachment:ql5z96sd]
Ora vado a postare la zona incisa, e qui vorrei sapere le vostre opinioni a riguardo delle zone che ho cerchiato di rosso:
[attachment=3:ql5z96sd]ITA 003.jpg[/attachment:ql5z96sd]
[attachment=2:ql5z96sd]ITA 004.jpg[/attachment:ql5z96sd]
L'anteprima e, soprattutto il dettaglio ravvicinato, fanno evidenziare bene la "patina" che c'è sulle inicisoni.
Nelle zone cerchiate in rosso invece è successa una cosa strna, la vernice è venuta via come nulla fosse, al contrario delle altre zone dove è rimasta bella solida.
I punti cerchiati sono tre, due a livello della Sicilia ed uno un po' più in su. Cosa sono secondo voi o, meglio, cosa può aver procurato questi segni che, stranamente, assumigliano tutti a come delle gocce di un qualche precedente materiale asciugato prima che vio fosse apllicata la verniciatura?
Vorrei far anche notare di come sia molto lucida la superficie sottostante, al contrario di altre zone che mostrano bene i segni del tempo.
Per finire, posto un raffronto tra questa appena ripulita ed una medesima che ho in collezione:
[attachment=1:ql5z96sd]ITA 005.jpg[/attachment:ql5z96sd]
[attachment=0:ql5z96sd]ITA 006.jpg[/attachment:ql5z96sd]
Come potete ben vedere, la ripulita risulta più chiara probabilmente per il profondo lavaggio che ha ricevuto, ma se guardate bene la seconda foto sembra proprio che questo sia il colore in origine, come dimostra quella chiazza più chiara nell'esemplare non pulito, laddove la chiazza sembra comeuna gocciolatura che ha portato a nudo il colore natuale prima del suo naturale, presumo, inscurimento dovuto agli anni ed all'esposizione agli agenti atmosferici.
Detto questo ho detto tutto, ora aspetto i vostri pareri per sapere se ho fatto un colpaccio o se mi son beccato un bidone.
Io opto per il colpaccio [257
C'è scritto Sicilien o sbaglio?
Io ci leggo solo Sicili, "en" non lo vedo [1334
Bella! Si e' dimenticato pero' di incidere la Sardegna.Forse non ha fatto in tempo. [249 PaoloM
Ciao Gianca.Devo dirti che le prime foto mi avevano lasciato un pò perplesso perchè non vedevo segni di ossidazione sulla parte incisa,però le foto ravvicinate mi hanno rincuorato.
A me sembra autentica, anche se a onor del vero, l'alluminio ossida abbastanza velocemente.
Se vuoi,come paragone posso postarti una italica gavetta incisa.Dimmi tu, non vorrei andare O.T.
Io leggo chiaramente siciliy...
quello che mi lascia perplesso sono i particolari precisi dell'Italia, doveva avere senz'altro una cartina da dove copiarla...
ciao
[/quote]
Ciao Roberto, non capisco bene cosa intendi per "non era interamente in alluminio".
Considerando le descrizioni riportate dai più autorevoli articoli e pubblicazioni ma soprattutto osservando esemplari originali compreso il mio di collezione, ho potuto constatare che il corpo della borraccia in oggetto era di base realizzato in alluminio quindi rivestito in maniera definitiva con una copertura rigida di legno misto fibre sintetiche (basta guardare dentro la borraccia per notare che internamente è tutta in alu). Per quanto riguarda il cinghiaggio sono propenso a credere che ci sia stato un orientamento per una soluzione come dici tu maggiormente robusta ecco perchè anche sul fronte dell'est non è raro vedere spallacci in canapa al posto dei tradizionali in cuoio.
Personalmente considerando che abbiamo testimoniato una produzione di questo modello risalente al 1940, ritengo che all'epoca non ci fosse un esigenza di risparmio economico così allarmante sulla produzione di questa particolare borraccia che a colpo d'occhio non appare così economica..[/quote]
Ciao Andrea,
si credevo da lettura ed interpretazione di vari testi la stessa cosa anch'io, anche se mi è capitato di leggere di realizzazione in legno e resina (pensando ad una errata traduzione o interpretazione), poi però casualmente mi è capitata tra le mani questo relic di cocco e ne ho potuto verificare che effettivamente è solo legno e resina, probabilmente l'alluminio è presente come scheletro sui fianchi (mia idea, tutta da verificare) oltre che sul collo.
Posso garantirti che di alluminio almeno sul quel punto non ce nè, guarda che la cosa ha sorpreso anche il sottoscritto, che si aspettava una struttura differente.
Poi se tu afferri con due mani una cocco e provi a schiacciarla (se hai una buona stretta) potrai constatare una certa elasticità che non hai su quella in alluminio.
[attachment=0:1a03n5zo]Immagine%20644.jpg[/attachment:1a03n5zo]
Ed infine se vogliamo proprio fare la prova del nove, potremmo ad esempio, andare da una persona che ha in collezione almeno e più di quattro cocco e sezionargliene una, così verifichiamo il tutto.
La canapa, di certo più robusta del cuoio e più facile ed economica da produrre, almeno da quello che ho appreso, stranamente i tedeschi furono tardivi, rispetto ad altri eserciti a farne uso in grande scala.
Sempre da quello che ho potuto apprendere da vari testi già dal 1940 in linea di massima si cercava di risparmiare sull'alluminio, per motivi di penuria della materia ? per conflitti interni ai vari fabbricanti ? per difficoltà della distribuzione e relativa equa ripartizione della materia ? grandi quantitativi dirottati verso l'industria aeronautica visto l'impegno che stava e doveva assumersi (battaglia d'Inghilterra e operazione Barbarossa)?
Potrebbe essere tutto o niente, sta di fatto che cambiamenti si denotano, anche se produzioni di equipaggiamento con finementi in alluminio ci saranno fino alla fine.
Ciao
Roberto