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Allegati: 1
Restando sempre in tema di lapidi colpite da ciò che potrebbero essere stati proiettili di arma da fuoco, o schegge di bomba, sulla seguente si contano almeno 3 vistose lesioni, che la rendono parzialmente illeggibile.
Allegato 175865
Si tratta della lapide del Tenente Joseph Peck, dei Granatieri del 17° Reggimento Fanteria di Linea "Principe Hohenlohe Langenburg", morto il 1° ottobre 1834.
La dedica, con in rosso la ricostruzione delle parti illeggibili:
JOSEPH PECK
GRENADIER LIEUTENANT
(D)ES INFANTERIE REGIMENTS N. 17
(PRI)NZ HOHE(NLOHE) LANGENBURG
(STARB) DEN 1TEN (OCTOBER) MDCCCXXXIV
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Allegati: 3
Un altro monumento funerario di un'alta personalità dell'Esercito Asburgico si presenta oggi in cattive condizioni, e come gli altri sembra essere stato colpito forse da molteplici schegge di bomba, forse durante la 2° Guerra Mondiale?
E' il sarcofago in marmo del Feldzeugmeister, Generale di Fanteria, Anton Mayer Von Heldensfeld, nobile col titolo di Freiherr (Barone), nato a Praga in Boemia, morto nel 1842 a Verona, ritirato dal servizio attivo nel 1836 e Colonnello Proprietario (Inhaber) del reggimento di fanteria no. 45, quello dove prestavano servizio i Veronesi. Distintosi già nelle guerre napoleoniche.
Allegato 176585
La dedica:
ANTON MAYER FREIHERR VON HELDENSFELD
K.K. GEH. RATH RITTER DES MAR. THER. UND
DES RUSS. ST. ANNA ORDENS I CLASSE
FELDZEUGMEISTER INHABER DES 45. LIN. INF. REGIMENTS
Allegato 176586
L'altro lato del sarcofago, quello più rovinato:
Allegato 176587
GEBOREN DEN 9. DECEMBER 1764
GESTORBEN DEN 2. IUNI 1842
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Allegati: 3
Un altro sarcofago marmoreo che porta in modo vistoso i danni del tempo, ma soprattutto, probabilmente, quelli di eventi bellici avvenuti molto tempo dopo la morte dei personaggi qui sepolti: è la tomba di Franz von Scholl, nome ben noto a chi si interessa di fortificazioni, ingegnere militare tra i più importanti dell'800 a livello europeo, artefice tra le altre cose della ricostruzione della cinta bastionata di Verona e delle prime fortificazioni esterne, e dell'imponente opera di Fortezza, per citare argomenti di cui abbiamo trattato nel forum. Morto a Verona il 3 settembre 1838 a 56 anni.
Allegato 176930
Allegato 176931
L'iscrizione, molto semplice:
FRANZ VON SCHOLL
FELDMARSCHALL-LIEUTENANT IM
K.K. INGENIEVRS CORPS
altro lato:
GEBOREN: 8TEN JAENNER 1772
GESTORBEN: 3TEN SEPTEMBER 1838
Allegato 176932
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Allegati: 1
Si dice che Franz von Scholl sia morto di crepacuore il giorno dopo la scomparsa della moglie diletta.
Moglie che naturalmente è sepolta nello stesso cimitero, questa è la lapide, di stile classicheggiante con il motivo in alto dell'Alfa e Omega, l'inizio e la fine.
Allegato 176939
L'iscrizione:
HIER RUHT
SANTINA VON SCHOLL
GEBORENE RESICH
GEST. IM 52TEN LEBENSJAHRE
DEN 2TEN SEPTEMBER
1838
DER GELIEBTEN MUTTER
DIE TRAUERNDEN KINDER
traduzione:
Qui riposa
Santina von Scholl
nata Resich
morta nel 52esimo anno di vita
il 2 settembre 1838
alla amata madre
i figli addolorati
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Allegati: 1
Foto ricordo di ufficiali del Genio, sede di Verona, cortile interno degli uffici di Corso Porta Palio, verso il 1865, con al centro il Colonnello Tunkler.
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
Allegato 176940
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Molto bello , grazie per averci fatto conoscere le storie di questi uomini d'altri tempi
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Citazione:
Originariamente Scritto da
tank964
Molto bello , grazie per averci fatto conoscere le storie di questi uomini d'altri tempi
grazie a te, Tank964, fa piacere che il mio modestissimo reportage sia gradito a qualcuno!
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Allegati: 1
Altri ufficiali del Genio, Genie Direction di Verona, Ufficio delle Fortificazioni, ritratti verso il 1858-59.
Allegato 176968
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Allegati: 1
A differenza del cimitero del Saval-Forte Procolo che avevamo visto nella prima parte, qui, nella più antica sezione militare presso il Cimitero Monumentale di Verona, non sembrano essere molti, in proporzione, i caduti in guerra. Mancano del tutto, in particolare, caduti nella guerra del 1859, ma questo si spiega con il fatto che molto probabilmente negli anni '50 dell' 800 il nuovo cimitero, inaugurato nel 1851, assorbiva da solo tutte le sepolture, mentre dai primi anni '60, come abbiamo visto, si tornò ad usare anche la vecchia sezione. Tutto questo perlomeno si basa sulle lapidi sopravvissute sino ai nostri giorni, c'è da considerare però che sicuramente molte saranno andate distrutte, disperse, trasferite alle nazioni d'origine del defunto dopo il passaggio del Lombardo-Veneto all'Italia, ecc.
Non sono molti i caduti nemmeno della guerra del 1848-49, quando questo era ancora l'unico luogo di sepoltura per i militari asburgici.
Una delle più alte personalità tra gli ufficiali caduti in questo conflitto e sepolti qui è Giovanni Nepomuceno di Leuzendorf, Tenente Colonnello dell' I.R. Reggimento di Fanteria no. 45, caduto nella battaglia di Santa Lucia il 6 maggio 1848.
Avevamo dedicato un piccolo reportage a un monumento che segna il luogo dove cadde l'ufficiale, in periferia di Verona:
http://www.milistory.net/forum/memor...a-vt22567.html
La sua lapide sepolcrale:
Allegato 177257
La dedica, che ha la particolarità di essere in italiano, a differenza di quella dell'obelisco:
QUI RIPOSA NEL SIGNORE
GIOVANNI NEPOMUCENO CAVALIERE DELL'IMPERO
DI LEUZENDORF
TENENTE COLONNELLO NEL REGG. FANTI N.45
CAVALIERE DELL'ORDINE CONSTANTINIANO DI S. GIORGIO
MEMBRO DEGLI STATI DELLA STIRIA
NATO IL 5 MAGGIO 1797
MORTO SUL CAMPO DELLA GLORIA A S. LUCIA
IL 6 MAGGIO 1848
COMPIANTO DA SUA CONSORTE DESOLATISSIMA
E DA TUTTI I SUOI COMPAGNI D'ARMI