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Parigi,monumento a Giuseppe Garibaldi,fu inaugurato il 13 Luglio 1907,domani saranno 107anni che sta' li',nel 1917 fu aggiunta una targa in bronzo raffigurante 2 figli di Garibaldi
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Burghausen - Germania
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Continuiamo il viaggio nel Then and Now della grande guerra soffermandoci un po' di piu' sul Now.
100 anni sono passati dall'inizio del primo massacro mondiale su scala industriale,ma dopo un secolo
la prima guerra mondiale continua a uccidere,quest'anno due lavoratori belgi sono morti mentre lavoravano
a uno scavo per costruire qualcosa.
21 March 2014 Last updated at 08:04 GMT
Two Belgian workmen have been killed by a First World War shell, which they had dug up on a building site.
BBC News - WW1 bombs still a serious danger
Oggi molti campi di battaglia sono ritornati all'uso civile,principalmente uso agricolo,ma cosa e' rimasto
in quei terreni? beh principalmente tanti manufatti e molte munizioni inesplose che causano ancora molte vittime,
ma sono solo le bombe,le granate inesplose,convenzionali, le cause di morte?
No purtroppo gli ordigni inesplosi,con esplosivo convenzionale sono solo in minima parte responsabili di queste morti,c'e un altro pericolo molto
piu' silenzioso e invisibile che ha causato e continua a causare decine,centinaia e forse migliaia di decessi,
l'inquinamento dovuto al massicio uso dei cosidetti proiettili a gas asfissianti.
Piu' di un miliardo di bombe di tutti i calibri furono sparate durante il primo conflitto,di queste oltre il 30% non esplose
e si conficco' nel terreno dove oggi ancora si trova,e molti di questi ordigni erano granate chimiche.
Di questa scomoda eredita' si e' parlato poco in Italia,tant'e vero che non sono riuscito a trovarne notizie in lingua
italiana,ma solo in inglese.
Zone rouge - Wikipedia, the free encyclopedia
The Red Zone,Zone rouge,la zona rossa.
La mappa qui' sotto evidenzia le zone interessate da questo inquinamento chimico principalmente da Arsenico e altre sostanze altamente nocive,"cancerogene",le zone in rosso sono quelle piu' altamente inquinante,e quelle in giallo un po' meno,quelle considerate pulite sono le zone in azzurro e sono solo una piccola parte,per la stragrande maggioranza tutte le zone interessate dai combattimenti sono poco o altamente inquinate....cosi' affermano le autorita'!
Qualche ora fa RAI3 La Grande Storia ha trasmesso INFERNO SU BARI,e' stata una bella puntata principalmente improntata sulla tragedia della nave statunitense John Harvey carica di munizioni, molte delle quali piene di gas di cui era vietato l’uso. - See more at: Rai Tre La grande storia - Venerdì 29 agosto 2014......il bel servizio ha pero' omesso,forse per spazio,di raccontare l'avvelenamento causato dal pericoloso carico della nave statunitense che ancora in parte giace nelle acque antistanti la citta' di Bari,dove per anni e lo si fa ancora oggi,si coltivano le cozze,e come forse sapete le cozze sono dei molluschi che si nutrono filtrando l'acqua di mare.......[204
Assessing the toxic legacy of First World War battlefields | Toxic Remnants of War ... tlefields/
Come e' evidenziato dalla mappa in queste zone comprese tra' Belgio e Francia ci sono molte citta',cittadine e paesi dove vivono alcuni milioni di persone e nei centri abitati inclusi nelle zone rosse e' stato vietato l'uso dell'acqua a scopo alimentare.....ma da quando? non ne ho idea ma sicuramente non da molti anni,questo significa che per molti anni centinaia di migliaia di persone hanno usato acqua avvelenata e hanno coltivato e consumato cibi avvelenati, e che molte persone si sono ammalate e sono decedute,sono anche queste vittime della WW1!?
http://www.rte.ie/news/player/2014/0804 ... wwi-began/
Purtroppo non e' solo l'acqua ad essere avvelenata,ma anche i terreni lo sono.....nelle zone rosse e' assolutamente vietato la coltivazione di qualsiasi genere di vegetali o frutta per uso alimentare,nonche' l'allevamento di bestiame o raccolta di funghi,mentre nelle altre zone meno inquinate,cosi' dicono, e' consentita la coltivazione e l'allevamento e raccolta funghi....le autorita' dicono di monitorare,analizzare periodicamente queste colture e gli animali che provengono da queste zone-zona gialla-,ma per consentire cio' hanno innalzato la soglia minima di questi agenti inquinanti presenti nelle culture e negli animali.
Cioe' una legge che alza il contenuto minimo di veleno nei cibi!!?.......
Personalmente se dovessi andare a visitare i campi di battaglia di quelle zone eviterei di fermarmi a mangiare da quelle parti,il problema che molti di quei prodotti coltivati in quelle zone rischiano di finire,o sono gia' finiti, nei nostri piatti.
In quelle zone si coltivano molte patate che poi vengono esportate in molti paesi della comunita' europea,magari falsandone la provenienza oppure servono come ingredienti per confezionare altri cibi,la fecola di patate,presente in molti cibi o le semplici buste di patatine fritte,ma anche le carni possono finire nelle scatolette o come ripieno dei ravioli,lo stesso vale per il vino.............beh uno dice....io compro solo cibo biologico....neanche questo e' sicuro perche' in quelle zone ci sono molte aziende che coltivano biologico su terreni interessati dal primo conflitto,ma che per legge sono stati considerati "quasi" sicuri e inclusi nelle zone gialle con basso tasso di inquinamento....cosi' dicono loro.
Nulla invece si sa' delle zone interessate dai combattimenti con aggressivi chimici in Italia,dove furono usati gli stessi veleni sia da parte austriaca che da parte italiana,ma per fortuna in minore quantita',le autorita' italiane indicano in oltre 60.000 i soldati italiani caduti o rimasti seriamente intossicati da questi agressivi chimici,ma non mi risulta che sia mai e' stata fatta,o solo tentata,una mappatura dei luoghi interessati dall'uso di armi chimiche nel fronte italiano,per buona pace di chi vive in quei luoghi e di chi ci va' a passare le vacanze in cerca di relics della grande guerra,e magari anche per funghi.
Noin si può bere l'acqua e non si può coltivare... e da noi?
La SMART GAS vuole costruire un minirigassificatore presso Monfalcone, in una zona paludosa dove, subito dopo la grande guerra, il Genio ha affondato nel fango 15.000 granate all'yprite... che sono ancora li, meno 150 che i NBC hanno recuperato e neutralizzate alla fine degli anni 90.
....da noi non mi risulta che esista una mappatura,un monitoraggio delle zone interessate dall'uso di granate chimiche,se esiste non e' mai stata resa pubblica,con buona pace di chi vive in quelle zone.
Non e' facile trovare informazioni relative all'inquinamento chimico dovuto al primo conflitto mondiale,le notizie che si trovano sono solo relative all'inquinamento chimico relativo al secondo conflitto ed anche queste non sono molto confortanti.
dai una sbirciata a pag. 20 http://www.lazioopinioni.it/home/med...4%20-%2012.pdf
Non ero a conoscenza dell'affondamento nel fango di 15.000 granate chimiche nella zona di Monfalcone,pratica del resto molto diffusa all'epoca,se questa notizia e' vera credo che avete un grosso problema.
Un grosso problema che tutti fingono di non conoscere...
Il primo tentativo di "regalarci" il rigassificatore lo fece la SNAM nel 1996, profetto bocciato con un referendum per la "fortunata" coincidenza dell'eplosione su una nave da trasporto del gas a Livorno pochi giorni prima della consultazione, fatto che impressionò tantissimo l'opinione pubblica.
Stranamente tutti questi dati non si trovano più in rete...
Adesso ci riprovano, dopo essere stati respinti da Zaule, presso Muggia.
Io un'idea di dove potrebbero facilmente costruire un rigassificatore ce l'ho... ma è scurrile.
Nella foto d'epoca, presa dalle rovine dell'Adria Werke, il luogo destinato allo scempio è, seguendo il rettilineo stradale, sulla destra, dove terminano le collinette, già spianate da tempo per costruire una zona industriale che non è mai decollata, e mai avrebbe potuto decollare.
A metà del rettilineo, sulla sinistra, le rovine delle famose terme romane...
beh direi che non e' solo un grosso problema,ma tanti molti " purtroppo " GROSSI problemi,e non solo nostri o francesi,pure i mitici tedeschi ne hanno parecchi :Fallimento radioattivo. La Germania rimuove le scorie nucleari dalla miniera di AsseBlogeko.it | Blogeko.it
poi ci sarebbero le cosidette armi " intelligenti " ovvero bombe costosissime con testata all'uranio esaurito,che sono state ampiamente usate negli ultimi 20anni nei conflitti balcanici e che hanno seminato polveri radioattive ovunque contaminando il suolo e le popolazioni ivi residenti,molti nostri militari tenuti allo scuro di questa mortale minaccia sono stati lasciati aggirarsi in quelle zone senza nessuna protezione,e molti di essi hanno dovuto affrontare una morte prematura e molto dolorosa.
credo che queste armi vengano ancora ampiamente usate....l'uso di bombe all'uranio esaurito risolve il costoso problema delle scorie nucleari...e' senz'altro una trovata geniale!
molte di queste bombe sono state e continueranno a essere testate al poligono di tiro in sardegna,altra trovata geniale.....e non solo all'uranio esaurito ma anche altre bombe coperte dal piu' stretto riserbo,cosi' non si conosceranno mai i veleni di cui la sardegna sara' impregnata.....si dice che molte bombe siano costruite con metalli speciali che consentirebbe di penetrare qualsiasi corazza e che una volta esplose questi metalli si polverizzano inquinando le zone interessate dalle esplosioni.
Noi ci definiamo l'essere piu' intelligente del pianeta.......personalmente ho dei seri dubbi!??[126
....mi e' venuta fame.......vado a farmi uno spuntino,vuoi favorire?
Proprio uno spuntino...
Berlin Altes Museum and Lustgarten
Allegato 185592
Allegato 185593
Allegato 185594
Allegato 185595
Allegato 185596
Allegato 185597
Allegato 185598
Allegato 185599
Allegato 185600
Allegato 185601
Si, sono due Mk. V Female.
Ciao
Stefano
ma erano in un museo e li hanno riciclati ?
Difficile dire se questi vecchi carri inglesi erano in un museo,non credo, forse erano accantonati da qualche parte e furono riciclati nella disperata difesa di Berlino!?
Le foto che seguono sono state riprese nello stesso luogo ma da diversa angolazione,Lustgarten la piazza in cui si trova Altes Museum e la cattedrale di Berlino dal 1870 ai giorni nostri.