Borracce,gavette,posateria tedesca

Grazie ancora a tutti gli intervenuti [264
Oggi ne posto un'altra, una vera chicca, almeno per i miei gusti.
E' la seconda di questo tipo che metto in collezione, ossia senza bicchiere e con la cinghia attorcigliata attorno al collo ed impossibile da smuovere tanto è il tempo passato in questa posizione.
Ora ne ho un modello di tipo iniziale ed uno di metà*/fine geurra, spero piaccia:

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Sehr Schoen [257

Citazione:

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Originariamente Scritto da Pie

Sehr Schoen [257

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[146

Converrai che non sia da considerarsi variante costruttiva bensì accorgimento individuale..

Citazione:

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Originariamente Scritto da herr x

Converrai che non sia da considerarsi variante costruttiva bensì accorgimento individuale..

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Ma certamente, ma per la mia strana mania nel ricercare particolarità* etc, questa ci sta tutto in quanto appunto del tipo metà*/fine guerra, mentre l'altra che già* avevo è riconducibile alle produzioni in iniziali.
E, chiaramente, mi piacerebbe tovarne una anche da litro ed una del tipo "semplificato" (panno a tre bottoni etc) [257

bella borraccia. [264

Ciao
Roberto

molto interessante nonchè bella [151 notevole il cinturino in pelle di porco.

Questo è stato uno dei miei primissimi acquisti e riguardandolo oggi con maggiore malizia mi sorgono diversi dubbi sulla sua autenticità*.
Privo di marchi,non sembrerebbe però un plasticone poichè battendo le due metà* la bakelite "canta".

Ciao,
che la bachelite "canta", accerti quantomai che è bachelite, detto che tale materia continuò ad essere usata anche negli anni 50, personalmente mi orienterei verso lidi più sicuri, che cantano, che siano arancio e/o neri e con marcature consone.
Tornando al portaburro postato ci sono in materia varie opinioni, per esempio vari testi lo danno per buono, altri per post-bellico, nell'amletico dubbio io ho sempre optato per quanto appena detto.
Effettivamente di questo tipo screziato beige una decina e passa di anni fa ne giravano parecchi, ed erano a volte i stessi venditori a etichettarli per post-bellici.

Ciao
Roberto

[notok

robertoch scrive ,purtroppo, giusto.

il mio primo portaburro in color arancio lo trovai nel cassetto della cucina di mia nonna.
nel 1971 comperai "il vangelo" che era solo in inglese.
Mi misi a tradurlo con il vocabolario vicino, giorno e notte....sempre.
Mio papà* giustamente si incuriosì e mi chiese cosa leggevo da giorni con tanto profondo interesse.
Guardò le foto e cominciò a parlarmi della guerra, dei ricordi, dei tedeschi, etc etc....
(allora letteralmente mi cagai addosso! poichè era da 4 anni che già* rompevo i marroni con ste cose cioè dall'età* di sette)
in una pagina dove c'è quel tedesco sfigato che fà* merenda riconobbe il portaburro e mi disse
che i soldati tedeschi lo avevano nel tascapane pieno di una buona margherina sostanziosa che spalmavano su un pane nero che portavano con loro nello zaino poichè a filoni e che offrivano ste fette, in stazione ferroviaria di Trieste o sull'altipiano , a chi era vicino a loro e che lavorava per loro.

Semplicemente mostrando il libro a mio padre, la domenica dopo mi feci la prima collezione di materiale tedesco, andando in giro per il porto vecchio di trieste, a casa di nonni e parenti
delle cose di quel tempo conservo ancora qualcosa.