Bellissime foto Totino, molto belle e caratteristiche le scritte PNF disegnate tra le finestre!
Sono ancora in ottimo stato e ben visibili.
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Bellissime foto Totino, molto belle e caratteristiche le scritte PNF disegnate tra le finestre!
Sono ancora in ottimo stato e ben visibili.
Grazie[:)]Avrei voluto fotografare meglio certi particolari ma come si vede da qte immaggini la conservazione è ancora buona tutto sommato
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...2_102_4360.JPG
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http://www.milistory.net/Public/data...0_102_4361.JPG
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[ciao2]
Ma dove le trovi ste foto?Complimenti davvero Totino,eccezionale.
Ciao Mulon sinceramente spesso mi è capitato di avvistarli per caso, ed ogni volta è sempre una bella sorpresa.Penso che ancora ce ne saranno di piccole testimonianze di qto passato in altri paesini,perchè ripeto che molte volte li ho notati per caso.Però mi stupisce il fatto che ancora si trovano in buono stato.Citazione:
Originariamente Scritto da MULON
[ciao2]
Resto stupito io che li vedo da un monitor....non veglio nemmeno pensare a te che li vedi dal vivo,deve essere una sensazione fortissima.....
Volevo dire emozione fortissima....[:I][:I][;)]
si è un emozione forte perchè osservando i palazzi attorno immagino o tento di farlo come poteva essere quella data piazza,via scuola o altro all'epoca, e per me è anche una sorpresa e arricchimento personale anche conoscere le piccole cose come ad es i colori usatiCitazione:
Originariamente Scritto da MULON
Ciao Salvo,e ciao a tutti. La scritta qui sopra è:Citazione:
Una Nazione è grande quando traduce nella realtà* la forza del suo spirito
Discorso di Mussolini del 24/10/1922
I Pili portabandiera di piazza dell'Unità* d'Italia, in TriesteCitazione:
L'idea di realizzare dei Pili portabandiera nacque, durante la prima guerra mondiale, con l'intento di completare l'opera di sistemazione dell'area ora denominata piazza dell' Unità* d'Italia.
Inizialmente, nel 1919, vennero erette tre aste da bandiera successivamente sostituite da due con robusti basamenti di legno a gradini.
Più tardi la Società* Ansaldo di Genova assunse l'impegno di finanziare la costruzione di due scultorei basamenti in bronzo e di due nuove e più eccelse aste. La crisi economica del 1929 non consentì, però, alla Società* di procedere nell' intento.
Subentrò, allora, il Reale Automobile Club d' Italia (appunto le quattro iniziali R.A.C.I.) e, con il suo patrocinio ed i suoi finanziamenti, l'opera venne commissionata allo scultore triestino, accademico d' Italia, Attilio Selva, realizzata nell'attuale configurazione ed inaugurata il 24 maggio 1933.
à? quindi da allora che agli Autieri è stato riservato l'onore di custodire, idealmente il tricolore della patria, innalzato a Trieste dai bersaglieri il 3 novembre 1918. Ai piedi dei pili, infatti, gli Autieri montano la guardia ai vessilli d'Italia e di Trieste, quando vengono issati e dispiegati al vento, simboli sacri ed emozionanti di indissolubile unione tra la città* e la Madrepatria.
Quei quattro Autieri di bronzo stanno là*, quasi vigili sentinelle, perché mai i due vessilli, dopo essere stati congiunti a prezzo di tanto sangue, abbiano ad essere separati l'uno dal!" altro.
à? doveroso, infine, ricordare che la sacralità* dei Pili venne sigillata anche dal sangue degli ultimi Caduti per l'italianità* di Trieste. Sulla piazza, davanti ad essi, nel tragico novembre del 1953 vennero falciate dal piombo straniero le vite di tre giovani cittadini (nota mia: vennero uccise 6 persone), insorti con la folla per invocare il ritorno dell' Italia. I loro nomi sono incisi sui basamenti.
Fonte: ANAI - Associazione Nazionale Autieri d'Italia
Ti ringrazio per l'integrazione.[;)]