Fosse per me lo metterei anche in home page una volta terminato..... [icon_246 [icon_246 [264Citazione:
Originariamente Scritto da cocis49
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Grazie signori, troppo buoni! [4 Allora continuiamo in questo nuovo forum....
24 dicembre 1941: è Natale! La 73a. ha raggiunto la città* di Akimowka, poco a sud est di Melitopol. A causa della poca luce le foto sono mosse, ma rendono l`atmosfera. Nel tepore delle isbe si preparano i festeggiamenti. La banda musicale della divisione offre un concerto all`interno di una scuola. Almeno per oggi si cerca di lasciare la guerra fuori dalla porta. Insieme ai cannoni che, dimenticati sulla strada, si coprono di neve.
Il Natale passa in un attimo mentre purtroppo la guerra continua. Non si può perdere tempo: la colonna riprende la marcia verso il fiume Mius nonostante le dure condizioni climatiche.
Ho ritenuto di proporvi diverse immagini che mostrano questo trasferimento. Anche se rischiano di essere un po` ripetitive, servono a rendere l`idea della sofferenza e delle condizioni ambientali che questi soldati hanno dovuto affrontare. Siamo ormai a gennaio, nel pieno dell`inverno russo.
Finalmente siamo in vista di Mariupol. Nella seconda immagine il Generale Bбnau, nuovo comandante della divisione dal primo gennaio 1942, sovrintende alle operazioni di trasferimento assistito da alcuni ufficiali. I reparti entrano a Mariupol. La 73a. I.D. è ora collocata nella riserva della 1a. Panzerarmee.
Che situazioni impossibili per questi soldati......
Rudolf von Bünauhttp: http://en.wikipedia.org/wiki/Rudolf_von_B%C3%BCnau
Ottima integrazione, Mulon. [264
Ancora un ultimo sforzo. Si supera la città* di Federowka e finalmente si raggiunge la destinazione e la linea del fronte: Pokrowskoje, a nord di Taganrog. Il tremendo viaggio è finito e i soldati sembrano sollevati mentre si fanno ritrarre davanti al loro alloggio, in compagnia delle padrone di casa. I cannoni sono di nuovo in posizione e vengono battuti dalla tormenta.
Tornati sulla linea del fronte si ricomincia a combattere. L`artiglieria è in posizione e batte le linee nemiche oltre il fiume. Notare i cannoni dipinti di bianco.
In realtà*, a parte qualche duello di artiglieria, in questo settore le operazioni militari sono cessate. La linea di Mius ha retto e farà* da confine fino a giugno, quando scatterà* l`operazione Blau per la conquista di Stalingrado e del Caucaso. I risultati della campagna sono stati sotto molti aspetti brillanti, ma non risolutivi come l`OKW sperava. La 73a. ha comunque fatto la sua parte e ora si gode un po` di meritato riposo mentre ricostituisce le forze. Per il resto dell`inverno e durante i mesi primaverili la nostra divisione occupa un tratto di fronte sul Mius tra i villaggi di Pokrovskoye e Troitskoye, una ventina di chilometri a nord di Taganrog.
Si fa l`appello. Notare l`abbigliamento estremamente informale. Fa ancora freddo ma almeno non c`è più la neve. Il posto di comando all`interno di un`isba.
Il nostro viaggio con questa unità* sta per giungere al termine. Nelle ultime pagine dell`album le foto cambiano stile (e formato), al punto che potrebbero essere state scattate da qualcun`altro. Non hanno più l`impostazione di un reportage militare, ma ritraggono, in un contesto piuttosto tranquillo, i soldati, le isbe, la gente. Pochi scatti documentano le lunghe giornate tranquille di primavera.
Nelle tre immagini viene ritratto lo stesso soldato: uno Spiess (portaordini) con il grado di Unterwachtmeister. Accanto al distintivo di ferita in ferro mi pare indossi un insolito Reiterabzeichen.
Che sia lui l`autore dell`album?