Visualizzazione Stampabile
Sera vorrei dire che oggi pomeriggio ho visto su rai storia dei filmati in cui mi pare di avere intravisto, quelle mostrine, chi è più esperto di me ( tutti nel caso specifico) e dovesse vedere quei filmati ( che verranno ritrasmessi nei prossimi giorni a diverse ore, il filmato è prigionieri), chiedo se può confermarlo gentilmente.
Sarebbe importante avere delle foto non tagliate e scansionate meglio, con dei particolari dei vari distintivi da braccio, dei fregi sui baschi e, qualora ci fossero, dei fregi sulle controspalline.
Faccio una domanda ai più esperti della materia, la MILMART aveva un fregio suo proprio, ho visto fotografie di ufficiali che portano questo fregio sulle controspalline, un appartenente all'unità in esame non dovrebbe portare il fregio della MILMART sulle controspalline invece di quello della milizia Ordinaria?
Complimenti a tutti, sia a fimefa se non altro per aver mostrato un pezzo particolare, e a tutti coloro che hanno contribuito alla discussione perfino identificando il particolarissimo reparto di possibile provenienza.
Come detto la mia autorevolezza nel campo è poco più di 0, ma a pelle, dalle foto viste, le mostrine continuano a non piacermi, mentre la giacca sì.
Francamente trovo uno stacco di stile e di conservazione tra le mostrine e il resto della giacca. Semplicemente esprimo una sensazione personale, senza voler offendere qualcuno o pretendere di averci preso.
A vedere il risvolto del bavero della giacca si nota un foro non utilizzato. E' probabile che prima delle mostrine del San Marco avesse delle comuni fiamme nere al bavero con un fascetto a vite. Questo particolare potrebbe essere confermato avendo il foglio matricolare del Capomanipolo e da un più attento esame delle cuciture sopra e sotto il bavero per trovare eventuale segno delle fiamme nere.
Hai trovato niente che lo possa legare alla Dicat per avere un eventuale collegamento al sottopanno arancione della fiamma nera?
Non è cmq quest'ultimo un dato fondamentale perchè come detto già nell'altro forum (Blitzk) ho avuto in collezione un giacchino BN con fiamme di velluto nero al bavero con lievi tracce di sottopanno blu.
Procurati uno scanner e scannerizza la foto della giacca così eviti altre discussioni.
Il foro si vede bene ed è evidente ad entrambi i lati, sicuramente precedentemente doveva essere stato usato per un fascetto a vite.
Ecco cosa è uscito, il diploma non lo avevo mai visto, ho diversi diplomi della guerra di Spagna, ma questo non l'avevo mia visto. Voi lo conoscevate??
E' il diploma di commiato e di ringraziamento rilasciato alle truppe del CTV prima del loro rimpatrio in Italia. Ti consiglio di contattare l'Ancis per avere notizie e particolari sulla storia del legionario.
Concordo in pieno!!!.................Citazione:
Originariamente Scritto da Vexillifer
cari amici,
complimenti a fimefa per il ritrovamento e per averlo condiviso.
è una bella cosa anche perchè ha trovato materiale vario riguardante il personaggio, del quale si può quindi sapere tutto sulle vicende storiche vissute.
attendiamo ora altre foto di altro materiale.
la questione circa nastrini e gradi: gli uni spesso sono indipendenti dagli altri, come dismostrano foto d'epoca, stati di servizio, biografie, fogli matricolari. dipendono dalle campagne fatte, dalle decorazioni ricevute, dalla carriera, dal ruolo di appartenenza.
la giacca è inoltre congrua perchè l'ordinaria (e relativi attributi) sul territorio metropolitano era prevista.
circa le tanto discusse mostrine: a pagina 265 del famoso libro del Viotti dell'USSME ed.1988 "Uniformi e distintivi dell'esercito italiano nella 2^g.m. 1940-1945" c'è una foto di un milite con tali mostrine e un paragrafo sul gruppo btg.cc.nn. da sbarco per l'esigenza Malta.
nella nostra bella passione, è necessario studiare!!!!!!!!!!!!
cordialità!!!!! [264 [264 [264 [264 [264 [264
Però la giacca in questione non è inerente al gruppo cc.nn. da sbarco. Questi militi della Milmart, erano aggregati al btg San Marco. Il gruppo cc.nn. "M" da sbarco, era una unità a se stante.Citazione:
Originariamente Scritto da alberto ghislanzoni