Ciao andrea...ma era in questa stanza??non ricordi dove sono stati postati?? comunque grazie per essere intervenuto [257
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Ciao andrea...ma era in questa stanza??non ricordi dove sono stati postati?? comunque grazie per essere intervenuto [257
Vorrei qualche informazione su questa piastrina di riconoscimento di mio nonno Valentino Lupatelli.
Considerate che non sono un esperto di militaria e quindi anche le spiegazioni piu banali sulla storia di questo tipo di piastrini sono ben accette.
Pensate sia opportuno intervenire per eliminare quelle tracce di ruggine che potrebbero intaccare ulteriormente la parte cartacea interna? Utilizzo l'acido ossalico?
grazie 1000
Luca
Intanto non è un piastrino di riconoscimento ma un portatessera, la tessera è costituita dal foglietto con i dati identificativi e le vacinazioni.
E' il cosidetto mod. 1916, copia italiana di un poco riuscito portatessera austriaco, si pensa che il gran numero di ignoti della prima guerra mondiale sia dovuto proprio all'inconsistenza della carta quale strumento di riconoscimento. Immagina cosa ne poteva succedere in caso di caduta in acqua, oppure dopo un prolungato contatto con i fluidi di u corpo in disfacimento.
Per la conservazione qualcuno potrà* risponderti meglio di me.
Credo che l'uso dell'acido ossalico potrebbe togliere la ruggine ma vista la delicatezza dell'oggetto io proverei senza metterlo a bagno completamente ma immergendone solo una parte, per esempio l'anello per la corda.
Probabilmente c'è nel forum qualcuno che ha trattato oggetti così delicati. Aspettiamo ulteriori interventi.
quindi nonostante i difetti era stato utilizzato anche nella seconda guerra mondiale?Citazione:
Originariamente Scritto da kanister
Durante la seconda guerra esisteva un apposito piastrino, il Mod. 1932, che avrebbe dovuto sostituire tutti i precedenti. Tuttavia ti stupirai a sapere che ancora negli anni cinquanta si utilizzava anche il modello precedente al 1916, il mod 1892.
Forse conosci il detto "non si butta via niente".
Domenica del Corriere del 1916. Purtroppo non ricordo il numero.
Classico modello in argento, rinvenuto sul Monte Grappa.
probabilmente ho postato il messaggio in un periodo di ferie...
speravo di avere qualche riscontro in piu...
Ciao a tutti,
intanto i miei complimenti per il reparto militare di tuo nonno e potresti raccontarci anche qualche cosina in più di lui [264 .
Per la piastrina penso che l'ossalico possa togliere la ruggine,ma proverei prima con un dosaggio leggero.
Sono in lamierino stagnato e qui potrebbe venire in aiuto chi ha trattato scatolette di scavo,magari più esperto.
Dai,vedrai che qualcuno si farà vivo che ormai le ferie son finite !!!
Ciao
Michele
Trovato ieri mattina in un mercatino, il diametro del disco in ottone e' di 3,5 centimetri circa , la fettuccia misura circa 57 centimetri.
Che cosa puo' essere ?
Il Grenet in questione ( visto il cognome ) , potrebbe essere lo stesso che ha comandato la nave Italia durante la crociera americana nel 1924 ?
Baracca
E' della Prima Guerra mondiale
un De Grenet risulta come comandante dell' intrepido allo scoppio della guerra.
http://it.wikipedia.org/wiki/Intrepido_ ... re_1913%29
Probabilmente è un errore.
Dall' Annuario della Marina del 1932:
Grenet Carlo nato 20.6.1875
Comm. dei SS. Maurizio e Lazzaro
Cav. O.M.S.
gr. uff. Corona d' Italia
Medagla di bronzo per i benemeriti del terremoto del 1908
Croce al Merito di Guerra
Spedizione in Cina
Medaglia commemorativa del terremoto del 1908
Libia
Medaglia Unità d' Italia
Guerra 15-18
Andò in congedo nel 1926
Nel 1932 era Ammiraglio di Divisione
Il O.M.S. gli fu conferito il 24-2-1915
Penso sia Lui.
Dopo le risposte sul personaggio pssiamo a quelle sul piastrino.
Non è di alcun tipo regolamentare e quindi dobbiamo presumere che si tratti di un acquisto privato.
Dalla lunghezza del nastro si dovrebbe capire se andava intorno al collo o ad un braccio.
molto interessante! il piastrino era di famiglia?
ho in collezione questo braccialetto identificativo fuori ordinanza.
E' appartenuto all' Autiere Ardita Giuseppe matricola 21703
Effettivo al 270° Autoreparto.
[attachment=1:2ga2gys5]SV500164.JPG[/attachment:2ga2gys5]
Sul retro vi è un' immagine di San Cristoforo
[attachment=0:2ga2gys5]SV500165.JPG[/attachment:2ga2gys5]
Un Autoreparto equivaleva ad un Battaglione?
Il 270° di quale Divisione faceva parte?
Dove ha combattuto, o dove era stanziato?
Un Autoreparto equivaleva ad una Compagnia, ne era previsto un numero variabile a seconda del tipo di divisione al quale erano asssegnati; per esempio le divisioni alpine ne avevano una, mentre la Divisione Motorizzata Trento ne aveva quattro (compreso uno medio ed uno pesante)
Nessuno sa a quale divisione era assegnato il 270° ?
Girovagando su internet ho trovato i nominativi di autieri decorati sui vari fronti della prima e seconda guerra. Per la seconda guerra ho trovato un encomio per un autiere che apparteneva alla 270ma autosezione della divisone Pavia in Africa settentrionale. Se può esserti utile...
Ti ringrazio molto!!!
Ma quale era la differenza tra autoreparto ed autosezione?
Dal poco che si capisce su internet sembra che entrambi i reparti equivalessero ad una compagnia.
Forse, quando nel 1942 i Centri Automobilisti cambiarono nome in Reggimenti Autieri, anche i reparti dipendenti cambiarono nome e questo ha generato questa (apparente) Anomalia ?
Mah..non saprei dirti su due piedi. Probabilmente si equivalgono i due termini. Mi risulta ci furono varie riorganizzazioni dei reparti automobilistici/autieri in quegli anni. Su internet con i motori di ricerca avevo trovato qualcosa di questi organigrammi- Ci son diversi siti utili, magari con una piccola ricerca si riesce a far un pò di chiarezza...
Poi oltre i vari reggimenti o battaglioni, o corpi per intenderci che avevan titolo per mettere il proprio numero nel tondino ( tipo 2 centro automobilistico del IIcorpo d'armata di Alessandria) vi erano una miriade di piccoli reparti o autoreparti, autosezioni che potevan far parte di questi centri automobilistici o essere aggregati ad altre divisioni. E' un pò articolato..
Questo è il mio parere, poi se altri vogliono aggiungee qualcosa ben vengano..
E' sbagliato... la Divisione Pavia aveva in forza la 207a Autosezione.Citazione:
Originariamente Scritto da gefreite
Autodrappello = plotone su 2 squadre (a volte anche 1) / comandato da sottotenente o tenente
Autosezione = plotone su 3 o 4 squadre / comandato da tenente
Autoreparto = compagnia / comandato da capitano
Autoreparto di Corpo d'Armata o d'Armata = battaglione / comandato da capitano o maggiore / dotato di officine di manutenzione
Sul 270° Autoreparto non saprei...
Lord Acton
Si ho letto su un sito del 207a autosezione della Pavia ma anche del 270°. Ho riportato quanto ho letto e probabilmente era sbagliato o hanno invertito i numeri. Ciao!
Secondo te, un fregio da bustina o da berretto nel tondino che numero poteva avere? Di un reparto a livello di compagnia o a livello di battaglione con officine mobili come hai scritto? Grazie..
Salve!
Da una piastrina si può risalire al reparto di appartenenza del soldato??
Grazie...
per ciò che riguarda le piastrine italiane si può risalire al reparto solamente rivolgendosi al distretto militare d'appartenenza del soldato e facendo li una ricerca d'archivio.
ciao
"coloniale" dice:per ciò che riguarda le piastrine italiane si può risalire al reparto solamente rivolgendosi al distretto militare d'appartenenza del soldato e facendo li una ricerca d'archivio.
oppure andare con i dati personali (nome -cogmome-data di nascita) all'archivio si stato di competenza(es. tizio caio nato a lecce il xx/cc/zz,quindi archivio di stato li lecce) e richiedere la fotocopia del FOGLIO MATRICOLARE; [264 dove c'e vita ,morte e miracoli del militare in questione!
confermo quanto va voi sostenuto
anche i miei genitori hanno lo stesso cognome quindi da Domenico Ricciuti e Bianca Ricciuti sono nato io
inoltre anche i miei zii sia da parte di madre che di padre si sono sposati tra loro e quindi anche dei miei cugini hanno padre e madre dello stesso cognome
mi raccontava mio padre che il prete non voleva sposarlo con mia madre e il matrimonio e' stato autorizzato dal vescovo solo perche uno studente del tempo del mio paese chiamandosi anche lui Ricciuti aveva redatto per caso uno studio sull'albero genealogico delle varie famiglie Ricciuti del mio paese e pote' essere dimostrato che che tra i futuri sposi non vi era alcuna relazione di parentela
curioso vero?
buona domenica a tutti
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GIULIANO TEATINO il centro del mondo [00016009 [00016009
Ciao,posto l'ultimo ritrovamento di un piastrino Italiano ( ISTRIA ) sempre in Polonia..... [257
Ciao, potrebbe essere uno zio o un nonno di Sergio Marchionne????
Ciao Kurt, davvero molto bello.
I piastrini italiani mi piacciono molto, se decidessi di cederlo fammi sapere.
Giovanni
Zuccon (e Zucconi) è l'italianizzazione del cognome slavo Cukon.
Ho controllato nel sito dei caduti italiani del Ministero Della Difesa, e ho trovato un Zuccon Giovanni del 97 distretto di pola caduto L'11/9/1943 In luogo sconosciuto, ma la data di nascita e' 1920, non il 1919.
Giovanni
Cukon e italianizzazioni varie era un cognome molto diffuso in Istria all'epoca e ancora oggi.
Dalla rete
Pomer
Nelle profondità di un'immensa baia, protetta dai venti freddi e cullata dalle ombre dei pini si trova Pomer. Tranquilla, rilassata e malinconica, Pomer è un luogo dove i ricordi rivivono con l'arrivo di ogni onda sulla sua costa. Il mare è senza dubbio la principale attrazione in questo angolo di paradiso. Il suo ricco color blu nasconde sapori e profumi che così generosamente offre da migliaia di anni. La bellezza di questa baia e i suoi benefici sono stati notati dagli antichi romani che la chiamarono Pomoerium e qui vi costruito i loro bagni termali di lusso, ville sontuose e il porticciolo. ?Questo antico villaggio di pescatori da il benvenuto ai nomadi moderni che vogliono rivivere il Mediterraneo di una volta, i suoi costumi e la sua bellezza. Qui anche oggi vengono allevate le cozze che poi si preparano secondo antiche ricette con l'aggiunta di erbe armoatiche fresche. Il pesce di questo mare ha tutti i sapori del mare pulito e servito con l'olio d'oliva e accompagnato dal vino locale, evoca la ricchezza della natura. A causa della sua attrattiva, la marina di Pomer è conosciuta a molti navigatori che continuano a ritornare. Per gli amanti dello sport Pomer offre una varietà di sport acquatici - windsurf, pallavolo, ciclismo e molti altri. Assieme alla cordialità dei padroni di casa, l'ottimo cibo e vino, una brezza leggera e la pace turbata solo dalle onde, Pomer è un luogo da visitare e soggiornarvi. ?
Storia
In epoca preistorica nelle vicinanze si trovava un villaggio, un forte i cui abitanti eressero delle palafitte sul posto dove oggi si trova Pomer. La sua vera origine Pomer la deve al periodo del dominio romano, in particolare alla potente famiglia romana degli Aranum. Gli diedero il nome di Pomoerium e vi costruirono bagni termali lussuosi, acquedotto, ville e impianti per la produzione di oli, vini e prodotti della terra. Dopo la caduta di Roma, durante il regno dell'Impero Bizantino nel 6° secolo fu costruita una grande basilica paleocristiana sul luogo di una villa romana. Secondo alcuni documenti qui furono trovati due sarcofagi in pietra. Intorno al 12° secolo qui fu costruita un'abbazia benedettina abbandonata poi nel 14° secolo. Fu quello il periodo che in cui il luogo venne denominato Fontanelle di S. Giovanni per l'acqua potabile che tutt'oggi esiste sulla costa. Nel 1149 Pomer passò sotto il dominio veneziano in cui vi rimase fino alla fine del 18° secolo. Guerre e malattie ridussero di molto la popolazione e alla fine del 16° secolo il territorio fu ripopolato da gente proveniente prima da Bologna e poi dai Balcani. All'inizio del 19° secolo passò sotto la breve autorità dei francesi che molto presto furono sostituiti dal potere austro-ungarico durante il quale regno Pomer cominciò a svilupparsi. Dopo la prima guerra mondiale Pomer cadde sotto il dominio d'Italia, che durò fino all'arrivo dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale. La fine della guerra segnò la liberazione e l'annessione all'ex Jugoslavia, e infine, nel 1991, Pomer diventò parte della Croazia.?
Raccomandiamo
Chiesa Parrocchiale della Visitazione di Maria - del 14° secolo, con il crocifisso in bronzo del 15° secolo e la statua della Madonna della Visitazione del 16esimo secolo nonché una foto della visitazione di Elisabetta del 17° secolo
Chiesa di St.Flor - edificio romanico con affreschi del 15° secolo ??Chiesa di Santa Fosca – con l'antico altare barocco, la statua gotica e due campanili del 15° e 16° secolo
Chiesa di San Giovanni - edificio bizantino con prezioso pavimento a mosaico ??Il sito di S. Andrea - i resti di tombe romane e paleocristiane ??
Antiche Terme - Resti di antiche terme di lusso, ville e banchine
potrebbe essere un errore di battitura?????Citazione:
Originariamente Scritto da gilgenova
si si certo ma anche il paese Pomer è lo stesso....Citazione:
Originariamente Scritto da kleiner pal
All'epoca nei paesi piccoli quasi tutti portavano lo stesso cognome, e spesso anche lo stesso nome, e si identificavano con un soprannome, proprio o della famiglia, come in Trentino e in Veneto.
Senza nulla togliere alla possibilità di un errore del sito del ministero.
Certamente, di errori ce ne sono eccome.Citazione:
Originariamente Scritto da Bisi
Solo che non so dove trovare altre notizie, L'unica cosa che posso dirti e' che il caduto e' nato il 18/08/1920
Giovanni
oppure potrebbe essersi arruolato con la classe 1919. Ad esempio mio prozio è nato l' 8 Aprile 1919 ma ha prestato servizio di Leva con la classe 1918
Ciao, dopo tanti anni sono riuscito a dare una risposta certe sul significato e periodo di utilizzo dei piastrino con scritta "AER".
Ho recuperato una serie di documenti relativi ad un Aviere Montatore classe 1922 tra cui questo tipo di piastrino.
Giovanni