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Re: Intervista al
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il destino..quanto il destino ha inciso nel suo percorso?
Risp.
quando avevo 16/17 anni non volli più andare a scuola, non mi trovavo..
mio padre cercò di aiutarmi a trovare un lavoro, ma per quanti sforzi facesse mandandomi da amici a fare il manovale e altre cose..dopo poco mi stufavo e mi mandavano via..in ultimo entrai nell'esercito in fanteria..
qui entra il primo riferimento al destino..
per un'omonimia il Pelliccia che doveva andare al nord come semplice fante venne spostato e confuso con un volontario per i paracadutisti...così venni trasferito a Tarquinia..ma i miei ancora non sapevano nulla, poichè non era facile telefonare e per le lettere ci mettevano dei mesi ad arrivare..un giorno mentre eravamo schierati arrivò un nuovo tenente che come da norma per familiarizzare con la truppa si avvicinò ad ognuno di noi chiedendo nome cognome e provenienza..io gli dissi il mio e lui rimase interdetto in quanto il caso volle che era un amico di mio padre che ricollegò in un attimo il cognome con la mia provenienza..senza scomporsi finì la presentazione e poi mi chiamò in disparte dicendomi cosa diavolo ci facessi lì..(i paracadutisti all'epoca non si sapeva neanche cosa fossero, erano considerati dei pazzi fulminati criminali e senza speranza..) più di una volta mi chiese cosa ci facessi in quel posto e vista la mia convinzione..felice delle mie scelte..comunicò a mio padre la mia decisione e quest'ultimo firmò il suo assenso alla mia richiesta...qui feci tutto l'addestramento con un compaesano mio amico che poi venne con me in Africa e con cui ho diviso la buca fino al maledetto giorno in cui una bomba di mortaio lo disintegrò(non riesce a raccontarmi di più..non glielo chiedo!)
ancora sui combattimenti..
la maggior parte dei combattimenti si svolsero di notte..in che modo funzionava..?
Risp.
mi spiega che ciò avveniva sempre con la luna e con una certa visibilità ..per evidenti motivi..
la mattina molto presto, all'imbrunire..e così via..
li vedevamo arrivare perchè noi non attaccavamo mai, non potevamo..troppo inferiori per mezzi e uomini..al massimo e di frequente contrattaccavamo quando si creavano dopo una loro avanzata sacche nemiche decimate che in attesa dei carri diventavano pericolose con il passare del tempo..allora prima dell'arrivo dei loro rinforzi corazzati cercavamo di eliminarli del tutto..
come già accennato..si stava bassi nelle buche..evitando di farsi individuare..poi allo scoppio della prima bomba,solitamente lanciata dal nostro comandante e nel pieno dei nemici che ci erano vicini..si partiva con veloci raffiche e fucilate e si scattava fuori, all'aperto..li si era molto vicini al nemico e il combattimento si riduceva a velocità e freddezza di esecuzione..
il moschetto diveniva una lancia baionetta inastata..ma sopratutto bombe pistole e pugnali..la nostra calibro 9 era eccellente..così come il breda..il mio non si è mai inceppato.
spesso era zuffa vera e propria a pugnalate e loro (nemici) anche così combattevano..
non avevi il tempo per ricaricare prendevi un bersaglio nel mucchio e lo assalivi..gli altri camerati facevano lo stesso..non riesco a raccontarti di più..ogni ricordo di questo genere è legato a scene che il cervello tenta di cancellare..il campo era una carneficina di corpi smembrati urla kaos..dopo..gioia di avercela fatta, tristezza per gli amici perduti..orgoglio e sicurezza di non cedere..da lì non ci passò mai per la testa che potevamo essere cacciati..
non ci cacciarono..ci tagliarono fuori da nord, dovemmo ripiegare..finchè fummo sulle posizioni, anche quelle che erano state sommerse dalle loro forze..non ci fu resa..non sulle posizioni di el Munassib.
i prigionieri erano per lo più feriti o scioccati..alcuni rimasero per più di 24 ore in luoghi terribili circondati da morti per essere recuperati in seguito dai portaferiti inglesi..
un altro segno del destino..
dovevo passare di grado..tutti i comandanti di squadra e di compagnia ogni volta che mi vedevano mi dicevano..Pelliccia,....ma tu non dovresti essere sergente?..ed io..sissignore..
va bene adesso, appena si calmano un pò le acque vedo che fine ha fatto la tua pratica al comando..puntualmente le acque si calmavano ma i comandanti interessati morivano..questo successe per tre volte..l'ultimo fu il tenente Lenci un paio di ore prima della sua morte a dirmi..ma..Pelliccia..ma a te non ti dovevano fare sergente?
(...c'è un amaro sorriso adesso in Santo..)
io sempre più muto.
il Miraggio..
si parla di trasposizioni di immagini..
appena arrivati , sempre al Camel Pass..
sempre in giro a piedi a visionar terreno circostante..calma assoluta ...una splendida giornata..ad un certo punto salgo su un cocuzzoletto..un caldo che spaccava..
da solo..davanti a me qualche centinaio di metri..un Cervo..gigantesco..
non ci credevo, ancora oggi lo ricordo perfettamente..un cervo giganteso alto più di un cervo normale..ma vero, era lì davanti a me..immobile lo osservo assolutamente stupito..poi piano piano metto una mano sull'enfield che portavo a tracollo..ma piano, senza fare mosse azzardate..lo volevo cacciare e riportare in compagnia..
sempre piano abbasso lo sguardo sul fucile per un attimo..lo rialzo..e niente, il cervo sparito..allora con circospezione mi avvicino al cocuzzolo..e cerco le tracce, guardo al di là ..cerco queste benedette tracce..ma niente..no c'era mai stato nessun cervo..ancora oggi non me lo spiego..chissà che mi successe quel giorno..
......
ci siamo bevuti qualcosa e poi ci siamo messi a parlare un pò del film "Alamein"..
che lui ha visto e che mi ha descritto in questa maniera..
ma ti rendi conto??!?! i carri armati inglesi con le luci accese???..in combattimento con le luci accese?..ma come si fa a dire e fare ste cose..poi quei fanti italiani così straccioni che incontrano un paracadutista in divisa perfetta e con la piega ai pantaloni...ma come si fa?
molti di noi, alla fine erano in mutande..camiciotto kaki e mutande..sporchi, marroni/neri di sangue di amici e nemici capelli dritti e bianchi...scalzi..resti di divise legate con lacci..ma come si fa a raccontare ste cose..
..che c'è da dire..che c'è da commentare!
..ci salutiamo con un abbraccio e gli do appuntamento alla prossima..
non si fa portare a casa, ha voglia di camminare così si tiene in forma dice..87 anni.
next..
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Re: Intervista al
Digjo, un topic veramente notevole! Manca solo qualche foto, pensi sia possibile postarne qualcuna?
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Re: Intervista al
hai ragione..proverò a postare quelle di cui sono in possesso..ma essendo copie in bianco e nero sarà* arduo far si che non escano sgranate e poco leggibili..ma ci proviamo..
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Re: Intervista al
Citazione:
Originariamente Scritto da digjo
hai ragione..proverò a postare quelle di cui sono in possesso..ma essendo copie in bianco e nero sarà* arduo far si che non escano sgranate e poco leggibili..ma ci proviamo..
Come vengono andranno bene lo stesso!
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Re: Intervista al
Ciao Digjo racconti stupendi :P :P :P
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Allegati: 1
Re: Intervista al
[attachment=0:xe0tqox1]Ruspoli.jpg[/attachment:xe0tqox1]
questo fu il Cap. Costantino Ruspoli di Poggio Suasa
comandante la Compagnia Comando
successivamente la 11° comp.
M.O.V.M
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Re: Intervista al
[attachment=0:t7xwgjdn]pelliccia.jpg[/attachment:t7xwgjdn]
parte dell'organico della X° compagnia in cui appare il nome di Santo Pelliccia
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Re: Intervista al
"Qvota Cost.Ruspoli -
Div. Paracadutisti Folgore
IV° Battaglione - 11° compagnia
Qui distrutta non domata"
dal tipo dei caratteri e dal gagliardetto in basso del 31° guastatori
ritengo sia una foto scattata da "Sillavengo" in una delle sua missioni di recupero salme nel dopoguerra..è proprio grazie alle informazioni dei pochi scampati che si poterono rintracciare le salme ancora sul posto delle varie medaglie d'Oro e degli altri..tra cui Ruspoli..
colpito in fronte mentre si sporgeva dal trincerone per ribattere alle puntate Inglesi
urlando frasi di incitamento per i suoi..venne collocato all'interno del suo pastrano nel fondo della buca..sopraggiungendo gli Inglesi e dovendosi ritirare i pochi superstiti..(che tentarono cmq di riportarselo indietro) venne abbandonato morto insieme a molti dei suoi..
lo ritrovò nella stessa buca svariati anni dopo Dominioni grazie ad una piantina dettagliata dell'ultima posizione mandatagli da un reduce la 11°C...
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Re: Intervista al
Ti ho letto.
Purtroppo le immagini non sono molto visibili, ma apprezzo il tuo tentativo di postarle.
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Re: Intervista al
[attachment=0:rm8j7zkq]bustina coprinuca.jpg[/attachment:rm8j7zkq]
anche se poco visibile questi in addestramento (Tarquinia) sono:
Mattei, bergantin, Coppiardi, Paolini
plotone mitraglieri della C.Comando
è un vero peccato non si riescano a vedere queste foto..l'avevo anticipato..
quando riuscirò a postare quelle dei libri, più nette..sarà* fatto..
info e foto grazie al necessario e bellissimo testo di LASSALLE G. ERRANI