Igiene in linea, come veniva gestita?
Prendo spunto dal post di Blaster sui fazzoletti da naso per porre una domanda delle mie.
Spesso si legge di soldati infestati da pidocchi e con la divisa piena di uova dei medesimi. La cosa mi ha sempre fatto schifo e mi pongo il problema di come venisse gestita la cosa a livello organizzativo. Spesso si legge di cacce al pidocchio nei momenti di tranquillità* e di divise bollite per eliminarli. Ho letto anche di appositi forni e del vapore. Qualcuno sa come venisse gestita la cosa. In casema sicuramente esisteva un servizio di lavanderia ma al fronte? So che gli americani avevano le docce da campo ed appositi camion che cospargevano implacabilmente tutto e tutti col creosoto, l'ho letto su più libri di memorie. Ma i tedeschi e gli italiani che facevano? Si grattavano?
Esisteva qualche servizio apposito nelle retrovie? E chi se ne occupava, l'esercito in proprio o appaltava il servizio. Mi pare che Odilo abbia accennato ad un servizio di lavanderia a Trieste dove smontavano e rimontavano addirittura le divise. Ma nella steppa?
Qui si parla di milioni di capi da lavare, e rendere al legittimo proprietario. Come facevano? Ho visto elmetti e maschere antigas col nome del proprietario ed anche divise ( di un certo calibro pero) Il fante come si regolava?
Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
Ciao Andrea, non so in quale scala di grandezza, però anche noi italiani avevamo un servizio di lavaggio e disinfestazione. Un amico, ormai deceduto, aveva acquistato un autocarro Bianchi trasformato in autobagno, ancora con i colori e le scritte del Regio Esercito. Quindi una qualche forma di pulizia la seguivamo anche noi. Se poi fosse riservata alle alte sfere od anche per i soldatini non te lo so dire.
Immagino però che, sulla carta, il servizio esistesse come nei principali eserciti, probabilmente la differenza stava poi nell'applicazione pratica.
Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
Non so come funzionasse in linea, ma posso dirti questo su mio zio che combattè in Grecia ed in Albania: quando tornò aveva pidocchi, piattole ed altri animaletti simpatici ed il mio bisnonno lo chiuse in cantina e giù una prima botta di DDT, poi bagno rovente quasi da ustione, altra botta di DDT e via dicendo per parecchie volte, mentre la sua divisa bolliva in un pentolone di quelli con cui ci fai la conserva, ergo, se li ha portati a casa significa che in linea non era stato disinfestato bene o che non era stato disinfestato bene qualcuno che era degente come lui quando finì in ospedale per ferite.
Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
Ciao ragazzi.
Io mentre andavo al mare in Croazia l'altra settimana mi son fermato per una veloce "luli" ebbene mi son beccato una zecca nell'incavo dietro al ginocchio.....immaginate chi combatteva al fronte o per i boschi.
Vi racconto 2 cose: i tedeschi in retrovia avevano un servizio di lavanderia e disinfestazione e se riesco dopo vi mando una foto della lavanderia della "Prinz Eugen".
Mentre dall'altra parte le truppe partigiane non lo potevano avere ma se lo procuravano sul campo....prendevano i prigionieri tedeschi, l'ufficiale politico li misurava con i suoi soldati, faceva spogliare i prigionieri e poi li fucilava.
Questo perchè la guerra partigiana era estremamente dura e nei boschi i combattenti erano infestati di pidocchi e quant'altro.
Questo mi è stato raccontato da reduci dell'armata di Tito e da mia nonna che gestiva in tempo di guerra la mensa delle Ferrovie ad Illiria Bistrica o in italiano Villa del Nevoso, una località* in slovenia verso Fiume che allora era un importante svincolo ferroviario.
Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
Altresì mio padre che guidava i treni per la Todt mi raccontava dei Cetnici ovvero truppe irregolari filomonarchiche Per il regno di Yugoslavia che combattevano al fianco dei tedeschi contro le truppe partigiane del maresciallo Tito, ebbene questi non avevano la minima igiene personale ed erano letteralmente infestati dai pidocchi e puzzavano da far schifo, evidentemente non digerivano minimamente l'uso del sapone con acqua [17 [17
questa l'ho scritta per "par condicio" [17 [17 [17
che qualcuno non pensi..... [1495
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Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
Ciao a tutti
anche se forse sono un poco fuori tema, vi faccio vedere un paio di foto riguardanti un oggetto che ho trovato in montagna durante una uscita.
Apparentemente sembrava una comune saliera (anche i ns soldati in trincea ne facevano largo uso), dopo molti anni che è restato dentro uno scatolone ho deciso di pulirlo, e sono uscite alcune scritte, tra qui quella "idocchi", la "P" è tuttora coperta da una macchia di ruggine.
Ho fatto esaminare l'oggetto ad un amico che se ne intende di materiale sanitario, e mi ha confermato che è il contenitore di una polvere antipetecchiale che veniva fornito ai soldati in modo che lo spargessero sulle divise, cercando di evitare il contatto diretto con la pelle...
Altro non so.....
Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
mi spiace per le foto che sono oscene, la scrittina nella parte inferiore è veramente piccola...
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Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
al volo stanco morto dopo una giornata di lavoro "tattica"
vi posto la foto della vaporiera per disinfettare le divise.
Suddetto marchingegno era in dotazione agli appartenenti alla 7^
Divisione da montagna delle Waffen SS.
Scusatemi la pessima foto ma spero renda l'idea....
Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
Le risposte che cercavo cominciano ad arrivare e ringrazio tutti. Quello che valeva per le SS presumo valesse per il resto della truppa ma mi chiedo come uscissero le divise dopo un trattamento a vapore. La sterilità* credo fosse garantita ma le pieghe? Effettuavano anche una stiratura?
Interessante anche la polvere preventiva, sarà* stato l'antenato del MOM.
Re: Igiene in linea, come veniva gestita?
L'unica cosa che posso fare è raccontare la testimonianza di mio nonno che ha combattuto in africa. Da quello che si ricorda nei primi mesi di guerra quando ricevevano rifornimenti in abbondanza esistevano docce da campo e periodicamente arrivavano anche uniformi pulite. Quando hanno iniziato a perdere tutte queste cose sparirono, avevano pochissima acqua, carburante e munizioni. Ovviamente non si lavavano ma pensavano solo a portare a casa la pelle, ogni minuto rischiavano di morire ammazzati da una fucilata o da una bomba, direi che l'igiene era secondaria. Alla mia domanda "ma non ti lavavi?" mi ha risposto "se a 100 metri da qui ci fosse uno armato di fucile che ti vuole ammazzare, tu penseresti a fare la doccia?" Direi che questa frase dice tutto [00016009