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Informazioni su medaglie
Posto solo quelle che non sono riuscito a dare una giusta collocazione. La prima è una mignon mi pare si riferisca alla 1°, la seconda si commenta da sola, la terza conosco quelle località* ma dalla forma ??, la quarta nebbia e l'ultima è in alluminio.Un'altra serie di tre la posto la prossima volta. Grazie per l'aiuto.
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Non per dire, ma la seconda e la terza partendo da sinistra, mi sembrano RSI, spero di non dire una fesseria.
La seconda con il motto "per la libertà* e la democrazia", mi fa appunto pensare alla Repubblica Sociale, soprattutto se si guarda attentamente il milite equipaggiato con MAB-38, e STEELGRANADE, anche se il retro con la frase "vittoriosa", e la data 1946, mi da molto da pensare.
La terza item, il Gladio e le date riportate sul retro, tutte dopo l'8 settembre 43,e soprattutto il fatto che il 22° Btg. Alpini "MONTE GRANERO" faceva parte del 175° Reggimento Alpini T.M. (RSI) costituito il 26 febbraio 1943 dal deposito del 4° Reggimento Alpini, e sucessivamente disciolto il 31 agosto 1944, il 22° Battaglione "Monte Granero" (già* XXII btg complementi del 3° Rgt) e l'unico a rimanere in vita dopo lo scioglimento del Rgt, e viene inquadrato nel C.I.L.
La quarta, è la medaglia austriaca attribuita ai feriti "Verwundenmedaille" durante la guerra mondiale 1914-1918. comunumente conosciuta come "Laeso Militi". Il numero delle lesioni era evidenziato dalla quantita' di righe rosse, profilate di nero, che recava il nastro.
es.
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In questo caso si tratta del grado piu' alto con 5 o piu' ferite. La medaglia fu istituita il 12 agosto 1918, dopo la morte dell`Imperatore Francesco Giuseppe avvenuta il 21 novembre 1916, dall`erede Carlo ma posta in produzione solo nel 1918 come indica la data sul retro. Realizzata in una lega di metallo grigio porta sul diritto la testa di profilo dell'Imperatore Carlo e l`iscrizione "CAROLVS" e sul rovescio in alto le parole "LAESO MILITI" ( Al militare ferito ) e sotto l'anno il numeri romani "MCMXVIII".
Per le altre non ho idea...
[ciao2][ciao2]
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Si ragazzi miei sono soddisfatto. Denis grazie ottime informazioni belle e complete quelle tue del ferito la mia è così come la vedete pultroppo senza nastrino.La seconda con il motto "per la libertà* e la democrazia non credo fosse rsi in quanto si riferisce al 21.V.1945 con inciso credo un partigiano che spezza le catene armato di mab e steelgranade due cose italiana e tedesca comunque mi lascia perplesso avendo lo stesso una giacca (divisa con spalline) le maniche arrotolate se non sbaglio come ho visto da foto la portavano i RAGAZZI dell'RSI. Attendo fiducioso se possibile altre informazioni e che anche bruno legga il topic. Grazie ancora. Ciao
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ciao, la seconda l'ho avuta anche io , è una medaglia commemorativa partigiana, la prima sembrerebbe belga, le altre già* ne avete discusso, l'ultima non saprei, potrebbe essere una delle miriadi di medaglie a tema militar religioso donate dai vari cappellani o preti in cambio di offerte, il nastro sicuramente e' stato applicato in seguito!
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Per la seconda, concordo con voi, ripensandoci poi, avevo avuto anch'io l'impressione del Partigiano, anche perchè la frase nel retro non avrebbe avuto senso per la RSI, visto che non c'è stata vittoria.
Mi ha tratto in inganno l'immagine del milite.
[ciao2][ciao2]
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Ciao a tutti. la prima potrebbe essere belga come dice mal d'africa. La seconda è sicuramente partigiana. La terza, se non vado errato è pubblicvata su collezionismo italiano ed è del regno del sud. la quarta lo sapete già* e la quinta dovrebbe sessere una non ufficiale dei cappellani militari. il nastro è quello della medaglia ufficiale dei cappellani.
Bruno
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Un grazie a tutti voi. Scusate vorrei però capire circa la terza qualcosa di più se possibile non ho "collezionismo italiano". Sul fronte c'è scritto "esita il camoscio là* c'è una via" sotto le zampe il n° 3 e monte granero che si trova se non erro in piemonte e sempre se non sbaglio le località* sul retro sono quenza in corsica, barbara in toscana e le ultime due in marche abruzzo è possibile che sia del regno del sud? Sapreste dirmi come veniva portata cioè cosa c'era applicato a quei due anelli posti alle estremità* nastrini o cosa?? Ce l'ho da tanto tempo e me lo sono sempre chiesto.Qualcuno ha qualche immagine? Scusate questa ulteriore rottura.Vi ringrazio ancora. Ciao
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Nel precisare che denis ha specificato egregiamente la storia relativa alla terza medaglia mi resta da chiarire il quesito da me sopra esposto. Sapreste dirmi come veniva portata cioè cosa c'era applicato a quei due anelli posti alle estremità* nastrini o cosa?? Grazie a tutti. Ciao
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Ciao cocis, ti confermo dhe su Collezionismo Italiano è riportato che faceva parte del regno del sud. Purtroppo la foto sul libro è pessima e non si vede nulla... Considera come già* detto che l'attribuzione al sud potrebbe essere errata.
Ho trovato qualcosa su questo sito, che dice regno del sud
http://www.vecio.it/alpini/reparti/175.php
denis ha scritto di un gladio, ma in realtà* è un camoscio, anche se un po' stilizzato.
Spesso queste medagliette venivano portate con un nastrino di cuoio o di stoffa (a volte dei colori del reggimento, in questo caso direi verde alpini) al taschino sinistro della giubba, facendo passare il nastrino sotto il bottone. Questa che ha 2 passanti è più particolare e un'altro uso potrebbe essere tipo braccialetto. credo però che sia stata coniata dopo la guerra, quindi sull'effettivo porto sull'uniforme non ci giurerei.
Purtroppo non ho altre notizie, speriamo in qualcun'altro.
Bruno
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Cari ragazzi grazie ma ci metto un MINCHIA anche io leggendo denis non avevo capito che intendesse proprio gladio la parola l'avevo letta ma pensavo ad un errore di battitura cioè si pensa una cosa e se ne scrive un'altra. Ottimo il sito che mi hai indicato l'ho messo tra i preferiti per spulciarmelo con calma ho visto tutto il racconto della 175° ma scusa tra le righe non ho letto del regno del sud mi sà* che dovrò acquistare un tir di carote così siamo in due. Denis aveva centrato parlava del 175° regg.alpini. Interessanti le spiegazioni dei nastrini e forse il modo di portarlo. Deduco che trattasi del periodo bellico da queste considerazioni: Ho due cari amici in quel di torino che avevano (ora non ci sono più) la mamma di lei e la magna (zia) di nome dina in quel di racconigi splendida cittadina si respira ancora girandola l'aria sabauda, bene la magna dina aveva la classica scatola di bottoni ove ho trovato e preso su autorizzazione questa e un piccolo distintivo che posterò e mentre che c'ero ho preso anche una ciucca di barbera vivace. Grazie per l'aiuto che mi state dando. Resto comunque in attesa di conoscere come veniva portato.Ringrazio tutti.Ciao