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Caro Ongaro, ammetto il mio stupore...
Lo scudetto in zama da te postato è della tipologia "Bregonzio", uscito come fondo di magazzino dall'omonima ditta, e del quale sin ora non si aveva mai avuto notizia di distribuzione all'epoca nè tantomeno di "ritrovamenti ruspanti".
Idem dicasi per i leoni di San Marco in zama, della tipologia "testa grande", anch'essi usciti come fondi di magazzino anni or sono ed ancor oggi di facile reperibilità*.
Per quanto riguarda le mostrine sia il panno che la fattura sono piuttosto inusuali.
Ci troviamo di fronte al primo "ritrovamento" di materiale Bregonzio?
Francesco
Interessantissimo, ho due scudetti della sopracitata ditta e ho sempre saputo che non erano mai stati distribuiti, cosa che coincide con la totale mancanza di immagini d'epoca che ne testimonino l'effettivo uso!!!
un saluto,
Max
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Salve,
confermo quanto scritto da Nostradamus ed Adrian non esistono al momento prove fotografiche dell'utilizzo di tale scudetto modello "Bregonzio" (dal nome del produttore) sarebbe eccezionale trovare un riscontro fotografico dell'epoca.
un saluto
Raffaello
Non posso essere così tecnico come Nostradamus,ma il panno delle mostrine mi sembra il moderno "panno lenci",che tra l'altro è fatto con abbondante materiale sintetico.Certo,bisognerebbe vedere le mostrine dal vivo,ma così dalla foto mi sembrano troppo "lucide".Forse si tratta di una produzione a fini reducistici.
BREGONZIO............chi è costui ?
Scusate l'ignoranza ma che ditta era (o meglio dove si trovata) quella citata ?
Per il resto siamo tutti d'accordo, la tipologia dei fregi postati non sono mai stati oggetto di ritrovamenti "ruspanti" e neppure ho avuto occasione di vederli presso i reduci che hanno avuto la ventura di conservare i propri.
Personalmente li ritenevo "non credibili" e mi stupisce la loro difesa ad oltranza fatta ad altre latitudini.
Lo stesso Sparacino non ha ritenuto il caso di inserirli nel campionario illustrato nel suo primo libro, anche se tali oggetti erano già* in circolazione alla fine degli anni '80.
Assurdo poi vederli montati su giacche od altro vestiario.
Ciao e grazie.
KURZ2001
Confermo quanto scritto sopra, si le mostrine sono nel famoso panno lenci e ne girano spesso spacciate per fondi di magazzino (chi sa perchè poi si trovano tutte rosse visto che dal 44 sono diventate blu!!!) quel tipo di panno non mi è mai piaciuto sulle mostrine, sembra pelo di scimmia colorato! Comunque al retro non erano mai cucite così.
I gladi dalla foto non sono apprezzabili ma sembrano purtroppo imperfetti, cioè ottenuti per calco e non per stampaggio.
........ho comprato queste su ebay perchè costavano poco..... sono buone?
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...27113633_a.jpg
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Rispondo per ordine...
Kurz2001: Ho chiamato lo scudetto "Bregonzio" perchè, se non ricordo male, gli scudetti in questione uscirono come fondi di magazzino proprio da tale ditta. La G. Bregonzio era ubicata a Milano Via Brioschi 34 tel. 30818 e produceva medaglie, distintivi, ecc... E' anche nota per aver prodotto il distintivo "kappenabzeichen" da feldmutze per il I.Fallschirmkorps portato anche dal Feldmarschall Albert Kesserling e testimoniato da foto del '44. Sulla credibilità* o meno di questi scudetti se ne parla da lungo tempo. Io, per non saper nè leggere nè scrivere, uno in collezione ce l'ho. D'altronde sono in zama, conio abbastanza nitido...bah. In tempi passati, presso una ditta a Roma, furono trovati dei fondi di magazzino o campionario, tra i quali c'erano anche degli scudetti della Decima Mas ricamati con il teschio metallico, molto grezzo, applicato. Quando furono portati a Militalia, i soliti "espertoni" decretarono indiscutibilmente che si trattasse di falsi...così non era. Ancora sto cercando di recuperarne uno. Memore di questa esperienza, un esemplare "Bregonzio" in collezione per ora me lo tengo. Il fatto che non siano stati inseriti all'interno dello "Sparacino" a mio avviso ha una rilevanza relativa. Anche essendo una buona base di partenza, all'interno di tale testo vi sono pezzi decisamente dubbi (a detta stessa dell'autore, non solo mia) e ne mancano svariati altri sicuramente originali. Parliamo sempre di un testo un po' "datato" con evidenti limiti (mancano quasi tutte le foto dei retro dei pezzi e molte foto sono minuscole). Ciò non per sminuire minimamente il testo in questione, che all'epoca ha fatto storia ed ancor ora è utilissimo, ma credo che si debba pensare che da allora si sono aggiunte molte altre informazioni. Bisognerebbe che qualcuno si prendesse la briga di fare un altro bel testo ricco di foto e dettagli...chissà*, forse un giorno...
Lafitte: il panno lenci (nome derivato dall'omonima ditta)esisteva anche all'epoca, ma aveva, come fai giustamente notare, una trama particolare che viena gergalmente chiamata "tessuto non tessuto". Quanto alla fattura, anche qui concordo, il panno "normalmente" non copriva tutto il retro della mostrina, ma era incollato o cucito con fili intrecciantisi.
Mufasa: i leoni sono buoni, i gladietti sembrerebbero corretti,in zama, non so se i gancetti al retro siano coevi o meno, bisognerebbe vederli in mano...