Allegato 257554
Vabbè dai, speranzosamente.... apro questo topic sui lanciafiamme sia italiani che austriaci, per cercare di catturare notizie, info, esemplari presenti nei musei, insomma qualsiasi cosa....[:p]
ciao!
mauro
Visualizzazione Stampabile
Allegato 257554
Vabbè dai, speranzosamente.... apro questo topic sui lanciafiamme sia italiani che austriaci, per cercare di catturare notizie, info, esemplari presenti nei musei, insomma qualsiasi cosa....[:p]
ciao!
mauro
Salve a tutti,
ottima idea Mauro, bellissimo topic e soprattutto molto "scottante"[:D]
Bene, visto che qualcuno deve pur iniziare, mi assumo questo onore/onere inserendo alcune immagini e qualche breve e rapida informazione.
Innanzi tutto ci sarebbe da dire che la specialità* trovò le sue prime applicazioni operative proprio durante il primo conflitto mondiale. I reparti tedeschi dei Fammenwerfer (nel 1915 circa 36 uomini!) operarono il primo attacco con lanciafiamme contro i francesi il 25 febbraio del 1915.
Dopo atre apparizioni sul fronte francese i lanciafiamme fecero la loro comparsa sul fronte italiano, usati contro i nostri soldati dagli austriaci.
Da quell`esperienza, il 31 ottobre del 1915 venne costituito, presso il Comando della III Armata a Cervignano, un reparto lanciafiamme del Genio, composto da un ufficiale e 40 uomini. Dopo l`addestramento, l`unità*, dotata di apparecchi di fabbricazione francese (tipo Schilt) entrò in linea nel settore di Seltz il 20 aprile 1916.
In seguito furono costituiti altri 3 reparti del genio che assunsero la denominazione di "Sezioni Lanciafiamme".
Giunti dalla Francia altri apparecchi Schilt, il 10 agosto del 1916 furono organizzate 2 compagnie lanciafiamme, ciascuna costituta da un numero variabile di sezioni. Nacque così anche un Deposito Personale Lanciafiamme che provvedeva all`addestramento, istruzione ed al rifornimento del materiale e per provvedere alla sorveglianza tecnica del servizio dei reparti venne creata anche una speciale Direzione dei Lanciafiamme, insieme ad una terza compagnia nel novembre del 16.
All`inizio del 1917 per consentire turni di riposo al personale, l`organico venne raddoppiato.
L`equipaggiamento era costituito da 3 modelli fondamentali, il portatile, il medio ed il pesante.
I primi ad essere impiegati furono i modelli pesanti e medio, ma le esperienze belliche misero in luce la scarsa mobilità* di questi apparecchi. Per questo motivo, nel novembre del 16, giunsero dalla Francia i primi modelli spalleggiabili Schilt nr.3 e si costituirono sezioni portatili. Ogni sezione aveva in dotazione 12 apparecchi e l`organico comprendeva :
1 ufficiale subalterno
1 caporale
25 soldati, di cui: 12 portatori, 12 meccanici ed un conducente.
Nell`ottobre del 1918 le sezioni portatili erano arrivate al numero di 361, assegnate una a ciascun reggimento di fanteria, bersaglieri e granatieri, battaglioni alpini e compagnie dei Reparti d`Assalto.
Le prime 100 sezioni erano equipaggiate con apparecchi francesi Schilt, le successive 71 con apparecchio italiano, tipo a getto intermittente con accensione automatica e le rimanenti con apparecchio DLF (Direzione Lancia Fiamme). Qust`ultimo apparecchio per le ottime caratteristiche era destinato a sostituire completamente tutti i tipi precedenti, conservati in uso fino a consumazione.
Dal 1° gennaio 1917 al 30 ottobre 1917 furono addestrati circa 900 ufficiali e 23.000 uomini di truppa.
Tralascio le informazioni circa il modo d`impiego delle sezioni, autonomie degli apparecchi ecc. ecc. ma qualora occorresse potrei integrare...
Adesso godetevile immagini, precedeute da breve spiegazione:
Prove d'impiego di un lanciafiamme pesante da posizione "Hersent-Thiriont", portata massima 80 m in condizioni di vento favorevoli
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...57_lancia1.jpg
93,19*KB
Il primo reparto lanciafiamme italiano in addestramento:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...36_lancia2.jpg
48,84*KB
Un modello sperimentale portatile italiano (probabilmente il modello che equipaggiò le 71 sezioni di cui sopra):
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...05_lancia4.jpg
35,71*KB
Il modello Schilt 2 da posizione:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...21_lacia63.jpg
69,38*KB
Esercitazione con Lanciafiamme portatili italiani modello DLS (Direzione Lancia Fiamme):
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...33_lancia5.jpg
66,42*KB
Serbatoi per apparecchi portatili DLS e Schilt nr.3bis:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...18_lancia6.jpg
56,39*KB
Lanciafiamme Schilt nr.3bis in esercitazione:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...7_lancia10.jpg
65,12*KB
Lanciafiamme da posizione Schilt 1:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...5_lancia11.jpg
55,62*KB
Lanciafiamme italiano portatile DLF, il getto era accompagnato da una densa nube di fumo:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...2_lancia20.jpg
61,08*KB
Soluzioni sperimentali con diverse configurazioni di lance e serbatoi:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...7_lancia16.jpg
40,2*KB
Lanciafiamme da posizione Hersent-Thiriont, con 4 bobmbole ad aria compressa e 4 serbatoi di liquido infiammabile da 125 litri:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...39_lancia7.jpg
56,21*KB
Lo stesso apparecchio in azione:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...56_lancia8.jpg
62,38*KB
Soldato italiano operatore di lanciafiamme con tuta protettiva, occhiali e guanti. Credo però che queste protezioni vennero adottate solo molto tempo dopo:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...34_lancia9.jpg
44,25*KB
Parti componenti del lanciafiamme portatile italiano DLF:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...5_lancia15.jpg
43,05*KB
Scheda conclusiva e riepilogativa dellecaratteristiche dei lanciafiamme impiegati dal REI durante la prima guerra mondiale:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...6_lancia13.jpg
62,95*KB
Spero sia stato tutto di vostro gradimento.
Saluti a tutti
Dimonios
<font size="6"> <font color="red">
AAAAAAaaaahhhhhhrrrrgggghhhhh...... </font id="red"></font id="size6">
Tump!
Svenuto......
[:p]
Dimonios
sono basito, annichilito, senza parole, senza fiato, oddio........ adesso sto male !!!!!
BRAVISSSSSSSSSSSIMO [:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D][:D]
Stavo cercando di documentarmi per rispondere al post con un minimo di sufficenza, mollo tutto.
E' inutile andare avanti davanti a tanto spettacolo.
Gli apprezzamenti più sinceri e la stima piu grande.
Walter
Cavolo Dimonios.... dove le hai pescate certe foto???? [:0][:0]
Che botta! Ho letto solo di sfuggita la parte scritta (...nei libri infatti guardo solo le figure...[:o)]) mi hanno colpito molto, molto quattro foto. Innanzitutto quelle del museo di..Roma ?....del Genio ?... ne avevo sentito parlare ma, se è quello, con le volte che son stato nella capitale ora mi mangio le mani! Spettacolare l'HT carrellato! ma anche,da sx foto 6, il modello dlf, il "bariletto" di lamiera da 18 litri per due cariche dello S3bis e per tre del dlf ed infine uno Schilt 3 bis/c con cappello! (raro solo a Vittorio V ne hanno un altro) per non parlar di quello che c'è sul fondo...[:0]. Le due foto d'epoca (dall'alto la terza e la decima) da quale cilindro le hai fatte saltar fuori??? la Terza è esposta , copia di copia, al museo della III armata di Redipuglia ma così è proprio bella ...la decima MAI vista... (in tutti e due i casi si tratta di un lf austriaco di preda, un: M.15 KL Fl.w. (kleine flammenwerfer) Czermack da 22 litri pressione di esercizio 15 atm. modificato nel supporto della bombola con tutta probabilità* prodotto verso la seconda metà* del '16) tipo questo, tratto dal libro dell'Ortner - Storm troops - della Verlag militaria:
Immagine:1
http://www.milistory.net/Public/data...20CZERMACK.jpg
47,98 KB
vado in ordine sparso...anche mentale adesso... la foto con la combinazione in amianto è del 1916/7 quindi son state usate anche in guerra prova ne sono i numerosi ritrovamenti sui campi di battaglia, l'amianto è un minerale e perciò incorruttibile, peccato che ti venga un accidente secco anche solo a vedere da lontano una combinazione del genere... (per la cronaca il militare porta sulle spalle una Schilt 3 bis di produzione francese con combinazione presente al capoverso "c" pag 40 dei "cenni descrittivi).
Le altre sono del MGR (non sono sicuro per le due degli arditi con il dlf) molto belle. Anche extra mgr è la 12...
...no, no grazie basta ossigeno....
Dunque stavo dicendo.. la tabella : non capisco dove abbiano preso la denominazione di Schilt 1 bis esisteva solo lo S1 senza il bis... Nè nella I e II edizione del 16 sui "cenni descrittivi degli apparati S" nè nell'istruzione sull'impiego degli apparecchi Lf del 18, nè sui cenni descittivi degli apparecchi da posizione del 18 nè in altri due viene riportato il bis... vebbè sarà* una svista..
manca però una foto del "modello italiano a due serbatoi accoppiati" [;)]
Immagine:2
http://www.milistory.net/Public/data..._du%20setb.jpg
34,22 KB
Immagine: 2 bis
http://www.milistory.net/Public/data...8_2%20serb.jpg
48,35*KB
oppure questo riduttore usato sugli S3Bis/C
Immagine:3
http://www.milistory.net/Public/data...6_DSCN8501.JPG
36,11 KB
od anche questo schilt 1 con innesto Keyser (pesante)
Immagine:4
http://www.milistory.net/Public/data...45_schilt1.jpg
28,53 KB
ciao e a presto!!
mauro
Salve,
ringrazio Walzorzi e Mauro per i graditi apprezzamenti!
Sono felice di avere condiviso con voi immagini ritenute interessanti e rare! Mauro, anche quelle postate da te non scherzano![:D]
Preciso quindi, in ordine ai tuoi quesiti, che i tre serbatoi della prima foto a colori sono conservati presso il museo del genio di Roma [;)], mentre per l'Hersent-Thiriont della seconda non saprei dire[:I].
Per la terza e la decima foto confermi che si tratta di apparecchio austriaco e non del modello italiano pre-DLF, come ho sempre creduto? (premetto di non conoscere gli apparecchi austriaci)
Per quanto riguarda la tabella riassuntiva delle caratteristiche, è effettivamente probabile che sia scattato un "bis" di troppo.
Mi incuriosisce il modello italiano a due serbatoi! Si tratta del modello presente nella tua foto d'epoca?
Aggiungo una bella immagine di un DLF:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...9_lancia17.jpg
72,64*KB
Saluti
Dimonios
direi guardando la prima foto che è nello stesso posto, vedi in fondo sulla sinistra della foto dei 3 serbatoi che si intavvede l'HT, anche il pannello esplicativo è lo stesso.Citazione:
Originariamente Scritto da dimonios
Si certo! disegno e foto d'epoca.Citazione:
Originariamente Scritto da dimonios
Per la terza e la decima foto confermi che si tratta di apparecchio austriaco e non del modello italiano pre-DLF [/quote]
Senz'altro! Le foto con apparecchi di preda austriaci, essenzialmente per propaganda, si vedono...ogni tanto...!!! C'è anche da dire che in alcuni casi questi apparecchi furono riutilizzati quando le catture furono in numero consistente (tipo S.Gabriele) altrimenti venivano usati nelle Scuole (Sdricca per gli Arditi, Risano per gli LF, e Susegana per i bombardieri) per addestrare il personale in caso di cattura di apparecchi e di immediato riutilizzo. [quote]Messaggio inserito da dimonios
Magnifici gli esemplari del museo del Genio...
ciao
Mauro
Direzione di Montecchio Emilia dopo la ritirata - 3 compagnia.
http://www.milistory.net/Public/data...3719_42-pm.jpg
28,41*KB
Notevole! Anche la cartolina [:D]
E' vero hai perfettamente ragione il museo è lo stesso [:I][:I][:I] (non avevo osservato la foto con sufficiente occhio indagatore!! Mio caro Dott. Watson!)
Mi auguro adesso che il topic non si esaurisca qui.
Nessuno vorrebbe approfondire per i modelli austriaci, tedeschi,inglesi e francesi?
Ciao a tutti
Dimonios
Vabbè farò il bravo e posterò un paio delle mie...
Prima l'avo:
il prozio, classe 1898 della 90° o 96° sezione lanciafiamme del 136° reggimento Fanteria Brigata Campania (ogni informazione in merito alla sezione è ben gradita) con il suo bravo pugnale d'ardito al fianco, sul fondo della foto la scritta a inchiostro con la sezione lanciafiamme di appartenenza.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...4_EPSN0567.JPG
151,27*KB
Timbro sul retro della foto del reggimento: Ufficio Comando
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...3_EPSN0568.JPG
94,69*KB
E poi queste: lanciafiamme da posizione probabilmente un "Hersent-Thiriont"
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...5_EPSN0196.JPG
57,62*KB
e da posizione supina con un DLF
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...2_EPSN0198.JPG
68,54*KB
Spero vi piacciano, invito ufficialmente Mauro e Dimonios a produrre un articolo per il bollettino di una associazione a cui collaboro, nel prossimo numero volevo inserire uno studio sui lanciafiamme italiani e au nella I guerra
Al 10.6.18 il 136° Rgt. aveva la 90 sezione portatile; se fosse stato della 96 avrebbe dovuto essere in forza al 24° battaglione d'assalto.Citazione:
Originariamente Scritto da Lafitte
Foto eccezionale !
Schilt 3 bisCitazione:
Originariamente Scritto da Lafitte
Grazie per l'invito!
mauro
Buonaserata a tutti.
In questo topic stà* venendo fuori una cosa sublime.
Un mio modestissimo contributo alla conoscenza storica ed all'utilizzo da parte dei contrapposti schieramenti senza soffermarmi sui modelli utilizzati in quanto documentati benissimo dagli altri partecipanti al topic.
Si deve giustappunto attribuire ai tedeschi il primo utilizzo contemporeneo di questa arma. Fu utilizzato per la prima volta sul campo di battaglia ad Hooge in Francia sul fronte delle Fiandre il 30 luglio 1915 ed primi a subirne gli effetti furono le truppe inglesi del 7 KRRC (Royal Rifle Corps) che nella battaglia persero 31 ufficiali e 751 militari di truppa. L`invenzione di quello che potremmo definire l`antenato del lanciafiamme è invece attribuibile al quinto secolo dopo Cristo dove nelle guerre di allora comparvero dei particolari tubi riempiti di carbone e zolfo i quali dati alle fiamme venivano catapultati contro il nemico.
L'esercito tedesco sembra avere utilizzato principalmente due modelli dei lanciafiamme, uno grande ed uno piccolo, entrambi sono stati sviluppati e perfezionati dall`ingeniere Richard Fiedler. Il più piccolo, ( il Kleinflammenwerfer ) è stato progettato per uso portatile, e trasportato da un solo soldato. Usava per funzionare l'aria e l'anidride carbonica o l'azoto pressurizzato insieme ad un getto a pressione di olio combustibile. Il più grande ( il Grossflammenwerfer ), funzionava seguendo lo stesso principio ma era contaddistinto da scarsa mobilità* e pertanto veniva utilizzato principalmente in postazioni fisse.
L`utilizzo dei lanciafiamme da parte tedesca divenne nel tempo abbastanza generalizzao nei settori più importanti del fronte. Con l`affinamento delle tecniche di combattimento e con l`avvento delle Stosstruppen (le Sturmtruppen germaniche) che dal 1917 furono riorganizzate in compagnie o battaglioni i lanciafiamme trovarono la loro collocazione tattica. Questi battaglioni disponevano di tre compagnie assaltatori ed una compagnia mitraglieri dotata di 6-12 mitraglie pesanti tipo MG08. Inoltre possedevano un reparto mortai (4 minenwerfer) - un reparto trasmissioni radio ed un un apposito reparto lanciafiamme.
I Britannici, non da meno si adeguarono ed autonomamente progettarono i loro propri modelli che il 01.07.1916 in occasione dell`inizio dell`offensiva della Somme utilizzarono in quattro esemplari del peso di due tonnellate ciascuno, modelli poi perfezionati rendendoli di pari portatilità* di quelli germanici.
I francesi svilupparono similmente un loro lanciafiamme individuale portatile in una configurazione superiore al modello tedesco che fu usato intensamente durante tutto il 1917-18.
Sembra siano stati lanciati dalle truppe tedesche durante la guerra piu di 650 attacchi con lanciafiamme, nessuna statistica ho ancora individuato per gli attacchi francesi e britannici
LA PROPAGANDA FRANCESE:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...magine%201.jpg
26,8*KB
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data..._Immagine2.jpg
45,44*KB
LA STAMPA TEDESCA:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data..._Immagine3.jpg
23,52*KB
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data..._Immagine4.jpg
73,18*KB
MODELLI FRANCESI IN AZIONE:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data..._Immagine5.jpg
48,48*KB
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data..._Immagine6.jpg
26,06*KB
Grazie Mauro per avermi ricordato la precisazione, ottimo ora me la ricorderò! anche le sezioni sa dov'erano incredibile!
Buona la precisazione anche sulla seconda foto, almeno non scrivo castronate!! eheh!
Si l'idea per il bollettino mi rimballava nella testa vuota da un po di settimane se volete sono ben felice di collaborare, ovviamente anche con Walzi o altri, in effetti un po di foto ci sono, manca molto per la parte au e tedesca, (ammesso e non concesso che questi ultimi abbiano effettivamente utilizzato i lanciafiamme sul nostro fronte) una scappata da un paio di amici per fotografare i completi in amianto da scavo (giacca, guanti e cappuccio) probabilmente comparsi al fronte verso la II° metà* del 17, gli esemplari trovati venivano dalla zona Faiti in quel periodo sede di grossi scontri per lo sfondamento del ciglione carsico settentrionale in direzione del Crn Hribac e del Trstli.
Altra documentazione fotografica da allegare è sicuramente la giacca di Dominioni (che in tale periodo proprio con le sezioni lanciafiamme non era lontanissimo dal Faiti in quanto dislocato a Castagnevizza) conservata al museo di Gorizia dove appare il famoso drago fiammeggiante, distintivo di specialità* mai portato in linea però in quanto se pescati con tale distintivo subito passati per le armi !!
[:77][:136][:22][:90][:77][:136][:22][:90]
Non ho commenti in merito, ho visto il post solo adesso! complimenti a tutti, non c'è che dire...
Salve,
bellissima le foto di Lafitte a cui faccio i complimenti anche per l'avo flammiere!
Interessanti anche le foto/cartoline di warzorzi ed il suo contributo scritto. A questo riguardo devo però precisare che la data di primo impiego bellico dei lanciafiamme nella grande guerra, da parte dei tedeschi, a me risulta essere quella del 25 febbraio del 1915, nella foresta di Malancourt, contro i francesi e non contro gli inglesi. Il successivo attacco, quindi il secondo, è quello descritto da Walzorzi.
Citando per corretezza la fonte, e cioè la rivista specializzata "Panorama Difesa", vorrei aggiungere le seguenti informazioni:
il liquido infiammabile era composto da una miscela d'olio leggero di catrame e di petrolio, le cui proporzioni variavano col variare della temperatura esterna. Nei climi eccessivamente freddi si aggiungeva alla suddetta miscela un'essenza tipo benzolo. Durante il getto, che si accendeva a 20 metri dall'apparecchio si creava una zona di fuoco di circa 30 metri di ampiezza ed una zona di calore di ben 90 metri (altro che scottature solari!)Il liquido lanciato poteva essere acceso con razzi o col lancio di bombe a mano incendiare (tipo Carasco), salvo per l'apparecchio DLS che era ad accensione automatica. Un impiego poco conosciuto e secondario dell'apparecchio Hersent-Thiriont era quello di generare gas asfissianti, ottenuti mescolando al liquido infiammabile una soluzione di cloro e bromo che sotto l'effeto del calore si trasformavano in gas mortali (insomma: o arrostito o avvelenato).
In un istruzione del Ministero della Guerra del 1916 veniva riportato anche un possibile impiego dei E.T. da bordo di autoblindo! Nei modelli portatili (tipo Schilt) l'accensione avveniva mediante stoppino acceso e fissato all'estremità* di un bastoncino di ferro, oppure mediante un razzo a strappo montato sulla stessa lancia. Per la protezione del soldato incaricato della manovra della lancia venne adottato uno speciale scudo tipo Lowy (chi ha qalche foto?), dotato di feritoia a cavalletto che consentiva il brandeggio del tubo di lancio per 12° sul piano orizzontale e per 60° in senso verticale.
Alcune curiosità*: tra gli accessori del lanciafiamme vi erano lampade a benzina da saldatore per l'accensione del getto in posizioni difensive, scatole di latta per fiammiferi a vento, indumenti di stoffa amiantata ed una prolunga di 15 metri per il tubo di collegamento tra lancia e serbatoio.
Nell'impiego dei lanciafiamme da posizione tipo Schilt1 bis i ricoveri di protezione dei serbatoi venivano scavati lontano dalla trincea dove operava il soldato addetto alla lancia, sfruttando la lunghezza del tubo, ciò non era possibile con il modello medio 2 dato che il tubo misurava solo 5 metri, per la manovra di questo modello erano necessari tre uomini di cui uno meccanico. Tutti gli apparecchi Schilt da posizione erano a geto continuo di liquido, ma verso la fine della guerra era in corso l'adattamento per ottenerne l'intermittenza.
Il primo modello portatile impiegato dal regio esercito fu lo Schilt 3 a getto continuo senza accensione automatica, che venne però subito abbandonato a vantaggio dello Schilt 3 bis a getto intermittente, sempre senza accensione automatica. Il funzionamento ad intermittenza era un requisito fondamentale per assicurare l'accensione istantanea del getto in ogni condizione d'impiego, qualunque fosse l'intervallo tra un'emissione e l'altra.
Il primo apparecchio nazionale, denominato semplicemente "italiano" differiva dallo Schilt 3bis sostanzialmente per la presenza di un doppio serbatoio del liquido (occhio Mauro!)e per la presenza di un congegno per l'accensione automatica, costituito da una spugnetta di platino che veniva arroventata da un getto di Idrogeno contenuto in una piccola bombola fissata parallelamente alla lancia.
Il lanciafiamme "italiano" modificato tipo DLF a getto intermittente con o senza accensione automatica, fu considerato il migliore fra tutti gli analoghi apparecchi in uso presso i vari eserciti durante la prima guerra mondiale. Il modello DLF era privo di ridutore di pressione per la regolazione dell'intensità* e della durata del getto infiammato, disponeva di un unico serbatoio di liquido e poteva essere usato anche senza bombola d'aria compressa, una volta che questa si era scaricata; il liquido nel serbatoio infatti, dopo avere stacato la bombola d'aria compressa, rimaneva in pressione utile fino a 24 ore. Un altro vantaggio era rappresentato dalla possibilità* di funzionamento in posizione orizzontale, con il portatore disteso a terra.
Gli apparati portatili venivano impiegati di preferenza durante gli assalti contro nuclei nemici isolati che si ostinavano a resistere, contro nidi ed appostamenti coperti per mitragliatrici e più in generale per snidare truppe avversarie da ricoveri e trincee, generando fumo soffocante, causando ferite mortali e appiccando fuoco ad abiti, tavole, sacchetti a terra e ai paletti dei reticolati.
Per il successo dell'azione era determinante ottenere l'effetto sorpresa, in quanto l'impiego dei lanciafiamme aveva una notevole influenza sul morale delle truppe e la semplice apparizione dei getti di fiamma era sufficiente a provocare la resa dei difensori. L'impiego dei lanciafiamme aveva però anche limiti dovuti al fatto che questi non potevano operare isolati, ma dovevano sempre operare in stretto legame con nuclei di fanteria che li proteggessero con il fuoco delle mitragliatrici e con il lancio di bombe a mano e di artifizi fumogeni.
In considerazione della breve durata del getto gli apparati Schilt 1 e 2 venivano impiegati in coppie, in modo da avere sempre un apparato pronto e l'altro in ricarica. Gli apparati Hersent-Thiriont, dotati di maggiore autonomia , venivano impiegati isolatamente oppure protetti da due Shilt. Per conseguire effetti importanti gli apparecchi da posizione dovevano agire a massa, con numerosi lanciafiamme schierati in linea a circa 50 metri l'uno dall'altro. Sulle linee avanzate venivano schierati in preferenza gli Schilt, mentre gli H.T. erano preposti alla difesa di posizioni più arretrate e difensive. Solo in condizioni particolarmente favorevole, quando la distanza dalle trincee nemiche era molto ridotta ed era possibile schierare in posizione avanzata gli apparecchi senza farsi notare dal nemico, i lanciafiamme da posuizione potevano concorrere ad azioni offensive.
Per il movimento di una sezione pesante-mista occorrevano fino a 6 autocarri Fiat-15 Ter, mentre per il trasporto in trincea si ricorreva ad una coppia di muli.
Durante la guerra i soldati del genio addetti ai lanciafiamme parteciparono a nuimerosi fatti d'arme, meritando complessivamente 8 medaglie d'argento al valor militare e 17 di bronzo; si contarono 17 caduti tra gli ufficiali e 73 tra sottufficiali e truppa. Uno dei principali combattimenti a cui presero parte i reparti del genio lanciafiamme fu quello del 28 giugno 1916 nel settore di Monfalcone, dove 5 apparecchi Schilt portati coraggiosamente fuori dalle nostre linee operarono contro camminamenti e sbarramenti nemmici, permettendo alla fanteria di occupare le linee avanzate e catturando 380 prigionieri. Il 18 maggio 1917 nel settore della brigata Lambro
due apparecchi H.T. e tre Schilt schierati a difesa del fortino di Casa Diruta, presso Gorizia, respinsero un contrattacco nemico in forze, nonostante che il fuoco di artiglieria nemico di preparazione avesse ridotto la difesa italiana a una sola pistola mitragliatrice ed alcuni fucilieri, il fuoco dei lanciafiamme fermò le ondate d'assalto austriace.
Infine, l bolletino del Comando Supremo del 27 maggio 1918 citò i servizi resi da alcune valorose sezioni lanciafiamme spalleggiabili della terza armata che operavano con Reparti d'Assalto.
Bene questo è tutto, chiedo scusa per la lunghezza del testo ma credo fosse necessario completare le frammentarie informazioni circa il modo d'impiego di queste particolari armi.
Penso che l'amico Lafitte possa trovarvi sufficienti spunti, notizie ed immagini per il suo articolo e se qualcuno volesse publicare anche un'immagine del fregio dei Reparti Lanciafiamme italiani (io purtroppo non ne ho [:(]), sarebbe la classica ciliegina...
Saluto tutti.
Dimonios
Ottimo topic, apprezzo la competenza degli scriventi! (io mi escludo) Purtroppo il fregio da braccio non ce l'ho neppure io quelli visti erano sempre ricamati su grigioverde scurissimo non databili con precisione e sicurezza effettivamente alla I guerra. A rigor di logica credo esistano anche i numeri da spallina per le sezioni lanciafiamme se non ricordo male!
A proposito nessuno ha mai visto una Carasco dal vivo? Sicuramente esisteva (si trova spesso raffigurata in foto di propaganda dell' epoca) ma che io sappia sul campo non è stata mai trovata purtroppo, si tratta di una bella bestia, grande più o meno come un termos, non dovrebbe passare inosservata!
Rari anche i ritrovamenti di PI (petardi incendiari) più comuni i Lafitte al fosforo, interessante la notizia che venivano utilizzati per l'accensione dei liquidi infiammabili
ciao a tutti! inserisco qualche fregio da flammiere: premetto che di originali
se ne conoscono 6, tra i quali quello del Museo di Gorizia ex PCD e quello di Rovereto che assomiglia molto a quello della tavola del Panzera che allego sotto.
Gli altri sono in collezioni private e per ora non sono pubblicabili, ovvio che sicuramente ce ne saranno altri,
ma allo stato attuale delle cose io non li conosco....[:D]
per cui ogni aiuto è utile!
Per le produzioni posteriori alla prima g. il discorso è un po' complicato... in ogni caso sono riconoscibili per la
tipica fattura, comunque stiamo parlando di fregi piuttosto rari
per cui è sempre molto difficile dare dettagli incontrovertibili.
Tavola del Panzera 18.12.1986
http://www.milistory.net/Public/data...4_DSCN8560.JPG
50,1*KB
museo di Rovereto
http://www.milistory.net/Public/data...9_DSCN8563.JPG
42,3*KB
Dalla giubba di PCD, museo di Gorizia
http://www.milistory.net/Public/data...5_DSCN8561.JPG
69,33*KB
Unici, mitici, inarrivabili numeri di compagnia tratti dalla giubba di PCD
http://www.milistory.net/Public/data...3_DSCN8562.JPG
36,57*KB
Come falsi esiste anche una repro di quello appartenuto a PCD, ben fatto ma distinguibile
Falsi
http://www.milistory.net/Public/data...6_DSCN8564.JPG
35,72*KB
p.s. mai viste Carasco, erano di lamierino sottile...
ciao
mauro
Sul vecchio libro in Italiano sulle Truppe D'Assalto Austroungariche ci sono svariate belle foto di Austriaci e Tedeschi in eseritazione con il Flammen, mi pare sull' Ortles ma mi ricordo sicuro male.
ciao
T
ciao T!
Scusa ma che libro è ??
ciao!
Mauro
Riapro il topic con un modestissimo contributo, che più che altro è una domanda visto che di lanciafiamme non so nulla.
Riguardando questa foto di militari tedeschi della prima mi sono accorto di una bombola coperta da un telo e annesso manometro.
Cosa sarà mai? Bombolone per gas asfissiante, bombolone per ossigeno o bombolone per lanciafiamme?
Forza e auguri di buon anno.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data..._manometro.jpg
93,41 KB
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...ometro%202.jpg
63,61 KB
Ciao Flombardi
la bombola che segnali coperta da telo e con manometro in vista dovrebbe essere una bombola ad aria compressa dei "luftminenwerfer" che tradotto in italiano significa letteralmente lancia bombe ad aria compressa.
Erano in uso nella grande guerra sia nell`esercito tedesco che in quello austro-ungarico.
Esistevano nei calibri da 80 mm a 150 mm e come arma da trincea avevano la grande praticità* di non emettere rumore allo sparo e soprattutto non produrre fumo rendendo così difficilmente individuabile la posizione di lancio.
Ecco come era l'arma:
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...61611327_1.jpg
41,7 KB
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...16113246_2.jpg
25,14 KB
Questo è un quadro manometro di un luft da 120 mm recentemente rinvenuto in una soffitta da un mio amico e restaurato. Si vede il rubinetto centrale per il bombolone ed i due laterali che trasmettevano pressione a due distinte armi. In alto due morsetti di riserva per i tubi mobili
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...16113334_3.jpg
60,54 KB
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...16113435_4.jpg
60,58 KB
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...16113530_5.jpg
59,02 KB
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...16113636_6.jpg
72,88 KB
Ciao
Ciao Marco,
Il libro e' "Le truppe d'assalto austro-ungariche nella grande guerra (1915-1918)" di Massignani Alessandro, Ed. Rossato 1995.
Contribuisco con una rara foto del flammenwerferabz tedesco.
Immagine:
http://www.milistory.net/Public/data...t%20Museum.jpg
22,76 KB
Ciao
T
Grazie mille Walzorzi, sei stato velocissimo.
flombardi
Salve, amico dal nick impronunciabile.
Diverso tempo fa, in questo forum, si discusse sui lanciafiamme.
Potresti rileggerti questo topic:
http://www.milistory.net/forumtopic.asp? ... nciafiamme
Ciao
dimonios
tuta protettiva,da scavo ,come si vede in una delle foto di dimonios,
trovata in un caverna italiana
http://shrani.si/thumbs/obleka3wv3l.jpg
http://shrani.si/thumbs/obleka2wv3k.jpg
http://shrani.si/thumbs/obleka4wv3m.jpg
http://shrani.si/thumbs/obleka1wv3j.jpg
stupendo post.
dimonios potresti dirmi da quale sito provengono le foto ? grazie.
le foto non provengono da nesun sito, le ho scatatte quando pulivo la tuta anzi mentre la asciugavo
saluti kras
le foto non provengono da nesun sito, le ho scatatte mentre asciugavo dopo il lavagio
saluti kras
proviene da una caverna di qualche ghiacciaio suppongo...adamello? ortles?sono curioso...
Ciao Kras, benvenuto nel forum![^]
Complimenti del ritrovamento, veramente particolare e non comune.[Panic2]
Se hai altre meraviglie, ritrovate e no, da mostrarci ti consiglio di utilizzare la nuova stanza dedicata ai ritrovamenti e di utilizzare per le foto il server di worldwar.
Ti lascio il link:http://www.milistory.net/forumforum.asp?FORUM_ID=63
Buon divertimento!!
Saluti BIGGET[ciao2]
no la tuta e stata trovata sul fronte italiano in teritorio sloveno (karso)in una caverna come o gia scritto
P.S. grazie per il benvenuto
un solo commento: p***a t***a! [pa][pa][pa][pa]
mando altre foto quando avro piu tempo!
saluti kras
ciao kras!
...c'era altro materiale????
Anche se non puoi dirmi esattamente il posto, la zona più o meno....
Okkio però che quello è amianto!!
vicino cera un elmetto italiano delle bottiglie e un po di canfrusalia in metallo messa male, il posto e fajti hrib e non e n segreto, quanto al amianto lo so..... le devo trattare con il sprai al silicone cosi i rischi sono al minimo, ma la prudenza non e mai troppa. grazie!
saluti kras
ecco le foto delle tute subito dopo il ritrovamento
P.s mi scuso ma non so come postare le foto in altro modo
saluti kras
http://shrani.si/thumbs/oblekeskopxdtr.jpg
http://shrani.si/thumbs/oblekeskopxdts.jpg
http://shrani.si/thumbs/oblekeskopxdtt.jpg
http://shrani.si/thumbs/oblekeskopxdtu.jpg
porca troia!!!!!!!! mamma mia !!!!!!
acccccccccccc!!!!![II][II][II]
Ne hai trovato un magazzino!!!
Complimenti!!![:P][:P]
Saluti BIGGET[ciao2]
I miei complimenti! Bel colpo.
Azzo[II] Gran bel colpo complimenti.Ciao
Fantastico materiale!!!
Sono molto combattuto mi piacerebbe avere qualcosa ma la paura per l'amianto è talmente forte che anche in passato non ho mai preso nulla!
> Comunque un ritrovamento eccezionale!!